Ricevo e pubblico volentieri:
F.C.
Da: stabile
Data: 04/24/08 11:18:15
Oggetto: Comunicato stampa
Egregio direttore, le allego il documento riguardo i rapporti "anomali" tra
la società Latina Ambiente S.p.A. e il Comune di Latina. Penso che sia
opportuno informare anche attraverso il suo portale migliaia di cittadini
dei quartieri Q4e Q5, Nuova Latina e Nascosa di come vengono gestiti i loro
soldi, la saluto cordialmente e la ringrazio per l'ospitalità.
Andrea Stabile
Dipartimento tutela sociale "La Destra"
Il presente documento intende segnalare il comportamento “anomalo”
dell’Amministrazione Comunale di Latina nell’ambito dei rapporti
intrattenuti con la Latina Ambiente S.p.A., che si estrinseca nei seguenti
atti amministrativi: Delibera di Giunta municipale n. 725 del 04.12.2007,
Ordine del giorno del Consiglio Comunale del 21.12.2007; Delibera di Giunta
Municipale n. 102 del 28.02.2008.
I FATTI
Nella seconda parte dell’anno 2006, a seguito delle problematiche scaturite
dal passaggio da TARSU (tassa rifiuti solidi urbani) a TIA (tariffa igiene
ambientale), deliberato dall’Amministrazione Comunale di Latina in data
30.05.2006, con decorrenza retroattiva a partire dal 01.01.2006, la Latina
Ambiente S.p.A. ha fatto presente al Comune di Latina le relative e
contingenti difficoltà di ordine finanziario, legate proprio al passaggio a
tariffa, concordando con lo stesso la concessione di un
“prestito-anticipazione” sui servizi di igiene urbana espletati dalla
società nel periodo gennaio-maggio 2006, pari ad € 6.148.199,00 deliberato
in data 04.08.2006, da restituirsi entro la data del 31.12.2006, senza
interessi, ovvero a partire dal 01.01.2007 in 10 rate con interessi
calcolati al tasso legale.
Tale prestito non soltanto non è stato restituito alla data del 31.12.2006
ma non è nemmeno mai iniziata la restituzione rateale che avrebbe dovuto
partire dal 01.01.2007.
Nel bilancio della Latina Ambiente S.p.A., relativo all’esercizio 2006,
approvato dall’assemblea dei soci soltanto a settembre 2007 (anziché entro
il 30.06.2007), gli amministratori della società riferiscono quanto qui di
seguito riportato, relativamente al prestito in oggetto:
“Non è stato quindi ragionevolmente possibile provvedere alla restituzione
dell’anticipazione ottenuta e neppure procedere secondo la successiva
ipotesi di pagamento rateale, per cui si è reso necessario richiedere al
Comune un’ulteriore dilazione dei tempi di pagamento, sempre in dieci mesi
ma a partire da giugno 2007. Anche questa nuova possibilità, potrebbe
risultare non sufficiente…”.
Al tempo stesso, sempre dal bilancio relativo all’esercizio 2006, si
riscontra che la Latina Ambiente S.p.A. ha concesso, a sua volta, un
finanziamento di € 488.454,00 alla società controllata Ecoambiente s.r.l.
con sede in Latina, C.so della Repubblica n. 283.
Nelle more, dal 31.12.2006 al 04.12.2007, l’Amministrazione Comunale di
Latina è rimasta sostanzialmente inerte, fatta eccezione per taluni
solleciti di pagamento, rispetto al credito certo, liquido ed esigibile che
vanta nei confronti della Latina Ambiente S.p.a..
In sede di Giunta Municipale del 04.12.2007- delib. N.725/07- il Comune ha
nuovamente affrontato la questione accogliendo la richiesta della Latina
Ambiente S.p.A. di un piano di rientro spalmato su un periodo temporale di
48 mesi, richiesta motivata dalla Latina Ambiente S.p.A. in ragione delle
difficoltà finanziarie in cui la società si trovava e si trova.
Erano presenti in Giunta 11 componenti su 13 ed hanno approvato la delibera
all’unanimità, precisamente: Vincenzo Zaccheo (Sindaco), Maurizio Galardo
(Vice Sindaco- all’epoca UDC ora PDL), Bruno Creo (Assessore AN-PDL),
Marino Di Girolamo (Assessore FI-PDL), Patrizia Fanti (Assessore UDC),
Stefano Galetto (Assessore AN-PDL), Marco Gatto (Assessore FI-PDL), Maurizio
Guercio (Assessore AN-PDL), Felice Palumbo ( Assessore FI-PDL), Massimo
Rosolini (Assessore indipendente), Enrico Tiero (Assessore FI-PDL).
Successivamente, con l’ordine del giorno del Consiglio Comunale del
21.12.2007, proposto da FI, AN e UDC, è stato previsto di sospendere
l’efficacia del credito vantato dal Comune di Latina verso la Latina
Ambiente (credito certo, liquido ed esigibile) e di sospendere, altresì,
l’efficacia dei crediti vantati dalla Latina Ambiente nei confronti del
Comune di Latina (senza specificare né quantificare in nessun modo di quali
crediti si tratti).
