Le strade tornino ad essere percorsi di vita
Latina, 08 Ottobre 2007
Associazione Europea Familiari e Vittime della Strada – onlus
Si parla spesso di stragi del sabato sera, di ragazzi che escono dalle discoteche ubriachi e drogati e che si mettono alla guida sfidando la sorte e pensando :"…perchè oggi dovrebbe toccare proprio a me ?…".
Poi si legge sui giornali che si sono ammazzati o peggio ancora che hanno ammazzato qualche innocente a causa della velocità o del loro stato psicofisico alterato dall'alcool, dalla musica, dalle droghe.
Ecco che lo Stato è pronto ad intervenire inasprendo le sanzioni (multe), modificando talvolta il Codice della Strada come deterrente per future violazioni.
Possibile che lo Stato stesso sia cieco e non si accorga che forse è proprio LUI uno dei maggiori responsabili delle morti a seguito di incidenti stradali ?
Perchè Lo Stato viola gli articoli 892 ed 893 del Codice Civile, permettendo che ai margini delle strade statali, provinciali e comunali, esistano ancora alberi di alto fusto ad una distanza inferiore ai minimi di legge (tre metri) ?
Avete mai fatto caso a quante lapidi e mazzi di fiori si possono contare ai margini di queste strade ?
Erano forse tutte persone ubriache o drogate che in un modo o nell'altro prima o poi si sarebbero giocate la vita ?
Credo proprio di no! Anzi credo sia proprio l'opposto.
Eppure è sufficiente un banale colpo di sonno, una brusca sterzata per evitare un ostacolo improvviso, lo scoppio di un pneumatico o anche meno che ……. pur essendo sobri e lucidi, la presenza di "un muro" che non ci lascia scampo, che prende le sembianze di un grosso albero, ci impedisce di rallentare la nostra corsa e sperare di salvarci.
Obblighiamo lo Stato a rispettare in prima persona le leggi esistenti, prima di chiedere a noi di rispettarne delle nuove. Una volta si piantavano lunghi viali alberati per poter permettere agli animali da traino di riposare all'ombra per alcuni istanti, dopo lunghe camminate sotto il sole.
Ora i mezzi di trasporto sono cambiati.
Solo il cervello dei nostri governanti sotto questo aspetto, sembra che sia ancora fermo a quel tempo.
Cerchiamo tutti insieme di svegliarli, proponendo loro di tutelarci prima di colpevolizzarci e punirci.
Il Vice Presidente Nazionale