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Zaccheo: pronto a chiudere la discarica

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Nessuna risposta

  1. Salvatore ha detto:

    …il sindaco Zaccheo ha reiterato la richiesta di un incontro…

    Come lo capisco il nostro povero Sindaco! Vuole parlare con Marrazzo, gli scrive, lo chiama… ma Marrazzo, niente!… muro di gomma! Neanche lo degna di una risposta!

    Capisco bene come si deve sentire il nostro Zaccheo! Comprendo perfettamente il senso di frustrazione e di impotenza che deve attanagliarlo dinanzi al muro di gomma eretto dal potente e arrogante governatore che non lo degna neanche di una risposta.

    Lo capisco bene per esserci passato, per aver già visto il brutto film. Da presidente dell'associazione Quartieri Connessi ho scritto decine di lettere al Sindaco, al Prefetto, ai Vigili e a vari Uffici della Pubblica Amministrazione, per segnalare disservizi, per chiedere un incontro, per fare delle proposte. In un qualsiasi Paese civili (tra i quali si fa sempre più fatica ad annoverare l'Italia) a fronte di un cittadino che segnala un disservizio, l'autorità competente per prima cosa si scusa per il disservizio, poi ringrazia il cittadino per la segnalazione e infine, nel più breve tempo possibile, risolve il problema.

    Non qui da noi a Latina! Qui il cittadino che fa una segnalazione è solo un rompiscatole che non merita neanche uno straccio di risposta. Anzi, la parola d'ordine è: MURO DI GOMMA! Indifferenza! Ignorare il cittadino! Fare finta che non esiste, nella speranza che prima o poi si stufi e desista dalle sue fastidiose segnalazioni che turbano la pace del palazzo e distraggono i tanti dipendenti pubblici dall'arduo compito di risolvere i diabolici SUDOKU. 

    Povero Sindaco, costretto ad assaggiare la stessa amara medicina destinata a noi comuni mortali!!

    Salvatore

  2. davide ha detto:

    Uhauauauaua!!

    Chi di muro di gomma ferisce, di muro di gomma perisce!!

    Com'è che si dice?? Domandare è lecito, rispondere è cortesia…

    ARKAN

  3. Stevejo ha detto:

    leggendo questa lettera mi sembrano naturali delle considerazioni.

    Volendo anche chiudere il ciclo dei rifiuti in provincia di Latina, e ipotizzando che la soluzione presa in considerazione dal sindaco sia l'inceneritore, rimarrebbe cmq il probelma di conferire in discarica circa il 30% degli scarti del termovalorizzatore: insomma, la discarica non potrebbe essere chiusa!

    E, soprattutto, rimarrebbe il problema di individurare il sito dove farlo questo termovalorizzatore, visto che è sorto il probelma dei rifiuti tossici al sito S0 della discarica di montello.

    Se andiamo però ad analizzare soluzioni alternative ai termovalorizzatori, scopriamo che esistono impianti di TMB (trattamento meccanico biologico) a digestione anaerobica che permettono di conferire in discarica una frazione pari all' 8-30% dei rifiuti conferiti in tale impianto: questa percentuale varia a seconda del tasso di raccolta differenziata a cui sono soggetti gli RSU. 

    Questi impianti, non triturando i rifiuti in ingresso (e quindi sono da non confondere con gli impianti di TBM, che appunto prevedono la triturazione iniziale dei rifiuti indifferenziati conferiti) permettono, mediante appositi macchinari di vagliatura, una forte differenziazione dei rifiuti conferiti e quindi un ulteriore forte riciclaggio.

    Gli impianti di TMB, che costano 1/4 di quanto costano i termovalorizzatori, permettono anche la produzione, mediante digestione anaerobica, di digestato solido (usato per la copertura delle discariche o per il recupero di terreni impoveriti)  e il recupero di biogas (da utilizzare per produrre calore).

