Erba alta in Q4!
Pubblichiamo volentieri questa segnalazione di degrado nei nostri quartieri, che si va ad aggiungere alle numerose altre segnalazioni (come ad esempio quelle nel forum "Oasi verde").
Pubblichiamo volentieri questa segnalazione di degrado nei nostri quartieri, che si va ad aggiungere alle numerose altre segnalazioni (come ad esempio quelle nel forum "Oasi verde").
Riporto una segnalazione di un corso gratuito su GNU/Linux organizzata dall'associazione Menti Aperte.
Sbaglio o esistono precise normative sulla sicurezza e l'antinfortunistica? Se queste norme esistono allora qui a Latina esse vengono ignorate, mentre chi dovrebbe vigilare… dorme.
Su Viale Le Corbusier ci sono due piccoli cantieri dell'Enel, uno su ciascun lato della SS 148 Pontina, ed entrambi non sono a norma.
Ecco quello a sud della Pontina: gli scavi sono a malapena segnalati con del semplice nasto di plastica, completamente inadeguato ad evitare che qualcuno si avvicini troppo e magari finisca dentro il fosso.
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Ma quello che è peggio è che il nastro è fissato a dei tondini di ferro su cui nessuno ha messo l'apposita protezione. Come è facile immaginare qualcuno potrebbe rimanere infilzato su uno di questi tondini.
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Ecco il cantire a nord della Pontina.
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Anche questo è vicinissimo al marciapiedi e non è adeguatamente protetto. Inoltre c'è una "selva" di tondini pronti ad infilzare qualche malcapitato.
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Un'azienda come l'ENEL dovrebbe fare più attenzione alla sicurezza.
In un Paese dove ogni giorno decine di persone rimangono vittime della scarsa cultura di sicurezza, gli organismi istituzionali preposti al controllo dovrebbero svegliarsi dal dolce letargo e dedidersi, finalmente, a fare il loro dovere.
Salvatore
L’associazione onlus Alessia e i suoi Angeli, il prossimo 8 Maggio, ci riporta al Teatro D’Annunzio di Latina per una nuova iniziativa benefica. Questa volta la manifestazione è all’insegna della risata, quella vera, quella che esce dal cuore.
Allorquando rilevate dei fattori di pericolo in una strada scrivete una lettera al gestore della strada
In tal modo costringete il gestore della strada ad intervenire per sistemare la strada e/o la segnaletica stradale perchè, qualora non intervenga, in caso di incidente con morti e/o feriti a causa di detta insidia, sarà inviata istanza/denuncia alla Autorità Giudiziaria chiedendo di accertare l'esistenza obiettiva di pericolo o di insidie della strada, dovuti a condotta colposa omissiva o commissiva dell'ente proprietario e l'eventuale nesso di causalità tra tale condotta e danni subiti dagli utenti (CASSAZIONE CIVILE, Sezione III, n° 2131 del 6 aprile 1982, n° 10654 del 4 Giugno 2004, n° 5445 del 14 marzo 2006, n° 14456 del 22 giugno 2006).
clicca sul link qui sotto per leggere l'intero comunicato e stampare il modulo per le denunce:
“IMBRIGLIA L'ARTE E METTILA DA PARTE”
La teoria politica che mira a superare i conflitti tramite l'azione autoritaria delle Istituzioni si chiama corporativismo ed è stata superata da tempo, pensavamo definitivamente, con la Costituzione della Repubblica ed è singolare che il tentativo di irreggimentare lo spirito artistico avvenga proprio alla vigilia del 25 aprile!L'arte in ogni sua espressione è manifestazione libera del pensiero umano, è libera per definizione, non condizionata da decisioni dall'alto, deve avere rispetto e trovare luoghi in cui esprimersi, non può essere ridotta a commissioni o albi, che ne offendono nel profondo la dignità.La trovata “creativa” di un assessore è un passo indietro, la testimonianza (o la conferma) che i nostri amministratori sono rivolti al passato, sono in realtà dei gamberi.Gli artisti pontini chiedono solo trasparenza, possibilità di accesso alle informazioni, disponibilità di spazi, chiarezza nell'utilizzo delle strutture e nell'erogazione dei fondi. Rivendicano semplicemente libertà.Da noi, invece, se un artista espone per strada le proprie opere, dando un po' di colore alla città, viene multato.Sono indignato delle scelte dell'amministrazione e lo sarò ancor di più se chi deve garantire le regole non prenderà posizione, magari pensando ad un posticino nella fondazione teatro.