Infine, con la delibera di Giunta n.102/2008 del 28.02.2008, il Comune di
Latina, facendo riferimento all’ordine del giorno di cui sopra, preso atto
che il credito vantato nei confronti della Latina Ambiente, a seguito delle
compensazioni medio tempore intervenute, ammonta ad € 5.867.429,34, oltre ad
interessi legali, ha deciso di recuperare il suddetto credito attraverso
operazioni di compensazione con i debiti del Comune di Latina verso la
Latina Ambiente.
Erano presenti in Giunta 7 componenti su 13 ed hanno approvato la delibera
all’unanimità, precisamente: Vincenzo Zaccheo (Sindaco), Maurizio Galardo
(Vice Sindaco- ex UDC, ora PDL),Alessandro Calvi (Assessore FI-PDL), Bruno
Creo (Assessore AN-PDL), Stefano Galetto (Assessore AN-PDL), Marco Gatto
(Assessore FI-PDL), Massimo Rosolini (Assessore indipendente).
LE CONSIDERAZIONI
Alla luce dei fatti, emerge il seguente quadro:
1) le ragioni del “prestito-anticipazione” concesso dal Comune di Latina
alla Latina Ambiente S.p.A. in origine apparivano connesse ad una situazione
contingente dovuta al cambiamento da tassa a tariffa deliberato dal Comune
di Latina il 30 maggio 2006 ma con effetto retroattivo al 01.01.2006;
2) la contingenza della situazione era anche confermata dalla circostanza
che era stata prevista la restituzione del prestito in tempi brevi e cioè al
31.12.2006 o, al massimo, entro il 31.10.2007, con calcolo degli interessi
al tasso legale;
3) i successivi eventi, al contrario, dimostrano ampiamente una persistenza
strutturale di difficoltà finanziaria da parte della Latina Ambiente S.p.A.
che, di fatto, non è stata in grado di estinguere il proprio debito
arrivando a proporre al Comune di Latina, a fine 2007, una dilazione di
pagamento a 48 mesi (inizialmente accettata dal Comune) e quindi,
posticipando, l’eventuale estinzione del debito a circa sei anni dopo la
concessione del credito;
4) addirittura, il 28.02.2008, il Comune decide unilateralmente, senza
alcuna richiesta ufficiale da parte della Latina Ambiente S.p.A., di
procedere al “recupero” del credito, certo liquido ed esigibile fin dal
01.01.2007, a mezzo compensazioni con presunti debiti del Comune verso la
Latina Ambiente di cui non viene specificata l’entità, la natura e
l’origine.
5) nonostante le difficoltà finanziarie della Latina Ambiente S.p.A.,
dall’ultimo bilancio depositato (esercizio chiuso al 31.12.2006) risulta la
concessione di un prestito di € 488.454,00 alla società controllata
Ecoambiente s.r.l..
Generalmente, quando una società ha esigenze di liquidità, come
evidentemente la Latina Ambiente S.p.A. nel caso specifico, ha due
possibilità: rivolgersi agli istituti di credito ovvero chiedere
l’intervento dei soci.
E’ di tutta evidenza, nel caso della Latina Ambiente S.p.A., che soltanto il
socio di parte pubblica (Comune di Latina), titolare del 51% delle azioni,
si è fatto e si sta facendo carico dei problemi di natura finanziaria della
società partecipata i cui amministratori non hanno mai inteso investire di
tali problemi i soci privati (Unendo S.p.A. 48,995% e Ecosesto S.p.A.
0,005%)
Ciò crea un chiaro pesante sbilanciamento nei rapporti tra i soci della
Latina Ambiente S.p.A. a tutto svantaggio del Comune di Latina.
Da quanto sopra emergono i seguenti INTERROGATIVI:
1) perché i componenti di parte pubblica del Consiglio di amministrazione
della S.p.A., nominati direttamente dal Sindaco, in particolare il
Presidente del Consiglio di amministrazione On. Vincenzo Bianchi, non si
adoperano per rideterminare una condizione di parità tra i soci?
2) perché l’amministrazione comunale di Latina si è comportato in modo così
“accondiscendente” rispetto all’inadempimento della Latina Ambiente S.p.A.?
3) perché il Comune di Latina si è comportato in maniera tale che sembra
abbia fatto di tutto pur di trovare il modo di non incassare il proprio
credito ?
4) perché il Comune di Latina non si è preoccupato, quantomeno, di
sollecitare gli amministratori nominati dal Sindaco all’interno del
Consiglio ad adottare un comportamento che tuteli i legittimi interessi del
socio pubblico?
E’ palese che esiste una manifesta negligenza da parte dell’Amministrazione
Comunale di Latina che di fatto avvantaggia i soci privati della Latina
Ambiente S.p.A. e rende, altresì, poco trasparenti i rapporti tra tutte le
parti in gioco.
