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L'EDIZIONE DEL 2023 DI ALTRE STORIE
La Raccolta Firme per l'Ufficio Postale
Le battaglie per il sottopasso di viale Le Corbusier (Q4)
Il convegno su "Elettrosmog, Salute e Regolamentazione"
Le battaglie per le Barriere Architettoniche
La manifestazione Artistica e Culturale: "Altre Storie" (estate)
La manifestazione Artistica e Culturale "Altre Storie (autunno)
Le manifestazioni per promuovere "Senso civico e Legalità"
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Credo che Grillo lo abbia battezzato ' lo psiconano'… con la testa asfaltata, Travaglio il 'Cainano'. Oggi su Blob si è visto che al ternie della intervista su Rai due credo, gli toglievano i cuscini dalla poltrona… ma così poco seri sonoquesti nostri aspiranti governanti? Davvero un teatrino la politica… ma non lo diceva Lui, il 'nano', che bisognava smetterla con il teatrino? E' tempo di sceneggiate berlusconiane, che domani alla fine smentira addirittura di essere il Cav. Silvio Berlusconi.. e finalmente scopriremo che lo 'smemorato di Arcore', non sa più che dire per paura di doversi smentire il giorno dopo. Il 15 aprile smentirà che esiste un 'Popolo delle Libertà' sarà stata sicuramente tutta una invenzione dei comunisti, da Napolitano a Ciampi… e via dicendo insomma tutti i giornalisti, meno che il 'FidoBau' della rete 4.
In linea con l'articolo di Travaglio, questo pezzo tratto dal blog di Grillo…
In Italia comanda, decide, ordina la disinformazione. Sette televisioni e tre giornali si sono sostituiti alla democrazia. Tutto quello che non sapete è vero. Quello che sapete è ciò che vuole il Sistema. Non c'è bisogno della polizia o delle leggi speciali per vivere in un regime. E' sufficiente il controllo dell'informazione. I media sono il primo obiettivo in qualunque colpo di Stato. L'Italia non sa più nulla. Non riesce più a giudicare. E' schizofrenica. La realtà e l'informazione che riceve sono due cose diverse, contrapposte. E' un pugile in stato confusionale, che non sta più in piedi, con l'assistente all'angolo del ring che gli grida che va tutto bene. Non essere o sapere? Questo è il dilemma. Non siamo padroni della nostra vita perchè non sappiamo. Sette televisioni e tre giornali. RAI1, RAI2, RAI3, Canale 5, Italia1, Rete4, La7, il Corriere della Sera, la Repubblica, la Stampa. Il nostro Governo, il nostro Parlamento, i nostri occhi sono loro. I magnifici 10. I nomi dei direttori sono importanti, ma fino a un certo punto. Riotta, Mazza, Giordano, Liguori, Fede, Piroso. A chi rispondono questi signori? Che interessi rappresentano? Prodi ha messo lì il pinguino Riotta e Fini, "una mattina, una brutta mattina", ha regalato la scrivania del Tg2 a Mazza. I giornalisti dei telegiornali pubblici sono addetti di uffici stampa, velinari (talvolta vaselinari), impiegati di Regime. Canale 5, Italia1 e Rete4 sono strumenti di propaganda di Testa d'Asfalto. Hanno una doppia funzione: fargli fare miliardi di euro con la pubblicità attraverso Publitalia e mantenere gli italiani in coma assistito. Lo psiconano è un concessionario dello Stato. Le frequenze televisive su cui trasmette sono nostre. Il conto corrente, le notizie e il conflitto di interessi, invece, sono solo suoi. La7 è di Telecom Italia, un megafono degli interessi industrilali dei suoi azionisti. Benetton ad esempio, Telefonica a riesempio. Paolo Mieli è l'espressione del salotto buono del Corriere della Sera. Un gruppo assortito di società che spazia dalla Pirelli a Mediobanca, da Intesa San Paolo alla Tod. I padroni del Corrierone si chiamano Confindustria e ABI. Geronzi, Passera, Tronchetti, Della Valle. La Repubblica è del gruppo l'Espresso dell'ingegner Carlo De Benedetti, industriale, finanziere. La Stampa è del gruppo Fiat, un quotidiano ispirato da Luca Cordero di Montezemolo.
Riassunto: partiti, Testa d'Asfalto, Confindustria e ABI possiedono l'informazione. Se vogliono possono farci credere qualunque cosa. E ci fanno credere qualunque cosa. Il V2 day del 25 aprile è il primo passo per ridare la capacità di intendere e volere agli italiani. L'informazione va separata da interessi economici e politici. Tre referendum per una libera informazione in un libero Stato. 1)Abolizione dell'ordine dei giornalisti di Mussolini. 2) Abolizione del finanziamento pubblico all'editoria di un miliardo di euro all'anno. 3) Abolizione della legge Gasparri e del duopolio Rai-Mediaset. Per partecipare richiedete i moduli e la presenza del vostro banchetto sulla mappa nel blog di Beppe GRILLO. Già 270 città hanno aderito.
Il colloquio cordiale stasera con Salvatore e Freddy, toccava un pò anche questi argomenti.. in verità siamo in regime, non di polizia, ma di informazione… questo sito è uno strumento grande e forte di democrazia, perchè non è al servizio di nessuno, chiunque può esprimere il proprio pensiero, non c'è la censura del Direttore-Padrone.