Bisogna riprendere le buone idee, quelle che sono state proposte proprio da tanti artisti locali e nazionali come la Casa della Musica e delle Arti. Perché chi fa finta di fare il mecenate, in realtà vuole realizzare accanto al teatro un altro bel centro commerciale!
Giuseppe Pannone
Il benessere generativo!
Ieri sera ho fatto il grande errore di ascoltare la trasmissione “L’Infedele” su La 7.
Dico grande errore perché ora mi friggono le mani e se pure avrei da fare tante altre cose apparentemente più importanti, non posso non dedicare qualche minuto per trasformare in tanti bit le catecolamine che attraversano le mie sinapsi (scusate lo sfoggio di cultura pseudo-scientifica).
Più ascoltavo il programma più mi solleticava la voglia di poter dire la mia, aggiungere alle tante cose sentite (grandi verità e grandi cavolate) il mio modestissimo parere, su un tema però che ho la presunzione di conoscere ormai abbastanza bene, la comunicazione attraverso il web.
In studio c’erano i sostenitori di Grillo, i rappresentanti dei meetup di molte città italiane, l’ex ministro delle telecomunicazione Franco Gasparri, altri personaggi a me sconosciuti e il noto giornalista televisivo, Gad Lerner.
In poche parole, in occasione del prossimo Vaffa Day del 25 Aprile, si è cercato di trattare il tema del giornalismo e della politica in relazione al fenomeno Grillo e della cosiddetta antipolitica. Non vorrei tediare nessuno quindi cercherò di esprimere concetti francamente molto complessi con parole semplici nella speranza di riuscire ad essere sintetico ma chiaro.
Ieri sera ho forse capito che il nostro esperimento, quello del sito www.q4q5.it è molto più importante di quanto noi stessi, che lo frequentiamo tanto, possiamo oggi comprendere. In pratica stiamo facendo da qualche anno quello che solo da poco tempo sta diventando di dominio pubblico, grazie all’eclettico Beppe Grillo.
Ho notato, in quella trasmissione, facce enigmatiche, incuriosite ma anche in qualche modo spaventate da un fenomeno per certi versi sconosciuto ed incontrollabile. Un po’ come quando sai di avere una malattia ma non ne capisci i contorni, non sai quanto possa essere degenerativa e pericolosa per la tua incolumità. Di fronte a questo sentimento diffuso, ho visto reazioni apparentemente diverse, paura, sfacciataggine, arroganza, menefreghismo, ironia…tutte figlie però dello stesso concetto, l’incomprensione del fenomeno.
Ecco che allora ho iniziato a fare due più due e tutto in un lampo mi è sembrato più chiaro. Nessuno, dico nessuno degli attori di questo nuovo scenario della vita politica italiana è a mio parere in grado di percepire dove stiamo andando e cosa accadrà fra qualche anno.
Ovviamente neanche io mi azzardo a fare previsioni certe, tuttavia una personale considerazione dal basso della mia ignoranza in politica, provo a farla lo stesso. Ho l’impressione che il fenomeno Grillo non sia ancora stato capito bene, o per niente, semplicemente perché non lo si è inquadrato nella giusta maniera. Non si tratta di antipolitica (e questo già molti lo hanno capito) ma non si tratta neppure di un altro partito, movimento politico, o altro. Si tratta semplicemente di ciò che da tempo, sto cercando forzatamente di spiegare, prima a me stesso poi a chi mi chiede perché ho voluto realizzare questo sito.
Si tratta di quello che ho voluto chiamare: “benessere generativo”, che in antitesi al malessere degenerativo, o meglio alle malattie degenerative, può rappresentare l’unica salvezza possibile per un popolo, quello italiano (ma forse non solo), che diversamente potrebbe essere destinato a periodi molto bui.Insomma ciò che manca a noi cittadini e del quale siamo stati espropriati dai tradizionali mezzi di comunicazione (senza neanche rendercene conto), è la possibilità di “fare il popolo”, i cittadini, coloro i quali insorgono e mettono in seria discussione le scelte che arrivano dall’alto.
