Archivio Giornaliero: Dicembre 2, 2007

Le problematiche degli Scout

Essendo gli scout una associazione a carattere educativo rivolta ai giovani che popolano i ns. quartieri, riteniamo apportuno far emergere alcune problematiche locali che riguardano da vicino i 'nostri' ragazzi e la comunità intera.

Stefano

Attenzione ai fili scoperti

Ricordate i fili scoperti dei faretti sotto la struttura dell'Aula verde, segnalati da Salvatore  ?

A pochi passi, ed esattamente all'interno dell'edificio dovre dovrà sorgere il chiosco-punto tistoro devastato dai vandali, sono presenti diversi fili scoperti che, se presente l'energia elettrica potrebbero essere pericolosissimi per i bambini che gionalemente frequentano il parrco giochi.

VINCENZO

Tram Leggero: Aggiornamenti da Padova

Fate attenzione a quello che capita a Padova, questa e' una sentenza della Cassazione che da' ragione a una signora caduta su un binario di un tram normale di Ravenna , sotto e' riportato l' articolo del Gazzettino che sembra RALLEGRARSI come del resto gli altri articoli dei Giornali " servi del potente di turno !!!"  del fatto che il Magistrato ritenga il Sindaco INNOCENTE ora spete che se vi mettono la monorotaia e cadete NON DENUNCIATE IL SINDACO  ma avrete davanti dai 15 anni in su' per fare una CAUSA CIVILE E PENSATE A QUANTI SOLDI VI COSTERA' !!!!!!

 Gino De Pauli

 

Corte di Cassazione – Sentenza n. 23924/2007
 
 pubblicato il: 20/11/2007
 
 
 
 
 Corte di Cassazione – Sentenza n. 23924/2007
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Cassazione – Sezione terza civile – sentenza 9 ottobre – 19 novembre 2007, n. 23924 Presidente Varrone – Relatore Federico Pm Scardaccione – difforme – Ricorrente F. – Controricorrente Comune di Ravenna Svolgimento del processo F. Maria conveniva in giudizio dinanzi al Tribunale di Ravenna il Comune di Ravenna per sentirlo condannare al risarcimento dei danni da lei patiti il 21.5.91 allorquando, mentre percorreva a bordo di un ciclomotore la via Antico Squero in Ravenna e si apprestava a svoltare a sinistra, la ruota anteriore del mezzo si infilava nella rotaia di un binario che in quel punto tagliava la strada, provocando la sua caduta in conseguenza della quale riportava lesioni. Il Comune si costituiva contestando la domanda e negando che vi fosse stata un'insidia o un trabocchetto. Con sentenza depositata il 27.7.00 il Tribunale adito, ritenendo applicabile alla fattispecie la previsione dì cui all'art. 2051 c.c., condannava il Comune di Ravenna al risarcimento dei danni in favore dall'attrice, liquidandoli in £ 49.839.617, oltre rivalutazione ed interessi.
Avverso tale decisione proponeva appello il Comune, cui la F. resisteva.
Con sentenza depositata il 7.8.03 la Corte di Appello di Bologna accoglieva il gravame, rigettando la domanda proposta dalla F. .

Quest'ultima ha, quindi, proposto ricorso per cassazione avverso la sentenza suddetta, affidandosi a due motivi, mentre il Comune ha resistito con controricorso. La F. ha depositato anche una memoria.

Motivi della decisione

Con il primo motivo la ricorrente lamenta la violazione dell'art. 2051 c.c., avendo la Corte di merito erroneamente ritenuto che in presenza di un uso ordinario e generale, da parte dei cittadini, dei beni demaniali che presentino notevole estensione, per questo solo fatto la P.A. sarebbe esente da responsabilità ex art. 2051 c.c.

Con il secondo motivo lamenta invece omessa o in sufficiente motivazione circa un punto decisivo della controversia, e cioè la sussistenza o meno del potere di controllo e di vigilanza sul bene demaniale in questione da parte dell'ente territoriale.

I due motivi, che possono esaminarsi congiuntamente per la loro stretta connessione, sono fondati.

