Archivio Giornaliero: Gennaio 15, 2008

La politica debole (da Il tempo)

Riporto qui di seguito, un interessante articolo, pubblcato stamane nella prima pagina de Il tempo, edizione di Latina, nel quale si tratta un argomento che ci tocca da vicino.

In effetti, l'autore stesso, Fabio Benvenuti, cita il Comitato Q4 Q5, con un chiaro riferimento al nostro sito e alla nostra associazione, a testimoniana della continua crescita di comitati e associazioni di cittadini, spontanei, che danno l'immagine di un politica debole, incapace di rispondere da sola alle questioni cui è preposta.

Sostanzialmente, potrei essere d'accordo, ma per certi versi non lo sono affatto.

Mi spiego:

il fatto che i cittadini si uniscano per sopperire alle lacune della politica credo sia una questione in un certo senso contraddittoria. I cittadini sono la politica, i cittadini sono parte integrante della polis della città, sono l'interfaccia o meglio l'interlocutore principale della politica e dei politici.

Non c'è, o non dovrebbe esserci, a mio parere, una così netta distinzione tra chi ci rappresenta e chi è rappresentato. La politica deve continuare ad essere esercitata da entrambe, in una sorta di legame indissolubile e collaborativo nel tempo, non solo ogni 5 anni, e per 5 secondi, quando cioè si mette quella famosa crocetta.

Io quindi direi che se c'è una parte che è diventata debole, qualla sono i cittadini, sempre più deleganti, sottomissivi, rinunciatari e sfiduciati.

E' tempo quindi, casomai, di rafforzare i cittadini, non i politici che di potere ne hanno fin troppo e la costituzione di associazioni, comitati e, perchè no, siti come questo, sono in tal senso gli assoluti benvenuti.

E' solo attraverso una forte crescita della cittadinanza ed una partecipazione costante, nonchè l'esercizio del controllo, che i politi e la poilitica potranno veramente cambiare. Non aspettiamoci nulla da nessun politico….. anche il migliore di questi, una volta salito sullo scalino, ci perderà di vista se i cittadini non saliranno anche loro. Continuerà a vivere in un mondo tutto suo, legato unicamente alla ricerca del consenso e agli interessi di partito. Di esempi ne abbiamo a milioni, inutile aspettare il Messia !

Se crediamo ancora nella politica, facciamola funzionare, offriamo a chi si è proposto in nostra rappresentanza l'interfaccia attiva con la quale esercitare la sua professione…e non a caso ho parlato di professione, perchè quella del politico la ritengo di tutto rispetto, rispetto però che deve essere meritato anche sulla base di quanto saprà leggere ed ascoltare la volontà popolare, questa si, oggi, poco manifesta e troppo debole.

Ferdinando Cedrone