Data: 04/22/08 19:52:27
A: q4q5.it
Oggetto: Contro le Corporazini della Arti proposte a Latina
Abbiamo letto le parole dell'assessore Creo in merito alla volontà di
istituire Albi e Consulte per ogni singola arte. Un tentativo, nemmeno tanto
velato, di ricostituire qualcosa che si avvicini alle Corporazioni
clientelarfasciste. L'obiettivo è altisonante. Il nuovo responsable della
cultura vuole «mettere ordine nel vasto humus culturale locale». Un progetto
che, anche solo letto su una pagina di giornale, fa venire i brividi. La
maggioranza di centrodestra che sostiene il sindaco Zaccheo, già dal primo
mandato, si è distinta per la foga con cui ha tentato di distruggere la
memoria storica di questa città. Abbattendo, mortificando o dimenticando
quell'architettura razionalista di cui, pubblicamente, dice di andar fiera. Il
sindaco sta facendo disegnare, addirittura in Francia, una lunga serie di
acquitrini paludosi che andranno a riempire le due piazze principali della
città. E, dato il progetto Creo, sembra che la palude non la vogliano far
tornare solo architettonicamente.
La cultura è un mondo che può al massimo essere fotografato, mappato. Può
essere aiutato, con la creazione di spazi, con la facilità di accesso ai mezzi
e ai fondi. Troviamo ultra reazionaria l'idea di voler mettere ordine,
attraverso una serie di fredde liste che hanno anche la pretesa, non
dichiarata, di dare la patente – beninteso, solo del Comune di Latina, perchè
fuori dalla immaginarie mura cittadine, ogni qualifica perde senso – di
scrittore o di scultore o di musicista o, perchè no, anche di artista
concettuale.
L'idea di creare delle consulte con 4 membri eletti (da chi? in che modo?) e
altri 4 nominati dal Comune, fornisce, anche al più sprovveduto, l'immagine
chiara di quanto sia strutturalmente imbrigliatoria la proposta del Comune.
Non sono state specificate le funzioni della Consulta. Non sono stati
specificati i criteri secondo i quali verranno nominati i 4 membri del Comune.
Non sono specificati i costi. Non è specificato alcunchè, solo l'idea generica
dell'assessore che, a stretto giro di posta, convoca le associazioni e i
musicisti e gli artisti delle arti figurative.
Ci piacerebbe sapere chi è stato l'ispiratore di tale manovra. Ci piacerebbe
sapere chi si occuperà di creare il sito web, o anche il bollettino
informativo promessi dall'assessore. Su questi aspetti è stato fatto un
regolare bando? Quando? Chi l'ha vinto, quanti hanno partecipato?
C'è un altro passo che troviamo agghiacciante. «Si offrirà un sostegno ai
singoli iscritti affinchè possano muoversi con chiarezza tra la burocrazie di
bandi siano essi regionali o nazionali». Riteniamo importante ricordare a Creo
che questo dovrebbe già essere un dovere del Comune nei confronti di qualsiasi
cittadino, che esso sia o no iscritto ad un qualsiasi albo.
Mentre in tutta Italia c'è sempre più gente che chiede l'abolizione di albi –
dai giornalisti agli avvocati, passando per ingegneri, geometri e quant'altro –
a Latina si va controcorrente. Se ne creano un numero infinito per catalogare
qualcosa di incatalogabile: gli artisti.
Se veramente l'assessore ha intenzione di aiutare il mondo della cultura, non
serve imbrigliarla e cercare di guidarla, in maniera coatta. La lasci libera.
Investa i soldi del sito web, del bollettino e di quant'altro ha in mente, in
infrastrutture da mettere a disposizione degli artisti locali. Dia la
possibilità di avere a disposizione informazioni su bandi, concorsi e
quant'altro. Renda trasparente l'assegnazione dei fondi pubblici ai singoli
progetti. Cerchi di creare appuntamenti che mettano a confronto Latina con il
resto d'Italia e del Mondo.
Siamo stati prima un semplice collettivo. Poi siamo diventati un'associazione
di scrittori e aspiranti tali. Siamo l'Anonima Scrittori. Da anni giriamo
l'Italia con i nostri reading, e organizziamo a Latina eventi con scrittori da
tutta la Penisola, sempre molto partecipati. E' in uscita su Nuovi Argomenti –
rivista della Mondadori fondata da Pasolini e Moravia – il primo capitolo di
una nostra iniziativa, organizziamo da tre anni un concorso nazionale – (r)
esistenza, manuale di storie contemporanee – che vede partecipare più di 100
scrittori da tutta Italia. Non ci rifiutiamo di collaborare con le Istituzioni
ma non accettiamo, nè accetteremo mai, questa impostazione clientelar
fascista. E speriamo che a rifiutare questo progetto siano tanti altri artisti
di questa città.
Anonimascrittori.it