Archivio Giornaliero: Febbraio 18, 2008

Petizione Infortunio in Itinere

Latina CiclAbile 

Circolare Prot.12/2008.

Cari Amici,

Vi invito a firmare la petizione on-line promossa da FIAB a favore della proposta di riconoscimento dell'infortunio in itinere anche con l'utilizzo della bicicletta.

Il presidente

Vincenzo Spica

Piano Paesistico Regione Lazio

Il Piano Paesistico è online 14/02/08 – E’ pubblicato anche su internet sulle pagine della Regione Lazio all’indirizzo: http://www.regione.lazio.it/web2/contents/ptpr/ il Piano Territoriale Paesistico Regionale, che entra in vigore a partire da oggi giovedì 14 febbraio.  Online nella sezione urbanistica del sito regionale è consultabile l’intero PTPR: la relazione generale, la normativa, la cartografia, la partecipazione dei cittadini e gli adempimenti dei Comuni.  La ricerca, possibile anche per singolo Comune, consente di visualizzare 4 tipi di tavole cartografiche: le tavole A che individuano “i Sistemi ed Ambiti del Paesaggio”, le tavole B che indicano i vincoli “i Beni paesaggistici” e le “Aree agricole identitarie”, le tavole C “Beni dei Patrimoni Naturale e Culturale” e le tavole D “Proposte comunali di modifica dei PTP vigenti”.  L’Assessorato regionale all’Urbanistica aveva nei giorni scorsi già inviato il Piano a tutti i comuni e alle Province per l’affissione presso i loro Albi Pretori degli elaborati di competenza, dove è consultabile da tutti i cittadini. Secondo quanto previsto dalla l.r. 24/98, da oggi fino alla conclusione dell’iter di approvazione, in aggiunta all’efficacia dei Piani Paesistici vigenti, entrano in vigore le norme di salvaguardia del Piano.  "Si tratta di un’operazione di grande trasparenza che ha l’obiettivo di facilitare cittadini e amministrazioni nell’individuazione delle aree vincolate, il tipo di paesaggio a cui appartengono e le relative prescrizioni”ha dichiarato l’assessore all’Urbanistica e Vicepresidente della Giunta, Massimo Pompili. Il PTPR sostituirà completamente i 29 piani paesistici esistenti dopo la fase di partecipazione dei cittadini attraverso le osservazioni, che si concluderà con l’approvazione da parte del Consiglio regionale. “Si tratta del più importante atto di pianificazione della storia della Regione – ha spiegato l’assessore  Pompili – che dà finalmente indicazioni certe per la salvaguardia e il corretto sviluppo del nostro territorio.  Il Lazio è inoltre la prima regione in Italia ad adottare tale strumento su tutto il territorio secondo i principi introdotti dal nuovo Codice dei Beni culturali e del Paesaggio. La pubblicazione online del Piano è un’operazione di grande trasparenza che ha l’obiettivo di facilitare cittadini e amministrazioni nella partecipazione al processo decisionale e nell’individuazione delle aree vincolate, il tipo di paesaggio a cui appartengono e le relative prescrizioni”.  Il Piano è inoltre pubblicato sul BURL n.6 supplemento ordinario n. 11 all’interno del quale vengono distribuiti due dvd contenenti tutti gli atti, compresi gli elaborati cartografici, i repertori dei beni paesistici e le osservazioni preliminari dei Comuni valutate dal Consiglio regionale con la delibera n. 41 del 31.7.07.  “Per i successivi tre mesi al giorno di pubblicazione- spiega Pompili- tutti i cittadini e gli enti interessati potranno prendere visione del PTPR e presentare osservazioni al Comune di competenza. Nei successivi trenta giorni i Comuni provvederanno alla raccolta delle osservazioni pervenute e le trasmetteranno alla Regione Lazio con una propria relazione. La Regione Lazio redigerà quindi l’istruttoria da sottoporre all’approvazione definitiva del Consiglio regionale”.  “Vista la complessità del Piano e le novità introdotte – conclude l’Assessore Pompili – ho ritenuto utile prevedere nelle prossime settimane una serie di incontri con i Comuni e le Province finalizzati ad illustrare i contenuti del P.T.P.R. e ad avviare un confronto aperto e costruttivo”.  Il calendario degli incontri: -Comuni e Provincia di Frosinone: 26 febbraio 2008, alle ore 10,30 presso la sala del Consiglio Provinciale.-Comuni e Provincia di Viterbo: 4 marzo 2008, alle ore 10,30 presso la sala del Consiglio Provinciale-Comuni e Provincia di Rieti: 7 marzo 2008, alle ore 10,30 presso la sala del Consiglio Provinciale-Comuni e Provincia di Roma: 11 marzo 2008, alle ore 10,30 presso la sala Tevere alla Regione Lazio-Comuni e Provincia di Latina : 18 marzo 2008, alle ore 10,30 presso la sala Cambellotti della Prefettura