Giustamente, infatti, la ricorrente si duole che in ordine ai danni subiti dall'utente in conseguenza dell'omessa o insufficiente manutenzione delle strade pubbliche la Corte territoriale abbia in modo aprioristico ritenuto che il referente normativo per l'inquadramento della responsabilità della P.A. è costituito, non dall'art. 2051 c.c. che sancirebbe una presunzione inapplicabile nei confronti della P.A. con riferimento ai beni demaniali quando siano oggetto di un uso generale ed ordinario da parte dei terzi, ma dall'art. 2043 c.c., che impone invece, nell'osservanza della norma primaria del "neminem laedere", di far sì che la strada aperta al pubblico transito non integri per l'utente una situazione di pericolo occulto. In realtà, la Corte di merito ha fatto proprio un orientamento giurisprudenziale ormai obsoleto e che non tiene conto dell'evoluzione della giurisprudenza in subiecta materia a partire dalla nota pronuncia n. 156 del 10.5.1999 della Corte costituzionale. La quale ebbe, infatti, ad affermare il principio che alla P.A. non era applicabile la disciplina normativa dettata dall'art. 2051 c.c. solo allorquando "sul bene di sua proprietà non sia possibile – per la notevole estensione di esso e le modalità di uso, diretto e generale, da parte di terzi – un continuo, efficace controllo, idoneo ad impedire l'insorgenza di cause di pericolo per gli utenti".

Ne deriva che, secondo tale autorevole interprete, il fattore decisivo per l'applicabilità della disciplina ex art. 2051 c.c. debba individuarsi nella possibilità o meno di esercitare un potere di controllo e di vigilanza sui beni demaniali, con la conseguenza che l'impossibilità di siffatto potere non potrebbe ricollegarsi puramente e semplicemente alla notevole estensione del bene e all'uso generale e diretto da parte dei terzi, considerati meri indici di tale impossibilità, ma all'esito di una complessa indagine condotta dal giudice di merito con riferimento al caso singolo, che tenga in debito conto innanzitutto degli indici suddetti. In questa direzione si è orientata anche negli ultimi anni la giurisprudenza di questa Corte, i cui più recenti arresti hanno segnalato, con particolare riguardo al demanio stradale, la necessità che la configurabilità della possibilità in concreto della .custodia debba essere indagata non soltanto con riguardo all'estensione della strada, ma anche alle sue caratteristiche, alla posizione, alle dotazioni, ai sistemi di assistenza che lo connotano, agli strumenti che il progresso tecnologico appresta, in quanto tali caratteristiche acquistano rilievo condizionante anche delle aspettative degli utenti, rilevando ancora, quanto alle strade comunali, come figura sintomatica della possibilità- del loro effettivo controllo, la circostanza che le stesse si trovino all'interno della perimetrazione del centro abitato (v. Cass. n. 3651/2006; n. 15384/2006).

Questo procedimento di verifica in merito all'esistenza del potere di controllo e vigilanza di cui si discute, come è stato dimostrato correttamente dalla ricorrente mediante trascrizione nel ricorso di significativi passaggi della decisione di primo grado (v. pag. 6 del ricorso), è stato puntualmente eseguito dal Tribunale di Ravenna, e con esito assolutamente affermativo, mentre è stato totalmente omesso dalla Corte di merito, che si è trincerata dietro l'inapplicabilità in via di principio dell'art. 2051 c.c. alla manutenzione delle strade da parte della P.A.

Ne consegue che, non risultando essere stata oggetto di appello da parte del Comune di Ravenna la questione relativa al potere di controllo, debba ritenersi che tale accertamento di fatto, come premessa indefettibile e fondamento logico-giuridico della pronuncia sulla domanda di responsabilità fatta valere dalla rincorrente, abbia ormai acquistato efficacia di giudicato interno, del quale occorre tener conto nel prosieguo della causa ai fini della decisione nel merito.

La sentenza impugnata va, dunque, cassata, con rinvio della causa ad altra sezione della Corte di Appello di Bologna, che dovrà attenersi ai principi di diritto, come sopra enunciati, e decidere anche in ordine alle spese del presente giudizio di cassazione.

PQM

La Corte accoglie il ricorso, cassa la sentenza impugnata e rinvia, anche per le spese del giudizio di cassazione, ad altra sezione della Corte di Appello di Bologna.
 
