Archivio Giornaliero: Aprile 4, 2008

Troppo bella !

Cari amici,

scusate ma proprio non ho resistito a pubblicare la vignetta qui sotto.

Spero non si offenda nessuno !

Ferdinando Cedrone

Rifiuti Montello: prima le elezioni poi la servitù

CIRILLI: “RIFIUTI MONTELLO: DI FATTO LA SERVITU’ PERENNE

E’ STATA GIA’ DECISA, STANNO SOLO ASPETTANDO LE ELEZIONI PER

CONCRETIZZARLA”.

 

“Le discariche di Montello sono ormai quasi sature. Sull’altro fronte, quello

ambientale, l’Arpa Lazio continua a fornire dati che confermano un inquinamento

continuo e costante. E mentre la Provincia si mette al “riparo”avviando la procedura

prevista in caso di siti oggetto di inquinamento, il tavolo tecnico istituzionale è

praticamente sparito”.

Questo il commento del consigliere regionale Fabrizio Cirilli. “Nessuno, di fatto, ha

rilevato che la prevista riunione dello stesso organismo, voluto con forza dal Prefetto, è

saltata. Un elemento sconfortante, vista la situazione di grave emergenza ribadita,

bisogna sottolinearlo, qualche giorno fa dalla stessa amministrazione provinciale che

chiede alla Regione, ed al commissario straordinario per l’emergenza rifiuti, di

"assumere, con la massima urgenza, ogni possibile provvedimento al fine di non creare

ulteriore aggravamento della situazione ambientale riscontrata".

La Provincia chiede inoltre di "assumere provvedimenti ai sensi del decreto legislativo

152/06 che disciplina i casi di bonifica urgente dei siti contaminati". In virtù di quanto

riportato, la popolazione di Borgo Montello e di Borgo Bainsizza in primis, e tutta la

cittadinanza, oltre ai politici che li rappresentano, si aspetterebbero un tavolo convocato

in modo permanente volto all’immediata individuazione degli strumenti per la messa in

sicurezza, del blocco dell’inquinamento e soprattutto impegnato nel mettere in piedi

strategie a medio e lungo termine per risolvere definitivamente la questione legata al

futuro dei siti.

Invece, l’atteggiamento scellerato che ha portato la maggioranza a Latina a disertare il

consiglio comunale sul tema rifiuti, è in perfetta sintonia con i ritmi di lavoro dello

stesso tavolo regionale. L’organismo, di fatto, si è riunito appena tre volte a distanza di

un mese, discutendo, e volutamente mischiando, le diverse sfaccettature del problema

rifiuti senza stabilire le reali priorità che invece la Provincia, ad esempio, sembra avere

sottolineato per iscritto in un estremo tentativo di “mettere al sicuro”, dimenticando di

ribadirlo con la stessa forza durante le riunioni in Regione”

Via Fratelli Bandiera, 6 – 04100 Latina – Tel. 0773/470184 – fax 0773/473717 – www.laltrafacciadellapolitica.it.

La lettura dei fatti, pertanto, ci porta a denunciare un sostanziale accordo che attraversa

i diversi soggetti politici coinvolti, che calpestando i diritti basilari del territorio, ossia

ambiente e salute, probabilmente hanno già deciso su Montello, strategicamente e

cinicamente, attiveranno la loro decisione dopo la le elezioni con la motivazione dello

stato di emergenza.

Spieghino il motivo per il quale:

non è stato ancora stilato un crono programma serio rispetto alle fasi di messa in

sicurezza dei siti il cui inquinamento è stato certificato in ogni modo

Non si assumono posizioni chiare rispetto al futuro di un’area che a caro prezzo, negli

ultimi venti anni, ha servito l’intera Provincia e parte della Regione;

Ci si continua a nascondere dietro studi e ragionamenti improbabili, con un ritardo che sta

stabilendo di fatto la destinazione urbanistica di quelle aree che qualcuno ha deciso di

destinare a perenne servitù dei rifiuti.

Precariato e crisi aziendali: monumenti alla inacapacità

Latina, 4 aprile 2008

   

PANNONE:  

 “il punteruolo rosso colpisce anche produzione e occupazione.

