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L'EDIZIONE DEL 2023 DI ALTRE STORIE
La Raccolta Firme per l'Ufficio Postale
Le battaglie per il sottopasso di viale Le Corbusier (Q4)
Il convegno su "Elettrosmog, Salute e Regolamentazione"
Le battaglie per le Barriere Architettoniche
La manifestazione Artistica e Culturale: "Altre Storie" (estate)
La manifestazione Artistica e Culturale "Altre Storie (autunno)
Le manifestazioni per promuovere "Senso civico e Legalità"
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tecnocasa con indirizzo corretto
Chissà se ci sarà questa apertura entro il 13 aprile… stile 'Cordata Alitalia', che si spera non sia dopo il 13 aprile la " Scordata Alitalia"… ed a Latina la "Scordata apertura dell'Ufficio Postale".
Personalmente credo che quest'anno il 13 aprile sarà un passaggio obbligato… si innaugureranno mille cose, si darà l'avvio a centinaia di attività… il 15 aprile ci sarà " La Festa della liberazione dagli obblighi assunti".. e buona pace per gli italiani.
Probabilmente gli impiegati definitivi ed in particolare i funzionari saranno decisi in relazione ai risultati delle varie "Cordate" entro il 13 Aprile, tenendo sempre presente anche dei possibili trombati da ricollocare che non sapendo dove metterli potrebbero spedili con le poste alle poste.
Chissa se vale ancora il detto che "a pensar male s'indovina" ?
Salutoni
Letta un po' così dal punto di vista elettorale, si potrebbe osservare che far cadere il governo ogni tanto gioverebbe ai cantieri.
Il problema è che non funziona così…
Enrico
Mi pare ovvio, e a loro va tutta la mia stima e gratitudine, visto che si trovano a fronteggiare situazioni difficili. Ovviamente le critiche vanno rivolte a chi, in questi giorni ma anche in passato, ha l'unica preoccupazione a far "cadere" su di se il merito della situazione, quando non è affatto così.
Ovviamente non voglio dire che l'ufficio postale era qualcosa che avrebbero dovuto fare senza prendere meriti ed in silenzio, ma si è perso il senso della parola "inaugurare".
Enrico
Caro GBaiano, hai perfettamente ragione, ho sbagliato e confermo che non è corrretto mettere tutti nello stessso calderone delle cordate e dei trombati da ricollocare.
Rettifico il mio post precedente dicendo che alcuni funzionari e alcuni impiegati (QUINDI NON TUTTI solo alcuni) probabilmente saranno meglio inseriti dagli amici degli amici, solo dopo il 13 Aprile.
Tutto ciò che riguarda il personale comunque non ha nulla a che vedere con i ritardi consolidati di apertura di questo Ufficio Postale che non sono ritardi di giorni o di mesi ma SONO RITARDI DI ANNI, anni in cui l'Amministrazione ha fatto poco per accellerare i tempi di apertura, nonostante 622 firme dei residenti e i nostri solleciti inviati al signor Sindaco.
Salutoni
Vorrei rispondere in particolare a GBaiano per le sue corrette considerazioni.
Credo che le sue osservazioni non fossero rivolte a me, comunque per quanto mi riguarda non mi sono mai permesso ne mi permetterei di sollevare critiche su persone cose o fatti che non conosco, ne tanto meno sui dipendenti o sui dirigenti di Poste Italiane.
Trovo infatti sbagliatissimo (e non è la prima volta che lo affermo) criticare intere categorie di persone sulla base dell'attività che svolgono. Personalmente cerco sempre di muovere critiche il più possibile costruttive, su fatti concreti immaginando però sempre di avere un parente una amico o un conoscente per il quale nutro stima, facente anch'egli parte di quella categoria verso la quale sto muovendo la critica.
Appare evidente infatti che tutti noi siamo sempre un pò più "clementi", "accomodanti", "pazienti", "permissivi" e comunque più riflessivi (o meno istintivi), e tendiamo a non generalizzare quando la critica è rivolta ad una persona che conosciamo o che addirittura rappresenta la stessa categoria lavorativa, sociale e/o politica.
Ciò detto confermo la mia assoluta benevolenza nei confronti della maggior parte dei lavoratori e dei dirigenti di Poste Italiane, almeno fin quando non avrò qualche specifico fatto da recriminare, sul quale come sempre mi permetterò di esprimere solo la mia legittima opinione.
Scasate la precisazione ma a questo punto mi sembrava opportuna.
Freddy
Cara Antonella,
un mondo senza "meriti" un mondo dove non si concedono "riconoscimenti", "premi" e "pacche sulle spalle", sarebbe un mondo grigio.
Sì, è vero, a volte si sta facendo solo un "servizio dovuto", ma non per questo non si deve riconoscere all'autore del servizio il merito di averlo fato bene, in modo professionale, in fretta e col sorriso sulle labbra.
Scusa se insisto, ma a mio parere non c'è nulla di male o di biasimevole nel dare (e quindi nel prendersi) dei meriti: però bisogerebbe avere la capacità di capire quando è il momento di arrossire di vergogna, di chiedere scusa e di nascondersi.
Salvatore