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Nessuna risposta

  1. Vincenzo ha detto:

    Siccome nessuno ha autorizzato il trattamento dei dati personali, per la PRIVACY, credo  opportuno non pubblicarli  in chiaro (lasciando eventualmente  solo il nominativo).

    VINCENZO

     

  2. MarmaLT ha detto:

    Devo leggere con immenso piacere che le suddette associazioni, che rappresentano diverse componenti sociali di questa città, chiedono a viva voce, sottoscrivendo un documento forte e chiaro, rivolto alle istituzioni locali (leggasi Amministrazione Comunale), perchè applicando la legeg che si è data STATUTO, istituisca il 'Difensore Civico', previsto ma mai fatto funzionare… perchè sarebbe un bel autogool da parte della Ammnistrazione Comunale. Sono perplesso per il fatto che non sia una carica elettiva, ma indicata dal soggetto che deve controllato…insomam una cosa un pò ridicola come immaginata in questa città… ma quì siamo abituati a essere gestiti da metodi poco democratici e un pò 'fascisti'? D'altra parte la matrice di formazione del Sindaco e del suo entourage è di quella scuola di pensiero… per cui cosa ci si può aspettare?  Forse e comunque, potrebbe avvenire il 'Miracolo a Latina' che il nominato, per ora solo un Innominato, potrebbe avere una onestà personale, che lo porterebbe a essere un vero 'Difensore Civico'… LORO LO SANNO ALLORA SE NE GUARDANO BENE A DARNE APPLICAZIONE!!! In regime tutto deve essere come l'acqua cheta.. Guai a muovere questo ristagno, si sentirebbe tutto e solo l'odore di fogna.

  3. Freddy ha detto:

     

    Vincenzo ha scritto

    Siccome nessuno ha autorizzato il trattamento dei dati personali, per la PRIVACY, credo  opportuno non pubblicarli  in chiaro (lasciando eventualmente  solo il nominativo).

    VINCENZO

     

     

    SI SCUSATE LA DISATTENZIONE !

    FREDDY

  4. MarmaLT ha detto:

    Allego quì, per un via di un indiretto riferimento, la nota inviata a Freddy che potrebbe essere connesso a questo problema del 'Difensore Civico' ovvero per divenire luogo dove esporre e parlare, con vicende vissute, in merito al contatto che ognuno di noi ha avuto, ha o avrà con la burocrazia del Comune di Latina, senza farne singoli pezzi che poi scivolano nel dimenticatoio per via del sopraggiungere di altre discussioni, comunicati, ecc… parafrasando l'inizio della nota del concittadino italiano negli USA  possiamo titolarlo " BUROCRAZIA LATINENSE"… sperando, conseguentemente, delle risposte alle lagnanze

    Caro Freddy, inserisco questo articolo, frutto di una lamentela di un cittadino all'estero (USA) che lamenta della burocrazia italiana… Sai quanto ritengo sia deleteria, massacrante e umiliante per il CITTADINO italiano venirvi a contatto, in quanto fa apparire questo un SUDDITO e non, come dicevo, UN CITTADINO. Potrebbe essere un luogo di discussione per i cittadini per raccontare loro incidenti con i manovratori della burocrazia cittadina… Svolgeremo noi allora quell'attività di 'Difensori Civici' in forma indiretta.

