Archivio Giornaliero: Marzo 11, 2008

Latina, dove le spese sociali non brillano

Sulla spesa sociale Latina e l'Italia sembrano essere due mondi diversi.

Ebbene dall'ultimo esame del Rapporto annuale dei Comuni dell'Osservatorio politiche sociali dello Spi-Cgil si evidenzia non solo, ormai scontato, il divario tra Nord e Sud Italia sulle risorse in bilancio ma anche la rilevante crescita della spesa del capoluogo pontino rispetto al resto d'Italia.

Tra il 2000 e il 2006 la spesa sociale dei Comuni capoluogo è cresciuta del 27,3% passando da 139 a 177 euro pro capite in media a livello nazionale. Guardando a Nord est la situazione la spesa vola con ben altri risultati però, a 240 euro pro capite. Latina si colloca al 90.mo posto nazionale sui 113 capoluoghi monitorati.

Per un totale a bilancio per il welfare di 203,8 euro pro capite è rilevabile per il settore sociale puro un impegno di 113,12 euro pro capite. L'incremento dal 2000 è del 45%!

Dopo la Metro di superficie forse il Comune di Latina dovrebbe cominciare a leggere tra le righe anche dei bilanci di Comuni con maggiore propensione alla tutela dello stato sociale. Basti pensare agli ottimi investimenti, facilmente ridistribuibili anche sul territorio pontino, relativamente alla c.d. “family card”. Piuttosto che perdersi nei meandri dei viaggi in compagnia potrebbe essere forse più decoroso guardare le performance di altri amministrazioni. Dal 1° marzo, per esempio, appunto, il Comune di Modena ha riproposto un'intesa siglata nel 2007 coi negozianti per lanciare l'iniziativa “family card” che fa risparmiare alle famiglie numerose del capoluogo emiliano che acquistano prodotti in 54 negozi della città. Lo sconto, seppur modesto, è valutato al 10%. Un piccolo contributo che legge la spesa sociale non solo nella modalità di erogazione diretta all'assistenza come asili nido, sport, istruzione e cultura in generale, ma che instaura col territorio un diverso fronte di risparmio per la collettività.

Allegato:

http://www.dagolab.eu/public/LatinaOggi/Archivio/11_03_2008/pag09latina.pdf

Pericolo Eternit (risposta Sprt.llo Cittadino)

Data: 03/11/08 10:44:23
Oggetto: Re: pericolo eternet

 

Gent.mo,
Vi comunichiamo che la Vostra segnalazione (Pericolo eternit), è stata inviata in data odierna al Settore di Competenza con n. prot. 46/08.
Qualora pervenga a questo ufficio una risposta saremo liete di comunicarvela.
Restiamo in attesa di riscontro.
Cordiali saluti
Le operatrici 
—– Original Message —–
Cc: antonella.finotti
Sent: Tuesday, March 11, 2008 12:09 AM
Subject: pericolo eternet

Carissime, di seguito una nuova segnalazione (di Antonella Finotti) che riguarda una zona di Latina non appartenente a Q4 Q5.

In attesa di Vostre notizie, vi saluto caramente.

Ferdinando Cedrone

 

Vorrei chiedere a qualcuno dello staff se è possibile segnalare allo sportello del cittadino che, a lato della rampa che esce dal sottopasso per l'inversione di marcia su via Vespucci, all'altezza della concessionaria FIAT direzione b.go Piave, giacciono da quasi un mese 4 o 5 lastre di ondulato di eternit, scaricate dal mentecatto di turno. Le ho viste per la prima volta più di tre settimane fa e le ho riviste stamattina…Grazie Antonella

 

Giustizia per la vittima

Ardea, 11 Marzo 2008    La sera del 6 marzo 2008 sulla Via Laurentina, località Tor San Lorenzo, un’autovettura investiva una giovane ragazza di 13 anni causandone il decesso.Tra le cause concomitanti dell’incidente, su alcune delle quali sono in corso indagini della Magistratura competente, non è possibile escludere altre, quali: La pessima se non inesistente illuminazioneL’assenza di marciapiedi in entrambi i latiLa mancanza di qualsiasi controllo elettronico della velocità L”Associazione Europea Familiari e Vittime della Strada” il 24 gennaio u.s. aveva consegnato e protocollato un esposto nei confronti del Comune di Ardea, in cui si denunciavano le numerose buche che creavano seri  disagi ma soprattutto  pericoli per gli automobilisti e i pedoni causando gravosi incidenti stradali, che è stato completamente ignorato.

