Cari Vicini, anche “lontani” visto il contenuto di questo articolo che si riferisce alla storia … infinita direi … dell’antenna sul tetto di uno dei palazzi Barletta di via Isonzo, che [b]NON E’CONDOMINIALE[/b] ma per la quale tutti i condomini di quel palazzo pagano le conseguenze. Riporterò di seguito le lettere che il nostro “vicino” e utente del sito Attila (Attilio) ha scritto a Latina Oggi e che sono state pubblicate per tre settimane di fila … un grido di aiuto che speriamo non cada nel vuoto:
[b][size=medium]Da Latina Oggi del 19/02/2006[/size][/b]
[i]La protesta di un cittadino[/i]
[b]Antenne, il caso di via Barletta[/b]
Gentile Direttore,
ho letto i vari articoli che normalmente pubblicate sulle varie antenne nella città di Latina ma nessuno prende in considerazione quella situata sopra i Palazzi Barletta in Via Isonzo. E’ un mostro di quasi trenta metri che vibra e rumoreggia continuamente e non ci fa dormire. Abbiamo crepe sui muri, vetri rotti e siamo esposti, oltre che alle onde dei ripetitori per cellulari, anche alle emissioni di una radio privata. Nemmeno il terremoto è riuscito a smuoverla. Anche noi abbiamo certi diritti e non ultimo quello di dormire di notte.
Cordialmente la saluto e se può mi risponda, grazie.
(Attilio Zuccari)
[b]Risposta di Latina Oggi[/b]
[i]LA LEGGE in tema di telefonia mobile è piuttosto permissiva ma se ci segue sa anche che mercoledì in Consiglio comunale verrà discussa una mozione che punta all’adozione di un regolamento finalizzato a fissare alcuni limiti relativi agli ambiti destinati alle nuove installazioni. Le proteste dei cittadini mai come in quest’ultimo periodo si sono fatte sentire. E’ bene comunque non perdere di vista la realtà. Il cellulare ci accompagna sempre e se vogliamo usarlo le srb sono necessarie. Sui luoghi dove posizionarle si può discutere. Abbiamo segnalato parecchie scelte infelici, il caso dell’antenna torre faro vicina all’ospedale o quello dei tre ripetitori che feriscono l’estetica del centro storico. Alle concessioni su terreni comunali si aggiungono infatti quelle private. Non sono poche: il tetto di un palazzo in cambio di dieci, quindici mila euro all’anno. I problemi che lei denuncia sembrano gravi. Ma l’antenna in via Isonzo non rientra in quest’ultima opzione?[/i]
[b][size=medium]Da Latina Oggi del 26/02/2006[/size][/b]
[i]Testimonianza di un residente ai palazzi «Barletta»[/i]
[b]Antenne, gli effetti[/b]
GENTILE Direttore,
la ringrazio di aver pubblicato in data 19 febbraio 06 la mia protesta circa l’antenna situata sui palazzi Barletta in Via Isonzo, anche se la foto, per ovvi motivi di spazio, rappresenta meno del 50% della sua mostruosità.
Le debbo una precisazione, in quanto non sono stato chiaro nella mia precedente, il lastrico solare [b]non è di proprietà del nostro condominio[/b] e che quindi il condominio non percepisce nessun compenso per una autorizzazione da noi mai concessa e a noi mai richiesta. Un bel giorno ci siamo trovati «la sorpresa» e in cambio tutti i problemi annessi e già esposti.
Non è quindi applicabile il detto «chi è causa del suo mal pianga se stesso».
Consideri che ogni tanto sulla struttura originale vengono aggiunti altri apparati, antenne, dipoli, parabole ecc., come se fosse un albero di Natale, e che servono tra l’altro ad aumentare la rumorosità e le vibrazioni.
Un piccolo particolare: nella foto pubblicata si intravede una finestra, è quella del mio bagno, ed ha entrambi i vetri rotti da quanto sopra lamentato.
La ringrazio ancora del tempo che mi ha dedicato, e sono a sua completa disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento.
(Attilio Zuccari)
[b]Nessuna risposta da parte di Latina Oggi[/b]
[b][size=medium]Da Latina Oggi del 05/03/2006[/size][/b]
[i]Ancora timori[/i]
[b]Ripetitori e limiti, pesanti perplessità[/b]
GENTILE Direttore, la ringrazio di avermi nuovamente ospitato sulla sua rubrica domenicale e debbo fare i complimenti al fotografo che ha immortalato la «mostruosità sopra i palazzi Barletta» in un momento di cielo tempestoso… perfetto! Sto seguendo con attenzione i lavori delle varie commissioni, comunali e regionali, che tentano di regolamentare l’installazione delle antenne.
Non sarà possibile, quindi, posizionarle su ospedali, scuole asili nido, case di detenzione… Sarà però possibile farlo su un complesso dove vivono più di 200 famiglie, considerando che tra i 6/700 abitanti avremo: malati per riempire una corsia d’ospedale; scolari e studenti per almeno due classi di studio, anche se di diverso ordine e grado, qualche caso di… detenzione (leggi anziani). Non manderemo a scuola i nostri bambini se nelle vicinanze c’è un’antenna ma li terremo «al sicuro» in casa e per un tempo più lungo dell’orario scolastico. Dove ho commesso un errore?
(Lettera firmata)
[b][color=990000]Che dire … ci sarà una via di fuga da tutto questo? Siamo con Attilio nello sperare in una soluzione.
Lo staff di q4q5.it[/color][/b]