Archivio Mensile: Dicembre 2007

AUGURI WWW.Q4Q5.IT !

Q  uesta volta non ho voluto enfatizzare il compleanno torta 2 annidi www.q4q5.it, ma come voi ricorderete esattamente due anni fa, alla presenza del Sindaco Zaccheo e della allora Presidente della Circoscrizione Marilena Sovrani, e di numerose altre figure Istituzionali della città, IL 3 DICEMBRE DEL 2005, veniva inaugurato il nostro portale.

A due anni di distanza hanno aderito con la registrazione più di 700 utenti (di cui almeno l' 80% residenti in Q4 Q5) , circa 25.000 persone diverse anno visitato il nostro portale almeno una volta (ma c'è chi lo visita anche più volte al giorno), sono stati scritti migliaia di post ed aperte centiania di discussioni su temi specifici e vari. Migliaia sono pure le news pubblicate e altri e tanti i commenti alle news.Mai come in questi due anni, credo di poter affermare, Q4 e Q5 sono stati oggetto di attenzione da parte dei mass media locali e molto spesso grazie alle notizie provenienti dal sito.

Ci siamo sforzati di mantenere il massimo dell'equilibrio politico possibile, non elemosinando però le giuste critiche alle amministrazioni quando abbiamo ritenuto questo, più che legittimo, doveroso.

Abbiamo altresì collaborato con le stesse in molte occasioni, ricordo ad esempio la festa dell'albero e la pulizia dell'oasi verde, ed in tal senso abbiamo dimostrato di non essere prevenuti, ma di lavorare unicamente per il bene dei quartieri e della città.

Non abbiamo mai chiesto la luna, ma solo opere e servizi che in quartieri con più di 20.000 abitanti, negli anni 2000, non possono mancare.

Qualcuna delle richieste è stata soddisfatta, qualcuna lo sta per essere, altre spero lo saranno.

Abbiamo avviato e realizzato diverse importanti iniziative delle quali ne ricordo solo alcune:

Tav. Rot. sulle Antenne; Pulizia Oasi Verde; Festa dell'albero; Siti In Incrocio a Raso; Tav. Rot. sui Consorzi; Raccolta firme per le Poste; Manifestazione il Piazza del Popolo per l Campo di Calcio, Confronto Candidati Sindaco; Conferenza sulla Metro Leggera, 2 feste di Natale (e la terza la realizzeremo il 15 dicembre) …etc etc etc.

Dal sito è nata l'associazione Quartieri Connessi, presieduta da Salvatore Antoci, attraverso la quale si sono potute realizzare alcune delle precedenti iniziative.

Il merito di tutto ciò non può essere legato unicamente allo staff del portale, ma a tutti gli utenti (in particolare quelli registrati) che hanno offerto il loro piccolo o grande contributo sostenendo e qualche volta promuovendo, le nostre iniziative.

Per chiudere non posso non ringraziare, con tutto il cuore, tutti coloro che mi sono stati vicini (l'intero Staff) anche in momenti non facili nei quali non posso nascondere qualche momento di demoralizzazione e voglia di mollare.

Ora però, che il portale dei quartieri è diventato per molti "vicini" ma anche per molti altri cittadini di altre zone della città, un punto di riferimento, sento il dovere, oltrechè il piacere, di continuare, sperando ancora una volta nell'aiuto e nella collaborazione di tutti voi.

Infinite Grazie.

BUON COMPLEANNO…… Q4Q5.IT !!

Ferdinando Cedrone  torta

p.s.  Lo Staff di www.q4q5.it è così composto:

Ed in ordine alfabetico gli altri membri del direttivo e della redazione di www.q4q5.it

Per la parte tecnica

 

Aeroporto: ancora una chance ?

 

ORDINE DEL GIORNO

Il Consiglio Provinciale di Latina Il Consiglio Comunale di Latina

Considerato

Che tutte le analisi, sia di parte pubblica che privata, sulle quali gli enti territoriali sono chiamati a costruire le azioni e programmare gli interventi, evidenziano la esigenza di realizzare un "sistema infrastrutturale" quale condizione sine qua non per consentire un rilancio concreto e consolidato del tessuto economico sociale del territorio provinciale.

