Archivio Giornaliero: Dicembre 5, 2007

Lettera all’Urbanistica e a Don Mario

Riceveo e pubblico la seguente lamentela:

F.C. 

 

Comune di Latina

                        P.zza del Popolo

                        04100  Latina

                                                                                                    Ass.to  all’urbanistica

                                                                                                —————————————-

                                                                             e.p.c.  ·     A Don  Mario

Parroco  della  Chiesa  San  Luca

                                                                                              Quartiere  Nascosa  – Latina

                                                                                         ·          Portale  Q4 Q5  

Latina,  13.11.07 (1 di 2 pag)

               Io sottoscritto Zerella Domenico, confinante con il terreno ad uso Oratorio della Chiesa di San  Luca, sita nel Quartiere  NASCOSA  Latina,  comunico quanto segue:

dopo tante discussioni avute con il Sig.  Caputi  Federico, gestore del campo sportivo

facente parte della  Parrocchia di San Luca, mi vedo costretto ad inviare  la presente:

Sono ormai quattro anni che sopportiamo con grande disagio le urla,  la polvere e tanti altri problemi dovuti alla vicinanza del “campo di  calcio”,  una polvere finissima che solo  camminando     si alza,   che  ci costringe a tener le finestre  sempre  chiuse.   Il vento, anche quando è molto leggero,    viene sempre dal mare ed  è diretto  sempre   verso le nostre abitazioni,  dei miei figli, dei vicini,   e  la  nostra!   Durante gli allenamenti,  durante le   partite, (quando il campo è chiuso, ci sono dei  ragazzi che giocano  sul campo  anche a ferragosto), si alza  una  polvere  rossa  molto fastidiosa  per tutti quanti  noi, ma maggiormente per mia moglie  che  è un soggetto allergico. In tali occasioni, (cioè quasi tutti i giorni), noi tutti, inclusi i nostri figli, i nostri nipoti, gli  ospiti, etc, dobbiamo  sparecchiare la tavola  imbandita,  correre in casa per proteggerci dalla polvere  e dai palloni  e nello stesso tempo stare attenti anche  ai  ragazzi che vengono a recuperare i palloni e che potrebbero cadere  all’interno della ns proprietà,  (non  conoscendo rampe, balaustre, scale, cavedi, etc, è ancora più pericoloso!). I palloni  durante le partite, nonostante l’alta rete (oltretutto  invasiva)  arrivano continuamente nel nostro giardino  e  dato  il  ripetersi  della  cosa, i ragazzi, molto spesso  non ci chiedono più neanche il permesso per venire a recuperarli,  anzi a volte sono maleducati!      Infatti spesso  abbiamo dovuto discutere   con  loro, in quanto   pretendono di prendere il pallone anche quando quest’ultimo entra nel ns rustico, attraverso la rampa, oppure in altri  posti dove solo noi siamo in grado di recuperarlo per poi restituirlo, (come è successo centinaia di volte).  I  danni arrecati  a causa  dei  palloni sono diversi:   le sporgenze delle copertine di travertino si sono  rotte, a causa della polvere bisogna  continuamente  pulire le zanzariere, (tale operazione, per  le finestre alte  va  effettuata  con la scala alta  ed è  difficoltoso  e  pericolosissimo e  spesso comporta danneggiamenti alle   stesse), –  pulire e  ritinteggiare il muro bianco, (comporta spese), –  allineare le zanzariere che escono dalle guide,   – pulire giornalmente il portico esterno,- calpestio dei ragazzi sul prato nuovo – pallonate ai ns. mezzi – rottura vetri –   aspirare  la polvere  in  casa!  (la polvere finissima penetra ovunque  anche con  le  finestre chiuse),- sicurezza,-  privacy,-  etc.

Le nostre preoccupazioni  sono per danni ancora  maggiori:  pallonate ai nostri bimbi e nipoti – incidenti vari     visite mediche di mia moglie  – etc.

Probabilmente  nel realizzare  questo  campo di calcio, non si è tenuto conto di  varie  considerazioni       e/o   regolamenti:  titoli  per l’autorizzazione – titoli  per la  realizzazione  dei campi e strutture  annesse –  gestione dei campi e strutture annesse – distanze dal  confine – reti-  destinazione d’uso – rispetto  dei vicini – etc. Vorremmo ricordare che qualche anno fa, quando abbiamo visto che si realizzava un primo campetto di calcio, ci siamo lamentati  e successivamente,  invece  di trovare  una soluzione, sono stati preparati altri campi di allenamento adiacenti  al primo e più vicini  alla nostra proprietà, oltretutto realizzati senza alcuna regola,    con fondo in pozzolana polverosa,   utilizzati  tutti i giorni ed a tutte le ore   per allenamenti e partite di calcio.       Non abbiamo nulla in contrario sul fatto che la chiesa crei delle attività  sportive e/o  di aggregazione per i giovani, togliendoli dalla strada invogliandoli nelle attività sportive,  etc,  ma la prepotenza   che   dobbiamo sopportare, senza neanche provare a trovare una soluzione di  civile convivenza,  ci  sembra troppo!   Spesso si parla di altri campi di calcio  da realizzare  negli spazi verdi rimasti!   Tutto ciò  è  inammissibile!   Occorre   ovviare assolutamente anche alle problematiche dovute all’allergia  di mia moglie e dei miei nipotini, al  problema della polvere  che si deposita giornalmente  (sui   tavoli, sedie, infissi, zanzariere , muri bianchi, etc )! 

Dobbiamo altresì  comunicare  quanto è successo, succede  e   spero non  succeda  più:

spesso è capitato  che quando non c’è nessuno  di  noi  in  casa,  i ragazzi per venire a recuperare il pallone, hanno    fatto scattare l’impianto di sicurezza   esterno  che è collegato con i nostri cellulari, oppure addirittura  si introducono   nel   portico  allarmato    del  rustico che è aperto.    In questi casi,  dobbiamo lasciare  il posto  dove  siamo  ed andare  velocemente a  constatare  il  motivo che ha  causato l’azionamento  del sistema di allarme,      (oltretutto per questo motivo  continuiamo a rimandare il collegamento   dell’allarme  con le forze dell’ordine).   Potremmo   continuare ancora  con una serie  di disturbi che ci vengono continuamente arrecati, ma credo che quanto sopra  sia sufficiente  (spero)  a   far capire  che non viviamo  serenamente la situazione  “Campo di calcio”.

Chi ha dato l’autorizzazione a realizzare i campi?,  i servizi? Locali  vari?   Come?   Perché?

Ci sono i contratti di “affidamento” aree  del  tipo:

Fra  privati  e  Comune?

Fra  Consorzio e  Comune?

Fra  Comune e  Chiesa?

Fra  Consorzio e Chiesa?

Certi di poter trovare con Lei   Signor  Parroco Don Mario,  una  immediata  soluzione, regolare e rispettosa  intesa,  Le inviamo cordiali saluti.

Zerella  Domenico