Archivio Giornaliero: Marzo 4, 2008

Un Film da vedere !

Ciao,
vi scrivo perché sto aiutando alcuni miei amici a cercare persone
interessate a vedere il film

"ZERO – Inchiesta sull'11 settembre", nato da un'inchiesta
giornalistica di Giulietto CHIESA, diretto da Franco FRACASSI e
Francesco TRENTO (maggiori info alla pagina
http://www.zerofilm.info/film)

a cinque euro per biglietto e che, in particolare, possano assisistere
alla sua proiezione Lunedì 17 Marzo alle ore 18 IN PUNTO a Latina
presso il Teatro Don Bosco, per partecipare, a seguire, eventualmente
anche al dibattito in sala con Giulietto Chiesa stesso.

Paolo Vescovo

Le prospettive dell’agricoltura pontina

“Le prospettive dell’agricoltura pontina” sarà il titolo dell'incontro che si terrà venerdì 4 alle ore 20.30 a Pontinia, presso Hotel Ares in via Leonardo da Vinci, n° 6. Insieme ai candidati de La Sinistra l’Arcobaleno Loredana De Petris (Senato) ed Enrico Fontana (Camera) interverranno il Presidente regionale CIA Lazio Sandro Salvadori, il Presidente provinciale della Cia Luca Targa, la Presidente provinciale del Coldiretti Daniela Santori ed il Sindaco di Pontinia, Eligio Tombolillo.

 

Questo appuntamento vuole essere un'occasione per ascoltare le esigente degli operatori agricoli del nostro territorio e per illustrare le proposte strategiche per rilanciare il settore contenute nel programma de La Sinistra l’Arcobaleno.

 

Sotto il riflettore ci saranno le possibili soluzioni per risolvere la crisi del settore, in particolare quello della produzione della mozzarella di bufala, che sta penalizzando l'incolpevole sud-pontino. Terrà banco anche la questione centrale Turbogas e sue nefaste ricadute sul settore in caso di realizzazione della stessa: i candidati de La Sinistra l’Arcobaleno ribadiranno il loro impegno per bloccare il progetto e illustreranno i risultati finora conseguiti. E' previsto anche l'intervento di Paolo Cima, a rappresentanza della "Rete No turbogas di Pontinia".

 

 

Altri temi al centro del convegno saranno la promozione della "filiera corta" e della vendita diretta, la tutela dei prodotti tipici e dell’agricoltura biologica e la riduzione degli oneri burocratici a carico degli agricoltori. Verranno focalizzate alcune tra le proposte de La Sinistra l’Arcobaleno tra le quali introduzione dell’etichettatura di origine per tutti gli alimenti e la moratoria a livello europeo per gli OGM per non consentire forme di tolleranza per la contaminazione delle sementi. Perchè un'agricoltura sicura significa sicurezza per tutti i cittadini. E questo La Sinistra l’Arcobaleno lo sa bene.

 

 

Marco Bega

Sinistra Arcobaleno 

Tecnema 120: quando gli imprenditori sono miopi!

A Sabaudia oggi doveva essere il giorno che avrebbe sancito l'uscita del Tecnema 120 dei Cantieri Rizzardi dal Lago di Paola. Il piano prevede che l'enorme yacth sia trasportato su strada fino alla Foce di Caratterino, dove con una gigantesca gru venga sollevato ed adagiato dentro il canale che sfiocia a mare.

Però da quel che ha raccantato il TG LAzio e Teleetere, dopo soli 30 metri il margine della strada ha ceduto danneggiando un carrello. Per cui domani si vedrà che fare.

Ancora una volta ho sentito dire da Bernardi (direttore di Teleetere) che tutto questo sarebbe potuto essere evitato con la demolizione del Ponte Rosso del canale romano.

Ebbene vorrei tanto sapere:

1) Perchè un'azienda così importante si trovi ad operare quasi dentro il Parco del Circeo;

2) Il Ponte Rosso ancora non si sà bene di chi sia (se dello Stato o degli eredi Scalfati). Quindi Bernardi può demolire tutto quello che vuole, ma a casa sua. Non vedo perchè per avvantaggiare gli interessi di un privato si debba demolire un'opera architettonica ed archeologica come il Ponte Rosso;

3) L'imprenditore Rizzardi ha fatto un'enorme cappellata! Ma non lo sapeva prima di iniziare che un bestione come il Tecnema 120 rischiava di rimanere prigioniero nel lago di Paola? Oppure qualche politico di Sabaudia gli ha detto che in quattro e quattrotto avrebbero demolito il ponte Rosso per fare passare lo yacht?

4) La cappellata è ancora più grande se si considera che Rizzardi ha altri cantieri, sia in provincia di Roma che a Gaeta, e sono senz'altro più agevoli per il varo di barche di quelle dimensioni.
Non poteva costruirli là i Tecnema?