                           

 Invece delle proprie nostalgie la politica pensi all'avvenire”

                              La chiusura di aziende storiche come la Pettinicchio e la Gambro, non sono altro che l'ennesimo (forse non ultimo) capitolo di una ormai cronica  crisi del sistema produttivo pontino; non fulmini a ciel sereno, ma il risultato evidente di una incapacità amministrativa della classe politica che guida gli enti locali.Quello che si è creato è un vero e proprio paradiso della precarietà, tanto consolidato da colpire direttamente anche i c.d. “posti sicuri”: nessun posto di lavoro a Latina è certo!La mancanza assoluta di una visione politico programmatica delle necessità del nostro territorio è la vera iattura della provincia di Latina, nella quale i nostri amministratori qualunque cosa tocchino si trasforma in occasione di recessione, in disastro economico. Alla fuga di tante aziende ed interi comparti, si aggiungono decine di fallimenti, ma anche vere e proprie beffe come le Terme di Fogliano, l’Intermodale o l'aeroporto. Da noi i carrozzoni delle aziende partecipate sono strumento di clientelismo e fonte di inefficienza, utili a scavare nelle tasche degli utenti e ricattare lavoratori in attesa del rinnovo contrattuale. L'eccezione diventa regola, la regola è sistematicamente violata. Contratti interinali, a tempo, a progetto, sono forme di coercizione, perché lasciano i cittadini in una incertezza permanente.Anche la crisi del settore lattiero caseario non è l'effetto della situazione campana, ma la manifestazione evidente di come un settore trainante può essere mortificato perché manca del tutto qualsiasi forma di programmazione che crei aziende solide capaci di stare da sole sul mercato.La potremmo chiamare “sindrome del punteruolo rosso”, perché come per le palme, nonostante i preavvisi, nulla è stato fatto ed oggi non rimane altro che abbattere, con altri costi e con i ceppi come tristi moncherini monumento allo spreco e all'incapacità, come le decine di siti industriali dimessi. Intanto c'è chi pensa e si impegna per improbabili musei della propria memoria, mentre abbiamo un bisogno urgente, anzi vitale, di dare un futuro al nostro territorio e ai nostri cittadini. La nostalgia non ci serve, è necessario progettare l'avvenire, almeno per continuare a sperare.                                      Giuseppe Pannone

Tarocchi senza futuro

Leggere l' articolo, di seguito riportato,  su "Il Corriere della Sera"  del 03.04.2008, mi ha un pò sconvolto. Io non sono un bevitore di vino, mi faccio mezzo bicchiere a pranzo e mezzo a cena, che diventa uno in compagnia, ma amo il buon vino.. . per me  ANTINORI, FRESCOBALDI, ARGIANO E CASTELLO BANFI, erano un pò la leggenda della enologia italiana.. leggere questo mi ha fatto cadere le braccia. La  globalizzaione ci sta portando a imitare nel taroccamento 'i cinesi'? O siamo stati noi, una regione italiana, ad essere stata maestra e forse lo è ancora del taroccamento, a nazionalizzare e internazionalizzare  il fenomeno?

"Coinvolte 13 aziende produttrici, 20 gli indagati: creato un vino diverso per avvicinarsi ai gusti Usa.

SIENA – Un'inchiesta che fa scalpore perchè il vino oggetto della frode è uno dei più celebri d'Italia: il Brunello. Sono 13 le aziende produttrici di Brunello coinvolte nell'inchiesta della Procura di Siena sulle frodi legate al Brunello.   Lo ha detto, al termine dell'incontro con il ministro per le Politiche agricole Paolo De Castro, il Presidente del Consorzio di tutela del Brunello di Montalcino Francesco Marone Cinzano. «Sono quattro – ha precisato Cinzano – le aziende alle quali sono state sequestrate le bottiglie dell'annata 2003, Antinori,  Frescobaldi,  Argiano e  Castello Banfi». Il presidente del Consorzio ha ammesso di essere tra le persone, in qualità di produttore, ad aver ricevuto un avviso di garanzia. «Il danno è grave – ha detto Cinzano -, ovviamente noi vogliamo che la Magistratura faccia il suo lavoro. Ma chiediamo che sia concluso in tempi brevi perchè il rischio per le aziende coinvolte è forte e alcune sono già state costrette a lasciare a casa dei lavoratori». Cinzano si è fatto portavoce con il ministro De Castro della «forte preoccupazione dei 250 produttori di Montalcino».  L'INDAGINE

