Archivio Mensile: Marzo 2006

VIABILITA’ AL LESTRELLA: IL CONSIGLIO APPROVA

VIABILITA’ AL LESTRELLA: IL CONSIGLIO APPROVA

Nel Quartiere Q4 molti commercianti del centro Lestrella hanno promosso e sostenuto presso il comune, insieme col comparto d’appartenenza, la costruzione di un brevissimo tratto di strada che congiungesse il Lestrella a viale Paganini. La vicenda è complessa e sta tutta dentro l’assurda storia dei contenziosi tra consorzi. Ciò che ci interessa dire invece è che la costruzione di questi 20/30 metri di strada consentirebbero intanto di raggiungere più agevolmente il centro Lestrella, magari determinandone una ripresa dal punto di vista commerciale, poi consentirebbe alle 50 famiglie che ricadono nel lotto di raggiungere la propria abitazione più agevolmente. Queste, infatti, attualmente per raggiungere la propria casa sono costrette ad attraversare una strada non pubblica.
Il progetto per questo tratto stradale venne presentato diversi anni fa per poi perdersi nell’oblio di un Comune che non fa scelte e che ha altro a cui pensare. C’è da dire che il progetto aveva persino concluso l’iter, infatti venne approvato dalla commissione urbanistica con le raccomandazioni poste dai Vigili urbani in merito alla corretta gestione della viabilità in quel punto. Nonostante tutto ciò…della strada nemmeno l’ombra! Ciò che intendiamo difendere in realtà non è il pur legittimo sforzo di quei commercianti di tutelare le proprie attività, bensì, la vivibilità complessiva del quartiere. La zona del centro lestrella spesso sembra somigliare più ad una periferia metropolitana che ad un elegante centro commerciale. Non esistono motivi né tecnici né economici che giustifichino la mancata realizzazione del tratto di strada da parte del comune. Infatti, la volontà politica è stata espressa più volte sia attraverso l’inserimento del progetto nel Piano particolareggiato del Q4, poi bocciato dalla Regione, sia nel PRG, poi bocciato dal TAR. Insomma, di bocciatura in bocciatura la città è all’angolo!
Per quanto riguarda l’aspetto economico c’è da dire che i commercianti hanno più volte e pubblicamente manifestato la disponibilità a finanziare l’opera.
Per sostenere questo progetto abbiamo presentato una mozione consiliare oltre un anno fa a firma Visari. Allegata ad essa alcune centinaia di firme a supporto dell’iniziativa.

La notizia eclatante è che finalmente il Consiglio Comunale ha preso in esame il documento del Consigliere DS Mauro Visari e lo ha approvato all’unanimità. In Consiglio è intervenuto anche il Presidente della Commissione Viabilità che ha precisato che la Commissione ha già avviato le procedure di realizzazione di concerto con l’Assessore competente. Siamo felici di questo risultato, perché pensiamo che premi gli sforzi che i DS fanno nell’operare quotidianamente in Q4/Q5. Quando alcuni anni fa abbiamo deciso di fare qualcosa per i quartieri nuovi di Latina eravamo dei pionieri, nessuno ci credeva. Oggi a distanza di un anno esatto dalla nascita della sede Ds in Q4 possiamo dire di aver imposto all’attenzione generale temi legati ai servizi per questi quartieri, la loro vivibilità, il loro sviluppo. C’è chi ama gli annunci e le battaglie fasulle e chi come noi preferisce costruire giorno per giorno fatti concreti.

Consigliere Comunale
Mauro Visari

Il Coordinatore
Renato Malinconico

[b]Di seguito la Mozione approvata in Consiglio[/b]

DEMOCRATICI DI SINISTRA
Gruppo Consiliare – Latina

VIABILITA’ IN Q4

PREMESSO CHE:

 Diversi anni fa è stato presentato un progetto per la modifica della viabilità nel comparto 4° del quartiere Nuova Latina.
 Tale modifica riguardava la costruzione di un breve tratto stradale di collegamento tra viale Paganini e il Centro Lestrella.
 Questa strada risolverebbe allo stesso tempo molti problemi: innanzitutto, aiuterebbe l’affermazione del centro Commerciale Lestrella, che con la’ttuale viabilità non ha potuto godere degli sbocchi inizialmente previsti né verso la città né verso il resto del quartiere, poi risolverebbe il problema delle oltre 50 famiglie che attualmente per raggiungere la propria abitazione devono attraversare una strada che non risulta di proprietà Comunale.
 Tale modifica venne prevista sia nel PPE della Q4 che nel PRG, entrambe bocciati.
 La Commissione Urbanistica dette parere favorevole recependo alcune condizioni poste dal comando dei Vigili Urbani.
 La costruzione di questo tratto stradale è molto sentita al punto che in più occasioni i commercianti hanno offerto la disponibilità a finanziare l’opera.

