Dibattito su Usura e Racket con Tano Grasso
TANO GRASSO, PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE ITALIANA ANTIRACKET
Gruppo Scout AGESCI Latina 1
Per contatti:
email [email protected]
Gruppo Scout AGESCI Latina 1
email [email protected]
Allegato: comunicazione_rifiuti1.jpg
LATINA CICLABILE FIAB aderisce alla giornata internazionale sul risparmio
energetico (“M’illumino di meno”) che Caterpillar, il noto programma di
Radio2, lancia in Italia per il quarto anno consecutivo.
L'invito rivolto a tutti è quello di spegnere le luci e tutti i
dispositivi elettrici non indispensabili il 15 febbraio 2008 dalle ore 18.
La nostra associazione, per valorizzare il ruolo della mobilità
sostenibile anche ai fini del risparmio energetico, invita anche coloro
che non lo fanno abitualmente a scegliere la bici per i propri spostamenti
della giornata di domani, venerdì 15 febbraio.
La campagna di "M'illumino di meno 2008", iniziata il 15 gennaio, si
conclude il 15 febbraio (vigilia dell'anniversario dell'entrata in vigore
del protocollo di Kyoto), dando voce al racconto delle idee più
interessanti e innovative, in Italia e all'estero, per razionalizzare i
consumi d'energia e di risorse, dai piccoli gesti quotidiani agli
accorgimenti tecnici che ognuno può declinare a proprio modo per tagliare
gli sprechi.
Sul sito internet del programma www.caterueb.rai.it, è possibile segnalare
la propria adesione alla campagna, precisando quali iniziative concrete si
metteranno in atto nel corso della giornata, in modo che le idee più
interessanti e innovative servano da esempio e possano essere riprodotte
dagli altri aderenti.
e-mail: [email protected]
recapito postale:
Ple Prampolini,49 – 04100 Latina
COMUNE DI LATINA Il Capogruppo Consiliare PD“ Esprimo a nome personale, degli amici tutti che con lui crebbero e collaborarono, del gruppo consiliare e dell’intero partito democratico la grande soddisfazione per l’intesa oggi raggiunta in Commissione Toponomastica, grazie sia al lavoro svolto dal PD che all’opera mediatrice dell’assessore Fanti, che ha deciso di dedicare il Palazzo della Cultura al Sindaco Antonio Corona, suo ideatore e tenace realizzatore. L’ultima grande opera pubblica realizzata nel cuore della città, completata poi da Delio Redi, per farne il caposaldo di una ricostruzione culturale della città capoluogo, recuperandone certo le memorie ma lanciandola nel panorama della cultura nazionale ed europea si deve a Nino Corona, che spese una vita intera per la sua città. Lo straordinario disegno dell’epoca avrebbe dovuto poi completarsi con la Biblioteca Stirling, altra opera di lungimirante prospettiva ma a Nino Corona e al suo indimenticabile assessore all’urbanistica, Raffaele Muzio, vennero a mancare sia le condizioni politiche che il tempo. Dunque, dopo le femmine morte, i vicoli degli sbirri, gerarchi ed epigoni sembra che finalmente Latina cominci a riappropriarsi della sua vera storia, quella di coloro che la costruirono e la vollero come tale”. Il Capogruppo Maurizio Mansutti
Un consigliere comunale e provinciale di lungo corso finalmente si dimette. Sarebbe una notizia se la decisione si riferisse ad uno dei tanti incarichi istituzionali politici (e remunerati), invece si tratta delle dimissioni da un'associazione, che, dal punto di vista giuridico, neanche sono possibili perché aderire ad un'associazione non vuol dire avere incarichi (ma a ciò il nostro non è abituato!).
