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Lettera al Sindaco e Vari assessori sui Trasporti

Egregi Sig. Sindaco e vari Assessori,

Considerando che alcuni potrebbero non conoscere la storia, la descriverò brevemente di seguito: io sono uno studente che frequenta un'Istituto di scuola Superiore a Latina (l'ITIS Marconi) tre anni (e tre lettere) or sono. Il motivo che mi spinge a scrivere ogni volta al Sig. Sindaco e ai vari Assessori è che il servizio bus scolastico (io “usufruisco” del bus 209), che mi dovrebbe permettere di raggiungere la scuola, non è più definibile tale (“servizio”, n.d.r.).

I problemi? Ogni mattina mi reco alla fermata del bus (abito in Strada Nascosa, all'ex numero 48) con notevole anticipo poiché l'orario di “passaggio” alla fermata più vicina oscilla tra le 7.10 e le 7.40il che non sarebbe neanche tanto. Il problema più importante è infatti che lo stesso bus potrebbe non passare, per qualsiasi motivo.

Qualche giorno fa (28 settembre) infatti non ho potuto prendere il bus perché non è semplicemente passato. Ho aspettato fino alle 8 alla fermata. E' normale?

Ieri stesso (1 ottobre) non ho potuto prendere il bus perché non è passato. O meglio, secondo l'autistaè passato solo con 25 minuti di ritardo”. 25 minuti dopo sono definibili solo ritardo??

Un qualsiasi studente (dei borghi ad esempio) mi risponderebbe: “E che ci fa? Prendi quello successivo.”. Peccato che non è prevista nessuna corsa dopo quella delle 7.00, né esiste un bus alternativo che passa in una locazione abbastanza vicina da poter essere sfruttato “in alternativa”.

In pratica, non avendo il motorino per scelta, non essendo in possesso della macchina (16 anni son pochi…), molte volte “me la cavo” perché ci sono i miei genitori che mi accompagnano fino a scuola. Ma cosa succede se quel maledetto giorno loro non ci sono? Dovrei tornare a casa, perdere 6 ore di lezione (una giornata intera) e convincermi di avere un'assenza in più (che ora i professori contano per il profitto scolastico).

Dovrò recuperare 6 materie perché quel giorno non ero alle spiegazioni, o, peggio, dovrò recuperare anche qualche compito in classe (per i professori che lo permettono di recuperare…).

Non mi sembra uno scenario di vita / da città normale, non Vi pare?

Per non parlare del fatto che io l'abbonamento LO PAGO, per un servizio che non meriterebbe quella cifra.

Giusto come ciliegina sulla torta, l'anno scorso sono stato in Irlanda: il biglietto si paga 5 centesimi in più, ma i bus arrivano in orario, i sedili sono di stoffa o in pelle (non di plastica), c'è un efficiente sistema di controllo per evitare danni al bus e per far pagare il biglietto. Possibile che con solo 5 centesimi in più mi sembrava di stare in paradiso?

Vorrei chiederVi di intervenire in qualche modo, perché una situazione così non è sostenibile in una città come Latina. E magari, se vi avanza tempo, Vi invito a rispondere (qualche volta)…

Enrico Bassetti

Versione in pdf: http://www.q4q5.it/docs/lettera_2_ottobre.pdf 

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