Archivio Giornaliero: Marzo 23, 2008

Centro studi militari Repubblica di Salò

Da Leo Colucci:

Arci Latina

 

Alle Associazioni e alle Organizzazioni del Volontariato di Latina*

Come saprete, in questi giorni il dott. Ajmone Finestra sta proponendo di
creare, con il suo archivio donato al Comune di Latina, un *centro studi
militari della Repubblica di Salò* presso il Museo Cambellotti. Credo sia
dovere di cittadini, associazioni e partiti respingere al mittente questo
tentativo di mascherare come "culturale", un'iniziativa nostalgica e
revisionista.  Tra l'altro tale "centro" si vorrebbe collocare in un
punto nevralgico della città – il Museo Cambellotti – che, invece, le
"Associazioni di Latina In Rete" hanno individuato come uno spazio da
mettere a disposizione della collettività (presto presenteremo una proposta
in tal senso).

Di seguito un documento redatto da Pierluigi Moriconi dell'associazione
AGIRE POLITICAMENTE, nel quale si invoca l'impegno di tutti "per contrastare
sul nascere ogni tentativo di relativizzare ciò che è stato il
nazifascismo".
L' *A.R.C.I. di LATINA* sottoscrive con decisione l'appello e auspica che le
altre associazioni facciano altrettanto – basta rispondere a questa mail (o
inviare un'adesione all'email:
[email protected]. E'  un semplice gesto,
fondamentale però, per far capire che non si possono prendere decisioni così
importanti all'interno di una comunità senza che ci sia una reale volontà
della sua cittadinanza e delle sue espressioni culturali , politiche e e
sociali.
E noi di dubbi su questa iniziativa ne abbiamo, eccome. Nella lettera ne
sono stati espressi alcuni molto interessanti: *"All'interno di quale
percorso culturale è possibile rintracciare l'assunzione di responsabilità
per ciò che è stato il fascismo, cosa è significato anche per questi
territori? Pensiamo davvero che la "bonifica" possa essere anche "la
bonifica" della responsabilità di quella "catastrofe civile" che è stato il
fascismo e di cui la Repubblica di Salò è figlia?"*

L'ARCI di LATINA invita a firmare al più presto… tanto più che si avvicina
il 25 Aprile, FESTA della LIBERAZIONE….

ps.: non è un appello a favore di un'associazione (Agire Politicamente) o di
un'area politica (PD) ma, semmai, un segnale di profondo rispetto per la
nostra memoria storica

 *Leo Colucci*
ARCI LATINA

 ——————————
 *LETTERA di Agire Politicamente di Latina*
**

«Il genocidio di sei milioni di ebrei perpetrato nel nome della Germania ha
causato inenarrabili sofferenze al popolo ebraico, all'Europa e al mondo. La
Shoah ci riempie di vergogna. Io mi inchino davanti alle vittime, ai
superstiti e a tutti coloro che li hanno aiutati a sopravvivere. La Shoah ha
costituito un atto inaudito di rottura di ogni principio di civiltà, aprendo
ferite mai sanate… Sono profondamente convinta che assumendo la sua perenne
responsabilità per la catastrofe morale della storia tedesca la Germania
potrà andare verso un futuro umano. In altri termini, la nostra umanità vive
e si sviluppa grazie all'assunzione delle responsabilità del passato… come
ci comportiamo in concreto di fronte a chi cerca di relativizzare gli orrori
del nazionalsocialismo? La risposta può essere una sola: *ogni tentativo in
questo senso va contrastato sul nascere*… *Oggi spetta a noi – alla mia
generazione e a quella dei più giovani – il compito di dar vita a una
cultura della memoria che possa sussistere anche domani*».

 

Queste, tra le altre, le parole pronunciate da Angela Merkel, Cancelliere
della Repubblica tedesca, davanti al Parlamento israeliano. Parole chiare,
inequivocabili di assunzione di responsabilità di ciò che è stato il
nazifascismo. *Responsabilità verso un passato di "inenarrabili sofferenze"
che "per sempre" dovranno essere presenti nella memoria di tutti *e ancor di
più in chi ha dato origine a quella "catastrofe morale".

Parole di elevato senso etico che contrastano con la proposta, degli ultimi
giorni, apparsa sui giornali locali. La* creazione di un "centro studi
militare" dedicato alla Repubblica di Salò,* collocato nei locali del Museo
Cambellotti.

«Nessuna nostalgia, solo una iniziativa di carattere culturale», dichiara
Ajmone Finestra, che ha donato il materiale archivistico, «una storia che ci
appartiene e che non può essere dimenticata o cancellata». Non c'è dubbio
sul fatto che non può essere dimenticata o cancellata. E proprio per questo
che l'idea del "centro studi militare" lascia perplessi. Quali valori
possono essere divulgati? Le leggi razziali? L'annientamento della libertà?
Le atrocità commesse contro chi dissentiva? Cosa può proporre ai giovani del
nostro tempo un "centro studi militare"? All'interno di quale percorso
culturale è possibile rintracciare l'assunzione di responsabilità per ciò
che è stato il fascismo, cosa è significato anche per questi territori?
Pensiamo davvero che la "bonifica" possa essere anche "la bonifica" della
responsabilità di quella "catastrofe civile" che è stato il fascismo e di
cui la Repubblica di Salò è figlia?

 

Come afferma la Merkel, il nostro compito è «dar vita a una cultura della
memoria che possa sussistere anche domani" e l'impegno di tutti, istituzioni
e cittadini, è di contrastare sul nascere ogni tentativo di relativizzare
ciò che è stato il nazifascismo.

"La cultura della memoria", accogliamo il suggerimento, di alto valore
etico, e costituiamo, all'interno del Museo Cambellotti, uno spazio dedicato
alla "catastrofe morale e civile" che è parte anche della nostra storia e di
cui dovremmo portare il peso. Ricordare, così, alle nuove generazioni, per
sempre, il significato delle scorciatoie istituzionali che ci precipitano
nelle atrocità e il valore alto della fatica della democrazia e della
convivenza civile.

 

*Pierluigi Moriconi*
Agire politicamente