Ritenuto

che fattore indispensabile per una reale e concreta programmazione economica di medio lungo periodo è la precostituzione di quelle condizioni minime per garantire al territorio provinciale i mezzi e gli strumenti per l’accesso alla competizione globale, anche al di là dei confini nazionali, al fine di cogliere ed attrarre sul territorio investimenti ad alto valore aggiunto che diano vigore al tessuto produttivo, che supportino sistemi di filiera, che creino occasioni di lavoro e sostegno ai redditi.

Rilevato

che mettere in campo una gestione strategica del territorio significa valutare, costruire, sostenere una visione di insieme sulla quale far confluire le sinergie di gruppo e fare sistema per indirizzare la nostra economia verso il mercato globale e che per una condivisione di tali intenti è necessario unire le potenzialità e le risorse di ognuno, per una maggiore promozione e rivalorizzazione del territorio;

Rilevato

che la pianificazione territoriale per la realizzazione dell’Aeroporto Commerciale è stata inserita nel Patto Territoriale Centro-Nord pontino, sottoscritto in data 13/02/1997 dalla Regione Lazio, Provincia di Latina, CCIAA, i Comuni di Latina, Aprilia, Bassiano, Cori, Cisterna, Pontinia, Prossedi, Sabaudia, Sezze, Sermoneta, Rocca Massima, Roccagorga, Priverno, Roccasecca e Norma, dalla PRO.SVI, dall’Assindustria, dalla Federlazio, dalla CNA e vari istituti di credito tra i quali BDS, MPS, BNL e Banca di Roma;

Atteso

che da tempo la Provincia il Comune di Latina hanno intrapreso un percorso destinato a cogliere l’obiettivo di insediare a Latina il terzo aeroporto regionale avviando i necessari studi e le opportune progettazioni;

Considerato

che lo sviluppo e la crescita economica della Provincia di Latina è l’interesse primario condiviso, ed è sui fattori essenziali capaci di influenzare le scelte e le determinazione degli investitori, che dobbiamo lavorare di intesa e di concerto al fine di meglio realizzare gli obiettivi e le priorità ritenute comuni e verso le quali indirizzare ogni tipo di intervento azione o strategia;

Rilevato

che l’interesse all’insediamento di uno scalo aereo civile è fortemente condiviso dalla Provincia di Latina e dal Comune di Latina ed ha trovato altresì formale condivisione anche da parte della Giunta Regionale del Lazio, la quale ha palesato la intenzione di insediare presso il capoluogo pontino un aeroporto civile in quanto strumento atto a favorire quelle politiche di sviluppo ed il processo verso il rilancio dell’economia provinciale messe in campo sia dalla Provincia che dal Comune, rispondendo, al contempo, alla richiesta di infrastrutture e sistemi moderni di mobilità, da ultimo nel protocollo d’intesa (c.d. progetto Latina) siglato dal Presidente Marrazzo non più di qualche mese fa;

Atteso

che da tempo la Provincia ha intrapreso un percorso destinato a cogliere l’obiettivo di insediare a Latina il terzo aeroporto regionale costituendo una apposita Società di scopo la "Aeroporto di Latina SpA" ;

Preso atto

che la Regione Lazio ha approvato con Deliberazione della Giunta Regionale in data 23 febbraio 2006 le "Linee guida del Piano Regionale della Mobilità, dei Trasporti e della Logistica" nell’ambito del quale sono state tracciate le linee guida dell’assetto aeroportuale regionale; ed in particolare, per quanto attiene all’aeroporto di Latina, si stabilisce che "verrà adeguatamente attrezzato per accogliere il traffico charter e low – cost trasferito da Ciampino. Questo aeroporto, per la sua ubicazione a circa 45 minuti da Roma, si presta particolarmente: per accogliere il traffico passeggeri con collegamenti su gomma e rotaia già presenti e che verranno rinforzati nonché per accogliere, come già accennato, il traffico turistico diretto a Roma e Napoli oltre alle aree turistiche del Circeo, del litorale di Formia e Gaeta e le isole pontine";

