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  1. giucap ha detto:

    E' un trucco vecchio come il cucco, che riscontro anche professionalmente: dato che ci sono oggettive difficolta a Via Gabrieli (e non Gabrielli) sono giustificato anche per il fatto che non porto regolarmente la posta a Via Caffi, dove problemi non ce ne sono.

    Ma a chi la vogliono dare a bere??

  2. Vincenzo ha detto:

    Ricordo ai responsabili delle Poste che per le balzellette c'è un'apposito Forum.

    VS

     

  3. Freddy ha detto:

    Cari Amici,

    questa volta non sono completamente d'accordo con tutte le vostre considerazioni.

    Ritengo la lettera/comunicazione della dott.ssa di Poste Italiane, un reale avvicinamento ai cittadini, in particolare ai residenti di Q4 e Q5 e di Latina Scalo.

    Credo anch'io che il servizio di corrispondenza postale è nettamente peggiorato negli ultimi mesi, ma se le cose stanno così come le ha descritte la funzionaria dell'ufficio in oggetto, credo che per noi le scelte da fare siano 2:

    – presentarsi davanti il Ministero di Poste e Telecomunicazioni o davanti la sede generale di Poste Italiane di Roma e fare una mega protesta generale

    – prendere atto della nuova situazione gestionale di Poste Italiane e collaborare per il miglioramento del servizio.

    Diversamente si rischia solo di polemizzare, senza a mio modesto parere, ottenere nulla di positivo.

    Io sarei più per la via di un pacifico incontro (e credo di aver capito che la dr.ssa  Francesca Turco sia disponibile) al fine di capire meglio se e come poter trovare una rapida soluzione che possa permettere nei tempi più rapidi possibili, la conoscenza del Territorio dei nuovi addetti alla consegna (sperando poi che gli stessi una volta esperenziati, non vengano subito rimossi).

    Credo infatti che per quanto si possa cercare di migliorare la situazione toponomastica, il punto critico rimarrebbe sempre l'errata compilazione del mittente (numeri civici e altro) e su tale questione, l'unica vera soluzione è e sarà sempre la conoscenza del territorio.

    Insomma, se Poste Italiane, vuole confrontarsi sul campo, gli diciamo di no ?

    Oltre ad affermarzioni del tipo: "il mondo non dovrebbe essere fatto così" (e su questo siamo d'accordo) avete altre reali e concrete soluzioni tra le mani ?

    Scusatemi la franchezza, forse sbaglierò, ma io prima di escludere il dialogo, andrei a verificare di persona cosa c'è "dietro l'angolo".

    Sbaglio?,,,,,,,,,,,,,,,Freddy

     

  4. Freddy ha detto:

    Scusate, ma il mio post precedente, l'ho scritto prima che GBaiano pubblicasse il suo, quindi non l'avevo letto.

    In sintesi però Baiano (che a questo punto credo di aver capito lavora per conto di Poste Italiane….ben venga !), non fa altro che confermare le mie impressioni.

    Poste Italiane, sta cercando, anche se con notevole ritardo, una soluzione al problema.

    Parliamoci chiaro, non lo fa per buonismo nei nostri confronti, ma probabilmente per non rischiare di perdere immagine e quindi clienti, in un mercato che rischia di diventare sempre più per loro, un mercato concorrenziato.

    Ora, indipendentemente dalle motivazioni che possono spingere Poste Italiane a trovare una soluzione, credo che per noi cittadin sia comunque una opportunità da non perdere mantenere un dialogo aperto e diretto con loro.

    Sperare che Poste Italiane torni indietro sui propri passi, mi sembra a dir poco illusorio, per cui l'unica altra possibilità, torno a dire, è cercare di collaborare più possibile per trovare una soluzione in tempi rapidi.

    In che modo collaborare, ce lo diranno loro, ma sembra ovvio che l'unica cosa che i cittadini possono fare è raccogliere quante più informazioni possibili, per trasmetterle in maniera più organica e meno a macchia di leopardo, a Poste Italiane.

    Prima di avviare però un'iniziatia del genere, mi piacerebbe poter scambiare due parole con qualche dirigente e/o dipendente, e magari perchè no, cominciando dal nostro GBaiano.

    Saluti, freddy

     

  5. giucap ha detto:

    Caro Freddy,

    il dialogo per me va sempre bene, anche se dovrebbe essere basato sulla buona fede degli interlocutori e su un'analisi oggettiva dei fatti.

    Quanto riportato da me e anche da Antonella sembra non essere preso in considerazione dalle Poste, in quanto gli aspetti evidenziati vengono fatti ricadere nel problema più generale dei quartieri: si spegne la luce così tutti i gatti diventano bigi.

    Abito da quasi 14 anni in Q4, villetta a schiera con suo numero civico, nessuna possibilità di confusione, mittenti informati che riportano esattamente l'indirizzo corretto eppure …. non ricevo la posta quotidianamente. Ci sono stati periodi anche prolungati di mancata consegna, vicini che sono andati a protestare alle poste e solo allora si è ripristinata una certa regolarità (comunque con consegne periodiche).

    Vogliono le Poste informarci delle loro regole interne di distribuzione (che so, per quella via passiamo i giorni dispari), così magari aiutiamo a segnalare i reali disguidi? Anche se l'idea che la consegna della posta possa non essere attività quotidiana mi lascia sconcertato.

    Insomma, quando si farà un'analisi di TUTTI i problemi di distribuzione, individuando anche le inefficienze che sicuramente ci sono (conoscere è il presupposto di risolvere), allora si potrà verificare un dialogo fruttuoso, altrimenti la dichiarata disponibilità rimane faccenda di pura immagine.

