La tempestività dell’annuncio di Marrazzo circa l’imminente realizzazione della Roma-Latina ne fa intravedere l’evidente sostegno “d’immagine” all’attività promozionale di Maurizio Mansutti, impegnato come candidato a Sindaco per la coalizione di centro-sinistra, nel ballottaggio di domenica e lunedì prossimi.
Bisogna dar atto all’attuale Presidente della regione che la sua pregressa esperienza mediatica sia un bagaglio contenente strumenti utilissimi per argomentare una proficua azione propagandistica che sfrutta tutti i mezzi d’informazione di massa come cassa di risonanza.
Come premesso, l’occasione di questa analisi ci viene fornita dall’annuncio di Marrazzo, reiterato da più di un anno, circa l’imminente avvio della fase iniziale per la realizzazione della Roma-Latina definita come “un’opera senza precedenti”.
In realtà, già il tenore del comunicato stesso ne lascia intravedere la vaghezza e conseguente strumentalità; infatti, frasi come “… per l’ultimo trimestre 2008 cercheremo di dare inizio ai lavori …” oppure “… speriamo di riuscire a portarli a termine entro il dicembre 2012” a chi ha un minimo di dimestichezza con le regole della comunicazione danno l’immediata sensazione dell’inconsistenza dei fatti enunciati.
Per parafrasare un noto quotidiano locale, che ebbe modo di ironizzare sull’intervento dei big della politica nel nostro capoluogo giunti per soccorrere il candidato Sindaco Zaccheo nella sua difficile campagna elettorale, potrei affermare che l’annuncio di Marrazzo suona come uno slogan propagandistico elettorale, peraltro di scarso livello mediatico.
Affermo ciò in ragione delle spiegazioni tecniche fornite durante la presentazione del progetto che oggi (ndr. 6 giugno) dovrebbe essere stato presentato al Ministro delle Infrastrutture Di Pietro. Infatti, nello stesso, si evidenzia come i maggiori interventi per l’importante arteria regionale andranno ad esplicare i propri effetti sul territorio romano e, più precisamente, nell’area Pometina. Il piano presentato individua un tratto a tre corsie che non giungerà (pare) nemmeno al G.R.A., fermandosi a Tor de’ Cenci, e si ridurrà più a sud a partire da Aprilia Nord.
Già solo questo aspetto illustra come il governo della Regione Lazio non abbia a cuore la fruibilità di questa importante arteria per gli utenti pontini e, in particolare, per le aziende che insistono sul nostro territorio e si trovano ai margini dell’attuale S.S. 148; ma ancor di più spiega quanto possa essere inutile un annuncio del genere per Latina se non per l’evidente fine propagandistico.
O. A. Tripodi
Consigliere Comunale di AN