• Senza categoria

E LA NAVE non VA! – La corsa verso le elezioni e l’arretramento della città

A volte il destino è beffardo ed i fatti si caricano di allusioni che descrivono bene le situazioni.

Una nave che si incaglia nel bel mezzo dell'agro pontino diventa la metafora della condizione del nostro territorio, quasi a significare che dopo decenni siamo ancora nella palude. La capacità di un'imprenditore della nostra provincia si incaglia in una strada di campagna che non regge il peso della creatività e della produttività, di una terra e di uomini impaludati da un sistema politico e istituzionale incapace e approssimativo.

Il manifesto fatto preparare dal nostro primo cittadino è l'emblema tristemente ironico di un territorio senza prospettive. Richiama un simbolismo ormai superato quella torre comunale che svetta e vuol diventare un faro, ma mette in evidenza tutti i limiti di un'immaginazione posticcia. Il sindaco non ne è consapevole ma il poster diventa la migliore rappresentazione di una città priva di prospettive.

Tra quel faro e le isole che si vedono all'orizzonte c'è una centrale nucleare da mettere in sicurezza, ci sono le discariche, i resti di antiche civiltà lasciati in abbandono, c'è un poligono di tiro che è come un muro, c'è un mare inquinato da scarichi incontrollati, c'è una spiaggia che di anno in anno si riduce, ci sono costruzioni e palafitte orrende ma ormai condonate.

Dietro quel faro si nasconde una classe politica sterile e clientelare, che non solo non realizza alcun progetto, ma che sta ipotecando il futuro delle nuove generazioni, rendendo precario il mondo del lavoro, non sostenendo le imprese, realizzando servizi inefficienti e costosi, favorendo il caos urbanistico. Un governo del territorio che viola tutte le regole, anche quelle del buon senso.

Stiamo lentamente affondando: l'acqua, simbolo di rinnovamento e pulizia, diventa melma in cui è impossibile navigare, si trasforma in stagno, altro che “Latina città di mare”, altro che "olim palus"!

Latina e la provincia meritano di più, a partire dal rinnovamento radicale della classe politica, perché ancora qualcosa …… si può fare!

Latina, 5 marzo 2008

Giuseppe Pannone

Potrebbero interessarti anche...

Nessuna risposta

  1. Salvatore ha detto:

    Pannone ha scritto:

    …Stiamo lentamente affondando: l'acqua, simbolo di rinnovamento e pulizia, diventa melma in cui è impossibile navigare, si trasforma in stagno, altro che “Latina città di mare”, altro che "olim palus"!…

     

    Pannone non lo sa ancora, ma il nuovo (e più appropriato) motto di Latina è: 

    OLIM PALUS, NUNC STERCULINUM 

    Anche l'araldica subirà qualche ritocco: al posto della torre civica ci sarà un'antenna di telefonia mobile (quella del Q4?) mentre al posto della ghirlanda di spighe ci sarà una treccia di rifiuti e putriscenze di vario genere.

    Salvatore