Archivio Giornaliero: Giugno 13, 2007

Comunicato di “Pannone” (Margherita)

Giuseppe Pannone

La Margherita D.L/L’Ulivo.- Latina 

 E' ora di rimboccarsi le maniche e superare gli individualismi

Anche se il centrosinistra ha centrato alcuni obiettivi il risultato più significativo delle elezioni amministrative è certamente quello di Gaeta. Nessuno può negare che i cittadini della provincia di Latina hanno chiaramente manifestato il loro disincanto verso la politica tradizionale, dando un segnale chiaro a tutta la classe politica pontina.La filiera di centrodestra è al suo declino, città importanti come Sezze e Gaeta lo hanno sancito in maniera netta, ma anche quanto accaduto a Latina dimostra che, seppur lentamente, monta un moto di orgoglio da parte degli elettori che hanno dato un preavviso di sfratto al primo cittadino, ma non hanno dato alcun netto riconoscimento a chi voleva rappresentare l'alternativa. Il fatto che il centrosinistra sia riuscito a costringere l'ex neo sindaco al ballottaggio, pur raggiungendo il suo minimo storico, è significativo, così come il risultato che ne è scaturito: un'opposizione costretta a convivere e ad agire in modo omogeneo, pur rappresentando due opzioni molto diverse fra loro.Molti si pongono un interrogativo: com'è che tutte e tre le parti in competizione cantano vittoria? Il sindaco uscente viene rinviato e vince perdendo un gran numero di elettori, il progetto per Latina ha un'ottima prestazione ma poi si mette sotto l'ala protrettrice dell'ex Governatore regionale, il centrosinistra arriva al ballottaggio superando la quota di 1/3 degli elettori ma ha solo 9 consiglieri comunali.La città ha voluto dare un forte segnale di discontinuità  ma questo avviso è confuso sotto la cortina di un eccessivo personalismo, nel quale i partiti in senso tradizionale hanno giocato un ruolo determinante .E' giunta l'ora, soprattutto per il centrosinistra, di rimboccarsi le maniche e di riprendere finalmente un dialogo aperto con tutta la città, non solo mettendo in piedi un'opposizione concreta ed omogenea o costruendo una sorta di “governo ombra”, ma scendendo in piazza e nei mercati, andando fra la gente per poter accreditarsi come alternativa in tutto il territorio. Non più segreterie partitiche da un lato e gruppi consiliari dall'altro, con eletti che agiscono individualmente ed elettori come semplici comparse, non più maggioranze ambigue e amministrazioni o amministratori locali che vanno ognuno per proprio conto, ma azione concertata in tutto il territorio, con chi è negli enti e chi ne è fuori.Nel centrosinistra bisogna far notare a coloro che sono stati eletti che esistono soprattutto dei programmi condivisi, che hanno permesso loro di entrare nelle amministrazioni; chi oggi si trova a svolgere un qualsiasi ruolo istituzionale (dal Parlamento, alla Regione, dalla Provincia fino ai Comuni) deve ricordarsi che non rappresenta solo se stesso o una cerchia ristretta di persone, ma è stato indicato ed eletto grazie ad un impegno comune. Insomma nessuno ha un “mandato in bianco”.Solo così la provincia di Latina potrà avere un'alternativa credibile ed uscire dalla palude in cui la CdL l'ha portata: costruendo davvero il Partito Democratico con il rispetto delle regole e senza ostracismi, immaginando un soggetto omogeneo e concreto che superi gli individualismi per costruire una comunità, senza scoraggiare chi si vuole impegnare con lealtà e competenza, ma esaltando tutto il proprio patrimonio di uomini e di idee.

 

Latina, 13 giugno 2007

(Giuseppe Pannone)

Nuova Pontina

Trasmetto le considerazioni e l'invito al convegno sulla nuova Pontina ricevuti da Legambiente. 

Giulio

Care amiche, cari amici,

sulla Pontina finalmente si è fatto un positivo passo avanti, con una nuova
idea progettuale -frutto di un serrato confronto all'interno della Regione
ma anche con Legambiente, le associazioni ambientaliste e i comitati dei
cittadini-, che speriamo presto possa portare ad una soluzione definitiva e
sostenibile che possa garantire la sicurezza a tanti pendolari, una mobilità
più spostata sul ferro e la tutela del nostro ambiente e della nostra
agricoltura dell'agro-pontino. Diversi sono i sostanziali elementi di
novità: è saltata l'idea di un nuovo inutile corridoio tirrenico, si è
deciso come spesso si pontifica di puntare davvero sulla ferrovia nella
tratta Roma-Latina, che consente una penetrazione in ambito urbano
capillare, con investimenti nuovi a partire dal 2007 che renderanno più
competitivo il servizio ma anche con nuovi binari fino a Pomezia, si è
tornati ad una infrastruttura a tre corsie per oltre il 70% del tracciato
sovrapposta all'attuale Pontina non occupando quindi nuovo suolo ed
eliminando anche le nuove ed inutili complanari da Roma ad Aprilia,
impattando meno così sul territorio e sulle aree protette, si conferma la
necessità di una verifica del tracciato per la Cisterna-Valmontone, si è
individuata una innovativa forma di pedaggio differenziato per tipologia di
utente.