ULTERIORI CONSIDERAZIONI
I presunti debiti del Comune di Latina verso la Latina Ambiente S.p.A., di
cui si parla nell’ordine del giorno del Consiglio Comunale del 21/12/2007 e
nella delibera di Giunta del 28 febbraio 2008, a mezzo dei quali si dovrebbe
procedere alla compensazione, non vengono specificati e quantificati in
quanto si tratta di debiti che andranno a maturare negli anni, mano a mano
che la Latina Ambiente S.p.A. effettuerà delle prestazioni di servizi a
favore del Comune di Latina. Infatti, la Latina Ambiente S.p.A., oltre ad
incassare direttamente dai cittadini la TIA, esegue servizi vari a favore
del Comune di Latina (ad es. pulizie) che dallo stesso ente vengono
direttamente pagati.
Fermo restando il fatto che è molto singolare una compensazione tra crediti
certi, liquidi ed esigibili e debiti futuri, le conseguenze dirette di tale
procedura, tenuto anche conto di quanto il Comune dovrebbe pagare
annualmente per i servizi della Latina Ambiente S.p.A., sono le seguenti:
1) presumibilmente il credito non potrà essere recuperato dal Comune di
Latina prima del 2011;
2) il Comune di Latina si trova costretto, comunque, a chiedere determinate
prestazioni alla Latina Ambiente S.p.A. pur di recuperare il credito
riuscendo, altresì, a giustificare, sia pure maldestramente, la mancata
attivazione delle procedura legali per il recupero immediato del credito.
E ancora.
Sempre nella delibera del 28.02.2008, il Comune, in riferimento agli incassi
TIA, decide, ancora una volta unilateralmente, di “assumere l’impegno alla
copertura dell’eventuale insolvenza dovuta ad esclusione, evasione e/o
inesigibilità tariffaria, purché il soggetto gestore dimostri di aver
attuato e perseguito al riguardo tutte le attività previste dalla
convenzione stipulata in ordine agli accertamenti di propria competenza.”
In altre parole, la Latina Ambiente S.p.A. viene autorizzata a richiedere al
Comune il pagamento delle somme TIA che non riesce ad incassare e, in tal
modo, viene messa nelle condizioni migliori per poter generare una nuova
partita di debito nei confronti del Comune di Latina.
CONCLUSIONI
E’ di tutta evidenza la estrema gravità della condotta dell’Amministrazione
Comunale che si estrinseca negli atti amministrativi su menzionati, adottati
nel periodo dicembre 2007-febbraio 2008, gravità di cui non è possibile
ritenere che, trattandosi di una situazione che si trascina da tempo, almeno
il Sindaco ed i suoi più stretti collaboratori non si siano resi conto.
E’ auspicabile, invece, che gli assessori ed i consiglieri di maggioranza,
coinvolti nella vicenda in oggetto, e che probabilmente hanno agito senza
operare i dovuti approfondimenti, prendano atto della condotta negligente
tenuta dalla Amministrazione Comunale e si facciano parte attiva per
l’adozione dei dovuti provvedimenti anche per tutelarsi ed evitare di
restare invischiati in una situazione poco trasparente.
Secondo la nostra opinione, la delibera del 28.02.2008, deve essere
immediatamente revocata al fine di tutelare gli interessi della
Amministrazione Pubblica.
Qualora si intenda salvaguardare l’operatività della società Latina Ambiente
S.p.A, che, evidentemente non è in condizioni di restituire l’importo
dovuto, quantificato alla data del 28/02/2008 in € 5.867.429,34, oltre ad
interessi legali, l’unica soluzione equa e percorribile è quella di
ristabilire all’interno della suddetta società una condizione di parità tra
i soci.
Pertanto, i soci privati dovrebbero finanziare la Latina Ambiente S.p.A. per
un importo di € 2.875.040,38 pari al 49% di € 5.867.429,34, la Latina
Ambiente dovrebbe restituire immediatamente al Comune di Latina l’importo di
€ 2.875.040,38, oltre gli interessi legali maturati.
Così facendo la Latina Ambiente S.p.A. avrebbe un debito complessivo per
finanziamento da soci di € 5.867.429,34. suddiviso in misura proporzionale
tra i soci stessi, le cui modalità di restituzione dovranno essere definite
in modo chiaro e in termini che non penalizzino ulteriormente il Comune di
Latina.
Ci pare opportuno ricordare agli amministratori tutti, nessuno escluso,
sindaco, assessori, consiglieri comunali, che con le loro scelte “gestiscono
denaro pubblico”, ovvero quello che tutti i cittadini di Latina pagano con
le varie imposte e tasse.
N.B. Il presente documento, a tutela di tutta la cittadinanza di Latina,
viene recapitato al sindaco, al presidente del consiglio comunale, al
presidente della commissione trasparenza, a tutti i consiglieri comunali,
agli assessori, a tutti gli organi di stampa e informazione, a tutte le
associazioni di categoria e a tutti gli ordini professionali.
Andrea Stabile