    La burocrazia italiana è cresciuta come un immenso ficus. Chi ne entra in contatto è soffocato dalle spire di un boa. Passo dopo passo diventa uno straccio bagnato, un pezzo di carne urlante, un pazzo che cerca vendetta. La burocrazia terminale è il vero fiore all'occhiello della nostra classe politica. Gente che non saprebbe gestire un bagno pubblico diventa sindaco, sottosegretario, ministro, assessore. Promossa fino al massimo delle sue incapacità. Mai responsabile di nulla verso il cittadino. Colui che gli paga lo stipendio. L'unica difesa è evitare ogni contatto. Ignorarla, far finta che la burocrazia non esista, che sia una pagliacciata per pagare lo stipendio a qualche milione di italiani integrati con il Sistema. Quando ciò non è possibile, come per Alessandro, ci aspetta il buco nero.    "Mi iscrivo all'AIRE (Anagrafe Italiani Residenti all'Estero) tramite il Consolato alla fine di Novembre dell'anno scorso. Agli inizi di quest'anno il Consolato mi richiama per dirmi, che dopo aver consultato il Ministero degli Esteri per casi simili al mio si sono sentiti rispondere che c'e' bisogno di una prova della residenza e non solo l'autocertificazione. Nel mio caso la Permanent Resident Card. Ho inviato via fax la richiesta al Consolato come da loro richiesto. Li ho richiamati per accertarmene. Mi hanno confermato la ricezione. Qualche giorno fa, esattamente il 27 di marzo, dopo il fatidico giorno 26, termine ultimo per i Consolati per dover spedire le buste per il voto, mi sento rispondere che sono si iscritto all'AIRE, ma non alle liste elettorali. Devono faxare la richiesta al mio comune di residenza in Italia. Il giorno stesso faxano la richiesta.Il comune, che dovrebbe rispondere nelle 24 ore, non risponde. Rifaxano. Niente da fare. A questo punto chiamo io direttamente il comune. Mi indicano un altro numero di fax. Tutto sembra procedere per il meglio se non fosse che il Comune non rilascia l'autorizzazione al Consolato per farmi votare all'estero. Siamo fuori dai tempi massimi dicono. Richiamo il Comune. Conferma la versione. Scarica la colpa sul Consolato perchè non avrebbe mandato il fax in tempo. Si scopre che oltre alla richiesta di elettorato lo stesso Consolato avrebbe per la prima volta mandato al Comune la richiesta di iscrizione all'AIRE (che appunto avevo fatto a fine novembre dell'anno precedente). Il Comune per una direttiva del Ministero degli Interni non può fare più niente. C'e' anche una direttiva del Ministero degli Esteri che permetterebbe ai Comuni più di "manica larga" di accettare le richieste dell'ultimo momento.Comprendo tutti i problemi burocratici, non comprendo però perchè il cittadino non possa godere del diritto di votare. Dovrei tornarmene in Italia, cosa che non ha senso e che è ovviamente onerosissima. Mi sono sentito un cittadino di serie B per due motivi:- sono stato residente nel comune sbagliato. Se lo fossi stato in un altro comune forse mi avrebbe dato il permesso di votare, come ho visto succedere
    – non sono uguale nei diritti agli altri italiani perché de facto non posso votare e magari mi sento dire che non e' bello che non si vada a votare. Io voglio votare, non per concessione, ma per diritto. Voglio anche scegliere di non votare, ma la busta per votare mi deve arrivare a casa, altrimenti non mi sento trattato come un cittadino."
    Alessandro Calia, Devon, Pennsylvania

  5. Salvatore ha detto:

    La burocrazia è diventata in Italia un autentico cancro che divora risorse ed energie, rallenta i processi vitali all'inverosimile e non da nulla in cambio.

    Sono daccordo nel costituire un forum apposito dove parlarne.

    Salvatore

  6. Baol ha detto:

    Voglio esprimere tutta la mia soddisfazione per questa iniziativa, c'è da essere davvero orgogliosi nel vedere associazioni diverse unite per rappresentare questa istanza comune. E' un chiaro esempio di senso civico, unirsi ed operare insieme per migliorare la realtà in cui viviamo, superare i propri particolarismi o il proprio individualismo per riconoscersi nel bene della comunità è qualcosa che ha un valore incommensurabile… siamo troppo abituati ad assistere a spettacoli indicibili offerti dalla politica, dove invece si sgomita per attribuirsi meriti e primati, o peggio si mettono i "bastoni tra le ruote" per impedire a questo o quello di raggiungere un obiettivo che lo farebbe figurare… il tutto in barba al bene comune e agli interessi dei cittadini. 

    Francesca 

  7. Vincenzo ha detto:

    Permettetemi un ringraziamento particolare a Massimo De Simone quale promotore e regista dell'ottima iniziativa.

    VINCENZO

     

  8. massimo74 ha detto:

    Estenderei il ringraziamento di Vincenzo (grazie) a tutte le associazioni contattate, che si sono dimostrate da subito interessate ad una questione evidentemente sentita dalla cosiddetta “società civile”.

    Chi non ha invece mostrato alcun interesse per la questione è stato il giornalismo. Per la politica aspetterei, sperando in un risultato più o meno utile. Staremo a vedere.

    Personalmente, ma ho potuto constatare dalla lettura dei post precedenti che non è solo una mia opinione, ritengo che questa “inedita” collaborazione tra associazioni cittadine costituisca un fatto molto interessante e anche auspicabile per altre iniziative future di interesse collettivo e generale.        

    Di diverso avviso si è dimostrato il giornalismo locale, purtroppo. Dalle varie testate giornalistiche locali, fino ad ora, nemmeno un accenno circa questo “sforzo collaborativo” di matrice civile.

