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Le liste del PD…non si è mai contenti…

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  1. Leone ha detto:

    Allegato: aielli.jpg
    L'attacco di Aielli a Bevilacqua e soci. Dal Messaggero di oggi. Quando sotto elezioni tutti vogliono tutto ma sempre per sé stessi, sia dall'una che dall'altra parte, tra chi è in mezzo alle decisioni e chi invece decide… Non è un bell'approccio al modo di fare politica che dovrebbe avere un partito che nel suo stesso nome porta "democratico" come vessillo. Mala tempora currunt.

  2. michfabi ha detto:

    Auguri, Nicoletta.

  3. MarmaLT ha detto:

    Una donna candidata nel PD a Latina? Beh! Hai un voto assicurato.. Peccato non poterlo attribuire con una preferenza… ringraziando sempre la 'porcata' firmata da Calderoli (Lega) che si è 'vantato' di essere l'autore del testo normativo approvato dal Governo Berlusconi & C. Dove 'C' sta per Camere.

    Comunque 'in bocca al lupo' Nicoletta.

  4. massimo74 ha detto:

    Il "Porcellum" del Calderoli è una Legge elettorale che personalmente definirei vergognosa.

    Ciò è ammesso da tutte le fazioni politiche….ma….c'è un ma.

    Naturalmente il Berlusca non ben pensato che fosse opportuno non cambiarla, perchè, un governo di transizione nominato con questo specifico compito, avrebbe fatto passare tempo "prezioso", reputato sufficiente a far dimenticare eccessivamente agli italiani la caduta del governo precedente.

    Ma non di meno nutro dubbi che qualora le elezioni con il Porcellum non permettessero ancora una volta (ed è possibilità più che plausibile) un futuro governo stabile anche in Senato, l'anomala e disgraziata storia italiana si potrebbe ripetere.

    Infatti, in caso di caduta del futuro governo, si darebbe adito all'opposizione di agire con lo stesso "stratagemma tattico" adottato in precedenza dal nemico politico, e anzi, ancor di più corroborato dal caso già avvenuto che ne costutuirebbe anche un ottimo precedente al quale appoggiarsi facilmente.

    Non mi stupirei nemmeno della reiterazione del "reato" con il porcellum, disprezzato da ambo le parti ma mai modificato da nessuno, quando trattasi di convenienza elettorale imminente.

    Se però le coalizioni politiche prestassero un pò più di attezione alla complilazione delle liste, mostrando un certo interessamento al bene del Paese e non esclusivamente alla convenienza elettorale, ci sarebbe almeno solo il danno. Invece mi pare ci sia anche la beffa, purtroppo.

    Le soluzioni a breve termine credo non siano plausibili e vanno ricercate, a mio avviso, nel cambio di mentalità che potrà avvenire con un ricambio generazionale che in Italia sembra non arrivare mai.

    Massimo de Simone

     

  5. Stevejo ha detto:

    Condivido pienamnete il tuo discorso, Massimo.

    Purtroppo al bene comune si mette sempre davanti la brama del POTERE!

    Anche perchè fino a gennaio, prima della caduta del governo, era la stessa opposizione (quella che aveva fatto la legge eettorale) a definirla "porcellum".

    Poi non più…dopo la caduta del governo questa legge diventa bellissima…come fanno presto a rimangiarsi le loro stesse parole…e lo fanno con una facilità che definirei vergognosa.

    Personalmente da ambo le parti sto assistendo a un teatrino vergnognoso: i programmi del Pd e del Pdl sono praticamente uguali (Berlusconi stracciando il programma del PD ha praticamente stracciato anche il suo): tutti non portano nulla di concreto se non tante chiacchiere che non ho ancora capito come potranno applicare….ma soprattutto tante chiacchiere dettate dalla moda del momento, basti vedere i discorsi sui termovalorizzatori. 

    Per non parlare delle contraddizini della lista.

    FIni dice NO a candidare politici condannati in via definitiva, e Berlusconi gli dice OK….ma tranne quelli che hanno ricevuto condanne a causa di processi politici (??????????…ma la dittatura è finita o no? Ma un processo è un processo punto e basta) Insomma, la legge è uguale x tutti tranne che x loro, loro possono INTERPRETARLA A LORO PIACIMENTO…e allora SI alla candidatura di dell'Utri (2 anni x false fatture, falso in bilancio e frode fi scale.) e i soliti amici del quartierino.