Gli indagati sarebbero in tutto una ventina. Secondo quanto riferisce il settimanale l’Espresso nel prossimo numero in edicola «I motivi del taroccamento sono due: le quantità del Sangiovese disponibile, in primis, sono insufficienti a coprire la domanda crescente di mercato. Inoltre il miscelamento sarebbe legato a una mera questione di palato: il consumatore, soprattutto quello americano, preferisce al gusto forte del Brunello Doc una variante morbida, più dolce e ’transalpina’". Degli interessati dalle indagini della Guardia di Finanza, prosegue il periodico, «molti negano, qualcuno rettifica, Montalcino è sgomenta, ma le prove sembrano schiaccianti: le Fiamme Gialle hanno trovato nelle cantine le ricette con cui gli enologi preparavano lo shake di vini, conservati in vasche differenziate prima del cocktail da imbottigliare. Appunti riservati grazie a cui gli esperti confezionavano, dosando con cura le proporzioni, il falso Brunello»

 P.S. ho sottolienato le ragioni che sono state indicate come causa, che ripeto, quantità insufficente e aumento della domanda. Ora ci si augura che il Nuovo Governo, di qualunque colore politico che sia si faccia portavoce in sede Europea di eliminare la norma che vieta nuovi impianti di viti… caso mai anche del Sangiovese che oggi è oggetto di maggior richiesta, così si potrebbe evitare la contraffazione, più alla leggera chiamato 'taroccamento'… ma comunque meglio rappresentato in uno "sputtanemento generale" per il nostro Paese?Mario BERNARDIS

Ex Svar, via al progetto di demolizione

Data:04/04/2008

Ex Svar, via al progetto di demolizione

La giunta comunale ha approvato oggi un atto deliberativo attraverso il quale si dà ulteriore corso alle attività di bonifica in corso presso il sito ex Svar "procedendo alla redazione di un progetto di demolizione dei ruderi e/o fabbricati – parzialmente già demoliti – per la successiva fase di asportazione dello strato superficiale di terreno fino alla profondità di un metro dal piano di campagna, al fine di quantificare i costi relativi ed attivare le iniziative per reperire le necessarie risorse per l’esecuzione degli stessi in danno ai soggetti obbligati". Si tratta, spiega l’assessore all’ambiente Patrizia Fanti – di un ulteriore passo nell’ambito del procedimento di bonifica e di riqualificazione complessiva dell’area avviato dall’Amministrazione Comunale attraverso l’approvazione del piano di zona per l’area ex Svar che permetterà l’avvio di una serie di interventi di edilizia residenziale pubblica – in particolar modo edilizia agevolata – che hanno già ricevuto finanziamenti da parte della Regione Lazio e che attendevano appunto di essere collocati sul territorio comunale. Il Piano di zona 167, area ex Svar quartiere R5, permette il recupero e la riqualificazione del sito dismesso così come previsto all’interno del programma di edilizia economica e popolare varato dal Consiglio Comunale. L’intervento consentirà di soddisfare esigenze abitative per circa 170 alloggi: comprenderà servizi, aree verdi, una piazza e spazi di aggregazione e consentirà la ricucitura del tessuto urbano del quartiere oggi penalizzato, appunto, dalla presenza dell’ex Svar, divenuta nel tempo un grave problema sociale oltre che urbanistico ed ambientale. Il sito ex Svar, sede dagli anni ’60 e fino al 1996 di una attività industriale per la produzione di segnaletica stradale, si estende su un’area di circa due ettari in parte occupata da fabbricati in muratura ed in parte interessata da viabilità interna ed aree incolte. La bonifica e la riqualificazione di quell’area – commenta il sindaco Zaccheo – rappresentano uno degli obiettivi prioritari del programma di governo di questa Amministrazione. L’obiettivo è quello di giungere alla completa eliminazione di un grave elemento di criticità in un ingresso importante della città ma più in generale di restituire dignità e qualità della vita ad un quartiere da 15 anni costretto a convivere con una situazione di degrado intollerabile. Soddisfazione per il prosieguo dell’attività di bonifica viene espressa anche dalla presidente della circoscrizione Filomena Sisca: la soluzione della vicenda ex Svar rappresenta una forte aspettativa per tutto il quartiere – sottolinea esprimendo soddisfazione per l’avvio concreto dell’iter finalizzato a riqualificare definitivamente la zona e ad elevare la qualità della vita dei residenti.

