Archivio Giornaliero: Marzo 15, 2008

Pendolari: 1 mese e mezzo di vita l’anno in meno

I pendolari perdono un mese e mezzo nei tragitti casa-lavoro

14 marzo 2008

 

Il popolo dei pendolari? Lavora un mese e mezzo di più l'anno a causa degli spostamenti casa-lavoro. Lo studio del Censis e del ministero dei Trasporti «Pendolari d'Italia» rileva che i pendolari del Belpaese impiegano in media 72 minuti al giorno nei tragitti fra casa e lavoro, pari a 33 giornate lavorative l'anno. Come dire un mese e mezzo di tempo perso on the road. E oltre al tempo, affrontano costi non indifferenti. Chi usa l'auto, paga il pedaggio autostradale e parcheggia in posti a pagamento può arrivare a spendere 2.265 euro l'anno, circa un decimo del reddito medio annuo di un lavoratore. Una cifra 4 volte superiore a quella che affronta chi si sposta in treno. I pendolari affrontano una spesa mensile media di 45,30 euro per gli utenti di autobus extraurbani, di 49,20 euro se ci si sposta in treno, cifra che sale per gli automobilisti a 109,50 euro solo per il carburante.
Un popolo di 13 milioni di persone
Il popolo dei pendolari è costituito da 13 milioni di persone che si spostano da un comune all'altro per motivi di studio e di lavoro. Ogni giorno la popolazione delle 13 città più grandi del Belpaese passa da 9 milioni e 300mila a 11 milioni e 450mila, con un incremento medio del 23 per cento. In vetta alla classifica Milano: qui ogni giorno entrano 592mila pendolari, contro i 291mila di Roma, i 249mila di Napoli e i 242mila di Torino. Quasi l'80% dei trasferimenti avvengono fra comuni della stessa provincia. Solo nel 4% dei casi si tratta di tragitti extraregionali. In media si percorrono 24 chilometri: solo il 28% supera i 25 chilometri. In media occorrono 43 minuti per tragitto, solo un terzo degli spostamenti richiede più di 45 minuti.

Ma chi sono i pendolari? Impiegati, insegnanti, studenti e operai. Negli spostamenti trionfa ancora l'auto privata, usata dal 70,2% dei pendolari, mentre il treno viene usata dal 14,8 per cento. In coda alla classifica autobus extraurbani e corriere (10,7 per cento), frequentate soprattutto da studenti. I disagi più frequenti per gli automobilisti sono code e traffico congestionato, seguiti da rallentamenti per cantieri e difficoltà di parcheggio. Per il treno le lamentele si concentrano sui ritardi, in partenza e in arrivo, in media pari a 16 minuti. I punti segnalati come critici riguardano la qualità del viaggio, dall'affollamento allo scarso confort, fino alla scarsa pulizia di scompartimenti e servizi igienici.

Il trasporto collettivo, segnala la ricerca, «non si mostra al passo con la crescita della domanda di collegamenti fluidi per arrivare a scuola, all'università e sul posto di lavoro». Nel 2007 Trenitalia ha trasportato 472 milioni di passeggeri su tratte locali e regionali, contro i 444 milioni dell'anno precedente. A questi dati si somma chi ha viaggiato sulle altre ferrovie regionali concessionarie, anche essi in crescita (circa 250mila l'anno). Alla domanda in aumento, però, non corrisponde un adeguato aumento dell'offerta. In base allo studio per far crescere un mercato della mobilità pendolare sostenibile bisognerebbe fare una cura del ferro nei nodi urbani, con politiche tese allo sviluppo dell'intermodalità.

di Nicoletta Cottone Il Sole 24 ore

Anche la Fanti sul “tram”…

«Non perdiamo l'ultimo Tram»

Patrizia Fanti dopo la visita a Padova: «Una opportunità per la viabilità»


«Di ritorno da Padova è possibile condurre uno step ulteriore intorno al complesso ragionamento della tramvia, accattivante nel disegno e complessa nel suo inserimento urbano ed extra, tanto da richiedere una visione olistica delle infrastrutture, della mobilità e del governo della stessa». Sono le parole di Patrizia Fanti. «L’assessore alla viabilità padovano ha ripetuto più volte che l’esperienza dei miglioramenti sul cantiere padovano ci esenta da esperienze particolarmente complesse mentre la ricchezza di quella esperienza induce ad ulteriori analisi ed approfondimenti. Questi i punti da affrontare relativamente al primo tratto “Latina Scalo ingresso corso Matteotti”: la mobilità ed il sistema viario di Latina Scalo, localizzazione parcheggi di interscambio, sistema di monitoraggio semaforico e della mobilità, viabilità dei quartieri di Pantanaccio e Gionchetto Occorre stabilire un ragionamento comune con il Comune di Sermoneta, che a valle della recente apertura del centro commerciale ed a monte della costruzione del parcheggio a servizio della stazione ferroviaria ( pubblicato di recente l’avvio del procedimento di Valutazione di Impatto ambientale), prenda in esame via della Stazione nella sua complessità quale arteria principale di collegamento tra Latina, Cori, Sermoneta, Bassiano, Norma. Ed ancora in sede di revisione del P.P.E di Latina Scalo approfondire le ragioni dell’ampliamento delle viabilità di attraversamento della ferrovia, con la evidente finalità di scaricare via della Stazione dal carico del traffico extraurbano per consegnarla il più possibile ai suoi abitanti ed ai valori ambientali. Ragionare ancora sulla esigenza dei parcheggi di interscambio in più zone della città, per consentire all’utente viaggiatore, parcheggiata l’autovettura, di scegliere di continuare il viaggio in tramvia. Lavorare ancora sulla definizione del sistema centralizzato di monitoraggio semaforico e della mobilità che necessariamente dovrà ampliarsi al fine di consentire il controllo del traffico in ogni parte del tracciato, del sistema viario interessato al passaggio della tramvia e nella sua globalità. Una riflessione a parte merita la parte del tracciato in mobilità promiscua dove la tramvia, inserendosi sul piano della carreggiata stradale promiscuamente appunto, occupa la sede stradale insieme alle auto nel tratto di via Epitaffio, dal quale si dipartono le viabilità di accesso ai quartieri di Gionchetto e Pantanaccio( via Monte Gennaro, via Pantanaccio ecc.). Per offrire agli abitanti di quei quartieri più opzioni viarie che consentano di trasferirsi in altre zone, occorre affrontare il tema della costruzione dei ponti sul Canale delle Acque Medie nel quartiere Pantanaccio insieme al quartiere Gionchetto, con lo scopo evidente di scaricare del traffico, il tratto di via Epitaffio più vicino alla città. La scommessa della amministrazione non è limitata all’impegnativa costruzione della tramvia, ma estesa ancora di più alla costruzione di una serie di opere che un sereno ragionamento non disgiunto alla osservazione di altre esperienze fanno ritenere indispensabili e preesistenti al momento della inaugurazione. È su questo ragionamento complesso che la commissione viabilità è chiamata ad impegnarsi».

Andrea Apruzzese da parvapolis.it

Domani Bici in Centro !

Domenica 16 marzo 2008 alle ore 10,00

BICI IN CENTRO!

Raduno in Piazza del Popolo ore 10.00
Tragitto::  Via Diaz,  Via Mazzini, Tribunale, 
circonvallazione in senso orario e rientro in Piazza del Popolo sempre da Via Mazzini 
(percorso di circa 6 Km) – Difficoltà bassa

Per una città a dimensione di bambino!

Bruno Mucci

Latina CiclAbile