A Padova edifici in pericolo

PADOVA: 

dal Gazzettino del 16-02-2008
 
Gli edifici di via Belludi in pericolo

Dopo un sopralluogo, la Soprintendenza lancia l’allarme per i danni recati dal continuo passaggio dei bus

 

Il continuo passaggio del tram e degli autobus su via Luca Belludi di Padova, sta distruggendo le palazzine dei primi del '900. Non solo, i materiali che si staccano dai frontali degli edifici rappresentano un grave pericolo per l'incolumità pubblica e arrecano danno agli apparati decorativi degli immobili. A renderlo noto è la Soprintendenza per i beni ambientali e architettonici del Veneto, sollecitata ad effettuare un sopralluogo in via Belludi dai residenti della zona, che si sono costituiti in un comitato. La Soprintendenza aveva ampiamente avvisato il Comune di questo suo rapporto, con una lettera indirizzata al sindaco il 3 agosto dello scorso anno, firmata dal soprintendente architetto Guglielmo Monti.

Il documento, che non ha alcun valore vincolante per palazzo Moroni, ma costituisce pur sempre un'indicazione preoccupante, richiama l'attenzione dell'amministrazione nei confronti delle eventuali responsabilità circa i danni indirettamente provocati ai palazzi, e consiglia la drastica riduzione del flusso dei mezzi liberi su gomma.

Un'osservazione che la giunta Zanonato sembra non avere preso in considerazione, come spiega la portavoce del comitato per la Sicurezza di via Belludi, l'avvocato Carla Bianchi. «Attualmente le nostre abitazioni – ha spiegato – subiscono ogni giorno le vibrazioni dei 400 passaggi del tram e dei 1.200 degli autobus, senza contare il traffico privato. In questi mesi abbiamo registrato il distacco di parte dei terrazzini e delle volte dei soffitti. La situazione è stata esposta al sindaco, oltre che dalla Soprintendenza, anche dal presidente del consiglio di quartiere Centro, l'ingegnere Carmelo Majorana, tra l'altro direttore del dipartimento di costruzione e traffico dell'università di Padova. Senza mai avere un riscontro».

Analogo problema si è presentato a L'Aquila, dove per le strette vie del centro medievale avrebbe dovuto correre lo stesso modello di tram presente nella nostra città. Il Translohr Ste3. Nel capoluogo abruzzese i cittadini hanno avuto ragione sul Comune, grazie a una sentenza del Consiglio di Stato che ha costretto l'amministrazione comunale a sospendere i lavori di installazione delle rotaie vicino agli immobili vincolati. Quindi a pedonalizzare l'area e a spostare il tragitto del tram su gomma e degli autobus in altra zona.