ARTICOLO DEL GAZZETTINO DI PADOVA DEL 1 DICEMBRE 2007
Flavio Zanonato querelato per lesioni colpose da un ottantenne caduto in bicicletta sulla corsia del metrobus 
Rotaia-killer, sindaco innocente 
Il giudice esclude responsabilità penali per il primo cittadino, ma lascia aperta la via del ristoro civile
 
Si sa che la responsabilità penale è personale, e in quanto tale per essere ravvisata è necessaria una condotta dolosa o colposa. Detto questo, al sindaco Flavio Zanonato non possono essere contestati – a titolo di lesioni colpose – i dolorosi effetti riportati dai cittadini capitombolati in bicicletta o in scooter sulle rotaie del metrobus. Innanzitutto perchè il settore dei lavori pubblici e della mobilità è delegato ad un competente assessorato e ai suoi dirigenti: e la delega, si sa, trasferisce anche gli obblighi amministrativi. In secondo luogo perchè al sindaco non può essere penalmente imputata nè negligenza, nè imprudenza, nè violazione di legge per il dissesto della sede stradale durante i lavori di realizzazione della corsia preferenziale del nuovo mezzo di trasporto urbano progettato dalla Translohr. A sostenerlo è il giudice delle indagini preliminari Rita Bortolotti nel provvedimento di archiviazione del procedimento avviato a carico del primo cittadino in seguito alla querela sporta da un anziano ciclista rovinato a terra in via Guido Reni.
L'episodio risale alla metà di giugno dell'anno scorso. Silvano G., ottantunenne, alle otto e mezzo del mattino, in sella alla sua bici, procedendo a passo d'uomo, si era spostato al centro della carreggiata per imboccare via Cardinal Callegari. A causa del fondo sconnesso la ruota anteriore aveva perso aderenza e l'anziano era volato sull'asfalto procurandosi lesioni al volto e la distorsione del rachide cervicale. Era stato soccorso da un'ambulanza e portato all'ospedale. Nessuno aveva rilevato l'incidente e nessun testimone era stato rintracciato. Una paio di giorni dopo il figlio, tornato sul luogo della caduta, aveva constatato e documentato fotograficamente una lastra con cerniera per la rotaia del tram, "colpevole" dello scivolone.
Nell'ordinanza il giudice evidenzia come le sconnessioni del manto stradale in concomitanza con i lavori del metrobus, soprattutto nella prima fase sperimentale, imponessero ai ciclisti "maggiore prudenza" per evitarle. L'amministrazione comunale non è rimasta con le mani in mano, di fronte al reiterarsi delle cadute, tant'è che nelle riviere è stata modificata la pavimentazione e la circolazione alle biciclette è stata interdetta.
Tuttavia il giudice ha lasciato aperta una porta. Ammesso che l'ostacolo, per una serie di concause, come il passaggio di veicoli, non fosse stato evitabile, il capitombolo rientrerebbe nel caso scolastico di "responsabilità da accadimento", che, essendo il Comune proprietario della strada, legittima l'azione risarcitoria contro la pubblica amministrazione.
G.Colt.

Rassegna stampa dopo la Conferenza sul TRAM

Di seguito alcuni articoli pubblicati sulla stampa locale che fanno riferimento alla conferenza sulla Metro Leggera (Tram leggero) di venerdì scorso, tenutosi nella sala conferenze del Gabbiano ed organizzato dallo staff di www.q4q5.it, l'ass. Quartieri connessi, e dai portali piazzadelpopolo.net e malamministrazione.it .

Colgliamo l'occasione per ringraziare la stampa per aver dato il giusto risalto a questo evento.

Ci auguriamo adesso, che gli stessi giornalisti  ed i loro capi redattori, ai quali è stato fornito qualche elemento in più, continueranno a tenere sotto controllo la situazione e non si lasceranno sfuggire l'opportunità di evidenziare eventuali risvolti che quest'opera da 140 milioni di Euro (seconda in termini di investimenti solo alla Bonifica Pontina) comporterà per l'intera città di Latina e per la vicina Latina Scalo.

Infine un ringraziamento a tutto il comitato promotore, formatosi appositamente per organizzare l'evento e ai relatori , l'ing. Massimo de Simone per realzione Tecnica e alla dr.ssa Daniela Moscarino (ex pres. della circoscrizione Latina Cetro), per la relazione Economico-Finanziaria.

Ferdinando Cedrone (dir. www.q4q5.it)

Salvatore Antoci (pres. ass. Quartieri Connessi)

Notte bianca a Latina

Venerdì 7 Dicembre p.v. dalle 21,00 si svogerà la NOTTE BIANCA.

Sono previste diverse attività ed attrazioni sia all'interno del teatro che all'esterno per le Vie e le Piazze del centro storico.

Parceciperanno inoltre: Neri per caso, Godival, Loslocos. Baccini, Tizie & Caio.

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