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San Sebastiano, la relazione del comandante Marchionne

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  1. Salvatore ha detto:

    Vorrei commentare due aspetti della relazione del Colonnello Lidano Marchionne, comandante del corpo dei Vigili Urbani di Latina. 

    L’Ufficiale lamenta che “Purtroppo numerosi continuano ad essere gli episodi di reazione all’accertamento delle infrazioni da parte dei trasgressori che, sempre più spesso, assumono nei confronti degli Agenti atteggiamenti irriguardosi ed arroganti, quando non addirittura minacciosi e violenti”. Quanto denunciato dal Comandante Marchionne (per il secondo anno consecutivo ormai, infatti anche l’anno scorso lamentò la medesima cosa) è davvero scandaloso ed è un indizio dello scarso attaccamento alle Istituzioni che contraddistingue molti cittadini latinensi e del ripudio di quel patto sociale che dovrebbe essere alla base della convivenza civile.  L’arroganza contro il Vigile è il sintomo dell’insofferenza verso l’ordine costituito, dell’anarchia che serpeggia, dello scarso senso civico e dell’illegalità diffusa.  Detto questo però bisogna riconoscere che anche le Istituzioni hanno la loro porzione di responsabilità. Faccio un esempio per tutti: il lampeggiante blu. In tutti i paesi civili alla vista del lampeggiante della polizia (o dell’ambulanza o dei Vigili del Fuoco) scatta immediata la reazione degli automobilisti. Il lampeggiante è un ordine di evacuazione, è una richiesta immediata di precedenza, è un ordine perentorio di fermarsi. Proprio l'altro ieri (20 gennaio) a Bruxel, mentre percorrevo a piedi una larga strada del centro è sopraggiunta una Citroen della polizia col lampeggiante acceso. Avreste dovuto vedere lo spettacolo: la strada s’è svuotata come per incanto. Qui da noi invece, a causa dell’abuso che si fa del lampeggiante blu, esso non ha più alcun significato. Quante volte abbiamo visto un’auto della polizia percorrere chilometri e chilometri col lampeggiante acceso, così, tanto per fare scena? Quante volte abbiamo visto i Vigili del Fuoco rientrare mestamente da un intervento… coi lampeggianti accesi, così, giusto per indolenza? Quante volte abbiamo visto il lampeggiante blu sull’auto di un “castarolo” arrogante? Questo è solo un esempio, ovvio! ma se ne potrebbero fare molti altri. Il rispetto è qualcosa che bisogna conquistarsi sul campo e che bisogna meritare. Il rispetto si guadagna con un comportamento irreprensibile, intransigente, trasparente, giusto, disponibile, ma scevro da compromessi. Un poliziotto (ma anche un Vigile, un CC…) con la divisa trasandata, con la barba incolta, un poliziotto che sfumazza o che chiacchiera animatamente al cellulare, un poliziotto così, dicevo, chiaramente non ispira fiducia e non merita rispetto. Anche un poliziotto indolente alle richieste di aiuto dei cittadini danneggia in modo irreparabile l’immagine dell’uniforme che indossa. Ecco poi che quando un poliziotto contesta un’infrazione c’è chi si sente autorizzato a mancargli di rispetto e ad assumere “atteggiamenti irriguardosi ed arroganti, quando non addirittura minacciosi e violenti”. Anche la televisione non aiuta di certo! La martellante pubblicità di TIM ad esempio, ci propone un Christian  De Sica nei panni di un Vigile Urbano (chiaramente in servizio, dato che veste l’uniforme) perennemente impegnato in trastullamenti vari che nulla hanno a che fare col suo ruolo istituzionale. Ciò non aiuta certo a diffondere un’immagine di professionalità, e non suscita il dovuto sentimento di rispetto per la figura del Vigile, anzi veicola l’idea del frescone che si fa i beati fatti suoi a spese dei contribuenti. Piena solidarietà quindi ai Vigili quando vengono trattati senza il dovuto rispetto, ma anche l’esortazione a  sapersi “guadagnare” questo rispetto. 

    ************* 

    L’altro argomento che vorrei commentare… non sono riuscito a trovarlo! Nella sua relazione il Comandante infatti non menziona il vandalismo. Eppure i vandali stanno devastando la nostra città, stanno distruggendo ogni manufatto, stanno smontando pezzo per pezzo ogni opera pubblica, stanno imbrattando i segnali stradali, i muri, le strade le case… Latina è una città ostaggio dei teppisti e dei vandali, il degrado aumenta a vista d’occhio, eppure il Comandante Marchionne non ne parla. A parte un generico riferimento alla necessità di “educarli” [i cittadini] e “di contenere fenomeni di degrado sociale”, per il Colonnello il problema vandalismo non esiste. Già lo scorso anno avevo trovato raccapricciante questa svista; adesso questa svista sta diventando un silenzio assordante. 

    Salvatore Antoci