Mi associo ad ogni parola scritta da Francesca, alla quale vanno i miei più sinceri complimenti per la linearità con la quale ha espresso il suo pensiero. Sono veramente onorato che faccia parte dello staff di http://www.q4q5.it.
Purtoppo il grave episodio non è più un novità e di fatti come questi se ne sentono sempre più spesso. Il voto di scambio, per posti di lavoro, per una bustarella, per aprire un'attività, per avere una commessa di fornitura o di appalto ed altro, sono presenti nel tessuto sociale più di quanto si possa immaginare.
Nel nostro paese la questione morale non è stata mai affrontata seriamente.
Conviene alla maggior parte di chi gestisce il potere non affrontarla. In questi comportamenti il colore politico non c'entra. La casta fin che può resta unita a difendere se stessa.
Con questo non voglio dire che i politici sono tutti così ma mi riesce sempre più difficile distinguere le persone come si deve dagli approfittatori.
Sono da tempo molto sfiduciato e indignato del comportamento di chi per assicurarsi la poltrona, anziché lavorare per fare gli interessi dei cittadini, sfrutta i cittadini deboli o gli affaristi per fare i propri interessi mantenedosi al potere.
Ancora una volta Francesca ci propone delle interessantissime considerazioni.
Persare che le elezioni si possano svolgere in un clima di clientelismo-ricatto è qualcosa che definirei "angoscioso".
Costatare che Elezioni Democratiche possano svolgersi secondo tale modalità, (diffuse in tutto il mondo ma così radicate nel tessuno socio-politico italiano) ci fa rendere conto di trovarci a vivere in un Paese governato da risultati falsati.
Non solo a livello comunale naturalmente, ma anche a livello nazionale (un esempio: Berlusconi che contatta Saccà per raccomandare starlette così da corrompere alcuni senatori e fargli cambiare posizione politica).
L'Italia è il paese dove tutto diventa non solo possibile, ma anche morale. Lo stesso Berlusconi è subito partito al contrattacco parlando di intercettazioni illecite. La migliore arma di difesa è l'attacco!
Allora è lecito il dubbio: quali sarebbero stati i veri risultati, quelli riscpecchianti la volontà popolare, senza le varie promesse clienterali più o meno mantenute? E' già solo la considerazione che possa sorgere una simile domanda personalmente mi provoca non poco sconforto.
Complimenti per la lucidità con cui analizzi il problema. Il quadro che dipingi è drammaticamente reale; serve davvero un ottimo spirito di osservazione per “vedere” l’anomalia di un comportamento da tempo ormai ritenuto da tutti “normale”.
Spesso purtroppo, nella nostra povera Italia alla deriva, chi non si adatta al malcostume, chi denuncia il degrado, chi rifiuta l’inciviltà oppure – dio non voglia – chi volge lo sguardo verso realtà più progredite, rischia di essere trattato come un disadattato sociale, un rompiscatole moralista, un novello Savonarola da strapazzo.
HO VISTO LA TRASMISSIONE SPERO CHE CI SIA PIENA LUCE
Mi associo ad ogni parola scritta da Francesca, alla quale vanno i miei più sinceri complimenti per la linearità con la quale ha espresso il suo pensiero. Sono veramente onorato che faccia parte dello staff di http://www.q4q5.it.
Freddy
Purtoppo il grave episodio non è più un novità e di fatti come questi se ne sentono sempre più spesso. Il voto di scambio, per posti di lavoro, per una bustarella, per aprire un'attività, per avere una commessa di fornitura o di appalto ed altro, sono presenti nel tessuto sociale più di quanto si possa immaginare.
Nel nostro paese la questione morale non è stata mai affrontata seriamente.
Conviene alla maggior parte di chi gestisce il potere non affrontarla. In questi comportamenti il colore politico non c'entra. La casta fin che può resta unita a difendere se stessa.
Con questo non voglio dire che i politici sono tutti così ma mi riesce sempre più difficile distinguere le persone come si deve dagli approfittatori.
Sono da tempo molto sfiduciato e indignato del comportamento di chi per assicurarsi la poltrona, anziché lavorare per fare gli interessi dei cittadini, sfrutta i cittadini deboli o gli affaristi per fare i propri interessi mantenedosi al potere.
Salutoni
Ancora una volta Francesca ci propone delle interessantissime considerazioni.
Persare che le elezioni si possano svolgere in un clima di clientelismo-ricatto è qualcosa che definirei "angoscioso".
Costatare che Elezioni Democratiche possano svolgersi secondo tale modalità, (diffuse in tutto il mondo ma così radicate nel tessuno socio-politico italiano) ci fa rendere conto di trovarci a vivere in un Paese governato da risultati falsati.
Non solo a livello comunale naturalmente, ma anche a livello nazionale (un esempio: Berlusconi che contatta Saccà per raccomandare starlette così da corrompere alcuni senatori e fargli cambiare posizione politica).
L'Italia è il paese dove tutto diventa non solo possibile, ma anche morale. Lo stesso Berlusconi è subito partito al contrattacco parlando di intercettazioni illecite. La migliore arma di difesa è l'attacco!
Allora è lecito il dubbio: quali sarebbero stati i veri risultati, quelli riscpecchianti la volontà popolare, senza le varie promesse clienterali più o meno mantenute? E' già solo la considerazione che possa sorgere una simile domanda personalmente mi provoca non poco sconforto.
Ciao.
Massimo de Simone
Cara Francesca,
Complimenti per la lucidità con cui analizzi il problema. Il quadro che dipingi è drammaticamente reale; serve davvero un ottimo spirito di osservazione per “vedere” l’anomalia di un comportamento da tempo ormai ritenuto da tutti “normale”.
Spesso purtroppo, nella nostra povera Italia alla deriva, chi non si adatta al malcostume, chi denuncia il degrado, chi rifiuta l’inciviltà oppure – dio non voglia – chi volge lo sguardo verso realtà più progredite, rischia di essere trattato come un disadattato sociale, un rompiscatole moralista, un novello Savonarola da strapazzo.
Salvatore