CIRCOLO ARCOBALENO
Legambiente per una città Amica del Clima
Anche quest'anno la Settimana Amica del Clima si realizza in prossimità del 16 febbraio, data del terzo anniversario della ratifica del Protocollo di Kyoto: un riferimento importante, oggi più di ieri, per cittadini e governi che s'ingegnano nella lotta ai mutamenti climatici e ai suoi effetti devastanti. Una lotta rinforzata da quanto emerso alla Conferenza delle Nazioni Unite a Bali, dove solo grazie allo sforzo congiunto dell`Europa e dei Paesi in via di sviluppo è stato evitato un passo indietro nella lotta ai cambiamenti climatici. Gli USA sono stati isolati e costretti a ritrattare le loro posizioni: se il miope ostruzionismo di Washington ha impedito di raggiungere un risultato efficace, si è aperta comunque una nuova prospettiva. Il merito del risultato di Bali va ascritto all'Europa, che si è presentata ai negoziati con la decisione di tagliare unilateralmente le emissioni del 30%, e ai paesi emergenti, come Cina, India e Sud Africa, che hanno capito l'urgenza e l'inderogabilità della riduzione dei gas serra e hanno saputo giocare un ruolo fondamentale nella trattativa. Accanto alla dimensione internazionale però occorre continuare ad insistere su quanto ognuno di noi può fare per aiutare il clima. Abbiamo a disposizione immense e concrete possibilità per invertire la rotta. Anche a Latina, Legambiente, chiama alla mobilitazione cittadini e associazioni con una iniziativa contro lo smog e per una mobilità alternativa che si terrà sabato 16 febbraio dalle ore 16,00 in via Bruxelles nella zona del Centro Commerciale Latina Fiori.
La scelta di manifestare contro l’inquinamento da traffico è dettata dai risultati ufficiali che confermano che anche il capoluogo pontino rientra tra le città che hanno superato i limiti di legge nelle emissioni di polveri sottili (PM 10) per ben 44 giorni rispetto ai 35 consentiti e ciò benchè la centralina di rilevamento di via Tasso sia stata ferma per diversi giorni.
Aprilia 08/02/2008
DOMENICA 17 FEBBRAIO 2008 IL MOVIMENTO NO TURBOGAS TORNA IN PIAZZA.
Da quando la protesta è cominciata molta strada è stata fatta. Oggi questa questione è una delle vertenze più partecipate e significative della Regione Lazio. La forza delle nostre argomentazioni ancor prima del sostegno di migliaia di persone ci hanno consentito di impedire che a tutt’oggi, a più di un anno dall’autorizzazione all’istallazione della Centrale, nessun cantiere si sia aperto e la partita non può considerarsi chiusa.
Le decisione di localizzare una centrale di queste dimensioni in un’area vivono oltre 250mila persone, gravata da seri problemi d’inquinamento atmosferico e con la presenza di industrie ad elevato rischio ambientale, è figlia di un’altra scelta sbagliata: il cosiddetto decreto “Sblocca-centrali”. Ma la scelta di costruire nell’Agro Pontino una nuova centrale termoelettrica è sbagliata per ragioni di carattere ancora più generale: continuare ad inseguire il trend della crescita del consumo energetico senza pianificare dove e come risparmiare, quali e quante energie pulite e rinnovabili realizzare nel nostro paese, aumentando così la nostra dipendenza dalle importazioni di combustibili condanna la nostra Regione e il nostro Paese ad inseguire un modello di sviluppo senza futuro. Appare fuori da ogni ragionevolezza la scelta di continuare a peggiorare la nostra dipendenza energetica continuando ad ignorare i limiti alle emissioni di gas serra previsti dal Trattato di Kyoto e ribaditi dalle recenti decisioni della Commissione europea, che prevede un taglio dei gas serra del 20% nei prossimi 5 anni.
A tal proposito dal 1 GENNAIO 2008 l'Italia accumula ogni giorno un debito di oltre 5 milioni di euro per il superamento del limite relativo alle emissioni di CO2, violando sistematicamente il Trattato di Kyoto. Oggi l’Italia ha un livello di emissioni superiore del 12% rispetto al 1990 (fonte: Kyoto Club), proseguire in scelte senza controllo non fa che aumentare queste emissioni.