Rilevato ancora

che la Regione Lazio, nel DPEFR ha esplicitamente considerato prioritaria la realizzazione di uno scalo aeroportuale civile a Latina; che le ragioni sopra rappresentate motivano la necessità della realizzazione dell’aeroporto, fortemente auspicata anche da tutte le parti sociali che sul territorio pontino, operano, producono, investono, intenzione formalizzata nell’intesa di programma sottoscritta lo scorso luglio 2007, nell’ambito del Tavolo di Partenariato Sociale della Provincia di Latina dalla CGIL, CISL, UIL, UGL, Confindustria, Federlazio e CCIAA;

* * * * *

Per tutte le considerazioni e motivazioni addotte nella narrativa del presente atto, Il Consiglio Provinciale di Latina ed il Consiglio Comunale di Latina

Convengono

Che la realizzazione di grandi opere infrastrutturali di interesse almeno regionale deve vedere il concorso strategico attivo delle Province e dei territori interessati;

Concordano di confermare

  • l’indicazione espressa dalla Regione Lazio nel Documento programmatico "Linee Guida del Piano regionale della Mobilità dei trasporti e della Logistica" , condiviso dalle stesse Provincia di Latina e Comune di Latina, che individua la struttura aeroportuale del Comami come la più adatta;

     

  • la volontà di realizzare una struttura aeroportuale civile al servizio del territorio della Provincia di Latina nell’ambito del territorio del Comune di Latina;

    Si impegnano

     

  • ad attivarsi per favorire in ogni modo possibile la realizzazione di uno scalo aeroportuale civile nell’ambito del territorio del Comune di Latina, ivi compresa la necessità di commissionare uno studio di altissima professionalità e specializzazione al fine di confutare anche dal punto di vista tecnico le determinazioni assunte dall’ENAC, dalle Regione e dal Ministero dei Trasporti in relazione al ventilato sito di Viterbo;

    Chiedono

       

    • al Presidente della Giunta regionale di porre in essere ogni opportuna azione al fine di garantire il rispetto degli indirizzi già fissati dalla Giunta e dal Consiglio Regionali, mantenendo così gli impegni già assunti formalmente all’atto della sigla del "progetto Latina";

      Auspicano

      • di intervenire nella seduta del Consiglio regionale del prossimo 5/12/2007 al fine di sensibilizzare e portare all’attenzione del Consiglio regionale la problematica in oggetto.

         

       

    • l’ampliamento di società mista già presente aeroporto di Latina SpA alla presenza della Provincia di Frosinone, dei Comuni di latina e Frosinone, delle imprese, nonché delle associazioni presenti sul territorio e degli altri comuni che intendono aderirvi per porre in essere gli studi, i progetti e le pianificazioni necessarie alla realizzazione dello scalo civile presso del Lazio meridionale;

      Aderiscono

       

    • Alla manifestazione pubblica del 19/12/2007 indetta dalla CGIL, CISL, UIL e UGL invitando alla massima partecipazione;

      Chiedono

       

    • Che la Regione istituisca un tavolo permanente di confronto tecnico politico con le province interessate, i Comuni, la società indicata, le forze sociali, per determinare definitivamente il nuovo scalo civile del Lazio a Latina attesa la competenze ed esclusiva della Regione Lazio.
    • Il Mare avanza !

      COMITATO SPONTANEO PER IL TERRITORIO DI LATINA

      Sede: Via Macchiagrande 43 – 04100 B.go Sabotino LT

      Tel: 0773/648120  Cell: 328/4526104

         

       

       

      B.go Sabotino, 03 Dicembre 2007

       

        Al Sig. Sindaco di LatinaOn. Vincenzo ZaccheoOggetto: Il mare avanza  I nostri amministratori sognano opere faraoniche, corro dietro l’aeroporto che non c’è, mentre il mare ingoia la strada Lungomare. La grossa mareggiata che si sta abbattendo sul litorale sta causando una grande voragine nei pressi dello stabilimento “Can Cun”, portandosi via anche la passerella in legno. Se i nostri amministratori non prendono sul serio la cosa, si rischia di vedere il mare oltrepassare la strada lungomare. Tutto questo è vergognoso! Il Lido di Latina è completamente abbandonato a se stesso! Questo Comitato denuncia il grave pericolo che rappresenta la mareggiata, mettendo in serio rischio la strada e gli stabilimenti balneari.  

