LT Oggi torna su Uff. Postale e degrado Oasi
Allegato: 041207-1.jpg
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Riceveo e pubblico la seguente lamentela:
F.C.
Comune di Latina
P.zza del Popolo
04100 Latina
Ass.to all’urbanistica
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e.p.c. · A Don Mario
Parroco della Chiesa San Luca
Quartiere Nascosa – Latina
· Portale Q4 Q5
Latina, 13.11.07 (1 di 2 pag)
Io sottoscritto Zerella Domenico, confinante con il terreno ad uso Oratorio della Chiesa di San Luca, sita nel Quartiere NASCOSA Latina, comunico quanto segue:
dopo tante discussioni avute con il Sig. Caputi Federico, gestore del campo sportivo
facente parte della Parrocchia di San Luca, mi vedo costretto ad inviare la presente:
Sono ormai quattro anni che sopportiamo con grande disagio le urla, la polvere e tanti altri problemi dovuti alla vicinanza del “campo di calcio”, una polvere finissima che solo camminando si alza, che ci costringe a tener le finestre sempre chiuse. Il vento, anche quando è molto leggero, viene sempre dal mare ed è diretto sempre verso le nostre abitazioni, dei miei figli, dei vicini, e la nostra! Durante gli allenamenti, durante le partite, (quando il campo è chiuso, ci sono dei ragazzi che giocano sul campo anche a ferragosto), si alza una polvere rossa molto fastidiosa per tutti quanti noi, ma maggiormente per mia moglie che è un soggetto allergico. In tali occasioni, (cioè quasi tutti i giorni), noi tutti, inclusi i nostri figli, i nostri nipoti, gli ospiti, etc, dobbiamo sparecchiare la tavola imbandita, correre in casa per proteggerci dalla polvere e dai palloni e nello stesso tempo stare attenti anche ai ragazzi che vengono a recuperare i palloni e che potrebbero cadere all’interno della ns proprietà, (non conoscendo rampe, balaustre, scale, cavedi, etc, è ancora più pericoloso!). I palloni durante le partite, nonostante l’alta rete (oltretutto invasiva) arrivano continuamente nel nostro giardino e dato il ripetersi della cosa, i ragazzi, molto spesso non ci chiedono più neanche il permesso per venire a recuperarli, anzi a volte sono maleducati! Infatti spesso abbiamo dovuto discutere con loro, in quanto pretendono di prendere il pallone anche quando quest’ultimo entra nel ns rustico, attraverso la rampa, oppure in altri posti dove solo noi siamo in grado di recuperarlo per poi restituirlo, (come è successo centinaia di volte). I danni arrecati a causa dei palloni sono diversi: le sporgenze delle copertine di travertino si sono rotte, a causa della polvere bisogna continuamente pulire le zanzariere, (tale operazione, per le finestre alte va effettuata con la scala alta ed è difficoltoso e pericolosissimo e spesso comporta danneggiamenti alle stesse), – pulire e ritinteggiare il muro bianco, (comporta spese), – allineare le zanzariere che escono dalle guide, – pulire giornalmente il portico esterno,- calpestio dei ragazzi sul prato nuovo – pallonate ai ns. mezzi – rottura vetri – aspirare la polvere in casa! (la polvere finissima penetra ovunque anche con le finestre chiuse),- sicurezza,- privacy,- etc.
Le nostre preoccupazioni sono per danni ancora maggiori: pallonate ai nostri bimbi e nipoti – incidenti vari – visite mediche di mia moglie – etc.
Probabilmente nel realizzare questo campo di calcio, non si è tenuto conto di varie considerazioni e/o regolamenti: titoli per l’autorizzazione – titoli per la realizzazione dei campi e strutture annesse – gestione dei campi e strutture annesse – distanze dal confine – reti- destinazione d’uso – rispetto dei vicini – etc. Vorremmo ricordare che qualche anno fa, quando abbiamo visto che si realizzava un primo campetto di calcio, ci siamo lamentati e successivamente, invece di trovare una soluzione, sono stati preparati altri campi di allenamento adiacenti al primo e più vicini alla nostra proprietà, oltretutto realizzati senza alcuna regola, con fondo in pozzolana polverosa, utilizzati tutti i giorni ed a tutte le ore per allenamenti e partite di calcio. Non abbiamo nulla in contrario sul fatto che la chiesa crei delle attività sportive e/o di aggregazione per i giovani, togliendoli dalla strada invogliandoli nelle attività sportive, etc, ma la prepotenza che dobbiamo sopportare, senza neanche provare a trovare una soluzione di civile convivenza, ci sembra troppo! Spesso si parla di altri campi di calcio da realizzare negli spazi verdi rimasti! Tutto ciò è inammissibile! Occorre ovviare assolutamente anche alle problematiche dovute all’allergia di mia moglie e dei miei nipotini, al problema della polvere che si deposita giornalmente (sui tavoli, sedie, infissi, zanzariere , muri bianchi, etc )!
Dobbiamo altresì comunicare quanto è successo, succede e spero non succeda più:
spesso è capitato che quando non c’è nessuno di noi in casa, i ragazzi per venire a recuperare il pallone, hanno fatto scattare l’impianto di sicurezza esterno che è collegato con i nostri cellulari, oppure addirittura si introducono nel portico allarmato del rustico che è aperto. In questi casi, dobbiamo lasciare il posto dove siamo ed andare velocemente a constatare il motivo che ha causato l’azionamento del sistema di allarme, (oltretutto per questo motivo continuiamo a rimandare il collegamento dell’allarme con le forze dell’ordine). Potremmo continuare ancora con una serie di disturbi che ci vengono continuamente arrecati, ma credo che quanto sopra sia sufficiente (spero) a far capire che non viviamo serenamente la situazione “Campo di calcio”.
Chi ha dato l’autorizzazione a realizzare i campi?, i servizi? Locali vari? Come? Perché?
Ci sono i contratti di “affidamento” aree del tipo:
Fra privati e Comune?
Fra Consorzio e Comune?
Fra Comune e Chiesa?
Fra Consorzio e Chiesa?
Certi di poter trovare con Lei Signor Parroco Don Mario, una immediata soluzione, regolare e rispettosa intesa, Le inviamo cordiali saluti.
Zerella Domenico