Troppo bassi rispetto ad una politica che ci sovrasta e che vola sulle nostre teste proprio attraverso le vie della comunicazione mediatica. E’ proprio qui l’errore, l’essere rimasti schiacciati dallo strapotere dei mass media senza avere più alcuna voce in capitolo, se non attraverso piccole forme associative (come la nostra) o attraverso associazioni più grandi spesso però si infilano in vicoli ciechi o vengono assorbite totalmente dal sistema.
Il benessere generativo, in sintesi la possibilità di riequilibrare le forze in campo tra chi prende le decisioni e chi le subisce (e quindi le giudica) e l’allargamento a macchia d’olio della presa di coscienza delle proprie potenzialità che possono derivare dall’uso dell’unico vero mezzo d’informazione libero rimasto, (internet) è il vero effetto, ancora a mio parere non pienamente compreso, del cosiddetto movimento di Grillo.
In pratica il cittadino, può assumere contemporaneamente il ruolo di cittadino, di giornalista e di politico.Beppe, invece in tutto questo, pur avendo un ruolo importante, dimostra anch’egli di non aver capito cosa stia veramente accadendo, la gente sta riacquisendo la consapevolezza delle proprie forze, non ha più bisogno di entrare nelle stanze del Palazzo, ne di fare la fila dietro la porta di qualche direttore di giornale, un popolo che torna ad essere veramente sovrano, grazie ad un proprio mezzo di comunicazione, non più suddito di nessuno!
I cittadini, capiranno presto che non esiste forza più grande dell’opinione pubblica, specialmente se questa non è manovrata, e può esprimersi liberamente attraverso i nuovi mezzi di comunicazione.Internet, in Italia è diventato un mezzo di comunicazione vero e proprio da non più di una decina di anni, forse meno. Le nuove generazioni sono quelle che più lo usano ma sono anche quelle che in questo momento hanno altri “grilli” per la testa (ogni riferimento è del tutto casuale).
Quindi, provando a fare una previsione, tra una decina di anni, o forse 15, quando questi ragazzi saranno gli uomini di domani, le cose cambieranno e dalle attuali basse percentuali di utilizzatori di internet, quest’ultimo diventerà probabilmente il primo mezzo di comunicazione di massa.
Non chiedetemi in che modo, (sto ancora studiando) ma sono sempre più convinto che la politica ed i suoi rappresentanti non potranno più fare così facilmente i propri comodi, perché rischieranno di doversi confrontare quotidianamente con i cittadini.In tal senso diciamo che i politici di Latina sono tra quelli più “sfortunati” in quanto il la “macchina” da queste parti è già partita!
Se avete avuto la pazienza di leggere fino a qui vi ringrazio davvero molto.
Ferdinando Cedrone (Freddy).
11 Marzo 2004 I parcheggi d'oro di Roma
Capisco come una piccola trasmissione come Tele-In debba barcamenarsi tra la corretta informazione e le smancerie profuse ai vari intervenuti. D’altra parte è un po’ anche la tattica usata da Bruno Vespa in Porta a Porta. A questa tentazione non ha certo resistito Elisa Fiore, nella veste di conduttrice della trasmissione denominata “Stupidario nemico”, avente come ospite l'assessore Patrizia Fanti.
Forse il venturo V-Day qualche motivo ce l’ha di essere. Una società, la nostra, che avrebbe tanto bisogno invece di una informazione quanto più corretta possibile e non basata sulla volubilità, sul momento, sulle convenienze. Naturalmente checchè se ne dica, le eccezioni, anche a Latina, ci sono eccome. Alcuni ottimi giornalisti, delle testate più vendute, sono anche molto giovani, per fortuna.
Personalmente attribuisco al giornalismo un valore enorme per la democrazia, a volte sottovalutato dagli stessi cronisti.
Mi soffermo, per brevità, solo su un paio di punti che riguardano il discorso che l’assessore e la giornalista hanno intrapreso sul tram, argomento che ormai conosco discretamente.
Come più volte ripetuto nessuno può avere la pretesa di possedere la verità assoluta, ci mancherebbe, ma ci sono dei problemi non trascurabili relativi al prototipo Translohr che sono stati esposti con forza e che sono ormai noti anche ai politici, e che andrebbero affrontati con più serietà ma che sono ancora in attesa di risposte, che, purtroppo tardano ad arrivare (chissà perché!).