                                                                                                                               

                                                                                                                       Il Presidente

                      Giovanni Delle Cave

      Una Scuola al piccolo Eroe

      Da: Bruno Mucci
      Data: 12/03/07 10:40:31
      A: Amici
      Oggetto: Presto una scuola di Latina sarà intitolata ad un piccolo grande eroe
       

      Iqbal Masih, nato nel 1983 nel Pakistan a Muritki, un villaggio a 30 km da Latore, all’età di quattro anni venne venduto da suo padre, per 12 dollari, come schiavo a un fabbricante di tappeti. E' l'inizio di una schiavitù senza fine: gli interessi del "prestito" ottenuto dal padre in cambio del lavoro del piccolo Iqbal non faranno che accrescere il debito, il riscatto del bambino diventerà impossibile.
      Incatenato al suo telaio, Iqbal inizia a lavorare per più di dodici ore al giorno. Una vita attraversata anche da sevizie di ogni tipo, che condurrà sino ai dieci anni di vita.
      Nel 1992 Iqbal, insieme ad altri bambini, evade dalla fabbrica di tappeti per assistere alla celebrazione della “giornata della libertà” organizzata dal Fronte di Liberazione dal Lavoro Schiavizzato (BLLF). Per la prima volta sente parlare di diritti e di bambini che come lui vivono in condizione di schiavitù.
      Decide di salire sul palco e raccontare la sua storia: il suo improvvisato discorso fa scalpore e nei giorni successivi verrà pubblicato dai giornali locali. Durante la manifestazione conosce Eshan Ullah Khan, leader del BLLF, il sindacalista che lo farà liberare e lo guiderà verso una nuova vita, spesa tra la scuola ed impegno sindacale in difesa dei diritti dei bambini.
      Ben presto Iqbal Masih diventa simbolo e portavoce del dramma dei bambini lavoratori di tutto il mondo. Ma la storia della sua ‘riconquistata’ libertà è breve:il 16 aprile 1995 viene assassinato a bruciapelo mentre gioca tra i vicoli della sua città natale, Muritki, da due sicari della mafia pachistana dei tappeti.

      Un abbraccio
      Bruno

      I programmi di “Libera Latina”

      Da Libera Latina.

      ——————– Mercoledì 5 Dicembre alle ore 18:00 ——————–
      Presso l'artigiancoop di Piazza A.Moro, un coordinamento di
      Libera sul seguente o.d.g.:
      1. iniziative per il progetto "Insieme per le Regole – Diamo un vero
      piano regolatore alla città di Latina";
      2. iniziative per una cena con gli amici "Io sto bene con i rumeni, i
      tunisini, i filippini e con tutti gli altri esseri umani";
      3. iniziative per Carovana antimafia: 15 Marzo a Bari, "Giornata della
      memoria e dell'impegno".
      ——————– Mercoledì  19 Dicembre alle ore 17:00 ——————–
      La presentazione del libro "*Delitto Imperfetto" con la presenza
      dell'autore Nando Dalla Chiesa, presso il Liceo Scientifico Ettore
      Majorana di Latina.
      Un libro che parla dell'assassinio del generale Dalla Chiesa, ucciso
      dalla mafia .L'iniziativa promossa da Libera in collaborazione con
      l'ARCI  e il quotidiano on-line "I cittadini".
      ——————– Dal 22 Dicembre al 6 Gennaio ——————–
      Presso il centro Il Gabbiano, su iniziativa di Libera in
      collaborazione con l'ARCI e "I cittadini", verrà allestita una mostra
      fotografica sul tema "Latina ai Margini"" realizzata da Antimo Turri,
      Fabio Di Cecca, Simona Strozzi.
      Un ritratto della marginalità  in questa città. Si mette in evidenza,
      attraverso le immagini, come vi sia un'assenza di regole e di una
      politica attenta ai bisogni delle Persone.
      Per saperne di più www.libera.it . o www.icittadini.it .

      I primi effetti della nostra conferenza

      Segnaliamo con piacere il seguente comunicato stampa del consigliere Fabrizio Cirilli, al quale spero farà seguito anche una sovrapponibile azione di altri consiglieri e di altri gruppi di opposizione e perchè no di maggioranza.

