Archivio Giornaliero: Ottobre 10, 2007

Pericolo urgente fili scoperti (Parco Giochi Q4)

Di seguito la segnalazione di Salvatore Antoci inviata quest'oggi allo sportello del cittadino. 
Data: 10/10/07 17:53:03
Cc: salvatoreantoci
Oggetto: Pericolo Urgente Parco giochi di via Cherubini in Q4 (sotto Aula verde)

 

Gent.li operatrici dello sportello del cittadino:

Nell'Aula Verde ci sono 4 faretti affogati nel cemento della pavimentazione. Uno di questi faretti è stato vandalizzato e oggi non funziona. Come si vede dalla foto ci sono i fili scoperti, facilmente accessibili da chiunque, specie da un ragazzino curioso. Dato che gli altri 3 faretti si accendono regolarmente, è ragionevole ritenere che quei fili siano percorsi da corrente (spero sia corrente a basso voltaggio, altrimenti saremmo in presenza di un pericolo mortale).

Allegato: faretto 001.jpg

Allegato: faretto 002.jpg

Salvatore Antoci (staff di www.q4q5.it)

Ferdinando Cedrone

Il Governo mette in difficoltà la BSP Famaceutical

Oltre alla locale crisi industriale nel settore farmaceutico la BSP Farmaceutical, che ha avviato il progetto di riconversione dell’impianto ex Tetrapak, dovrà affrontare nuove difficoltà.
È di questi giorni la notizia, tratta dall’analisi del progetto della Legge Finanziaria dello Stato per il 2008, che riferisce dell’intenzione del governo Prodi di emulare i “virtuosi” partner-competitors europei, Germania in testa, accingendosi a ridurre progressivamente le aliquote nominali dell’IRAP e dell’IRES. Ai non addetti ai lavori la circostanza potrà sembrare favorevole; in realtà il minor gettito fiscale prodotto dalla riduzione progressiva delle aliquote dal 33% al 27,5% verrà coperto mediante l’eliminazione o la consistente riduzione di costi aziendali oggi deducibili come ad esempio gli oneri finanziari (interessi passivi).
Tale scelta non potrà che pesare soprattutto su quelle aziende che hanno sostenuto ingenti investimenti finanziari attingendo al mercato del credito e che confidano di raggiungere un punto di pareggio di bilancio attraverso il recupero fiscale delle somme pagate a titolo di oneri finanziari. Se da un lato verrà meno per il futuro la possibilità di recupero di queste somme (non direttamente coinvolte nel processo produttivo, bensì funzionali all’avvio generale dell’attività aziendale) e da un altro il credito fiscale già conseguito (con le attuali norme) verrà ridotto di ben 5,5 punti percentuali tutta la pianificazione finanziaria aziendale sarà compromessa.
Come al solito Tommaso Padoa Schioppa (TPS per gli amici) ma in particolare il suo vice Visco cambiano le carte in tavola a gioco già iniziato; lo avevano già fatto in occasione della sentenza europea di condanna all’Italia in materia di recupero IVA ove avevano modificato unilateralmente la percentuale di deducibilità dal 100% al 50%.
Forse il governo farebbe bene a valutare con maggiore attenzione le regole di benchmarking con altri Paesi più virtuosi del nostro prima di ulteriormente compromettere la nostra fragile economia.
Giovanni Catania