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  1. Salvatore ha detto:

    Restano moldi "nodi" tecnici, alcuni "macigni" di natura economico-finanziario-contrattuale, ma almeno è sparita la parola "Metro". Almeno da questo articolo.

    Salvatore

     

  2. Kla ha detto:

    Tutte le infrastrutture citate come i punti di interscambio con parcheggi, potrebbero e dovrebbero essere fatti indipendentemente dal TRAM, tutto ciò per agevolare il trasposrto pubblico che potrebbe e dovrebbe essere fatto con mezzi ecologici come per esempio Bus elettrici, sicuramente meno ingombranti dei Tram.

    Di questo tipo di Bus ne abbiamo SEI fermi e inutilizzati nel deposito di via Ofanto. Sono stati acquistati almeno tre anni fà con denaro pubblico e il costo totale è stato di 1.800.000 euro. Sarebbe anche ora di usarli. O no?

    Per fare in modo che le persone usino i mezzi pubblici anzichè la propria auto, non è necessario mettere in movimento dei tram lunghi 25 metri ciascuno, oltrettutto impestando le strade di binari e rete di fili elettrici. Strade in prossimità delle quali occorrerebbe anche abbattere molti alberi.

    Far viaggiare dei semplici Bus elettrici ed in molti punti del percorso in corsie preferenziali, costerebbe sicuramente meno che predisporre una tranvia assecondata da un piano economico che prevede convenzioni capestro con ditte private a sfavore del Comune, quindi a discapito di tutti i cittadini.

    Auspico che le riflessioni della sig.ra Fanti e di tutta l'Amministrazione siano molto approfondite e che non vengano prese strade senza ritorno con danni per tutti i cittadini e di cui loro per primi dovrebbero pentirsi subendone le conseguenze.

    Che valutino bene gli impatti ambientali, strutturali ed economici prima di avviare progetti che potrebbero rivelarsi dannosi e che potrebbero essere difficilmente sanabili in poco tempo. 

    Che prendano in considerazione quanto il Comitato Metro Bugia attraverso la stampa e le conferenze pubbliche sta mettendo in evidenza per far chiarezza sul progetto cosiddetto dall'Amministrazione "Metroleggera".

    Salutoni

    Claudio Ennas