      Ferdinando Cedrone 

      Latina 30 novembre 2007 

       COMUNICATO STAMPA METROTRANVIA: FERMIAMOLI

      Tra breve, con i lavori di realizzazione della metrotranvia, Latina inizierà a vivere l’ennesimo incubo che rischierà di portare il Comune alla bancarotta. Oggi, nonostante i ripetuti segnali di allarme lanciati a chi ci sta amministrando che, di fatto, ha esautorato il Consiglio Comunale da tutto il processo decisionale, ci troviamo vicini all’apertura di cantieri di cui, molto probabilmente, non vedremo mai la fine e che comporteranno sperpero di soldi pubblici e sacrifici dei cittadini. Ancora una volta viene “venduto” ai cittadini l’ennesimo grande sogno che indebiterà la nostra città. 

      Quella che è stata illustrata come un’opera mostrata come a costo zero per le casse comunali in realtà, già ora, ha dei costi rappresentati dalla parte di finanziamento pubblico alla realizzazione che non è coperto dal CIPE e che il comune si è accollato per € 2.342.000 e che dovrà pagare nel 2009 oltre lo stanziamento iniziale di € 200.000 per cinque anni a partire dall’anno 2009 per coprire gli eventuali mancati incassi da biglietti.

       Quello che però rischia di far saltare ogni già precario equilibrio delle nostre casse comunali è il fatto che il Comune si è assunto tutti i rischi economici derivanti dall’opera ed in particolare dal non rispetto dei dati previsti a base dello studio di fattibilità e del piano economico per quanto riguarda i costi di realizzazione, i finanziamenti pubblici alla costruzione ed alla gestione, le spese di gestione ed i  ricavi da traffico.  

      In poche parole il Comune dovrà corrispondere un costo non ancora quantificato ma di enorme impatto considerato che tutto il piano realizzativo e gestionale dell’opera si fonda sembrerebbe costruirto su dati errati. Bastino solo due elementi: lo studio di fattibilità dell’opera è costruito su ipotesi di convenienza per il cittadino, in termini di costi e tempi, all’uso del nuovo mezzo pubblico. Dati che anche ad una semplice sperimentazione pratica risulterebbero non veri. Lo studio prevede inoltre che il Comune “convinca” il cittadino ad usare il nuovo mezzo pubblico attraverso il ricorso “ad una politica restrittiva di circolazione delle auto private e di scoraggiamento della sosta”. In poche parole, al di là della reale ed attuale convenienza, il cittadino sarà di fatto costretto, non è dato ad oggi sapere attraverso quali concreti decisioni amministrative, ad usare il nuovo mezzo.

       

      Cosa ancora più rilevante e devastante per il futuro delle casse comunali è che il piano economico di gestione dell’opera prevede per i prossimi 30 anni dal momento in cui l’opera è stata realizzata, contributi regionali a valere sul fondo regionale ai trasporti per oltre 7 milioni di euro l’anno del tutto aleatori. Contributi che deve essere chiaro non sono veritieri perché tecnicamente non è possibile fissare un impegno per 30 anni sul fondo regionale, perché non risulta esistere alcun atto della Regione Lazio che impegni a favore di Latina e della metrotranvia finanziamenti regionali e perchè ad oggi il comune di Latina  riceve un contributo regionale per tutto il trasporto pubblico locale di € 2.350.000,

       Sia chiaro che avendo il piano economico finanziario a base dell’opera considerato i 7 milioni di euro regionali, sarà il comune che dovrà assicurarli sia nella quantità che nella tempistica di erogazione indipendentemente da quello che farà la Regione. 

             L’incoscienza di chi ci amministra ci porterà ad avere un bilancio comunale che sarà in grado di pagare gli stipendi del personale comunale, i debiti di Latina Ambiente ed i debiti della metrotranvia.  E’ per questo che occorre fermarli. 

      Per quanto ci riguarda, al di là delle denunce verbali, abbiamo depositato interrogazioni sui molti aspetti critici ed un ordine del giorno in cui chiediamo la sospensione di tutto l’iter realizzativo sino a che, anche in sede di Consiglio Comunale, non vi siano ampie rassicurazioni sui punti critici emersi.