    E ancora,  permettono, nel caso la quantità di rifiuti idonei lo permetta (plastiche fini o carta/cartone), la produzione di CDR-Q 

    E ancora,  di tali impianti ve ne sono 114 in Italia e che addirittura, in tutto il mondo (ma anche in Italia), vengono utilizzati come tecnologia per il trattamento finale dei rifiuti, alternativa all'incenerimento, proprio perchè costano meno e consentono di inviare in discarica meno scarti, perdipiù totalmente inerti e, soprattutto, senza nessun tipo di inquinamento e quindi senza impatto ambinetale (a differenza degli inceneritori).

    Se vi fosse poi, anche dopo il TMB, la necessità di smaltire il CDR-Q prodotto, allora si potrebbero utilizzare gassificatori, più efficenti e meno costosi degli inceneritori, di gran lunga meno inquinanti  e che consentono di conferire in discarica meno scarti rispetto al termovalorizzatore.

    Nello specifico, i "pirolizzatori" con temperature di esercizio inferiori a 400°C (anche detti "dissociatori molecolari e, pertanto, da distinguere ai gassificatori per le temperature di esercizio e per le modalità con cui viene eseguita la dissociazione molecolare) , consentono di ridurre di oltre cento volte, rispetto ai termovalorizzatori, l'emissione di polveri sottili e nanopolveri, consentono la riduzione di ossidi di azoto e metalli pesanti, e permettono una concentrazione di diossina e furani al disotto dei valori misurabili. Inoltre hanno un rendimento molto superiore agli inceneritori ( 65-80% contro un 25% degli inceneritori), permettono di conferire in discarica solamente il 3% dei rifiuti introdotti nell'impainto (contro il 30% degli inceneritori) e un costo di gran lunga più basso. E infine questi impainti sono molto versatili, ossia possono essere dimensionati alla quantità di CDR prodotta, a difefrenza dei termovalorizzatori che generalmente hanno bisogno, per funzionare, di 100.000 tonnellate/anno.

    Insomma, ormai va molto di moda parlare di CDR e termovalorizzatori, soprattutto in ambiente politico. Ma esistono tecnologie di gran lunga migliori, molto più efficaci, meno costose e di gran lunga meno inquinanti. E allora perchè nessuno ne parla?

    Si vuole veramente fare l'interesse dei cittadini (ma questo non è riferito solo a Latina, bensì a tutti i politici italiani).

    X scaricare il filmato sul funzionamento dell'impianto di TMB della Wastec, in Inghilterra, basta andare su questo link:

    http://www.wastec.co.uk/video/index.html e cliccare nella colonna a destra "download video". E' in inglese, ma rende molto bene l'idea. 

    Un saluto a tutti,

    stefano 

  4. Salvatore ha detto:

    Caro Stefano,

    hai detto bene: "va di moda". La moda del momento è il termovalorizzatore, ma scommetto che il 90% dei politici che si riempiono la bocca col termovalorizzatore e che pontificano sui suoi presunti benefici neanche sanno di che stanno parlando. Purtroppo questa gente deciderà sul nostro futuro, sulla nostra salute e su molto altro ancora, così… giusto seguendo la moda del momento.

    Salvatore

  5. Stevejo ha detto:

    Salvatore ha scritto:

    Caro Stefano,

    hai detto bene: "va di moda". La moda del momento è il termovalorizzatore, ma scommetto che il 90% dei politici che si riempiono la bocca col termovalorizzatore e che pontificano sui suoi presunti benefici neanche sanno di che stanno parlando. Purtroppo questa gente deciderà sul nostro futuro, sulla nostra salute e su molto altro ancora, così… giusto seguendo la moda del momento.

    Salvatore

    E' proprio questo che mi spaventa: dei non competenti a decidere questioni tecniche. D'altronde, se la politica decide x l'inceneritore, non è che poi l'azienda appaltatrice ti progetta il gassificatore perchè è migliore. Gli hai detto che vuoi quello…e quello ti fa….specie se l'azienda appaltatrice vende solo quelli…ma questa è un'altra storia…o no?

    stefano