Natale in Casa Cupiello (gli incassi all’AVOL)

Federazione Italiana Teatro Amatoriale

TEATRO 'ARMANDO CUFFARO' LATINA

 

12^ Stagione Teatrale  F.I.T.A. 2007-2008

 

Sabato 19 Aprile 2008 alle ore 21,00

 

" L'improvvisata Compagnia" di Latina

 

presenta

 

 

Natale in Casa Cupiello

di Eduardo De Filippo

L'incasso dello spettacolo, detratte le spese, sarà devoluto a favore

dell'AVOL di Latina

L'AVOL è una associazione di volontariato la cui Presidente, Paola MICELI , sta ponendo in essere una serie di iniziative finalizzate ad accrescere presso la struttura Ospedaliera  S. Maria Goretti di Latina, l'offerta di assistenza dei volontari a favore dei ricoverati per aiutare questi  a superare i momenti difficili legati alla degenza.

Come volontario AVOL auspico che ci sia una partecipazione forte per due ordini di motivi: La finalità sociale della attività dell'AVOL e  la bravura degli attori  che seppur di categoria amatoriale stanno dimostrando un professionalità sempre crescente.

                                   

                                                    Mario BERNARDIS

10 Associazioni per il Difensore Civico

Le seguenti associazioni di cittadini, hanno redatto una istanza

presententata al Comune in data odierna, mercoledì 2-4-2008, per chiedere all'amministrazione di prendere atto di quanto già deliberato con l'approvazione nel 2000 dello Statuto Comunale e di istituire urgentemente la figura del DIFENSORE CIVICO, anche se con 8 anni di ritardo.
La questione del Difensore Civico non è stata mai affrontata in maniera
convincente, così come invece meritebbe un argomento di tale importanza.
Nella convinzione che una collaborazione tra diverse associazioni debba sortire un risultato di maggior efficacia rispetto ad una azione solitaria, ben 10 associazioni, di seguito riportate, ritenendo urgente ed improrogabile l'istituzione del Difensore Civico, ormai presente in circa l'80% dei capoluoghi italiani, hanno prodotto l'istanza in allegato.
 1) Quartieri Connessi
 2) Italia Nostra
 3) Cittadinanzattiva
 4) Comitato Metro Bugia
 5) Stoà
 6) Latina Ciclabile
 7) Diaphorà
 8) Portale q4q5
 9) WWF GA Latina
 10) Associazione Vittime per la Strada.
Inoltre, se entro i termini stabiliti dallo stesso Statuto Comunale, come spesso accade, non si riceverà risposta, si procederà attraverso tutti organi competenti al fine di vedere salvaguardato il rispetto degli
articoli dello stesso Statuto riguardanti il rapporto tra cittadino e amministrazione.
In allegato: istanza presentata in data 2-4-08: "ISTANZA PER NOMINA DEL
DIFENSORE CIVICO DI LATINA"
Le associazioni firmatarie

Degrado Marciapiedi in Q5

Di seguito la e-mail inviata stasera allo sportello del cittadino, (proveniente da una segnalazione di Vincenzo Spica) per segnalare lo stato di abbandono e degrado nel quale si trovano molti marciapiedi del quartiere Q5 di Latina (angolo via Mazzocchi via Marenzio).
Purtroppo tale situazione nei quartieri Q4 Q5 non rappresenta un'eccezione !
Ferdinando Cedrone 
Data: 04/04/08 00:12:32
Cc: Vincenzo Spica
Oggetto: Inoltra: SPORTELLO DEL CITTADINO

Carissime,
qui di seguito  una segnalazione di Vincenzo Spica.
In attesa di Vostre notizie vi auguro buon lavoro.
Ferdinando Cedrone
——-Messaggio originale——-
Da: vincenzo spica
Data: 04/03/08 20:25:10
A: ferdinando cedrone
Oggetto: SPORTELLO DEL CITTADINO

Ferdinando,

ti prego di girare la presente allo sportello del cittadino.
Trattasi di Via Mazzocchi (Angolo Via Marenzio) in Q5.
Saluti
Vincenzo Spica