         Lista Progetto per Latina                                                                                                                       

      Un segnalazione andata a buon fine

      Data: 12/03/07 09:07:02
      Cc: Vincenzo Spica
      Oggetto: segnalazione andata a buon fine

       

      Carissime operatrici dell sportello del cittadino, volevamo informarvi che in seguito alla nostra del 19 novembre 2007 e alla vostra rapida azione, la segnalazione nella quale si riportava che
      Nel semaforo a raso in uscita dal quartiere Q4 la lampada del "rosso" risulta essere fulminata.
      Inoltre sempre nei paraggi nella tubazione dell'acqua bianca (potabile) è presente una piccola perdita dal marciapide.
      ha portato i seguenti risultati:
      Sia la lampada che la perdita sono state riparate !

      Infinite grazie,
      Vincenzo Spica e Ferdinando Cedrone

      Le problematiche degli Scout

      Essendo gli scout una associazione a carattere educativo rivolta ai giovani che popolano i ns. quartieri, riteniamo apportuno far emergere alcune problematiche locali che riguardano da vicino i 'nostri' ragazzi e la comunità intera.

      Stefano

      Attenzione ai fili scoperti

      Ricordate i fili scoperti dei faretti sotto la struttura dell'Aula verde, segnalati da Salvatore  ?

      A pochi passi, ed esattamente all'interno dell'edificio dovre dovrà sorgere il chiosco-punto tistoro devastato dai vandali, sono presenti diversi fili scoperti che, se presente l'energia elettrica potrebbero essere pericolosissimi per i bambini che gionalemente frequentano il parrco giochi.

      VINCENZO

      Tram Leggero: Aggiornamenti da Padova

      Fate attenzione a quello che capita a Padova, questa e' una sentenza della Cassazione che da' ragione a una signora caduta su un binario di un tram normale di Ravenna , sotto e' riportato l' articolo del Gazzettino che sembra RALLEGRARSI come del resto gli altri articoli dei Giornali " servi del potente di turno !!!"  del fatto che il Magistrato ritenga il Sindaco INNOCENTE ora spete che se vi mettono la monorotaia e cadete NON DENUNCIATE IL SINDACO  ma avrete davanti dai 15 anni in su' per fare una CAUSA CIVILE E PENSATE A QUANTI SOLDI VI COSTERA' !!!!!!

       Gino De Pauli

       

      Corte di Cassazione – Sentenza n. 23924/2007
       
       pubblicato il: 20/11/2007
       
       
       
       
       Corte di Cassazione – Sentenza n. 23924/2007
      ——————————————————————————–
       
       
        
       
      Cassazione – Sezione terza civile – sentenza 9 ottobre – 19 novembre 2007, n. 23924 Presidente Varrone – Relatore Federico Pm Scardaccione – difforme – Ricorrente F. – Controricorrente Comune di Ravenna Svolgimento del processo F. Maria conveniva in giudizio dinanzi al Tribunale di Ravenna il Comune di Ravenna per sentirlo condannare al risarcimento dei danni da lei patiti il 21.5.91 allorquando, mentre percorreva a bordo di un ciclomotore la via Antico Squero in Ravenna e si apprestava a svoltare a sinistra, la ruota anteriore del mezzo si infilava nella rotaia di un binario che in quel punto tagliava la strada, provocando la sua caduta in conseguenza della quale riportava lesioni. Il Comune si costituiva contestando la domanda e negando che vi fosse stata un'insidia o un trabocchetto. Con sentenza depositata il 27.7.00 il Tribunale adito, ritenendo applicabile alla fattispecie la previsione dì cui all'art. 2051 c.c., condannava il Comune di Ravenna al risarcimento dei danni in favore dall'attrice, liquidandoli in £ 49.839.617, oltre rivalutazione ed interessi.
      Avverso tale decisione proponeva appello il Comune, cui la F. resisteva.
      Con sentenza depositata il 7.8.03 la Corte di Appello di Bologna accoglieva il gravame, rigettando la domanda proposta dalla F. .

