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L’Atral sicuramente non fornisce un servizio decente, viste le continue corse saltate, il non rispetto degli orari, i veicoli che sembrano carri bestiame.
Ma il problema del trasporto locale secondo me, è la mancanza della visione complessiva. Le corse non sono funzionali ai bisogni dei passeggeri.
Mi spiego meglio:
– I percorsi sono per lo più circolari e in un solo senso, anziché lineari a doppio senso. Impedendo di fatto a molti viaggiatori di usarle per il ritorno.
– Gli orari sono discontinui e vanno imparati a memoria, e come se non bastasse, le corse fanno percorsi diversi secondo l’orario.
– Le coincidenze tra le corse sono praticamente inesistenti.
– In alcuni orari capita spesso di vedere corse diverse che fanno quasi lo stesso percorso allo stesso orario, per cui il primo bus cammina pieno e gli altri tre in coda viaggiano vuoti, il tutto si ripete esattamente dopo un’ora.
Insomma sembra che i percorsi e gli orari siano stati studiati ognuno per conto suo, con la pretesa di andare dappertutto, ma senza tenere presente le possibili coincidenze. Il risultato è che non si va da nessuna parte o al massimo non si ritorna indietro. Nell’augurata ipotesi che le coincidenze ci fossero, bisogna pagare un biglietto per ogni mezzo usato. Cosa che succede solo a Latina.
Se si vuole rilanciare il trasporto locale bisogna avere il coraggio di mettere tutto in discussione; orari, percorsi, mezzi, tariffe, parcheggi ecc.
Si deve partire dal presupposto che non si può passare in tutti i vicoli della città, ma si devono servire tutte le strade principali e con orari che coprano tutta la giornata. Bisogna accettare che un utente debba fare anche 200 o 300 metri a piedi fino alla fermata in cambio di un percorso più diretto e rapido con coincidenze sicure in tempi ragionevoli.
Insomma si deve pianificare da capo tutto il trasporto locale, magari in sintonia con altri soggetti come Cotral e Trenitalia.
E questo spetta all’amministrazione comunale ed in particolare all’ufficio mobilità, altrimenti anche se si affiderà il servizio ad un altro soggetto, dopo una gara, resteranno inalterati tutti i problemi che ci sono ora riguardo la funzionalità del sistema trasporto a Latina.
Stefano
Stefano, concordo pienamente. Quelle poche volte che ho tentato di usare il servizio pubblico ho avuto la medesima sensazione.
Salvatore
E naturalmente ATRAL è una delle società componenti Metrolatina, che gestirà vita naturaldurante il Translhor.
Vorremmo farla uscire dalla porta per evidente incapacità di gestione, ma rientrerà immediatamente dalla finestra.
Il fatto è che se gestirà in tal modo anche questo benedetto trenino, sarà il comune, cioè tutti noi, ad andarci di mezzo (vedi convenzione capestro).
Ovvio no?
Massimo.