Archivio Giornaliero: Febbraio 9, 2008

Discarica di Via Veneto

Siete mai passati a piedi in Via Veneto ? no, non mi riferisco a quella della dolce vita ma quella di Latina che collega Via del Lido con Via Isonzo.

Vi racconto con le immagini cosa ho trovato ed ovviamente immortalato con la mia immancabile fotocamera digitale.

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VINCENZO SPICA

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Foibe

Data:09/02/2008
Foibe, il sindaco: ricordare è un dovere


Lunedì 11 febbraio, alle ore 10, il sindaco Zaccheo renderà omaggio ai Martiri della Foibe con la deposizione di una Corona al Monumento di Piazzale Trieste. Sarà un’occasione per rendere omaggio alla memoria di tanti nostri connazionali fuggiti dall'Istria, da Fiume e dalla Dalmazia al termine della seconda guerra mondiale sotto la spinta della pulizia etnica delle milizie jugoslave. L’esodo di 350.000 italiani e la morte violenta di migliaia di innocenti nelle foibe, è pagina di storia triste e drammatica – commenta il sindaco. Una storia negata per decenni ed oggi finalmente restituita ai libri e alla memoria collettiva grazie alla legge nazionale del 2004 che ha istituito la Giornata del Ricordo, riportando sotto i riflettori, con quei dolorosi eventi, anche i valori di identità nazionale a cui gli esuli sono legati. Fu davvero gravissima la scelta di far scendere il sipario della conoscenza su quelle pagine – riflette ancora il Sindaco – perché di fatto intere generazioni sono state private del diritto di sapere. Il riconoscimento del supplizio patito è un atto di giustizia nei confronti di ognuna di quelle vittime, restituisce le loro esistenze alla realtà presente perché le custodisca nella pienezza del loro valore, come individui e come cittadini italiani. Riportare alla memoria la tragedia delle foibe è un obbligo morale che si impone alla coscienza civile della Nazione nella verità e nell'aderenza critica ai fatti. Ricordare oggi le Foibe, e ricordarle tutti, senza distinzione di colori e tendenze, è circostanza che non può che far ben sperare sull’esito del difficile cammino di pacificazione intrapreso. Un cammino nel quale Latina ha svolto con determinazione un ruolo da protagonista in passato vivendo dall’interno il dramma di quella comunità grazie ai molti esuli e sfollati che trovarono rifugio nel campo "Rossi Longhi" e che oggi sono perfettamente integrati nella nostra comunità alla quale anzi hanno trasmesso valori importanti, diventando nel tempo un esempio altissimo di italianità e amor patrio. Da quella storia troviamo la forza per proseguire quel percorso – conclude il Sindaco – a difesa della pace, del futuro dei nostri figli, dell’amor di Patria.