Le Inesattezze de: “Il Tempo”
INESATTEZZE DE “ IL TEMPO”
Domenica è apparso un curioso articolo sul tempo a cura di Fabio Benvenuti. Interessante perché vengono rielaborate le informazioni in maniera personale, non certo per la fondatezza delle affermazioni sostenute, anzi.E’ dunque cura del Comitato Metro Bugia fare un po’ di chiarezza rispondendo punto per punto all’articolo.Iniziamo dall’analisi dei vantaggi-svantaggi elencati. I vantaggi a detta del giornalista sarebbero “molti”, in tutto sette.
Verifichiamoli:
- L’impatto ambientale sarebbe nullo. Errato. Sono le emissioni che semmai sono nulle, come quelle di tutti gli autobus elettrici del resto. L’impatto ambientale è questione molto più ampia e complessa. Da valutare ad esempio in relazione ai 120 e più alberi eliminati e alle linee di alimentazione aeree elettriche anche in pieno centro della città, alla vicinanza del transito del mezzo agli edifici che in alcuni casi cominciano ad avere cedimenti strutturali dovuti alle vibrazioni.
- Il servizio sarebbe “certo” con tempi di percorrenza certi. Errato. I tempi di percorrenza in realtà rimangono lunghissimi. Infatti sono da valutare in relazione all’utilità effettiva del viaggiatore, in pratica al tempo realmente impiegato da un cittadino ad arrivare alla stazione di Latina Scalo. Visto che il percorso della metro è meno “capillare” di quello degli autobus, bisognerà uscire di casa, prendere la macchina, spostarsi fino alla fermata più vicina, cercare un parcheggio che non c’è, pagarlo se si è fortunati di trovarlo, recarsi a piedi alla fermata, aspettare l’arrivo del primo mezzo, e solo dopo 25 minuti riuscire ad effettuare il viaggio vero e proprio. Facile costatare che sono necessari non meno di 40 minuti per giungere a destinazione. Inoltre il tram sarà soggetto a intersezioni stradali, fermate e a ulteriori rallentamenti dovuti al traffico veicolare in città. A Padova si sono verificate numerose interruzioni per semplici pezzetti di metallo, addirittura foglie, buste di plastica e sale. La conseguenza del il blocco di solo un vagone sarà sufficiente a fermare la corsa di tutti gli altri vagoni, in quanto procedono sulla stessa rotaia.
- Il rischio di incidenti sarebbe nullo. Errato. A Padova il tram è uscito dalla rotaia sei volte. Assolutamente falso è poi che sarebbe deragliato solo in fase di pre-esercizio. L’incidente più grave è avvenuto con molti passeggeri a bordo. Il vagone è salito su un marciapiede in corrispondenza di una fermata, rompendo semaforo e vetri. Solo il caso ha evitato il verificarsi di una seria disgrazia.Circa le cadute dai mezzi a due ruote che a Padova hanno causato centinaia di feriti, sembrano non propriamente convincenti alcune considerazioni provenienti da altre fonti che a Latina ci sarebbero pochi ciclisti. Infatti, si preclude in tal caso ogni ulteriore e auspicabile crescita nell’uso del mezzo a due ruote. Inoltre, tale esiguo numero di ciclisti è da relazionare alla mancanza, praticamente totale nella nostra città, di piste ciclabili (contro i 52 Km di piste ciclabili presenti a Padova).Infine, le fermate, poste sempre al centro della carreggiata per problemi di spazio, costituiscono un ulteriore incognita di sicurezza. Tutti passeggeri saranno infatti “scaricati” nel bel mezzo della carreggiata e dovranno sempre attraversare la carreggiata stradale percorsa dai veicoli.
- Il mezzo garantirebbe il raggiungimento di “molte” zone della città. Errato. In realtà la quasi totalità delle zone della città sarà ben lontana dall’essere “servita” dal mezzo. Infatti il tragitto corre per la maggior parte su Via Epitaffio, causando tra l’altro problematiche enormi per viabilità e sicurezza su una arteria già ora assai pericolosa.
