Archivio Giornaliero: Aprile 15, 2008

Auguri al prossimo nuovo governo nazionale

Come avevo precedente fatto per il governo Prodi, faccio i miei umilissimi Auguri al prossimo governo di Silvio Berlusconi.

Mi auguro davvero che la scomparsa totale in parlamento di ulcuni partiti di estrema sinistra e di estrema destra, (che in ogni caso non ritengo positiva anche perchè, fatti i dovuti scongiuri, potrebbe dar luogo alla rinascita di nostalgici estremismi armati) comporti però maggiore stabilità e concrete risposte ai reali problemi del paese (che certo non mancano).

In ogni caso rimango dell'idea che l'Italia resterà sostanzialmente un paese ingovernabile fintanto che non risolverà il suo reale problema, la mancanza di senso civico e di legalità.

Credo che in questa direzione ogni cittadino (chi più chi meno) può e deve fare un passo in avanti …

 

Ferdinando Cedrone

 

 

 

Strage stradale: non c’è tempo da perdere

Latina,   14.04.2008  

STRAGE STRADALE: LE RESPONSABILITA’ DEL GOVERNO.

   

         Mentre continua pressoché quotidianamente la mattanza sulle nostre strade, soprattutto a discapito di una fascia notoriamente “debole”, quella dei pedoni, pur deplorando le gravi responsabilità degli “investitori”, troppo spesso anche, indegnamente, “pirati”, ci si interroga tuttavia sulle responsabilità, parimenti gravi, del nostro governo, che come emergerà anche dai seguenti quesiti, postigli oggi  pubblicamente, continua a restare inerte, da troppo tempo, dinanzi la strage stradale, fatta di sangue e disperazione. Si domanda dunque, per esempio, dopo l’entrata in vigore della Legge n. 160, fin dal 3 ottobre u.s.:

 

1.     Che fine hanno fatto le maggiori entrate derivanti dall’incremento delle sanzioni amministrative pecuniarie, da destinarsi al finanziamento di corsi volti all’educazione stradale nelle scuole di ogni ordine e grado??? Sì perché con decreto del Ministero dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministro dei trasporti e con il Ministro della pubblica istruzione, da adottare entro quattro mesi dall’entrata in vigore della legge n. 160, doveva provvedersi all’attuazione della presente disposizione, disciplinando, agli effetti della definizione dei programmi e delle relative attività di formazione e di supporto didattico, le modalità di collaborazione di enti ed organismi con qualificata esperienza e competenze nel settore.

 

2.     Quali determinazioni dipoi sono state adottate in merito alla istituzione del “Fondo contro l’incidentalità notturna”. Si ricorda infatti a noi stessi che la sanzione amministrativa aggiuntiva di euro 200, prevista dalla novella, a carico di chiunque dopo le ore 20 e prime delle ore 7 violi gli articoli 141, 142, 186,187 (Guida sotto l’influenza dell’alcol e di sostanze stupefacenti) del decreto legislativo n. 285/1992, e successive modificazioni, andrebbe destinata al Fondo contro l’incidentalità notturno. Le risorse del Fondo dovrebbero, insomma, essere usate per le attività di contrasto dell’incidentalità notturna. Anche in tal caso si è previsto che il Ministero dell’economia e delle finanze, con decreto adottato di concerto con il Ministro dell’interno e con il ministro dei trasporti, emanasse il regolamento per l’attuazione del presente istituto, con finanziamento iniziale di spesa autorizzata pari a euro 500.000 per ciascuno degli anni 2007, 2008 e 2009.

  

     Sono queste, per il momento, alcune soltanto delle domande che l’Associazione Europea Familiari e Vittime della Strada intende porre al Governo del Paese, per comprendere fino in fondo quale posto quest’ultimo abbia inteso assegnare alla sicurezza stradale nella gerarchia delle “priorità programmatiche”, pur restando forte il dubbio in chi scrive che tale emergenza sia mai stata considerata appunto prioritaria. Ed al fine di liquidare da subito giustificazioni, presunte tali, facilmente prevedibili, che evocando la competizione elettorale in atto, rimandino al dopo voto le questioni nodali del Paese, da affrontare, si ricorda  che troppo tempo è stato perduto e che la morte sulla strada non si inchina alle fasi della politica. 

  

     NON C’E’ PIU’ TEMPO DA PERDERE

 

 Giovanni Delle Cave