IL CONSIGLIO COMUNALE IMPEGNA L’AMMINISTRAZIONE

A prendere tutti i provvedimenti necessari sia in sede politica che tecnica, oltre che di Bilancio, affinchè venga realizzato questo breve ma importantissimo tratto stradale

Latina, 20/01/05
Consigliere Comunale
[b]Mauro Visari[/b]

La Storia Infinita … anche in via Isonzo

Cari Vicini, anche “lontani” visto il contenuto di questo articolo che si riferisce alla storia … infinita direi … dell’antenna sul tetto di uno dei palazzi Barletta di via Isonzo, che [b]NON E’CONDOMINIALE[/b] ma per la quale tutti i condomini di quel palazzo pagano le conseguenze. Riporterò di seguito le lettere che il nostro “vicino” e utente del sito Attila (Attilio) ha scritto a Latina Oggi e che sono state pubblicate per tre settimane di fila … un grido di aiuto che speriamo non cada nel vuoto:

[b][size=medium]Da Latina Oggi del 19/02/2006[/size][/b]

[i]La protesta di un cittadino[/i]
[b]Antenne, il caso di via Barletta[/b]
Gentile Direttore,
ho letto i vari articoli che normalmente pubblicate sulle varie antenne nella città di Latina ma nessuno prende in considerazione quella situata sopra i Palazzi Barletta in Via Isonzo. E’ un mostro di quasi trenta metri che vibra e rumoreggia continuamente e non ci fa dormire. Abbiamo crepe sui muri, vetri rotti e siamo esposti, oltre che alle onde dei ripetitori per cellulari, anche alle emissioni di una radio privata. Nemmeno il terremoto è riuscito a smuoverla. Anche noi abbiamo certi diritti e non ultimo quello di dormire di notte.
Cordialmente la saluto e se può mi risponda, grazie.
(Attilio Zuccari)

[b]Risposta di Latina Oggi[/b]
[i]LA LEGGE in tema di telefonia mobile è piuttosto permissiva ma se ci segue sa anche che mercoledì in Consiglio comunale verrà discussa una mozione che punta all’adozione di un regolamento finalizzato a fissare alcuni limiti relativi agli ambiti destinati alle nuove installazioni. Le proteste dei cittadini mai come in quest’ultimo periodo si sono fatte sentire. E’ bene comunque non perdere di vista la realtà. Il cellulare ci accompagna sempre e se vogliamo usarlo le srb sono necessarie. Sui luoghi dove posizionarle si può discutere. Abbiamo segnalato parecchie scelte infelici, il caso dell’antenna torre faro vicina all’ospedale o quello dei tre ripetitori che feriscono l’estetica del centro storico. Alle concessioni su terreni comunali si aggiungono infatti quelle private. Non sono poche: il tetto di un palazzo in cambio di dieci, quindici mila euro all’anno. I problemi che lei denuncia sembrano gravi. Ma l’antenna in via Isonzo non rientra in quest’ultima opzione?[/i]

[b][size=medium]Da Latina Oggi del 26/02/2006[/size][/b]

[i]Testimonianza di un residente ai palazzi «Barletta»[/i]
[b]Antenne, gli effetti[/b]
GENTILE Direttore,
la ringrazio di aver pubblicato in data 19 febbraio 06 la mia protesta circa l’antenna situata sui palazzi Barletta in Via Isonzo, anche se la foto, per ovvi motivi di spazio, rappresenta meno del 50% della sua mostruosità.
Le debbo una precisazione, in quanto non sono stato chiaro nella mia precedente, il lastrico solare [b]non è di proprietà del nostro condominio[/b] e che quindi il condominio non percepisce nessun compenso per una autorizzazione da noi mai concessa e a noi mai richiesta. Un bel giorno ci siamo trovati «la sorpresa» e in cambio tutti i problemi annessi e già esposti.