Ci opponiamo a questo progetto anche per ragioni di carattere locale: l’impianto è stato autorizzato e quindi è cantierabile pur avendo collocazione attigua ad una area popolata da ben 12.000 abitanti, e essendo distante solo 2,5 Km dal centro della città di Aprilia ( 70.000 abitanti). Nel giro di 15 chilometri sono presenti almeno 120.000 abitanti ricadenti nei comuni di Aprilia, Nettuno, Anzio, Ardea, Lanuvio, Velletri, Pomezia e Cisterna, e nel raggio di 40 km almeno 250.000. Come se non bastasse, in altri luoghi la presenza di industrie a rischio rilevante ( rischio seveso) è stato un argomento per cercare una diversa collocazione. Invece, ad Aprilia, dove sono presenti ben 4 impianti a Rischio Rilevante, di cui uno a 250 metri dalla futura centrale, tutto questo viene ignorato.
Non viene neppure presa in considerazione la presenza già oggi, come stiamo dimostrando con le verifiche attivate da ARPA e dall’Università la Sapienza, di livelli di inquinamento atmosferico che collocano Aprilia e il suo territorio tra le aree più inquinate della Regione Lazio, in cui avviare interventi immediati per il risanamento dell’aria. Eppure sono noti gli studi gli studi sulle polveri sottili emesse da centrali termolettrica della grandezza prevista per quella di Aprilia e le crescenti preoccupazioni per quanto riguarda gli effetti sulla salute.
La pressione popolare e le nostre ragioni hanno spinto la Regione Lazio, per iniziativa del suo stesso Presidente, ad istituire un tavolo per Aprilia, capace di analizzare sia gli aspetti ambientali che quelli relativi al percorso che ha portato all’autorizzazione della Centrale di Aprilia da parte dei Ministeri competenti.
Oggi questo percorso non è concluso ed anzi sta confermando come fondate le nostre preoccupazioni. Abbiamo denunciato da sempre che alcuni degli atti che rendevano possibile l’istallazione di questa centrale erano basati su delle falsità, così come il quadro ambientale che emergeva non era veritiero.
Il percorso di confronto deve proseguire, noi che abbiamo accettato la sfida del Presidente della Regione di evidenziare le incongruenze e dimostrare le nostre ragioni chiediamo con forza che questo percorso prosegua fino alla sua conclusione e si arricchisca di un luogo dove poter analizzare in maniera compiuta e autorevole gli eventuali effetti sulla salute pubblica.
Ad Aprilia e nei comuni limitrofi viene portata avanti una battaglia in cui si chiede semplicemente il rispetto e l’ascolto delle ragioni dei cittadini. Da circa un anno uomini e donne presidiano l’area individuata per la costruzione della Centrale. Uno sforzo straordinario di democrazia e partecipazione che ha consentito di non archiviare questa vicenda e che chiede a gran voce di proseguire nel dialogo.
Ed è per queste ragioni che intendiamo promuovere una iniziativa aperta alla presenza e alla collaborazione di tutte le forze politiche e sociali, le associazioni, i movimenti impegnati in altre vertenze importanti nel nostro Paese.
Una grande manifestazione popolare, partecipata ed unitaria per rifiutare ogni precipitazione forzata dopo il giudizio pendente di fronte al TAR del Lazio, e per sostenere, implementare e concludere i percorsi di dialogo attivati dalla Regione Lazio, senza derubricare Aprilia ad un problema di ordine pubblico.
Si invitano le istituzioni locali, le forze politiche, i sindacati, le associazioni, i movimenti, ad aderire pubblicamente a questo appello.
La Manifestazione si svolgerà il Domenica 17 febbraio 2008 con partenza alle ore 09:30 da Piazza Roma – Aprilia (LT) .
RETE CITTADINI CONTRO LA TURBOGAS