    A questo proposito, a mio avviso, non bisogna nemmeno necessariamente entrare nel merito dell’importanza o meno dell’istituzione del Difensore Civico stesso. In fin dei conti la stampa potrebbe non attribuire a questa figura l’importanza che le associazioni firmatarie hanno cercato di mettere in evidenza.

    Invece mi pare che possa scaturire una riflessione su una considerazione più generale: La presentazione dell’istanza si può ben definire una iniziativa di pubblica utilità redatta da ben 10 associazioni, e che quindi rappresentano una discreta parte della società civile.

    Una mancanza avvertita da alcune associazioni che rappresentano e dipingono in maniera abbastanza chiara dipingono un sentore diffuso anche dei propri iscritti, che si possono a ragione considerare come uno spaccato significativo di quegli stessi cittadini che leggono i quotidiani.

    E allora vorrei capire con quale spirito editoriale, filosofia giornalistica o al limite solo professionalità, la stampa abbia deciso –fino ad ora- di ignorare completamente ogni riferimento circa l’iniziativa in questione.

    Eppure bastavano poche righe: ad esempio sarebbe stato sufficiente semplicemente avvertire i cittadini di Latina, che alcune associazioni (fatte proprio da cittadini come loro) si stanno interessando ad una questione, dalla cui risoluzione, potrebbe derivargli una grande utilità e semplificazione in tutte quelle circostanze che fanno capo al rapporto cittadino-amministrazione o, anche, nello specifico caso latinense, cittadini-società miste (non credo sia necessario specificare oltre).

    Allora, come si può pensare ad un “risveglio” della società civile, inteso proprio come maggiore interessamento verso la “res pubblica”, quando proprio chi ha il compito e la facoltà di divulgazione, ignora a piè pari tali iniziative?

    Iniziative forse anche di una certo rilievo sociale, portate avanti da una parte della stessa società civile solo con le proprie già fragili forze, con molta fatica e senza alcuna ricompensa, che forse dovrebbero essere aiutate e semmai anche sollecitate.

    Se poi andiamo a leggere alcune notizie di questi giorni, alcune di una banalità disarmante e neanche lontanamente utili,  appare scoraggiante il mancato riferimento all’iniziativa seppur con pochissime e brevi righe. Nessuno di certo pretendeva un trattato o un servizio dedicato.

    Io credo che il problema del giornalismo c’è, esiste e sia anche abbastanza evidente a chi vuol vedere.

    E’ certamente una questione di carattere nazionale, come testimoniato anche dal prossimo V-Day organizzato da Grillo, al quale anche per le ragione suesposte parteciperò molto volentieri.

    Certo è che a Latina il giornalismo risulta abbastanza assopito, e dorme sonni più che tranquilli che non sono di certo di grande utilità per un miglioramento della società.

    Grazie.

    Massimo de Simone

     NB: In data 5/4/2008 il quotidiano "La Provincia" ha dato notizia dell'inoltro della istanza da parte delle associazioni cittadini. Anche se non ritenendo ritenendo la questione di carattere generale lo ha pubblicato nella parte relativa ai quartieri, grazie.

    In data 7/4/2008 il quotidiano "Latina Oggi" ha dato notizia dell'istanza. Grazie.

  9. MarmaLT ha detto:

    Ho polemizzato un pò con la 'stampa locale' per la mancanza di spirito di investigativo, di faticosa ricerca della verità… vero è che è stampa locale… e anch'essa tira a campà… anche loro 'tengono famiglia'. Tu dici, Antonella, 'merce rarissima'. Io credo che non hanno mai avuto buoni maestri, d'altra parte sono i buoni docenti a fare bravi discenti… si dice sempre che un buon maestro è felice solo quando vede i suoi allievi superarlo, segno che ha costruito buone fondazioni alla costruzione della cultura dei suoi allievi… Aggiungiamo la frustrazione di un lavoro dove il Capo è lì che ti controlla tutto affinchè non sia dispiaciuta la proprietà, la classe politica cittadina ed infine le Istituzioni governative locali. Insomma non ci sono spazi reali per fare del Giornalismo … l'ho scritto con la 'G' maiuscola, parlando di giornalismo a Latina. 

  10. massimo74 ha detto:

    Dopo La Provincia, anche Latina Oggi in data 7/4/2007 ha pubblicato  un buon articolo relativo all'iniziativa delle Associazioni.

    Grazie.

    Massimo de Simone

    Allegato: istanzaLTOGGI.JPG