      Quest'ultima ha, quindi, proposto ricorso per cassazione avverso la sentenza suddetta, affidandosi a due motivi, mentre il Comune ha resistito con controricorso. La F. ha depositato anche una memoria.

      Motivi della decisione

      Con il primo motivo la ricorrente lamenta la violazione dell'art. 2051 c.c., avendo la Corte di merito erroneamente ritenuto che in presenza di un uso ordinario e generale, da parte dei cittadini, dei beni demaniali che presentino notevole estensione, per questo solo fatto la P.A. sarebbe esente da responsabilità ex art. 2051 c.c.

      Con il secondo motivo lamenta invece omessa o in sufficiente motivazione circa un punto decisivo della controversia, e cioè la sussistenza o meno del potere di controllo e di vigilanza sul bene demaniale in questione da parte dell'ente territoriale.

      I due motivi, che possono esaminarsi congiuntamente per la loro stretta connessione, sono fondati.

      Giustamente, infatti, la ricorrente si duole che in ordine ai danni subiti dall'utente in conseguenza dell'omessa o insufficiente manutenzione delle strade pubbliche la Corte territoriale abbia in modo aprioristico ritenuto che il referente normativo per l'inquadramento della responsabilità della P.A. è costituito, non dall'art. 2051 c.c. che sancirebbe una presunzione inapplicabile nei confronti della P.A. con riferimento ai beni demaniali quando siano oggetto di un uso generale ed ordinario da parte dei terzi, ma dall'art. 2043 c.c., che impone invece, nell'osservanza della norma primaria del "neminem laedere", di far sì che la strada aperta al pubblico transito non integri per l'utente una situazione di pericolo occulto. In realtà, la Corte di merito ha fatto proprio un orientamento giurisprudenziale ormai obsoleto e che non tiene conto dell'evoluzione della giurisprudenza in subiecta materia a partire dalla nota pronuncia n. 156 del 10.5.1999 della Corte costituzionale. La quale ebbe, infatti, ad affermare il principio che alla P.A. non era applicabile la disciplina normativa dettata dall'art. 2051 c.c. solo allorquando "sul bene di sua proprietà non sia possibile – per la notevole estensione di esso e le modalità di uso, diretto e generale, da parte di terzi – un continuo, efficace controllo, idoneo ad impedire l'insorgenza di cause di pericolo per gli utenti".

      Ne deriva che, secondo tale autorevole interprete, il fattore decisivo per l'applicabilità della disciplina ex art. 2051 c.c. debba individuarsi nella possibilità o meno di esercitare un potere di controllo e di vigilanza sui beni demaniali, con la conseguenza che l'impossibilità di siffatto potere non potrebbe ricollegarsi puramente e semplicemente alla notevole estensione del bene e all'uso generale e diretto da parte dei terzi, considerati meri indici di tale impossibilità, ma all'esito di una complessa indagine condotta dal giudice di merito con riferimento al caso singolo, che tenga in debito conto innanzitutto degli indici suddetti. In questa direzione si è orientata anche negli ultimi anni la giurisprudenza di questa Corte, i cui più recenti arresti hanno segnalato, con particolare riguardo al demanio stradale, la necessità che la configurabilità della possibilità in concreto della .custodia debba essere indagata non soltanto con riguardo all'estensione della strada, ma anche alle sue caratteristiche, alla posizione, alle dotazioni, ai sistemi di assistenza che lo connotano, agli strumenti che il progresso tecnologico appresta, in quanto tali caratteristiche acquistano rilievo condizionante anche delle aspettative degli utenti, rilevando ancora, quanto alle strade comunali, come figura sintomatica della possibilità- del loro effettivo controllo, la circostanza che le stesse si trovino all'interno della perimetrazione del centro abitato (v. Cass. n. 3651/2006; n. 15384/2006).

      Questo procedimento di verifica in merito all'esistenza del potere di controllo e vigilanza di cui si discute, come è stato dimostrato correttamente dalla ricorrente mediante trascrizione nel ricorso di significativi passaggi della decisione di primo grado (v. pag. 6 del ricorso), è stato puntualmente eseguito dal Tribunale di Ravenna, e con esito assolutamente affermativo, mentre è stato totalmente omesso dalla Corte di merito, che si è trincerata dietro l'inapplicabilità in via di principio dell'art. 2051 c.c. alla manutenzione delle strade da parte della P.A.