L’ “Associazione” farà propria tutte le battaglie contro questo vergognoso comportamento, contro l’abbandono del Paese che meriterebbe migliori  amministratori.

  Il Coordinatore per il Comune di Ardea                                                                                                                   Vinci Alberto

L’Ater “brancola” in Q4

Tra le tante che se ne vedono in questi giorni questa che vi racconto è solo l'ennesima.

In Q4 come tutti ormai sapranno è avvenuto il passaggio di alcune abitazioni, dall'ente INPDAP all'ex istituto IACP per le case popolare oggi ATER. Un passaggio alquanto poco discusso in barba alle ordinarie regole di cartolarizzazione del patrimonio pubblico attraverso operazioni concorsuali pubbliche. Alcuni appartamenti nei mesi di agosto e via dicendo hanno subito – nella totale indifferenza della proprietà INPDAP – gli "assalti" di persone più o meno dichiaratesi "indigenti" e bisognosi di un alloggio.

Fatto sta che passa il tempo e l'ATER perfeziona in via di trattativa del tutto privata l'acquisizione definitiva degli appartamenti.

Nel dicembre scorso scade il termine per la presentazione delle domande di alloggio popolare. Le famiglie si praticano per accaparrarsi i posti in graduatoria. Intanto molti degli appartamenti ora dell'ATER restano in mano ad occupanti abusivi oppure vengono murati, esattamente come avrebbe dovuto fare l'INPDAP negli anni passati piuttosto che rendere "appetibili" immobili vuoti o lasciarli snaturare senza produrrre cassa per lo Stato con vendita o affitto.

In questi giorni è stata annunciata a spron battuto l'assegnazione in affitto a canone agevolato di tutti gli appartamenti. Falso. Evidentemente. La confusione regna sovrana.

La prova? I tecnici, peraltro senza alcuna identificazione con cartellini o presentazione di alcun genere, stanno girando per il nostro quartiere Q4 alla "ricerca" di informazioni. Esatto. Non sanno che pesci pigliare. Mi son sentito citofonare per vedere il mio appartamento! da chi? tecnici non bene identificati. Non solo io certo. Motivazione: vorremmo vedere l'appartamento per verificare la rispondenza con la nostra planimetria!!! Come? questi acquistano appartamenti e non si rendono conto che: 1. alcuni sono occpuati abusivamente e sbagliano con altri appartamenti, 2. non hanno la corretta corrispondenza tra i numeri civici e gli interni, andando a disturbare persone che regolarmente sono affittuarie o proprietarie.

Il piano andrà in mano a qualcuno che abbia un minimo di accuratezza nelle valutazioni spero. Infatti una dimostrazione a contrario ulteriore l'ho avuta qualche giorno fa. Una famiglia mi chiedeva di avere indicazione di un appartamento che risultava ad essa stessa assegnata in base alla graduatoria. Bene, identifico l'appartamento, conoscendolo bene, è nella mia scala, ma quarda caso era… occupato, o meglio è occupato!!! "ci hanno detto che deve essere uno grande di 90mq questo è l'interno", "cari signori – rispondo io – è un appartamento di 60mq non di 90mq vi hanno assegnato un interno che non corrisponde alle riclassificazioni del Comune di Latina".

Morale della favola grazie agli atti notarili non aggiornati l'ATER ha acquisito dall'INPDAP senza conoscere le metrature per civico interessato e di conseguenza assegnato alle famiglie spettanti e invia ora fantomatici impiegati a "controllare" la situazione.

Pressapochismo su questioni di carattere sociale della massima importanza.

Mario Leone