    E l'UDC non è da meno, xchè candida Cuffaro, appena condannato in primo grado.

    Cose che in altri paesi sarebbero abominevoli, tanto da far rischiare una rivoluzione…ma non da noi. xchè noi cittadini italiani siamo ormai abituati a tutto, compreso questo. Il che però non ci giustifica, perchè alla fine ognuno ha ciò che si merita. 

    Senza contare la motivazione sotto la quale si vogliono nascondere queste elezioni vergognose: <<siamo x un parlamento etico, ma non siamo giustizialisti>> MA che significa? la legge è una, non 2 o 3!

    La mia paura è che questa legge punirà anche il prossimo governo…perchè anche questa volta Pdl e Pd sono molto vicini. E in più dobbiamo considerare che l'UDC  non fa parte del PDl ma corre da solo. E il PD si è alleato con i radicali, che non sono ben visti dai cattolici. Senza contare che c'è anche "La Destra", la coalizione di centro e la "SInistra Arcobaleno".

    Il fatto che Berlusconi e Veltroni dicano di non votare per i partiti piccoli denota una loro insicurezza riguardo alle prossime elezioni.  

    Senza contare che questa volta ci sono una marea di indecisi (me compreso), che comunque voteranno dovranno tapparsi il naso o  per un motivo o per un'altro…sempre che vadano a votare 

    Insomma, secondo me non è deciso proprio nulla. Anzi. E in questo modo si rischierà che nessuno abbia una maggioranza in senato…allora mi verrà da ridere…anzi da piangere. Perchè se così fosse il paese rimarrebbe paralizzato di nuovo: il Veltrusconi potrà al max fare, in questo caso, una legge elettorale nuova, ma poi tutti di nuovo al voto…e chi ci rimette sono sempre i citatdini. 

    L'unica cosa buona è che Mastella non ci sarà…almeno questa volta. Evidentemente si era fatto male i conti quando ha fatto cadere il governo:

    http://dementemastella.blogspot.com/

    Un salutone,

    stefano 

  6. Leone ha detto:

    Le brutte liste dei partiti sono figlie del «porcellum»
    di Guido Compagna (Il Sole 24 ore)

    Su un punto la gran parte dei commentatori politici sono d'accordo: le liste elettorali presentate dai diversi schieramenti sono un po' peggio che modeste. E visto che più che a candidature siamo di fronte a nomine, perchè non è consentito all'elettore neanche il voto di preferenza, è chiaro che il prossimo Parlamento non brillerà nè per competenza, nè per rappresentanza territoriale, nè per cultura politica. Il criterio prevalente con il quale sono stati scelti i futuri parlamentari, come ha osservato efficacemente Stefano Folli su "Il Sole 24 ore", è infatti quello della fedeltà al capo.

    Tutto questo è certamente responsabilità di chi ha fatto le liste (un gruppo ristrettissimo di capi partito degli opposti schieramenti). Ma è soprattutto effetto di un assurdo e antidemocratico sistema elettorale: il cosiddetto «porcellum». Il quale, oltre a non garantire a chi vince (almeno al Senato) la certezza di avere una maggioranza per governare, affida (escludendo il voto popolare sui singoli candidati) ai capipartito la possibilità di decidere, prima delle elezioni, chi entrerà in Parlamento e chi no.

    Questo sistema si riflette sul modo con il quale i gruppi dirigenti delle forze politiche fanno le loro designazioni. Prima di tutto viene la fedeltà al capo. In secondo luogo si cerca qualche nome di richiamo, perchè così si dovrebbe rappresentare la società civile. Ecco quindi i candidati di categoria: manager, sindacalisti, imprenditori, gente di spettacolo (soprattutto Tv), tassisti che si aggiungono ai portaborse e fedelissimi dei capi. Il risultato è che le liste presentate sono una via di mezzo tra un'assemblea di funzionari di partito e la vecchia Camera dei fasci e delle corporazioni. Sempre più urgente è cambiare il sistema elettorale. Ma lo saprà fare un Parlamento eletto grazie al «porcellum»?