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Rimossa la montagna di pneumatici sulla Pontina!

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  1. davide ha detto:

    A quasi un anno dalla notizia che la discarica di pneumatici era stata quasi bonificata ed a quasi 3 dal servizio di Jimmy Ghione di "Striscia la Notizia", Il Tempo comunica che la ditta è in contenzioso con il Comune di Latina, per il mancato pagamento di parte del lavoro svolto..

    La cosa che più interessa ai cittadini è se la bonifica è stata interamente completata… Non ricordo nessun servizio sulla conclusione dei lavori, nè servizi giornalistici o televisivi… e nessun taglio del nastro da parte di sindaco e compagnia cantando…

    Come stanno realmente le cose?

    http://iltempo.ilsole24ore.com/latina/2008/09/29/932220-discarica_pneumatici_lite_infinita_sulla_bonifica.shtml

    Discarica di pneumatici E' lite infinita sulla bonifica

    Marco Battistini
    L'ombra del «pasticcio istituzionale» aleggia sulla bonifica del sito industriale «Ex Nova Solai sas». La ditta incaricata della rimozione dei rifiuti speciali, la «Nuova Iride srl», ha fatto causa al comune, chiedendo il pagamento delle somme non ancora riscosse.

    La società, per essere precisi, ha già prodotto un decreto ingiuntivo del Tribunale di Roma (n° 11114/08), che ha condannato l'amministrazione comunale a versare 258.000 euro. La giunta ha approvato una delibera con la quale ha deciso di opporsi al decreto. Il comune ha in realtà chiamato in causa la Regione Lazio, rea di non aver versato parte del finanziamento inizialmente garantito per la messa in sicurezza del sito dislocato al km 78 della statale pontina. L'insediamento industriale venne a lungo utilizzato per una attività non autorizzata di smaltimento.La bonifica di quella che è meglio nota come la discarica dei pneumatici, fu decisa nell'ottobre 2006. L'assessore all'Ambiente di allora, Stefano Galetto, si mosse con grande tempismo. Basti pensare che nel sito in questione, risultavano stoccati una quantità di rifiuti speciali stimata attorno ai 27mila mc, peraltro in massima parte costituiti da pneumatici usati.
    Il comune decise quindi di procedere con la formula dell'intervento in danno, consistente nella rimozione e nel successivo smaltimento/recupero dei rifiuti presenti e in una serie di attività finalizzate alla messa in sicurezza provvisoria del sito.
    La Regione Lazio aveva garantito l'erogazione di un finanziamento pari a 445.000 euro, finalizzato alla completa realizzazione dei lavori di messa in sicurezza, bonifica e ripristino ambientale del sito dismesso. A questi si dovevano aggiungere 100.000 euro messi a disposizione dal comune. Un'operazione complessiva da oltre 500.000 euro. «E' il caso di ricordare che 50.000 euro sono stati già versati alla ditta» ha fatto sapere il legale del comune, l'avvocato Francesco Paolo Cavalcanti.
    Ad ogni modo l'amministrazione ha preferito ricorrere contro il decreto ingiuntivo, in attesa che dalla Regione arrivino i soldi promessi.

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    29/09/2008