Non è quindi applicabile il detto «chi è causa del suo mal pianga se stesso».

Consideri che ogni tanto sulla struttura originale vengono aggiunti altri apparati, antenne, dipoli, parabole ecc., come se fosse un albero di Natale, e che servono tra l’altro ad aumentare la rumorosità e le vibrazioni.
Un piccolo particolare: nella foto pubblicata si intravede una finestra, è quella del mio bagno, ed ha entrambi i vetri rotti da quanto sopra lamentato.
La ringrazio ancora del tempo che mi ha dedicato, e sono a sua completa disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento.
(Attilio Zuccari)

[b]Nessuna risposta da parte di Latina Oggi[/b]

[b][size=medium]Da Latina Oggi del 05/03/2006[/size][/b]

[i]Ancora timori[/i]
[b]Ripetitori e limiti, pesanti perplessità[/b]

GENTILE Direttore, la ringrazio di avermi nuovamente ospitato sulla sua rubrica domenicale e debbo fare i complimenti al fotografo che ha immortalato la «mostruosità sopra i palazzi Barletta» in un momento di cielo tempestoso… perfetto! Sto seguendo con attenzione i lavori delle varie commissioni, comunali e regionali, che tentano di regolamentare l’installazione delle antenne.
Non sarà possibile, quindi, posizionarle su ospedali, scuole asili nido, case di detenzione… Sarà però possibile farlo su un complesso dove vivono più di 200 famiglie, considerando che tra i 6/700 abitanti avremo: malati per riempire una corsia d’ospedale; scolari e studenti per almeno due classi di studio, anche se di diverso ordine e grado, qualche caso di… detenzione (leggi anziani). Non manderemo a scuola i nostri bambini se nelle vicinanze c’è un’antenna ma li terremo «al sicuro» in casa e per un tempo più lungo dell’orario scolastico. Dove ho commesso un errore?
(Lettera firmata)

[b][color=990000]Che dire … ci sarà una via di fuga da tutto questo? Siamo con Attilio nello sperare in una soluzione.

Lo staff di q4q5.it[/color][/b]

VIAGGIO SAHARAWI – presso l’Airod di Latina Giovedi alle ore 21

Reportage fotografico e campagna di sensibilizzazione

[b][size=medium]Viaggio Saharawi[/size][/b]

[b][color=CC0000]Latina
Giovedì 16 marzo 2006 ore 21[/color][/b]

presso l’ [b]Airod Music Hall[/b] di Corso della Repubblica
(vicinanze questura, di fronte alla Facoltà di Medicina, 1°piano)

I Saharawi sono un popolo che da oltre 30 anni è costretto a vivere lontano dalla propria terra in campi profughi in mezzo al deserto del Sahara, precisamente nel sud dell’Algeria in un territorio chiamato Hammada (terra senza vita). Nonostante le enormi difficoltà e il grave stato di ingiustizia che subiscono da anni, il popolo saharawi crede fermamente in un ritorno nella propria terra d’origine e si sforza di vivere degnamente la propria esistenza.
I loro sorrisi, la loro semplice filosofia di vita, colpisce i tanti operatori e volontari che visitano i loro accampamenti.
Nella serata che si terrà a Latina sarà raccontata la loro storia e attraverso l’intervento di un’operatrice volontaria ed un reportage fotografico, la meravigliosa esperienza di viaggio e di vita che alcuni amici hanno vissuto.

Un’ importante iniziativa di solidarietà in occasione del 30° anniversario della Repubblica Araba Sahrawi Democratica (RASD) riconosciuta da piu di 80 paesi, che sarà presentata da Valentina Roversi presidente dell’Arci di Rieti che si occupa del Sahara Occidentale per l’A.R.C.I. nazionale.

Una serata di viaggio e comprensione a distanza di due settimane dall’inondazione che ha violentemente danneggiato tre dei quattro campi profughi saharawi.