Elementi di novità che rispondono a diversi dei problemi evidenziati nei
mesi scorsi e che fanno sì che questa infrastruttura di fatto sia molto
vicina a quell'adeguamento della Pontina che da sempre era sembrata la
soluzione prioritaria e migliore. A partire dai problemi trasportistici,
dove proprio Legambiente con l'ausilio di alcuni studi molto importanti
realizzati dall'Università di Roma Tre, ha evidenziato flussi di traffico
quantitativamente molto elevati, con oltre 3.500 veicoli per ora per
carreggiata registrati anche in periodi di traffico non particolarmente
intenso, che determinano livelli di servizio sulla Pontina prossimi alla
congestione o di congestione. Un'evidenza che si delinea soprattutto nel
tratto da Aprilia a Roma, dove la domanda di mobilità è per oltre il 60% di
natura pendolare, connessa evidentemente al grande esodo abitativo di
cittadini romani che, pur mantenendo l'attività di lavoro su Roma, a causa
del mercato degli immobili sempre più inaccessibile, acquista la prima
residenza in zone esterne alla città. Una risposta anche alla assoluta
necessità di messa in sicurezza, il problema più grande di questa arteria,
che con 3,37 incidenti al chilometro ha una media di incidentalità dell'800%
più alta rispetto alla media nazionale dello 0,42 sulla stessa tipologia
stradale, determinando un'emergenza sociale, visto il dramma della gente che
sulla Pontina muore. Tenendo conto della tutela della Riserva del Litorale
Romano e della Riserva di Decima Malafede, zone di una singolarissima
importanza naturalistica e con ambiti fortemente sensibili e vulnerabili,
piuttosto che delle zone agricole assai qualificate nella produzione di uve
da vino e olive più a sud, che hanno rischiato conseguenze proprio sul
modello economico e sociale su cui si fondano le numerose comunità locali.

Insomma un passo avanti intelligente, un'idea molto diversa da quella del
corridoio tirrenico meridionale, che dimostra anche come la discussione
vera, nel merito, possa portare a soluzioni inedite e innovative, eliminando
la stereotipata idea di fronti contrapposti tra il no e il sì alle opere.
Ora speriamo che siano davvero rispettati i tempi per passare dall'idea
progettuale al progetto vero e proprio, riaprendo anche subito una fase di
condivisione delle scelte con le popolazioni locali, analizzando mano a mano
tutte le questioni e gli impatti, arrivando presto alla soluzione del
problema. Per affrontare questi temi, Mercoledì 20 giugno alle ore 16, si
terrà a Roma presso la Sala CESV di Via dei Mille 6 (angolo piazza
Indipendenza), un convegno promosso con la sezione Lazio dell'Istituto
Nazionale di Urbanistica dal titolo "Vecchia e nuova Pontina: quale
infrastuttura per quale futuro?". Spero di incontrarvi numerosi. Di seguito
e in allegato, stampabile, il programma.

A presto,

Lorenzo Parlati

Presidente Legambiente Lazio

Viale Regina Margherita, 157

00198 Roma

Tel. 06/85358051-77 Fax 06/85355495

Email [email protected]

Sito HYPERLINK
"outbind://66/www.legambiente.lazio.it"www.legambiente.lazio.it

CCP 19856004

INU Lazio

Istituto Nazionale Urbanistica

VECCHIA E NUOVA PONTINA:

QUALE INFRASTRUTTURA PER QUALE FUTURO?

Roma, 20 giugno 2007, ore 16

Sala CESV, Via dei Mille 6 (angolo p.za Indipendenza)

Presiede

Roberto Pallottini, Presidente INU Lazio

Relazioni

Andrea Benedetto, prof. Ass. Dip. Scienze Ingegneria Civile Università Roma
Tre;
Presidente Comitato Scientifico Legambiente Lazio

Simone Ombuen, ricercatore presso il Dipartimento di Studi Urbani,
Università Roma Tre; Presidente della Commissione nazionale politiche
infrastrutturali dell'INU

Interventi programmati

Tavola rotonda

Coordina: Lorenzo Parlati, Presidente Legambiente Lazio

Partecipano: Bruno Astorre, Assessore Lavori Pubblici Regione Lazio; Lorenzo
Tagliavanti, Vice Presidente CCIIAA Roma; Filiberto Zaratti, Assessore
Ambiente Regione Lazio; Vincenzo Zottola, Presidente CCIIAA Latina.

Sono stati invitati, tra gli altri: capigruppo Consiglio regionale del
Lazio; Augusto Alonzi, segretario CGIL Lazio; Alessio Amodio, Sinistra ecologista;
Giancarlo Bernabei, Associazione Vittime della strada; Giovanni Carapella,
Presidente Commissione Lavori Pubblici Consiglio regionale Lazio; Antonio
Magaudda, Presidente Italia Nostra Latina; Daniele Occhiodoro, Presidente
Consorzio Mare di Roma; Daniela Santori, Presidente Coldiretti Latina;
rappresentanti CISL-UIL Lazio. Partecipano, tra gli altri: Avenali, Bisini,
Buttarelli, Caporioni, Corsetti, Di Mario, Filpa, Giannino, Giorgi,
Laurenzi, Nanni, Omizzolo, Pianelli, Tomassetti, Trolese, Veronesi.

Segreteria organizzativa

Legambiente Lazio – tel. 06 85358051/77 Email HYPERLINK
"
mailto:[email protected]"[email protected]

INU Lazio – tel. 06.6832601 Email HYPERLINK
"
mailto:[email protected]"[email protected] e HYPERLINK
"
mailto:[email protected]"[email protected]