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Il PD parla bene e razzola male. Candidano un condannato per corruzione a Prive

Latina. Rifondazione Comunista è contro la candidatura di Sulpizi Latina.
Perché la gente è disgustata dalla politica? Cos’è in fondo l’antipolitica? Le ultime vicende politiche di Priverno purtroppo spiegano chiaramente come questi sentimenti legittimamente si facciano largo nelle persone. Dalla convocazione delle primarie ai frettolosi accordi delle ultime ore ancora una volta molti politici hanno dimostrato come al primo posto continui ad esserci il proprio interesse personale. Oggi, chi la politica la sa “fare bene”, ci dice che le regole del gioco vanno rispettate: allora quando il 24 febbraio, insieme alle tante persone che si sono recate a dare il proprio voto perché convinte come noi che le primarie siano un esercizio di democrazia, quali regole seguivano tutti quei rappresentanti del centro-destra privernate, dall’UDC con tanto di segretario ai troppi esponenti vecchi e nuovi di AN e Forza Italia, che soddisfatti hanno sottoscritto, assumendosi la responsabilità di riconoscersi in esse, le linee programmatiche del centrosinistra? Sono queste quelle che chiamano regole? Rifondazione Comunista non le riconosce come tali e torna a ribadire l’inquinamento, dimostrabile in ogni momento, del risultato delle primarie. Oggi il candidato a sindaco Domenico Antonio Sulpizi in una recente dichiarazione si fa portavoce a Priverno del bisogno di una politica “nuova”, diversa da quella del passato: ci spieghi allora il signor Sulpizi che la politica del passato per lunghissimi anni l’ha condotta con quei metodi tipici della tangentopoli della prima ora cosa significa “nuovo”? Forse “nuovo” è il metodo con cui ha condotto e sta conducendo la campagna elettorale, all’insegna di accordi segreti e trasversali con interi pezzi del centrodestra e con l’appoggio fortemente rivendicato dall’UDC e che naturalmente all’occorrenza smentirà per evitare qualche contraddizione di troppo ai suoi alleati? Se questo è il “nuovo”, Rifondazione Comunista questa pretesa “novità” non la condivide perché la combatte da sempre. A ulteriore dimostrazione di come anche le parole all’apparenza più chiare non dicano più nulla se usate da certi politicanti di vecchia guardia! Intanto il PD che anche a livello locale si fa paladino della questione morale sventolando il rispettabilissimo Codice etico, nel momento in cui sostiene come candidato a sindaco un personaggio dai noti precedenti penali, condannato dopo aver patteggiato la pena proprio per gravissimi reati a danno della pubblica amministrazione e dunque a danno di tutti i cittadini, come spiegherà agli elettori che a Priverno la questione etica e morale non vale come per il resto d’Italia? A Priverno il P.D. si prepara ad aprire un tavolo di discussione sul problema morale dove verrà senz’altro ribadita la validità del codice etico ma con una piccola eccezione “ad personam”, naturalmente a vantaggio del candidato a sindaco Sulpizi che dopo averci detto della sua politica “nuova” ora ci darà una lezione sul “sua” idea della legalità di cui come possibile futuro sindaco si prepara a essere il garante. Dopo una settimana di estenuanti tentativi per costruire un’alternativa politica, in cui quasi tutti gli altri partiti, compresa una sostanziosa parte del P.D., hanno ribadito il loro più netto rifiuto ad appoggiare la candidatura di Sulpizi con le nostre stesse motivazione e la nostra stessa preoccupazione, ora di colpo s’affrettano a spintoni a salire sul carro del “vincitore”, con un voltafaccia così inaspettato e tanto repentino da far sospettare che abbiano trovato un collante più forte della visione politica e dei riferimenti morali di cui fino a ieri si dicevano portatori e cioè il potere, che a quanto pare, come Andreotti, sanno bene che “logora chi non ce l’ha”! Con nostra grande amarezza e preoccupazione, anche le compagne e i compagni che con noi formano La Sinistra-L ’Arcobaleno, cioè Verdi, Comunisti italiani e Sinistra democratica, che con noi per tanti anni hanno combattuto a difesa della legalità, ora sono orientati verso il sostegno di quella coalizione e di quel candidato a sindaco. Noi non vogliamo dare ulteriori giudizi, ma segnaliamo che Rifondazione comunista ha una posizione nettamente diversa, per cui La Sinistra-L ’Arcobaleno, essendo ancora una federazione di partiti, è evidente che a livello locale non ha una posizione unanime. Noi non garantiremo nessun sostegno a Sulpizi, perché ci sentiamo alternativi sia a lui che a Macci, perciò stiamo lavorando e continueremo a lavorare nei prossimi giorni ad una soluzione diversa. Perché sia chiaro che noi continueremo a combattere per un paese diverso dove la legalità, a tutti i livelli dell’ amministrazione, sia la condizione ineludibile per gettare le basi di una politica, questa sì nuova, per cui il rispetto dei cittadini tutti e dei loro bisogni torni ad essere la priorità. Per questo siamo convinti che chi sostiene questa candidatura rischia di portare il paese ad una politica e a metodi clientelari vecchi di trent’anni che lo condurranno ad un arretramento politico e culturale da cui uscire sarà sempre più difficile: e dovranno assumersene, davanti ai cittadini, la responsabilità morale e non solo politica.

Angelo Delogu (Segretario del Circolo di Rifodazione Comunista-La Sinistra L’Arcobaleno).
Mauro Centra (Segretario provinciale di Rifondazione Comunista-La Sinistra L’Arcobaleno).

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