CONTENUTI
– La questione saharawi e il 30° anniversario della R.A.S.D.
(Valentina Roversi, presidente Arci di Rieti)
– Visione su maxi schermo del reportage fotografico realizzato nei campi profughi saharawi
(Leo Colucci dell’Arci di Latina e Piero Lauri volontario di Smile Mission)

INFO
– Arci di Latina Tel.: 0773-602.407 [email protected]

[img align=center]http://www.q4q5.it/uploads/img4415734cc8617.jpg[/img]

Ancora Considerazioni sulla Tavola Rotonda di Sabato 11 Marzo

[i][color=0000FF]Cari Vicini, riporto di seguito, traendolo dai forum, un interessante commento sulla Tavola Rotonda di Sabato 11 Marzo del nostro utente Renatods:[/color][/i]

Sono rimasto deluso ed anche un po’ sconcertato….logicamente nulla di ciò è contro l’iniziativa anzi …
Già si è detto della scarsa partecipazione … perchè a dire il vero mi aspettavo di fare a spallate per entrare in sala ed invece ancora una volta dobbiamo fare i conti con l’indifferenza e la capacità della “società civile” di farsi avanti in prima persona nei momenti topici, auto-assolvendosi con il solito qualunquismo del “tanto non serve a niente” … del “tanto sono … siete tutti uguali” rivolto ai politici, “tanto ci pensano gli altri”. Ma non mi stupisco di questo … non è questo il punto. Quel che mi indigna è il tentativo di utilizzare a pretesto l’oggettività dei dati scientifici ben espressi nelle relazioni “tecniche” per riportare il tema sulla solita pappina del “chi è disposto a rinunciare al telefonino???” … “non è dimostrato che il telefonino faccia poi così male” ecc ecc spostando i termini della questione dal problema principale che a mio avviso è e resta quello della condivisione e del coinvolgimento della comunità locale in alcuni processi amministrativi fondamentali. Molti sono i punti che non mi hanno convinto delle risposte che l’amministrazione per mezzo dei suoi rappresentanti ha voluto dare, in continuità con l’opuscolo e l’iniziativa dell’Onda amica.
Perdonatemi se uso una volta tanto un termine forte, quando ci vuole ci vuole, ma che bella faccia tosta!!!! …. qui si vuole scaricare sui gestori della telefonia ed alle normative vigenti permissive le responsabilità dell’installazione di antenne come quelle in Q4 e davanti l’ospedale, quando le aree concesse sono di proprietà dell’amministrazione. Mentre per Tor tre ponti è possibile invocare una sorta d’impotenza per un accordo tra privati e i gestori, è diverso il caso di aree pubbliche concesse dietro lauta mancia … e non mi si venga a dire che non si poteva fare nulla. Significativo invece è che lo si è fatto in barba alle popolazioni con procedure d’urgenza in periodo ferragostano. Questo è il punto c’era e c’è una volontà precostituita di “imporre le antenne” … poi di fronte alla reazione delle genti ci si preoccupa di diffondere da un lato l’idea delle “onde amiche” e della diligenza dell’amministrazione che, poverina, è costretta ad accettare passivamente la caparbia volontà delle compagnie telefoniche ed anzi ci si preoccupa di monitorare il territorio (dopo l’installazione!!!!); Ora si preoccupano di rassicurarci per il futuro, promettendo lo spostamento delle antenne (ma non coi soldi nostri aggiungo io), intanto però intascano i proventi dell’operazione. Quel che mi indigna profondamente è stata l’affermazione di Corelli che ha dichiarato la volontà di attivare processi partecipati per la soluzione del problema…. ma chi??? Ma quando??? Ma che abbiamo davvero la sveglia al collo??? Se non c’era la ferma determinazione di tutta una serie di persone , tra cui questo sito, di soggetti politici … la cosa passava d’imperio con la solita arroganza e noncuranza. Dirò di più ….. mi meraviglia che stavolta l’incursione della società civile abbia comunque sortito un qualche effetto … perchè non diamo nulla di scontato … molte altre volte non ci si è degnati neanche di rispondere. Mi riferisco evidentemente alla richiesta di oltre mille cittadini, mille di noi, che è stata inviata all’amministrazione riguardo l’Ufficio Postale e forse ora più che mai tutti possono comprendere quante siano mille firme raccolte in due giorni … . Mi stupisce tanto di più perchè il loro silenzio sortisce sempre l’effetto di scoraggiare questo tipo d’iniziative e quel che mi dispiace è che la sala semivuota di sabato possa incoraggiarli in questo atteggiamento.
Ed allora mi indigno, mi indigno e mi indigno ancora, anche quando dalla sala qualcuno, caduto nel tranello, si rivolge ai politici indistintamente accomunando tutti nelle responsabilità non vedendo o non volendo caparbiamente e/o strumentalmente distinguere le responsabilità di chi denuncia e di chi decide, intasca e poi viene a minimizzare, a sminuire il problema con in tasca uno stupido volantino consolatorio e rassicurante. Lo sapete come va a finire ??? che la colpa è mia!!! ….è di tutti quelli che hanno in tasca il cellulare e non sono disposti a rinunciarvi!!! Io non ho alzato la mano perchè non è così, se lo avessi fatto avrei legittimato costoro a ritenermi responsabile della presenza delle antenne … “ma cosa mi vuoi dire: hai voluto la bici e ora pedali??? Eh nooo … no cornuto e mazziato no!!
… mi spiace ma le onde della Q4 e davanti all’ospedale non sono e non saranno mai mie amiche … no! non così!!!
Agli indifferenti e agli scoraggiati ricordo la locuzione latina “Faber est suae quisque fortunae” che tradotta letteralmente, significa “ciascuno è artefice della propria sorte”.
In attesa di un risveglio collettivo dal letargo e di un riscatto dalla nera pagina di storia di questa città, mi auguro che arrivi presto la Legge regionale che costringerà costoro a rimuovere le antenne con i soldi intascati … e che in futuro i lor signori si degnino di porgere l’orecchio alle realtà locali prima di far calare i loro cetrioloni a buon mercato ancorchè monitorati.
Stavolta – forse si – ….. qualcuno dovrebbe davvero vergognarsi un po’ … o anche più di un po’.

