Il testo integrale della lettera inviata dal sindaco Zaccheo al presidente della Regione Lazio on.le Piero Marrazzo in data 28 febbraio 2008
Gentile Presidente, soltanto alcuni giorni or sono, il 21 febbraio 2008, mi sono rivolto a Lei, nella Sua doppia veste di Presidente della Regione e Commissario per l’Emergenza Rifiuti, rinnovandole " la pressante richiesta di un confronto per l’avvio di un percorso concreto verso l’autosufficienza gestionale dell’ambito di Latina superando la logica del semplice rinvio di soluzioni definitive attraverso provvedimenti tampone che continuano ad erigere a sistema il provvisorio e l’emergenza". Purtroppo, e con vivo rammarico, sono ancora in attesa della Sua doverosa risposta istituzionale. La realtà, tuttavia, non aspetta e il 29 febbraio 2008, ormai incombente, scade il Decreto Commissariale n. 94/2007 (a firma del Dott. Laporta) di proroga dei termini per l’utilizzazione temporanea della discarica Ecoambiente di Borgo Montello da parte dei Comuni di Anzio e Nettuno. Come Ella ben ricorda, già il 04 agosto 2006, stante la situazione emergenziale dell’Impianto, fui costretto a firmare un’ordinanza di divieto di conferimento dei rifiuti per i Comuni ubicati al di fuori della Provincia di Latina. Quella emergenza- a causa della completa assenza, non certo per responsabilità del Comune di Latina, delle indispensabili ed urgenti scelte strategiche ed operative circa la chiusura del ciclo provinciale dei rifiuti- si è enormente aggravata: le volumetrie residue della discarica sono oggi di poche decine di migliaia di metri cubi, adatte ad assicurare a mala pena la prosecuzione dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani fino al prossimo ottobre 2008. Se così stanno le cose, è mio preciso dovere di Sindaco evitare una possibile emergenza sanitaria ed ambientale, assicurando innanzitutto le prospettive del servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani al mio Comune che pure durante questi lunghi anni non ha lesinato sacrifici ed ospitalità a favore degli altri Comuni della Provincia, oltrechè di Anzio e Nettuno. Questi ultimi, fra l’altro, nonostante le ripetute messe in mora ed i ripetuti avvisi alla Regione Lazio, non hanno neppure rispettato la essenziale condizione della regolarità dei pagamenti, pure esplicitamente richiesta dal precitato Decreto Commissariale. Esposto quanto sopra, Le chiedo formalmente di escludere dall’ambito delle Sue possibili decisioni l’ennesima proroga dei termini per i Comuni di Anzio e Nettuno, configurando doverosamente, nel quadro delle strategie regionali di settore di cui Ella è in prima persona responsabile, soluzioni alternative per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani dei Comuni di Anzio e Nettuno, nel rispetto degli Ambiti Territoriali Ottimali tuttora vigenti per normativa regionale. La decisione da me invocata nel rispetto dei fatti e della dovuta collaborazione interistituzionale, mi esimerebbe dall’assumere mio malgrado, nell’ambito dei poteri e delle responsabilità che mi competono, concrete iniziative, nelle forme più opportune, a tutela della Comunità che ho l’onore di rappresentare ed amministrare. on.le Vincenzo Zaccheo – sindaco di Latina
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