«Noi a differenza dei residenti del centro di L'Aquila – ha proseguito Carla Bianchi – abbiamo presentato due ricorsi straordinari al Presidente della Repubblica. Non siamo contrari al tram, anche perchè oramai è già funzionante, ma siamo seriamente preoccupati delle condizioni in cui versano gli stabili dove viviamo. Ricordo che secondo l'eventuale piano di trasporto pubblico di Padova, una volta entrato in funzione il Sir1 si sarebbe dovuto eliminare il transito degli autobus lungo l'asse delle riviere e quindi anche in via Luca Belludi. Previo utilizzo delle alternative naturali all'asse centrale delle riviere costituite dalle gronde est e ovest, ossia corso Milano e via Gattamelata».

Il comitato per la Sicurezza di via Belludi ha incontrato alcuni mesi fa l'assessore alla Mobilità, Ivo Rossi, ma pure in questa occasione il Comune non sembra avere dato risposte esaustive ai residenti della zona.

«L'assessore – ha affermato la legale – ci ha fornito risposte piuttosto evasive. Ci ha detto di stare tranquilli, perchè appena la linea Sir1 verrà completata diminuiranno i passaggi dei bus. In realtà non si sa con precisione quando verrà finita l'opera e più passa il tempo e più le condizioni degli edifici peggiorano. Inoltre – ha terminato Bianchi – siamo costretti a subìre l'inquinamento delle centinaia di mezzi, pubblici e privati, che transitano quotidianamente sotto le nostre case».

L'importanza dell'intera questione è sottolineata dal fatto che in parecchi casi gli abitanti della via hanno dovuto ricorrere all'installazione di reti di ritenzione per impedire che i fenomeni di distacco di parti sporgenti, balconi, poggioli e cornicioni possano ulteriormente aggravarsi con conseguenze spiacevoli.

Marco Aldighieri

Gino De Pauli

POSTE in Q5: passo dopo passo …..

Sembra proprio la "storia infinita" quella legata all'apertura dell'ufficio postale nel quartiere Nascosa (Q5) di Latina. Dalla consegna al Sindaco di Latina delle 622 Firme sono passati, ad oggi, 510 giorni, mentre dall'inizio dei lavori 259, ed ogni tanto spunta quasi dal nulla un segno tangibile della prossima apertura di questo importantissimo servizio (vedi foto qui sotto).

Intanto mentre  i residenti di Q4 e Q5 aspettano pazientemente (si fa per dire) che si concretizzi il giorno in cui potranno spedire la prima raccomandata e/o pagare il primo bollettino, Poste Italiane colora di giallo e blu (i colori del loro logo) le pareti interne ed esterne di quello che sarà l'ufficio più desiderato dei cittadini di Latina.

Sulla data di apertura però non è ancora dato sapere ed il sospetto che questa coinciderà ancora una volta con l'approsimarsi della prossima tornata elettorale, si fa sempre più forte.

Eggià, se ci pensate bene più di qualcuno si era già "venduto" nella scorsa elezione amministrativa, annunciandola come cosa fatta, la tanto attesa realizzazione di questo ufficio e qualcun altro si era addirittura spinto ad attaccare sulle vetrine dei negozi circostanti, delle bellissime locandine SPOT, della serie : "grazie al nostro impegno i cittadini di Q4 e Q5 entro pochi giorni avranno il loro ufficio postale".

Peccato però che ancora una volta tali annunciazioni non sono coincise con la realtà, ed oggi, 18 Febbraio 2008, noi cittadini di Q4 e Q5 continuiamo a dover andare lontano dai quartieri per fare tutto ciò che altri residenti di Latina, possono regolarmente fare nelle vicinanze delle loro abitazioni da anni.

Sono anche certo che quando avverrà questa benedetta apertura, qualcuno avrà anche il coraggio di rifarsi vedere da queste parti e verrà a raccontare che grazie al  proprio impegno………etc etc. etc……  una canzone già sentita, imparata a memoria e diventata un pò noiosa che i cittadini di Nascosa e Nuova Latina, questa volta si eviterebbero volentieri !

Ferdinando Cedrone

Di seguito le immagini, appena scattate, dello stato dei lavori in L.go Cesti (Q5)…….riguardanti la prossima apertura ????