Di seguito quanto affermato oggi in conferenza stampa da Fabrizio
Cirilli, in merito all'assoluto immobilismo dei rapresentanti politici sulle
problematiche legate all'inquinamento della discarica di Borgo Montello e
della chiusura del ciclo dei rifiuti.
LA DENUNCIA DI UNA EMERGENZA SOCIALE E
AMBIENTALE TRATTATA CON PRESSAPPOCHISMO E
SCARSA TRASPARENZA
IL GRANDE ASSENTE E’ LA POLITICA!!!
La situazione dell’emergenza ambientale delle discariche di Borgo Montello e quella
legata alle problematiche inerenti misure immediate per la chiusura del ciclo dei
rifiuti, implicherebbero come minimo la convocazione in seduta permanente delle
Commissioni Ambiente di Provincia e Comune, nonché del Consiglio Comunale.
Se, di fatto, il Prefetto ha fatto la sua parte, percependo la delicatezza della questione
ed intervenendo con la richiesta e l’istituzione di un tavolo ad hoc, così come l’Arpa,
che si è attivata dal punto di vista tecnico
la politica, invece, ad oggi:
– Ha solo determinato e prodotto una serie di questione in merito delle quali non
si percepisce nulla, in quanto non è chiaro di cosa si stia discutendo, o peggio,
se se ne stia discutendo…
– Sull’argomento ha convocato un Consiglio Comunale farsa fatto cadere per
mancanza di numero legale, per arrivare ora alla convocazione di un Consiglio
Comunale incentrato su tutt’altre questioni, come i provvedimenti urbanistici.
Solo così si spiega il paradosso dei ricorsi, l’ambiguità e la mancanza di informazioni
legati all’inquinamento e all’esaurimento delle discariche di Montello, ed al sospetto
nesso che si intende portare avanti legando necessariamente queste due questioni.
Si respira la sensazione, che è ormai certezza, che da una parte si dice no a nuove
servitù sul territorio di Montello, e dall’altra si attende passivamente, (facendo cose
illogiche senza discuterne nelle sedi competenti che strategicamente si evitano, vedi
l’esempio del Consiglio Comunale). Altra sensazione, infine, è che si debba agire
necessariamente su Montello (per aprire poi la farsa del rimpallo di accuse tra la
Regione Lazio di centrosinistra e il Comune di Latina di centrodestra).
La problematica dei rifiuti e dell’inquinamento è una questione seria in merito alla
quale la politica non può sfuggire alle sue responsabilità.
Non si può in modo estemporaneo incatenarsi per una mattina davanti ai cancelli
della discarica e poi mandare deserti i Consigli Comunali e riconvocarli dopo un
mese per parlare di tutt’altre cose.
E la questione di So e dei fusti ipoteticamente in esso sepolti?
Anche in merito a quella vicenda, prima i capigruppo mi accusarono di protagonismo
poi Regione Lazio e Arpa riconobbero la necessità di verificare, anche se ad oggi
ancora devono iniziare i carotaggi per il controllo.
Denunciamo ciò per ribadire che a questioni delicate e importanti come queste
servono risposte, possibilmente il più possibile condivise, e per trovare la
condivisione c’è bisogno di trasparenza, coerenza, sensibilità e attaccamento al
territorio. Purtroppo, invece, ci ritroviamo di fronte ad un concetto di trasparenza che
equivale a zero e con la sensibilità che è più rivolta nella tutela dei soggetti privati
che operano sul territorio, piuttosto che nei confronti delle generazioni presenti e
future che in esso vivono.