- L’opera dovrebbe riqualificare il territorio in particolare Latina Scalo cambierà il suo attuale “volto caotico”. Non si capisce cosa il giornalista intende sostenere, ma una cosa è certa: sarà caotica la protesta quando i parcheggi della stazione diventeranno a pagamento e, come previsto dalla convenzione, i ricavi andranno nelle tasche del concessionario Metrolatina.Senza contare gli enormi disagi per i commercianti, i cui clienti difficilmente potranno trovare parcheggio con la facilità di oggi.
- Il tram dovrebbe aumentare la produttività della città perché “con spostamenti più rapidi le ore di lavoro sono più produttive”. Questo magro corollario, di per sé già povero di contenuto, discende da una teoria anche inesatta sulla rapidità di spostamento.
- Il mezzo è confortevole e non ha scossoni. In realtà i posti a sedere del tram translohr sono limitatissimi e un viaggio in piedi non sarà così comodo come si dice. Gli svantaggi a detta del giornalista sarebbero pochi, in tutto quattro, e precisamente:I disagi dovuti ai cantieri, “possibili” ma non precisati nuovi costi a carico del comune, l’”attenzione” che il conducente dovrebbe prestare alla guida del mezzo, realizzazione di una linea aerea anche in centro città.
Il Comitato esprime perplessità sulla “dimenticanza” circa alcune questioni assai evidenti e numerose volte già esposte, di seguito brevemente riportate:
- Penalizzazione del traffico per l’inserimento nel tessuto viario della città, con conseguente riduzione delle corsie percorribili e semaforizzazione di alcune rotatorie tra le più trafficate in assoluto. Ad esempio quella dell’Aviatore, che verrà completamente semaforizzata ed impedito l’accesso su ogni immissione per il transito del mezzo, con conseguenti e prevedibili ingorghi.
- Semaforizzazione di tutta Via Epitaffio con le traverse secondarie; chiusura di alcuni passi carrabili e comunque quelli che rimarranno aperti diverranno punti di alta pericolosità per il frequente attraversamento della rotaia percorsa dal tram.
- eliminazione di circa 400 parcheggi nella centro di Latina e altri ancora a Latina Scalo.
- Ripercussioni negative per le attività economiche interessate dal percorso del tram, a causa della eliminazione dei parcheggi nelle vicinanze. A Padova si è registrata una diminuzione prossima al 40% e alcune attività hanno chiuso i battenti.
- Pesanti ripercussioni per le casse comunali a causa del piano economico-finanziario che prevede sia l’utopistica stima di 8.500 passeggeri paganti al giorno, sia lo speranzoso e improbabile contributo Regionale di 7,5 milioni di euro ogni anno per gli alti costi di gestione del tram: applicando infatti a Latina l’incremento del 20% di passeggeri raggiunto a Padova, si passerebbe dagli attuali 4000 a 4800 passeggeri al giorno. Per raggiungere gli 8500 passeggeri al giorno servirebbe un utopistico incremento del 111%!
- Convenzione inconsueta firmata tra Comune di Latina e società privata Metro Latina che vede il Comune caricarsi di tutti i rischi economici connessi con l’opera, facendo della società privata un’anomala impresa senza rischi d’impresa. Dallo stesso articolo si legge che l’esperienza di Padova avrebbe fornito certezze. Il Comitato non può fare a meno di chiedersi quali siano queste “certezze” e sulla scorta di quali considerazioni o ragionamenti.Si legge ancora che non sarà un caso se anche Clermont Ferrand ,Venezia, L’Aquila, e Tianjin (in Cina) stanno passando al tram elettrico.Forse si ignora che Clermont Ferrand è la città natale del Translohr, dove il mezzo è stato “sperimentato”.A Mestre i lavori hanno causato gravi problematiche e il mezzo non è ancora in circolazione. A L’Aquila aleggia da anni come uno spettro solo la rotaia e non c’è traccia dei vagoni.Tianjin, addirittura in Cina, è l’unica città al mondo non italiana che abbia intrapreso la realizzazione di tale opera. Oltretutto il mezzo è riuscito a deragliare pesantemente anche lì su una strada larga e dritta.
Farebbe bene invece il giornalista a chiedersi il motivo per il quale questo mezzo di trasporto sperimentale è stato esportato solo in Italia e la stessa Francia, paese natale del mezzo, ne ha fatto volentieri a meno.
Il Comitato Metro-Bugia