Renato Malinconico

Utilità per tutti

Cari Vicini, ho il piacere di inaugurare una nuova sezione di questo sito: [b][url=http://www.q4q5.it/modules/sections/index.php?op=listarticles&secid=42]Utilità per tutti.[/b][/url]

I più attenti l’avranno già notata in home page, sulla sinistra in alto, nella sezione “Facciamo il punto”.

E’ proprio da “Facciamo il punto” che abbiamo tratto ispirazione per creare una Rubrica che raccogliesse tutte le indicazioni o le modalità che possono ritornare utili a tutti i cittadini, ovvero, a tutti noi.

Tra le utilità abbiamo incluso i modi per accedere allo sportello del Cittadino del Comune di Latina, come segnalare una discarica abusiva ed altre cose interessanti, tra le quali, non ultimo, è il file word per poter stampare i bigliettini con il logo del nostro sito che, ormai, è diventato di pubblica utilità.

Questa sezione, comunque, raccoglie le vostre indicazioni più significative nell’indicare come muoversi nei meandri della burocrazia italiana.

Speriamo che questa sia utile a tutti e che tutti contribuiamo, come successo fino ad oggi, a tenerla viva ed aggiornata con sempre nuove indicazioni.

[size=medium][b][url=http://www.q4q5.it/modules/sections/index.php?op=listarticles&secid=42]Clicca qui per andare nella nuova rubrica[/b][/url][/size]
New Flash

Grazie, un vicino di casa.

Alessandro Molon

Considerazioni.

[b][size=small][color=0066CC]Di seguito pubblichiamo le considerazioni della nostra utente Baol, sulla tavola rotonda di ieri.[/color][/size][/b]

La riunione dell’11 marzo ’06 .
Considerazioni.

