Archivio Giornaliero: Febbraio 10, 2008

Il voto per un posto di lavoro

Durante la trasmissione Monitor, su Lazio Tv, ospite il procuratore Mancini, con una telefonata in studio un ex dipendente di Latina Ambiente denuncia di essere stato vittima di un voto di scambio in occasione delle ultime elezioni comunali. In cambio del suo voto e di altri voti che avrebbe portato a favore di una coalizione, sarebbe stato assunto prima delle elezioni comunali… La notizia, che è stata pubblicata successivamente su tutti i quotidiani locali e che ancora è su tutte le prime pagine, si presta, come tante altre notizie simili per analogia alla situazione descritta, ad una sequela di riflessioni e talora anche “interpretazioni varie” del caso. Resta a mio parere un punto fermo sul quale non si può in ogni modo nicchiare o fingere di non vedere che i presupposti della democrazia vengano costantemente violati da questa politica e da certi suoi rappresentanti indegni delle istituzioni che vanno a ricoprire, letteralmente occupandole a proprio piacimento. Non credo possa esserci niente di edificante in quanto accaduto, per quanto ciò apparentemente racconti solo di un piccolissimo caso a livello locale, sappiamo tutti che il male è stratificato e radicato profondamente nel nostro Paese, ma io soprattutto ritengo che persone in difficoltà economiche, disoccupati, persone senza casa – lavoro – futuro, siano facilmente ricattabili e senz’altro disposte a vendere il proprio voto a coloro che promettono di toglierle dalle difficoltà in cui versano… comportamento censurabile, non posso negarlo, ma non so dire quanto di questo biasimo vada ascritto a chi, vittima della propria indigenza, si presta a questo gioco e quanto invece vada soprattutto a coloro che approfittano di queste condizioni di vulnerabilità, sfruttando il proprio potere per rafforzare la propria posizione ed occupare a vita delle poltrone, servendosi appunto di questi mezzi. Se questo non si chiama ledere il significato ed il valore della democrazia, con quale altro appellativo possiamo definirlo? Tutto ciò non va a ledere la libertà di scelta dell’individuo rispetto a quello che è il diritto al voto, sancito dalla democrazia? Un voto dovrebbe essere dettato da ben altre motivazioni e maturato nell’ambito di valutazioni slegate da ragioni individualistiche, di opportunità… un voto non dovrebbe essere merce di scambio, oggetto di vile baratto …. ciascuno dovrebbe essere libero di votare senza doversi vendere al miglior offerente, e soprattutto ciascuno dovrebbe poter scegliere a prescindere… altrimenti la libertà rimane prerogativa dei pochi fortunati che "non hanno bisogno", e fanno salva la propria dignità, la propria libertà di scelta… ma come si fa a tutelare questa libertà che è principio fondante della democrazia? Questo non potrà accadere finché la politica gestirà un vero e proprio mercato delle assunzioni e delle clientele, dei privilegi, dei concorsi, degli appalti e di un’economia ad hoc, avente l’obiettivo primario di favorire determinate posizioni e creare una rete fittissima di interessi che si incastrano talmente gli uni con gli altri da non riuscire più a venirne a capo. Altro che azzeccagarbugli… ! Però non raccontiamoci che poiché le cose sono sempre andate così tutto ciò è per così dire “normale”, non facciamo i cinici conoscitori del mondo che, in quanto tali, si adattano a viverci così com’è, perché tanto le cose “devono andare così e non ci si può fare niente” … i cinici sono degli sciocchi che rinunciano, mentre la vita merita di essere vissuta diversamente. Cosa dire a questo ex dipendente che, espletato il suo “ruolo” di elettore utile si è visto poi licenziare… e che solo perché licenziato e nuovamente disperato ha trovato la forza di denunciare, altrimenti tutto sarebbe filato liscio…? Cosa dire? Dovremmo dirgli che avrebbe fatto bene a cercare aiuto altrove… perché il vero aiuto, la vera solidarietà proviene da chi è disinteressato, da chi si riconosce in questi valori, da coloro che sanno guardare oltre il proprio orticello… ma certo, quando uno deve pagare l’affitto, ha dei figli ecc. ecc. il bisogno ti porta dove magari normalmente non saresti mai andato… e allora cos’altro dire? Ti viene da scuotere la testa avvilito e… insomma, forse dovremmo diventare tutti più coraggiosi ed unirci se vogliamo ribellarci a questo sistema… altrimenti saremo e resteremo sempre e solo sudditi.

Francesca

Oggi la Raccolta firme contro il Vandalismo

Oggi, 10 febbraio 2008, dalle 8.30  saremo davanti alle Chiese di San Luca (q5) e Maria Madre della Chiesa (q4) per continuare la raccolta firme contro il VANDALISMO.