      Ne consegue che, non risultando essere stata oggetto di appello da parte del Comune di Ravenna la questione relativa al potere di controllo, debba ritenersi che tale accertamento di fatto, come premessa indefettibile e fondamento logico-giuridico della pronuncia sulla domanda di responsabilità fatta valere dalla rincorrente, abbia ormai acquistato efficacia di giudicato interno, del quale occorre tener conto nel prosieguo della causa ai fini della decisione nel merito.

      La sentenza impugnata va, dunque, cassata, con rinvio della causa ad altra sezione della Corte di Appello di Bologna, che dovrà attenersi ai principi di diritto, come sopra enunciati, e decidere anche in ordine alle spese del presente giudizio di cassazione.

      PQM

      La Corte accoglie il ricorso, cassa la sentenza impugnata e rinvia, anche per le spese del giudizio di cassazione, ad altra sezione della Corte di Appello di Bologna.
       
      ARTICOLO DEL GAZZETTINO DI PADOVA DEL 1 DICEMBRE 2007
      Flavio Zanonato querelato per lesioni colpose da un ottantenne caduto in bicicletta sulla corsia del metrobus 
      Rotaia-killer, sindaco innocente 
      Il giudice esclude responsabilità penali per il primo cittadino, ma lascia aperta la via del ristoro civile
       
      Si sa che la responsabilità penale è personale, e in quanto tale per essere ravvisata è necessaria una condotta dolosa o colposa. Detto questo, al sindaco Flavio Zanonato non possono essere contestati – a titolo di lesioni colpose – i dolorosi effetti riportati dai cittadini capitombolati in bicicletta o in scooter sulle rotaie del metrobus. Innanzitutto perchè il settore dei lavori pubblici e della mobilità è delegato ad un competente assessorato e ai suoi dirigenti: e la delega, si sa, trasferisce anche gli obblighi amministrativi. In secondo luogo perchè al sindaco non può essere penalmente imputata nè negligenza, nè imprudenza, nè violazione di legge per il dissesto della sede stradale durante i lavori di realizzazione della corsia preferenziale del nuovo mezzo di trasporto urbano progettato dalla Translohr. A sostenerlo è il giudice delle indagini preliminari Rita Bortolotti nel provvedimento di archiviazione del procedimento avviato a carico del primo cittadino in seguito alla querela sporta da un anziano ciclista rovinato a terra in via Guido Reni.
      L'episodio risale alla metà di giugno dell'anno scorso. Silvano G., ottantunenne, alle otto e mezzo del mattino, in sella alla sua bici, procedendo a passo d'uomo, si era spostato al centro della carreggiata per imboccare via Cardinal Callegari. A causa del fondo sconnesso la ruota anteriore aveva perso aderenza e l'anziano era volato sull'asfalto procurandosi lesioni al volto e la distorsione del rachide cervicale. Era stato soccorso da un'ambulanza e portato all'ospedale. Nessuno aveva rilevato l'incidente e nessun testimone era stato rintracciato. Una paio di giorni dopo il figlio, tornato sul luogo della caduta, aveva constatato e documentato fotograficamente una lastra con cerniera per la rotaia del tram, "colpevole" dello scivolone.
      Nell'ordinanza il giudice evidenzia come le sconnessioni del manto stradale in concomitanza con i lavori del metrobus, soprattutto nella prima fase sperimentale, imponessero ai ciclisti "maggiore prudenza" per evitarle. L'amministrazione comunale non è rimasta con le mani in mano, di fronte al reiterarsi delle cadute, tant'è che nelle riviere è stata modificata la pavimentazione e la circolazione alle biciclette è stata interdetta.
      Tuttavia il giudice ha lasciato aperta una porta. Ammesso che l'ostacolo, per una serie di concause, come il passaggio di veicoli, non fosse stato evitabile, il capitombolo rientrerebbe nel caso scolastico di "responsabilità da accadimento", che, essendo il Comune proprietario della strada, legittima l'azione risarcitoria contro la pubblica amministrazione.
      G.Colt.