– La giornalista Fiore punta l’attenzione su uno dei punti critici del progetto: l’inesistenza di punti di scambio con annessa l’eliminazione di centinaia di parcheggi. L’assessore fanti risponde, con la solita flemma che la contraddistingue (anche se a me sta simpatica e forse è una delle persone più serie di questa amministrazione), che senza dubbio l’opera abbisogna di tali infrastrutture. Queste però non sono previste nel progetto e l’amministrazione si affida al buon cuore del Berlusca per reperire i fondi necessari, che certamente non possiede. La prova del futuro finanziamento salvezza sarebbe il fatto che il Cipe ha finanziato una parte del tram. La giornalista, per una risposta tanto scellerata, invece di chiedere come si possa correre un rischio così alto per la città (il tram senza punti di scambio sarebbe evidentemente ancora più drammaticamente peggiorativo di quello che già potrebbe combinare anche avendoli), annuisce contenta alla intelligente osservazione dell’assessore.
La giornalista sa bene invece che il Cipe, per una svista (ops!) dei nostri politici non ne ha voluto proprio sapere di aggiungere 2,3 milioni di euro, che corrisponde solo al 3% di quanto finanziato e che ci siamo già caricati un mutuo prima che si intraveda l’inizio dei lavori. Il che dimostra che il Cipe è più attento di quanto si possa pensare circa i finanziamenti e di conseguenza non è affatto così facile accedere ad un finanziamento.
– Per la stima esagerata degli introiti dovuti biglietti, la Fanti risponde che l’investimento della società Metrolatina, ne darebbe la sicurezza, senò non l’avrebbe di certo fatto. La giornalista annuisce, dicendo che questo sta nell’ordine delle cose. Naturalmente nessuna delle due si è preoccupata però di leggere la Convenzione tra Comune e privato, secondo la quale i rischi di questa circostanza, ricadono pesantemente sulle fragili spalle (nel senso economico) del Comune, non certo su quelle di Metrolatina. Il Privato, al contrario del pubblico, ci tiene ai propri denari! Ne risponde personalmente di tasca propria.
– Chiude la giornalista con una semplicistica quanto demagogica, domandina da scuola primaria:
chiedendo come mai in una città giovane come Latina si è sempre contro. Mentre la Fanti risponde che il progresso fa paura e la giornalista annuisce soddisfatta, ringraziandola per la preparazione (purtroppo ancora assai dubbia sulla questione tram), su Canale 5 va in onda Striscia la Notizia, con Jimmi Ghione, in quel dell’Aquila (seconda città ad aver voluto sperimentare il prototipo francese). Forse anche Italia si è accorta che dopo Padova, la situazione dell’Aquila è assai più drammatica. Qui ormai i lavori sono fermi da anni, i soldi mancano, la rotaia è lì in mezzo alle strade, i vagoni non sono mai esistiti. Scempio di milioni di soldi pubblici ormai già investiti, scempio ambientale, scempio per la salute delle persone che cadono a causa della rotaia fantasma. Forse sarebbe il caso per la locomotiva di 50 persone di andare a farsi un giro anche in Abruzzo, magari stavolta invitando anche qualche comitato.
La realtà è vicina, è a due passi da Latina. L’Italia se ne sta accorgendo. Se qualcuno inizia a considerare la questione con serietà che merita, magari ammettendo eventuali errori o distrazioni e prendendo tutte le precauzioni del caso, può darsi che non passerà molto tempo prima che anche il Gabibbo in persona si trovi a fianco della Fanti o di Zaccheo.
Oppure no. Noi siamo più bravi di Padova e dell’Aquila. Il Translohr funziona e funzionerà. E i finanziamenti arriveranno, anche quelli che non previsti dal progetto. In fondo quale è il rischio? Lo scempio, già si è verificato in altre due realtà italiane, e tutto va bene? No. Al massimo saremo la terza città. Che ci importa? Mica qualcuno degli amministratori risarcirà a qualcuno un danno già previsto e prevedibile. Errare è umano e nel futuro bisogna credere…ciecamente. E’ vero Fanti? Giusto Fiore? L’importante, tanto, è avere fiducia nel … progresso! …ciecamente…
Massimo de Simone