Coordinamento Comunale PD
Latina, 9 aprile 2008
IN TANTI ALL’HOTEL EUROPA PER “LO SPORT CHE VOGLIAMO” DEL PD
Una sala piena, all’Hotel Europa, ha assistito al convegno promosso dal Partito Democratico di Latina
su “Lo sport che vogliamo”. In platea tanti volti noti dello sport provinciale, atleti, dirigenti e tecnici che
hanno ascoltato le proposte del Pd, elencate dal candidato alla Camera Enzo Eramo e dal candidato al
Senato Raffaele Ranucci. Insieme a loro sono intervenuti il coordinatore comunale del Partito
Democratico Giorgio De Marchis ed il responsabile Sport Andrea Giansanti, mentre le conclusioni sono
state affidate al campione olimpico Daniele Masala, oggi prorettore dell’Università di Cassino.
Dopo il saluto del presidente del Coni provinciale Gianni Biondi, De Marchis ha aperto i lavori.
«Per la prima volta – ha ricordato il coordinatore comunale del Pd – si organizza a Latina un dibattito
con al centro lo sport. Questo perché ci rendiamo conto che l’attività sportiva rappresenta un fattore
aggregante per una città, oltre che un veicolo promozionale e turistico. Tanti dirigenti sono stati lasciati
soli, e non si è sviluppato un percorso politico per valorizzare lo sport. Il calcio sta provando a risorgere
dopo il tracollo di qualche anno fa, altre discipline stanno soffrendo per il mancato supporto da parte di
Comune e Provincia. Qui lo sport è sempre stato visto solo come un serbatoio di voti: questo è un
concetto che deve sparire».
Enzo Eramo, brillante dirigente sportivo e già assessore allo Sport al Comune di Sezze, ha posto
l’accento sul rapporto fra sport e scuola.
«Fin dai primi anni di scuola – ha spiegato Eramo – si deve favorire e promuovere lo sport dei
giovanissimi, facendo in modo che esso possa essere praticato in ambienti sicuri, con persone
competenti e secondo modalità adeguate. Per questo servono istruttori preparati, ed un serio intervento
sull’impiantistica sportiva, che va realizzata con adeguati criteri non solo realizzativi ma anche
economici. Non si può pensare che i Comuni si accollino le spese di gestione degli impianti, bisogna
affidarne la conduzione ai privati secondo criteri che salvaguardino l’utilizzo delle strutture da parte
della cittadinanza ma che, allo stesso tempo, permettano ai gestori di ottenere un utile».
Il responsabile Sport del Pd di Latina, Andrea Giansanti, ha sottolineato la necessità di una proposta
politica seria ed alternativa.
«Sport è un vocabolo trasversale – ha esordito Giansanti – perché significa prestazione competitiva ma
anche socializzazione, benessere, salute, formazione culturale ed umana. A Latina, per prima cosa,
serve una pianificazione ed una programmazione specifica, misurabile, attuabile, realistica e
temporalmente definita. Basta con i libri dei sogni. Si deve tener conto di quattro capisaldi, con pari
dignità: lo sport di partecipazione, lo sport di prestazione, lo sport giovanile e l’impiantistica. Bisogna
valorizzare l’impegno dei dirigenti volontari, tenere conto delle problematiche degli anziani e dei
diversamente abili, che hanno pieno diritto di cittadinanza nello sport, e pensare a strutture polivalenti
che siano pienamente fruibili dalla popolazione».
Raffaele Ranucci, in passato presidente del Settore Giovanile della Figc, ha approfondito il legame fra
giovani e sport.
«Dobbiamo superare – ha sottolineato Ranucci – il concetto che si fa sport, in particolare il calcio, solo
con l’obiettivo finale di diventare un campione e di guadagnare miliardi. Nelle scuole calcio i bambini
cicciottelli vengono relegati in porta, se non in panchina, perché non rispondono alle caratteristiche
fisiche del potenziale campione. Così non hanno la possibilità di fare sport, e rimangono ai margini.
Serve invece la legge sullo sport di cittadinanza, promossa dal Pd, e si deve anche pensare a piani
regolatori dello sport per far sì che nelle nostre città possano sorgere impianti ecocompatibili e
rispondenti alle esigenze del territorio».
Il sunto del dibattito è stato tratto dal campione olimpico Daniele Masala.
«Da giovane – ha raccontato Masala – ho fatto solo sport agonistico. Oggi però ho sommato altre
esperienze e mi rendo conto della necessità di dare a tutti la possibilità di praticare attività sportiva. Il
Lazio è al primo posto in Italia per obesità giovanile: questo è un grave allarme sociale, perché incide,
in prospettiva, anche nella sfera sanitaria. Dobbiamo quindi ampliare il concetto di sport, e le proposte
del Partito Democratico, che oggi sono state illustrate, rappresentano un veicolo efficace per rispondere
a queste nuove esigenze ed al mutato quadro di riferimento».
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