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  1. MarmaLT ha detto:

    Come te ho visto, anche se un pò distrattamente perchè al computer 'L'Infedele', ma le tue impressioni sono corrispondenti a quelle provate da me…. la verità è che non hanno capito che la storia, una volta ce la raccontavano i professori che la desumevano dalla lettura e studio di libri di storia, poi con la stampa la conoscevamo il giorno dopo o poco pù in là, quindi con la televisione la ascoltavano narrata dal giornalista del Telegiornale, poi con le dirette la vedevamo scorrere in diretta sotto i nostri occhi. Cosa era mutato fino a ieri? Che prima la storia era scritta dai vincitori e dai proprietari delle case editrici, poi dai proprietari delle testate giornalistiche, ancora con la TV dei partiti che dominavano le reti… dalla guerra del Golfo in poi la storia era quasi in diretta… ma c'era la mano della proprietà, attraverso il commentatore allineato. Ora con i siti, con internet.. ogni cittadino è lettore, articolista-opinionista(non dico giornalista per non offendere nessuno), ma manifestando il proprio pensiero metet in crisi le logiche del detentore della verità (quella che ci vogliono far credere). Questa è la grandezza di internet e se ora siamo noi 'vecchi' più avvezzi all'uso del PC a scrivere opinioni, come facevi osservare le nuove generazioni saranno artefici di una 'rivoluzione culturale' senza precedenti… ed è vero che con il Portale  si sia all'avanguardia e stia diventando, nemmeno io so come, uno strumento di democrazia diretta e di diffusione immediata della notizia, delle opinioni e delle possibili soluzioni. Per dirla in breve uno strumento straordinariamente smisurato per la diffusione della informazione libera… o meglio di controinformazione, data per informazione la minestra che ci somministrano quotidianamente alla TV… un vero 'benessere generativo' che trasformerà i 'sudditi dell'informazione' in 'cittadini dell'informazione'.

  2. Enrico ha detto:

    Anche a me è capitato di vedere un pezzo della trasmissione.

    La sensazione che ho provato per tutto il programma è l'oppressione. Non potevo dire la mia, non potevo dire quello che pensavo. Ero costretto a sentirli parlare, a sentire le cose che loro dicevano, senza possibilità di rispondere, senza dialogo.

    La TV, come i libri e le radio, sono mezzi di comunicazione "ad una via". Non esiste la possibilità che un "pinco pallino" qualsiasi degli ascoltatori della trasmissione si alzi e, da casa, esprima la sua opinione. Questo chiude la gente dietro una gabbia, dietro una recinzione, come pecore di un branco.

    Internet invece è diverso, c'è dialogo, ci sono gli interventi, ci sono dibattiti, c'è informazione, c'è un "circolo" di conoscenze. 

    Grazie ad internet io ho potuto condividere, senza spese, senza impedimenti, senza "perdere tempo", conoscenze e opinioni con persone di Latina, di Bologna, di Milano, di Canberra (eh si, conosco pure qualcuno laggiù :-D). Non li ho mai visti, mai incontrati di persona, ma siamo cresciuti (culturalmente parlando) insieme.

    La rete sta abbattendo gli ultimi confini che tengono diviso il popolo del mondo. Se è vero che "Chi divide vince", allora questo mezzo ci permette di non essere sudditi ma di intervenire direttamente su noi stessi, sulla nostra cultura, sulla "nostra gestione" (leggasi politica), sull'informazione.

    Enrico 

  3. Stevejo ha detto:

    Io non ho visto la trasmissione, ma dal racconto di Freddy capisco perfettamente la frustrazione che ha provato Enrico (ma come penso Freddy, Mario e altri) nel sentir dire tante cose e non poter dire la propria opinione, giusta o sbagliata che sia.

    Molto spesso ho provato la stessa cosa vedendo Porta a Porta, o Matrix, o altri programmi del genere.

    E, come dice giustamente Freddy, è proprio questa la grande forza di Internet, dei portali come Q4Q5: rendere "popolo" (nel senso più bello e completo),  un insieme di persone distanti, che tra loro non si conoscono personalmente, e che mai avrebbero potuto discutere, confrontarsi e (in alcuini casi) unirsi senza internet, per far sentire la propria voce come un unico coro.

    Non tutti noi utenti di q4q5 ci conosciamo direttamente, non sempre la pensiamo allo stesso modo, spesso abbiamo idee politiche diverse, ma quando vediamo "malamministrazione", illegalità, mancanza di senso civico,etc… ci uniamo spontaneamente in un unico e solidale coro (anzi grido) di voci che denunciano il proprio disappunto.

    Su internet siamo liberi di farlo, le nostre voci non possono essere censurate o imbrigliate in pensieri che non ci appartengono. Se dobbiamo dire una cosa, e la vogliamo dire, possiamo dirla alla faccia di tutti quelli che vorrebbero farci tacere, che vorrebbero lasciare nel silenzio tutte quelle cose che non vanno.

    Anzi di più. Perchè nessuno ci paga per fare quello che facciamo. E questo rende quello che diciamo e che facciamo vedere attraverso parole, foto o video ancora più vero, più forte…più fastidioso (per alcuni)!

    Quì possiamo commentare e, eventualmente, svergognare quello che dicono i nostri politici. Non possono più mentire "impunemente", perchè siamo tanti e c'è sempre qualcuno che si accorge se quello che dicono è vero o no. E loro questo lo sanno benissimo. Possono ancora fregarsene, fare finta di nulla…ma sanno che finalmente possiamo controllare il loro operato. Sanno che ora c'è un folto gruppo di cittadini a cui nulla sfugge. 

    Insomma, l'unione fa la forza…e internet ci permette di essere uniti. E più cresciamo di numero più la nostra forza aumenta, e sempre di meno potranno far finta che non esistiamo.

    Arriverà un punto in cui saremo così tanti che non potranno più ignorarci…perchè se lo facessero ignorerebbero il loro intero elettorato.

    Loro sanno che questo prima o poi avverrà…e penso ne abbiano paura!

    un salutone,

    Stefano