Forse mi sarei aspettata una maggiore presenza di cittadini, anche perché l’argomento trattato è di interesse comune, a dimostrarlo il fatto che numerose persone si sono più volte espresse, nei più comuni luoghi di incontro, e hanno manifestato spesso un senso di disagio.
Pensavo che queste misure fossero direttamente proporzionali, il senso di disagio manifestato da una parte e l’impegno alla partecipazione dall’altra, invece non è stato esattamente così.
Ero convinta che il bisogno di capire, anche di essere tranquillizzati o di fare comunque maggiore chiarezza, fossero tali da indurre a trascorrere insieme due ore del nostro preziosissimo tempo. D’accordo, pioveva, ma insomma non è la pioggia che può fermarci quando andiamo al supermercato o al cinema o in fila per i saldi supereccezionali di qualche negozio ambito.
Credo che sia facile lamentarci, persino arrabbiarci, quando accadono fatti che non accettiamo, o ci fanno sentire vittime di un sopruso, ma poi alla fine non siamo capaci di tradurre in un impegno concreto la nostra insoddisfazione, in qualcosa di utile e costruttivo, e, peggio, deleghiamo ad altri (tanto andranno gli altri, ho sentito dire, oppure – il che è anche peggio – ho sentito sentenziare: tanto non serve a niente). Insomma vogliamo o non vogliamo essere presi in considerazione?
Forse non ci si rende conto che questo atteggiamento rischia di scoraggiare anche coloro che con molto impegno si adoperano per fare chiarezza, per ricucire il rapporto con le istituzioni, e creare i migliori presupposti al dialogo e alla trasparenza. Coloro che si mettono a disposizione con generosità, e non perché non abbiano altro da fare, semplicemente perché adottano una differente scala di valori.
Per fortuna che, nonostante tutto, la riunione è perfettamente riuscita. A dimostrazione di un’organizzazione ineccepibile; inoltre la presenza di medici, tecnici e politici era perfettamente equilibrata e fondamentale per affrontare la questione da tutti i punti di vista. Così la presenza di pochi, ma buoni, residenti del quartiere è stata sufficiente al fine di porre le domande di tutti, temi ricorrenti di questi ultimi mesi.
Certo non possiamo dire che esistano sperimentazioni tali da sollevarci ogni dubbio, perché il fenomeno della comunicazione e la diffusione dei telefoni cellulari è piuttosto recente, ma il criterio della prudenza e quindi la scelta di regolamentare con un piano preciso l’installazione dei ripetitori è l’unica via percorribile, nel rispetto dei residenti. Si è parlato di ricollocare l’antenna in Q4 e quella di via Verdi, vicino all’ospedale, nonché quella a Tor Tre Ponti che sorge su un terreno privato, e da quanto ascoltato ciò avverrà in tempi ragionevoli, spero entro quest’anno.
Possiamo dire che in futuro vi sarà una maggiore attenzione alle zone densamente popolate ed in via di sviluppo, quali il nostro quartiere, e soprattutto anche il rispetto di valori estetici che, nell’ottica di una urbanizzazione moderna, ma quanto meno armoniosa, dovrebbero essere tenuti sempre in considerazione.
Al di là di tutte queste considerazioni, vedere tanto impegno profuso, tanta disponibilità da parte di cittadini comuni, e anche da parte di rappresentanti politici di differenti correnti, ma finalmente uniti per l’interesse e il bene della comunità, mi ha dato molta speranza, una sensazione di appartenenza… far parte di una comunità, cosa che raramente negli ultimi tempi sono riuscita a sentire.
Peccato per chi non c’era. Spero sappia cogliere future opportunità…
Baol

Manuale di autodifesa dai rifiuti

[b][size=small][color=0033FF]Pubblichiamo il Manuale di autodifesa dai rifiuti (inviato dal nostro utente Davide)[/color][/size][/b]

Procedure per chiedere rimozione di una discarica abusiva e messa in mora del Sindaco
Manuale di autodifesa dai rifiuti
Per non rimanere sotterrati dalla “rumenta”

La nuova normativa sui rifiuti, DLGS 25/2/97 n. 22, conosciuta anche come “Decreto Ronchi” ha affrontato complessivamente il problema ponendosi come legge quadro di base di tutta la materia. Tra i suoi articoli troviamo anche gli strumenti per un’efficace autodifesa dall’ingombrante presenza delle discariche abusive che qua e là insudiciano le nostre campagne.

L’articolo 14 del Decreto afferma infatti il principio generale di divieto assoluto di abbandono e deposito incontrollato di rifiuti sul suolo, nel suolo e l’immissione di rifiuti di qualsiasi genere, allo stato solido o liquido, nelle acque superficiali e sotterranee. Ovviamente per l’inosservanza di tale norma sono previste dagli articoli successivi (50 e segg.) delle sanzioni, ma quello che più conta è che lo stesso articolo 14 prevede l’obbligo, per colui che ha abbandonato i rifiuti, di rimozione, avvio a recupero e smaltimento di questi ed al ripristino dello stato dei luoghi.