5) I politici che dicono che il Presidente del Circeo ostacola un'impresa privata e l'occupazione stiano zitti! Non strumentalizino gli operai! Non ho visto nessun politico stracciarsi le vesti per le aziende industriali che stanno chiudendo nella nostra provincia…

La cosa che più mi preoccupa è che se ha ceduto la strada che conduce ai cantieri rizzardi, figuriamoci la lungomare, che poggia sulla sabbia della duna!

Ed inoltre ci sono altri Tecnema in costruzione! Insomma tutto stò macello per gli errori di valutazione di un imprenditore, che avrebbe dovuto costruirli altrove!

Mi si dice che spenderà 200 mila euro per potare gli alberi sulle strade, e per rimuovere segnali stradali e pali telefonici ed elettrici. E' pure poco visto che è una barca che vale 10 milioni di euro (20 miliardi, mica bruscolini!)

ARKAN

N.B: Le uniche cose da demolire nel Parco del Circeo sono la valanga di case abusive che lo hanno deturpato, i cui proprietari hanno avuto anche la faccia tosta di richiedere il condono!

Assenteismo: i dati del Comune di Latina

Il Ministero dell'Economia ha reso noto i dati relativi alla presenza in ufficio dei dipendenti pubblici. Tra questi sono compresi anche i dati per Comuni e Province d'Italia. Le “assenze facili” sono finite nel mirino del ministero e ampio risalto ne è stato dato ne il Sole 24 ore di ieri in cui è stata elaborata una graduatoria. La rilevazione del quotidiano economico-finanziario ha tenuto conto delle giornate di assenza medie per dipendente registrate nel 2006 e confrontato col 2005 i dati stessi. Le assenze considerate sono: malattia, maternità, congedo parentale, malattia figlio, permessi ex legge n. 104 del 1992 e altri permessi retribuiti. Escluse le ferie, gli scioperi e i permessi non retribuiti.

Secondo l'elaborazione del Sole 24 ore, nei Comuni capoluogo di provincia le giornate lontano dalla scrivania si sono impennate nel 2006 sopra quota 4,2 milioni, cioè 25,6 per ogni dipendente in servizio (contando per metà i part time), con un aumento del 7,3% rispetto all'anno prima. Ma si difendono bene anche i quasi 30mila dipendenti delle Province, che in media hanno abbandonato i colleghi (chi c'era) per 22,7 giorni all'anno. L'aumento in un anno, per loro arriva al 13,3 per cento. Più «virtuosi», a quanto pare, i 50mila regionali, che fanno marcia indietro e riducono gli abbandoni alla scrivania sotto i 20 casi l'anno. Stakanovisti. Della Sicilia, invece, non è dato sapere, perché la Regione continua a non rispondere ai monitoraggi di Via XX Settembre.

Il comune di Latina si pone subito alla ribalta. Infatti relativamente al 2006 la collocazione rispetto ai 108 comuni italiani non è così male: 61.mo posto in compagnia di Asti e Piacenza: 21,8 giorni di assenza per dipendente. Roma il comune peggiore al primo posto: ben 38,9 giorni di assenza, il più virtuoso Macerata: 6,7 giorni l'anno. La media nazionale per il 2006 è di 25,6 giorni.

Allora cosa c'è che non va? Presto detto. Basta considerare l'incremento mostruoso di assenza del personale del comune di Latina se confrontiamo il dato col 2005. Latina è il comune al terzo posto per valore relativo; il delta segna un peggioramento con incremento dei giorni di assenza pari al 169,7%!!! Solo i comuni di Siracusa e Urbino hanno peggiorato in modo più deciso dopo un anno.

Come mai al Comune di Latina è avvenuto ciò? Colpa dei soliti “fannulloni”? Evitiamo i luoghi “comuni” e aspettiamoci un chiarimento. La pessima performance dei dipendenti comunali dovrebbe aprire la porta al dibattito sulle spese che l'amministrazione locale deve affrontare. Ma quali sono i controlli?

Infatti secondo il Sole 24 opre dietro a questi numeri c'è anche l'assenteismo-ombra, che non compare nelle rilevazioni perché mancano i controlli (in alcuni Comuni, anche grandi, compaiono ancora i vecchi fogli presenza) o perché l'unica spinta ad andare in ufficio è il cartellino, timbrato il quale ci si può anche dedicare ad altro. Lo strumento più classico è ancora il blitz. I carabinieri (di solito, ma c'è anche la Guardia di Finanza) arrivano di buon'ora negli uffici, spulciano i registri delle presenze e denunciano a piede libero chi è in ufficio solo sulla carta (l'ultimo si è verificato lunedì scorso a Grazzanise, provincia di Caserta).