Archivio Giornaliero: Marzo 14, 2008

Incontro sul nuovo Piano Paesistico

Gli Ordini degli Architetti e degli Ingegneri di Latina hanno organizzato un importante incontro il 18 marzo alle ore 15,30 presso la Sala Conferenze del Palazzo della Cultura. Nell'occasione i Tecnici della Regione e il Presidente della Commissione Urbanistica Moscardelli illustreranno il  nuovo Piano Territoriale Paesistico che di fatto sostituirà i 29 piani esistenti sul territorio regionale.

Si rammenta anche che per i successivi 3 mesi dalla data di pubblicazione (14 febbraio) tutti i cittadini e gli enti interessati potranno prenderne visione e presentare osservazioni al comune di competenza.

renato malinconico

Le scuole di Latina, vecchie!

Che le scuole di Latina siano vecchie e spesso malandate non è certo una novità. Ora è stato ribadito dallo studio “Ecosistema Scuola 2008” di Legambiente, l'ottava edizione dell'indagine sullo stato di salute degli edifici scolastici italiani. Nel Lazio 680 scuole (il 46,8%) hanno oltre trent'anni ma solo 194 (il 13,2%) hanno avuto interventi di manutenzione negli ultimi cinque anni. Il numero di edifici scolastici che richiedono urgenti interventi di manutenzione corrisponde al 26,5% del totale a Latina contro il 5,3% a Rieti e il 14,7% a Frosinone. Preoccupa il rispetto delle normative: su base regionale il 47,9% non ha il certificato di agibilità statica e il 46,32% non possiede il certificato igienico-sanitario. Le nostre scuole – spiegano i responsabili di Legambiente – sono piuttosto vecchie ed hanno decisamente bisogno di manutenzione, puntando sulla qualità e l'innovazione. Anche per la manutenzione non c'è da stare allegri nel Lazio: sono solo 194 gli edifici che hanno avuto interventi di manutenzione negli ultimi cinque anni, il 13,2% sul totale di 1.461 edifici (senza considerare Viterbo che non ha fornito in questo caso i dati). Igiene e agibilità statica sono i punti deboli delle strutture mentre impianti elettrici e uscite di sicurezza sembrano migliorare.

Ecosistema Scuola 2008: i risultati dell'indagine sull'edilizia scolastica:

http://www.legambiente.eu/globali/archivi/news.php?idArchivio=2&id=4399

Il buco delle Terme di Fogliano

Terme di Fogliano. Ci pensavo l'altro giorno quasi un flash premonitore. Per curiosità navigando nel sito del Comune di Latina mi reco nella pagina dedicata agli incarichi di amministratore delle società partecipate ai sensi dei commi da 725 a 734 dell'art.1 della Legge 27 dicembre 2006 n. 296; il comma 735 della stessa legge prevede che gli incarichi conferiti da soci pubblici e i relativi compensi sono pubblicati nell’albo e nel sito informatico dei soci pubblici a cura del responsabile individuato da ciascun ente. E' così è stato. Terme di Fogliano S.p.A. in liquidazione partecipata all'85,92% dal Comune di Latina. Una grande voragine, mai funzionante. Per il 2007 il suo Commissario liquidatore, Salvatore D'Amico, ha percepito 27.508,00 €.

Mi sembrava veramente una ovvietà. Invece mi sbagliavo. La vicenda è lunga a morire. E altre “uscite” di cassa si prevedono. E boom, vai in edicola e ti ritrovi di nuovo la bomba Terme esplodere.

La novità ce la dà la commissione Turismo, presieduta da Marilena Sovrani. Appuntamento: discussione del Piano economico di gestione, lo illustra l'assessore Enrico Tiero. Il Peg è lo strumento di orientamento economico-finanziario che definisce obiettivi da raggiungere, risorse disponibili e costi di gestione.

Primo scoppio! 147.000 euro da destinare al fondo di dotazione della società Terme. Secondo scoppio: 950.000 euro… per cosa?

Mauro Visari, consigliere comunale del Pd, si chiede se faccia parte del famoso debito con la società Condotte. Ve li ricordate i 4 milioni di euro che tra ordinanze del tribunale e accordi extragiudiziali si perdono nel silenzio. Forse non saranno quelli. E allora? No neanche di spese destinate all'esecuzione dei lavori per la messa in sicurezza dei pozzi, anche quelle ben note e consistenti. E allora? il dirigente del comune Giovanni Tasciotti dice che si tratta di una lunga serie di debiti vecchi almeno di 15 anni, che sommati sfiorano il milione di euro. Parcelle, vecchi compensi e retribuzioni per amministratori, progettisti, ingegneri ecc.

L'opposizione grida. E sul Peg c'è il rinvio ma sulla sola questione delle Terme, per precisare il debito, che verrà discussa in una nuova seduta della commissione.

Il Peg rappresenta il completamento del sistema dei documenti di programmazione di un ente locale si affianca a strumenti di pianificazione strategica (relazione previsionale e programmatica e bilancio pluriennale), è strumento di "budgeting" in cui vengono esplicitati gli obiettivi, le risorse e le responsabilità di gestione, per ciascun centro di responsabilità.

La responsabilità appunto! Il Peg è strumento indispensabile per la direzione di tutte le attività dell'ente locale che derivano dall'esercizio delle funzioni di indirizzo proprie degli organi di governo. Ciò consente di definire preventivamente le linee d'azione da seguire per realizzare gli obiettivi, di fissare il tempo occorrente per raggiungerli, di determinare le risorse necessarie, di valutare se gli obiettivi vengono realizzati e se l'azione programmata deve essere rivista.

Attendiamo fiduciosi chiarezza. Come cittadini e come non-utenti forzati.

Mario Leone