Ricordo a tutti che l'obiettivo è quello di raccogliere 1000 firme.

Ci troverete all'uscita della Messa delle 8:30, 10:00 e 11:00 con dei  moduli che potrete firmare. Diffondete la voce e fate firmare i vostri parenti e conoscenti.

Salvatore Antoci

Presidente Ass. Quartieri Connessi

 

PS: ringraziamo Don Mario per l'ospitalità.

San Luca Q5 : Concerto “Incontri Musicali”

Domenica 10 Febbraio 2008, alle ore 19:30 nelle sale della Parrocchia San Luca, si terrà il concerto “Incontri Musicali: Alla scoperta del musicista Benedetto Marcello”.
Il musicista fu frequentemente descritto come Patrizio Veneto e fu il più acerrimo nemico di Antonio Vivaldi. E’ spesso ricordato per il suo Estro poetico-armonico (Venezia, 1724-1727). Fu un uomo esemplare, tanto per la sua posizione sociale di nobile, con incarichi di servizio verso lo Stato, quanto per la sua attività ininterrotta di poeta e scrittore. La sua vita è caratterizzata da un continuo intrecciarsi di ruoli: avvocato, giudice, amministratore, poeta, filologo, musicista e compositore, attività quest’ultima che gli valse il titolo di “principe della musica sacra”.
Il concerto si aprirà con la presentazione di Marilena Seminara la quale dirigerà il “Coro Euphonia” di Borgo Montello, accompagnata da Daniela Malatesta.
La parrocchia, vivendo in un quartiere dove, i nomi delle vie, sono presi da nomi di musicisti, ha sentito l’esigenza di scoprire la vita e l’arte di quest’ultimi, proponendosi anche in futuro, di rinnovare quest’appuntamento.
 

Il centrosinistra deve presentare un progetto vero

Giuseppe Pannone

Elezioni politiche

  PANNONE:  “La CdL ha portato la provincia sull’orlo del fallimento, il centrosinistra ha una grande occasione a patto che sia capace di rinnovarsi e parlare alla città” Inizia una campagna elettorale intensa e per Latina si presenta un’altra occasione: mandare a casa una classe dirigente cialtrona che ha la responsabilità di un declino generale, economico sociale ma anche morale.Il centrodestra si presenta alle elezioni politiche avendo determinato un vero e proprio disastro. Mentre il sindaco continua nella sua politica di annunci e progetti, come se lui e tutta la CdL fossero appena arrivati al governo del territorio, l’elenco dei pasticci è un’infinita serie di colpevoli errori e fallimenti, una vera e propria ipoteca per tutto il territorio. Dalla gestione del ciclo dei rifiuti e dell’acqua, all’assenza di una politica del lavoro che ha creato solo precarietà forme di ricatto e di clientelismo, dal sistema produttivo in crisi, alla mancanza cronica di abitazioni per le fasce più deboli, da una mobilità sempre più caotica a servizi pubblici inesistenti, da un senso di insicurezza diffuso con fenomeni inquietanti di bullismo e intolleranza, ad uno sviluppo urbanistico caotico che sta provocando il collasso dei depuratori, da un ambiente sempre più deturpato, alle discariche riempite fino all’orlo di rifiuti indifferenziati. La condizione delle palme nel territorio pontino rappresenta bene l’incapacità dei nostri amministratori, un mix di disinteresse e incapacità che sta facendo scomparire uno degli elementi caratteristici della nostra città. Non è colpa del punteruolo rosso, è la conseguenza di una classe politica attenta solo agli interessi di pochi, che non ha affatto a cuore i destini della provincia, alla faccia degli slogan!In tutto questo, dove sono stati i nostri parlamentari? Come si permette il nostro sindaco a pensare di poter rientrare in Parlamento? La città ha il dovere di reagire e di mandare a casa costoro se vuole allontanare lo spettro di  una recessione da troppo tempo annunciata.Il centrosinistra e il PD in particolare, hanno una grande occasione di riscatto, a patto che vengano messi da parte gli individualismi e si inizi a comprendere i problemi dei cittadini e ad aprire una fase di vero dialogo con tutta la città. Pochi progetti concreti e comprensibili, che dimostrino che esiste un’alternativa fondata sulla capacità di programmare di coinvolgere la parte sana della città; perché il rischio vero è quello di ripetere l’esperienza delle elezioni dello scorso anno: un centrosinistra compatto e che gioca d’anticipo, ma che raccoglie il minimo storico dei consensi. A dimostrazione che le primarie non bastano.

                                                                                            

  Giuseppe Pannone