    Giulio

     

  6. TRS ha detto:

    Buongiorno a tutti

    Sono d'accordo con Giulio, un po' più di chiarezza sui criteri di distribuzione non guasterebbe ed aiuterebbe a rasserenare gli animi. E' vero che mi aspetto una consegna quotidiana della posta, però se ciò non fosse possibile, già sapere che arriva solo – per esempio – il lunedì e il giovedì mi tranquillizzerebbe (anche se sarebbe indegno).

    Una nota positiva in conclusione: mentre a dicembre e gennaio la posta mi arrivava ad intervalli di anche 2 settimane, negli ultimi giorni arriva con più frequenza, questa settimana l'ho ricevuta addirittura sia lunedì che martedì, mi stanno viziando!

    Un altro aspetto che valuto positivamente è che le Poste abbiano dato una spiegazione pubblica ai disservizi lamentati: dovrebbe essere normale, in Italia è però purtroppo una rarità.

    Saluti

    Stefano

  7. Freddy ha detto:

    Provo a rispondere sia ad Antonella sia a Giulio, che ringrazio per avermi dato la possibilità di precisare (….sta cosa però mi fa sentire troppo un "buon politico")… a parte gli scherzi, trovo che le conclusioni di Giulio e anche TRS, così come quella di Antonella, siano certamente sensate ma, a mio parere, riduttive, nel senso che non dobbiamo e non possiamo rassegnarci ad accettare che la consegna della corrispondenza venga effettuata solo una o due volte alla settimana (ma forse la loro era solo una provocazione). Personalmente, finche non esisterà un reale servizio pubblico che sostituirà Poste Italiane nella consegna della corrispondenza, i cittadini devono PRETENDERE che la posta arrivi nel minor tempo possibile, dal lunedì alla domenica, punto e basta.

    Quando parlavo di dialogo, e qui mi riferisco in particolare ad Antonella, pensavo che per la prima volta Poste Italiane, nella persona della dr.ssa Francesca Turco, ha scritto direttamente al nostro portale ed ha continuato a rispondere ad alcune mie richieste di dialogo.

    Tutto questo, ovviamente, può non significare nulla, ma per mia abitudine non chiudo mai la porta in faccia a nessuno, figuriamoci ad una responsabile di Poste Italiane, che molto cortesemente mostra interesse nei nostri confronti.

    Certamente, qualora dovessi verificare che tutto ciò fosse solo una questione di "facciata" e che nella realtà non c'è nessuna volontà di affrontare un dialogo aperto con i cittadini, sarei il primo ad evidenziarlo, ma in questo momento lasciatemi almeno la speranza che da parte della dirigente in questione, ci sia reale buona fede.

    In ogni caso, la domanda è:

    partecipereste (tempo permettendo) ad un colloquio con la dr.ssa Turco ?

    Se la risposta è si, ……tra noi non ci sono reali differenze di vedute.

    Fatemi sapere. ciao Freddy

     

     

  8. giucap ha detto:

    Avevo premesso che il dialogo non si nega a nessuno.

    Certo che la posta andrebbe consegnata quotidianamente (pensiamo solo agli abbonati ai giornali!), ma la realtà, ad esser buoni, non è sempre questa.

    Se la dott.ssa Turco fosse realmente intenzionata ad ascoltare (ed a provvedere) oltre che a trovare giustificazioni per le irregolarità ed i disagi, sarebbe un'occasione da non perdere. Naturalmente tale condizione sarebbe verificabile solo nel corso di un incontro.

    Purtroppo non sarei tra coloro che potrebbero partecipare, ma penso che i problemi siano ben chiari e quindi l'incontro potrebbe essere tanto più fruttuoso quanto più ristretto, ad evitare che l'interlocutrice si senta posta in stato di accusa di fronte ad un "tribunale del popolo".

    Giulio

  9. Vincenzo ha detto:

    Se interessa alle  Poste, potrei indicarvi dove è stata ritrovata la corrispondenza che ho fotografato. Nel mucchio ci sono alcune fatture Sky che,  molto probabilemente contegono il bollettino di conto corrente postale per effettuare il pagamento.

    Allegato: corrispondenza.jpg

     

    PS: per la privacy non posso fare il nome dei destinatari ma, trattasi tutti di residenti in Via Paganini.

     

     

     

  10. Salvatore ha detto:

    Caro Vincenzo,

    due sono i casi: o il postino ha accidentalmente perso quel mazzetto di lettere, nel qual caso potrebbe intravvedersi la fattispecie della negligenza, oppure il postino per sbrigarsi ha gettato le lettere, nel qual caso si configura l'ipotesi di reato. in ogni caso c'era da fare una denubcia alla polizia postale, altro che privacy!

    Salvatore

  11. Stevejo ha detto:

    Si, mi sa proprio che questa volta ci siano gli estremi x una denuncia.

    Un pò come quando di ritrova un documento smarrito e lo si porta in questura.

    Solo che quì la cosa è molto più grave. Perchè probabilmente se quei bollettini non venissero pagati in tempo, i destinatari si ritroverebbero "morosi" senza neanche aver ricevuto il bollettino o fattura, senza neanche saperlo…senza colpa insomma. E nel migliore dei casi perderebbero il servizio che dovrebbero pagare con quei bollettini. Senza contare la privacy e tutto il resto che è cmq grave.

    Insomma, Vincenzo, il mio consiglio è quello di portare quelle lettere in questura e denunciarne il ritrovamento, indicando anche dove le hai trovate (se sono un pò troppo addentro nel prato…..insomma, forse potrebbe non essere un fatto accidentale). Starà a loro poi fare le dovute indagini per capire il perchè quelle lettere sono andate perse.  

    Un salutone,

    Stefano