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L'EDIZIONE DEL 2023 DI ALTRE STORIE
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Il convegno su "Elettrosmog, Salute e Regolamentazione"
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La manifestazione Artistica e Culturale: "Altre Storie" (estate)
La manifestazione Artistica e Culturale "Altre Storie (autunno)
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Hai dimenticato di dire che acquistando il latte sfuso c'è un risparmio di ben 50 cent al litro!
Ricordo tanti anni fa, lungo la statale dei Monti Lepini c'erano delle donne che vendevano delle uova "fresche" depositate all'interno di cestini di vimini sapientemente portati in testa.
E bbene, mi sono cadute le braccia nell'apprendere (da fonte certa) che le uova venivano comprate al vicino supermecato …….
Domanda: come si verifica la provenienza dei prodotti sfusi ??
Pertanto, per quanto mi riguarda preferisco il prodotto confezionato dove è obbligatorio riportare la provenienza degli alimenti stessi.
VINCENZO
Be', non stiamo parlando di gente che si mette sulle banchine delle strade con le taniche di latte pronte a versarle dentro le bottiglie con l'imbuto. La cosa è molto più seria. La distribuzione avviene sotto controllo delle autorità sanitarie e con automezzi in grado di portare il latte con le stesse garanzie igeniche dei prodotti confezionati. La provenienza è garantita come negli altri casi.
La differenza semmai sarà nella etichettatura, che non troveremo già stampata sul recipiente perchè lo si porta da casa, ma m'immagino ci sia qualcosa di equivalente. D'altra parte le leggi sono uguali per tutti e non credo che i distributori di latte fresco, dopo tutta questa promozione non si siano messi in regola con le normative.
A mio parere sulla provenienza nutro molti più dubbi sui grandi distributori che con le loro potenzialità non ci mettono nulla a far arrivare latte olandese o francese e di dubbia provenienza, e poi spacciarlo per fresco italiano, come accertato da diverse inchieste in merito.
Saluti Stefano
Beh, credo che l'etichetta sarà stampata direttamente sul distributore. Inoltre, per i conrolli sanitari della distribuzione, ai NAS (x esempio) basterebbe riempire una bottiglietta e fare le dovute analisi.
A quanto ne so io al nord sono molto diffuse…c'era una articolo di Beppe Grillo che parlava di questo:
http://www.beppegrillo.it/2007/09/la_vacca_di_cas.html
saluti,
stefano
A proposito di ditributori automatici…… sapete che fine hanno fatto quelli dei DVD porno presenti all'autolavaggio di Via del Lido ??
VINCENZO
Vincenzo, per quanto riguarda le uova lo vedi subito se sono di negozio o no. Non hanno nulla in comune le uova di pollaio da quelle di negozio/covatoio. Quindi basta che le compri una volta, e se vedi che la frittata viene bianca significa che sono uova di negozio, e da quella signora non ci torni più. Se invece la frittata viene gialla allora sono uova di pollaio.
Per quanto riguarda il latte invece c'è anche un principio economico alla base. Perchè il contadino dovrebbe comprare il latte al negozio a 1,30 e poi rivenderlo a 80 cent? Quindi puoi stare tranquillo che quello è latte latte!!! E anche in quel caso, il latte di negozio non ha niente a che vedere col latte di mucca mucca. Perchè il latte di mucca mucca non è acqua come quella di negozio!
Purtroppo l'Italia oltre ad essere un paese di Poeti, navigatori ecc.ecc. è anche un paese di truffatori …….
E' di questi giorni la truffa del latte per produrre la mozzaella di bufala campana DOP. Il latte non veniva certo comprato al supermercato al prezzo sopra indicato (magari) ma arrivava in italia con navi-cisterne pervenute da chissà quale paese estero e poi, inoltre, veniva utilizzato latte di mucche malate e le analisi del sangue si riferiva invece a mucche sane.
CHE SCHIFO