Tale obbligo è previsto anche, in via solidale, per il proprietario e per i titolari di diritti reali o personali di godimento sull’area, ai quali tale violazione sia imputabile a titolo di dolo o colpa. Se non si trova quindi, come spesso accade, chi ha abbandonato i rifiuti si dovrà valutare la posizione del proprietario o dei titolari dei diritti di cui sopra. Manifestandosi infatti anche una semplice inerzia di questi nell’impedire lo scarico dei rifiuti sul proprio terreno potrebbe rilevarsi a loro carico una culpa in vigilando con le tutte le conseguenze del caso.

La disposizione assume poi una notevole rilevanza quando, al comma 3, stabilisce che il sindaco dispone con ordinanza le operazioni necessarie per il ripristino dei luoghi ed il termine entro cui provvedere, decorso il quale procede all’esecuzione in danno dei soggetti obbligati ed al recupero delle somme anticipate. Sono previste delle sanzioni penali a carico di coloro che non ottemperano a quanto ordinato dal sindaco.

Come può il cittadino difendersi dalle discariche abusive utilizzando il Decreto Ronchi?

Chiunque a conoscenza di una discarica abusiva potrà inviare al Sindaco una lettera del seguente tenore, magari corredata da fotografie:

——————————————————————————–

Al Sig. Sindaco di ___________

Oggetto: discarica abusiva di località _________ comune di __________

Il sottoscritto (indicare le generalità complete del segnalante), informa che in località ________ in comune di ________ esiste sito che per condotta abituale si è di fatto trasformato in luogo di scarico, deposito incontrollato, ricettacolo di rifiuti.

La discarica si estende per circa ______ m² ed è composta dai seguenti rifiuti (indicare il tipo di rifiuti). Il sito si può raggiungere da (indicare dettagliatamente come si raggiunge la discarica dal punto più vicino comunemente conosciuto).

Si invia la presente per quanto di competenza ed in particolare, in ordine agli adempimenti obbligatori di cui al comma 3 dell’art. 14 del DLGS 5/2/97 n. 22.

Distinti Saluti.

Firma

——————————————————————————–

Il Sindaco al ricevimento della lettera darà disposizioni ai competenti uffici comunali affinché effettuino gli accertamenti del caso. In particolare si cercherà la proprietà del terreno e si valuterà la posizione del proprietario e dei conduttori del fondo che verranno informati della presenza della discarica ed invitati alla pulizia del luogo. In caso di inadempienza, verrà dato avvio alla procedura ordinatoria di cui all’art. 14 comma 3 DLGS 5/2/97 n. 22.

Sarebbe buona norma che il Sindaco rispondesse alla segnalazione informando dei provvedimenti presi per ottenere il ripristino dei luoghi. Occorrerà comunque aspettare almeno trenta giorni dalla segnalazione per verificare i provvedimenti assunti.

Che fare se il Sindaco non adempie?

In questo caso è necessario un sollecito, con lettera raccomandata A.R., del seguente tenore:

——————————————————————————–

Al Sig. Sindaco di ___________

Oggetto: discarica abusiva di località _________ comune di __________

Il sottoscritto (indicare le generalità complete del segnalante) facendo riferimento alla lettera del ______ relativa a segnalazione di discarica abusiva in località _______ in comune di _________, della quale si allega copia, riscontra che a tutt’oggi non risulterebbero essere stati presi provvedimenti.

Si coglie l’occasione per ribadire che l’art. 14 comma 3 DLGS 5/2/97 n. 22, prevede degli adempimenti obbligatori per il Sindaco che non possono essere disattesi e per l’adempimento dei quali, con la presente, si pone formale istanza.

Il sottoscritto rammenta che ai sensi dell’art. 16 della L. 86/90 (che ha modificato l’art. 328 del Codice Penale) la risposta alla suesposta istanza deve pervenire nel termine di 30 giorni dalla ricezione della richiesta medesima.

Distinti saluti.

Firma

——————————————————————————–

In questo modo si mette in mora il Sindaco inadempiente. Se tale sollecito non avrà alcun effetto potrà essere inviato un dettagliato esposto alla Procura della Repubblica competente quando, trascorsi 30 giorni, non si sia avuta risposta dal Sindaco. Riportiamo qui il testo:

——————————————————————————–

Al Sig. Procuratore della Repubblica

di ___________________________

Il sottoscritto (indicare le generalità complete dell’esponente) espone quanto segue:

A seguito di lettera di segnalazione del ________ rimasta inevasa, il giorno ________ ho inviato al Sindaco di ___________ lettera raccomandata con avviso di ricevimento con la quale chiedevo a questo di porre in atto gli adempimenti di cui all’art. 14 comma 3 DLGS 5/2/97 n. 22 in ordine a discarica abusiva esistente in località ________ in comune di ________.

Trascorsi (indicare il numero di giorni trascorsi dalla data in cui è stata inviato il sollecito) lo scrivente non ha ricevuto alcuna risposta dalla suddetta Autorità e non sembra peraltro essere stato preso alcun provvedimento in ordine a quanto da me richiesto. Richiedo pertanto alla S.V. Ill.ma di iniziare azione penale onde accertare se ricorrano a carico del Sindaco di ________ gli estremi del reato di cui all’art. 328 C.P. come modificato dall’art. 16 della legge n. 86 del 1990.

Con osservanza.

Firma

——————————————————————————–

P.S. : ricordarsi di allegare copia delle due lettere inviate al Sindaco.

Come si può notare esistono gli strumenti per un’efficace autodifesa dalle discariche abusive, non resta che usarli.

Cala il sipario sulla casa della musica

DEMOCRATICI DI SINISTRA
Gruppo Consiliare – Latina

Ieri in Consiglio Comunale si è consumato il prima atto ufficiale dell’Amministrazione inerente il progetto caro al maestro Paradiso e al Comitato da lui fondato, oltre che naturalmente al centrosinistra, denominato “Casa della Musica”.
In Consiglio il Sindaco Zaccheo ha detto a chiare note e finalmente senza infingimenti che non intende destinare i capannoni dell’ex consorzio a casa della musica, bensì, ritiene più opportuna una destinazione a spazio culturale genericamente inteso e direi onnicomprensivo. Insomma, una struttura composita che ospiti dall’auditorium alla biblioteca, passando per sale di registrazione e negozi. E’ iniziato dunque su queste dichiarazioni lo scontro con l’opposizione che da anni difende la causa della casa della musica. Giova ricordare in proposito che alle ultime amministrative il progetto era inserito nel programma di centrosinistra. Ritengo che la proposta di Zaccheo sia stata posta in modo furbesco e fin troppo demagogico, soprattutto quando sventola le firme degli studenti che chiedono una biblioteca adeguata. Innanzitutto, penso che sia un errore collocare la biblioteca nei capannoni, sarebbe il posto meno opportuno. Essa potrebbe essere collocata più opportunamente in uno dei tanti edifici storici che i
l comune afferma di voler comprare, come il garage Ruspi o gli ex monopoli di stato. Senza considerare che a mio avviso è praticabile la strada dell’ampliamento degli spazi all’interno dei quali la biblioteca è attualmente collocata. Infine, si potrebbe pensare a ricavare spazi proprio all’interno della cittadella universitaria.
Superato il falso problema della Biblioteca, credo che sia giusto decidere una volta per tutte cosa intendiamo fare dei capannoni dell’ex consorzio. La Casa della Musica non sarebbe solo uno spazio ludico ricreativo a beneficio dei latinensi, ma diventerebbe una vera e propria struttura economica, una specie di coverciano della musica. Dunque, se l’idea è quella di proiettare a livello nazionale la fruizione di quello spazio, possono essere compatibili altre destinazioni quali quella commerciale? Crediamo di no! Tuttavia, mi sembra che sia opportuno uscire da discussioni astratte e ideologiche che rischierebbero di vedere contrapposti, secondo l’impostazione di Zaccheo, da un lato i musicisti e dall’altro gli studenti. Una simile impostazione del dibattito sarebbe stupida e lesiva degli interessi di tutti. Mi sembra più opportuno che dalla fase degli annunci si passi a quella dei progetti. Solo così sarà valutabile la compatibilità di diverse attività nello stesso spazio. Ciò che assolutamente contrasteremo
è l’accozzaglia informe di cose che non stanno insieme. Lo sforzo sarà quello di costruire un luogo vero e utile al mondo della cultura e della musica in particolare.

Latina, 10/03/06
Consigliere comunale
Mauro Visari