Archivio Giornaliero: Marzo 11, 2006

Manuale di autodifesa dai rifiuti

[b][size=small][color=0033FF]Pubblichiamo il Manuale di autodifesa dai rifiuti (inviato dal nostro utente Davide)[/color][/size][/b]

Procedure per chiedere rimozione di una discarica abusiva e messa in mora del Sindaco
Manuale di autodifesa dai rifiuti
Per non rimanere sotterrati dalla “rumenta”

La nuova normativa sui rifiuti, DLGS 25/2/97 n. 22, conosciuta anche come “Decreto Ronchi” ha affrontato complessivamente il problema ponendosi come legge quadro di base di tutta la materia. Tra i suoi articoli troviamo anche gli strumenti per un’efficace autodifesa dall’ingombrante presenza delle discariche abusive che qua e là insudiciano le nostre campagne.

L’articolo 14 del Decreto afferma infatti il principio generale di divieto assoluto di abbandono e deposito incontrollato di rifiuti sul suolo, nel suolo e l’immissione di rifiuti di qualsiasi genere, allo stato solido o liquido, nelle acque superficiali e sotterranee. Ovviamente per l’inosservanza di tale norma sono previste dagli articoli successivi (50 e segg.) delle sanzioni, ma quello che più conta è che lo stesso articolo 14 prevede l’obbligo, per colui che ha abbandonato i rifiuti, di rimozione, avvio a recupero e smaltimento di questi ed al ripristino dello stato dei luoghi.

Tale obbligo è previsto anche, in via solidale, per il proprietario e per i titolari di diritti reali o personali di godimento sull’area, ai quali tale violazione sia imputabile a titolo di dolo o colpa. Se non si trova quindi, come spesso accade, chi ha abbandonato i rifiuti si dovrà valutare la posizione del proprietario o dei titolari dei diritti di cui sopra. Manifestandosi infatti anche una semplice inerzia di questi nell’impedire lo scarico dei rifiuti sul proprio terreno potrebbe rilevarsi a loro carico una culpa in vigilando con le tutte le conseguenze del caso.

La disposizione assume poi una notevole rilevanza quando, al comma 3, stabilisce che il sindaco dispone con ordinanza le operazioni necessarie per il ripristino dei luoghi ed il termine entro cui provvedere, decorso il quale procede all’esecuzione in danno dei soggetti obbligati ed al recupero delle somme anticipate. Sono previste delle sanzioni penali a carico di coloro che non ottemperano a quanto ordinato dal sindaco.

Come può il cittadino difendersi dalle discariche abusive utilizzando il Decreto Ronchi?

Chiunque a conoscenza di una discarica abusiva potrà inviare al Sindaco una lettera del seguente tenore, magari corredata da fotografie:

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Al Sig. Sindaco di ___________

Oggetto: discarica abusiva di località _________ comune di __________

Il sottoscritto (indicare le generalità complete del segnalante), informa che in località ________ in comune di ________ esiste sito che per condotta abituale si è di fatto trasformato in luogo di scarico, deposito incontrollato, ricettacolo di rifiuti.

La discarica si estende per circa ______ m² ed è composta dai seguenti rifiuti (indicare il tipo di rifiuti). Il sito si può raggiungere da (indicare dettagliatamente come si raggiunge la discarica dal punto più vicino comunemente conosciuto).

Si invia la presente per quanto di competenza ed in particolare, in ordine agli adempimenti obbligatori di cui al comma 3 dell’art. 14 del DLGS 5/2/97 n. 22.

Distinti Saluti.

Firma

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Il Sindaco al ricevimento della lettera darà disposizioni ai competenti uffici comunali affinché effettuino gli accertamenti del caso. In particolare si cercherà la proprietà del terreno e si valuterà la posizione del proprietario e dei conduttori del fondo che verranno informati della presenza della discarica ed invitati alla pulizia del luogo. In caso di inadempienza, verrà dato avvio alla procedura ordinatoria di cui all’art. 14 comma 3 DLGS 5/2/97 n. 22.

Sarebbe buona norma che il Sindaco rispondesse alla segnalazione informando dei provvedimenti presi per ottenere il ripristino dei luoghi. Occorrerà comunque aspettare almeno trenta giorni dalla segnalazione per verificare i provvedimenti assunti.

Che fare se il Sindaco non adempie?

In questo caso è necessario un sollecito, con lettera raccomandata A.R., del seguente tenore:

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Al Sig. Sindaco di ___________

Oggetto: discarica abusiva di località _________ comune di __________

Il sottoscritto (indicare le generalità complete del segnalante) facendo riferimento alla lettera del ______ relativa a segnalazione di discarica abusiva in località _______ in comune di _________, della quale si allega copia, riscontra che a tutt’oggi non risulterebbero essere stati presi provvedimenti.

Si coglie l’occasione per ribadire che l’art. 14 comma 3 DLGS 5/2/97 n. 22, prevede degli adempimenti obbligatori per il Sindaco che non possono essere disattesi e per l’adempimento dei quali, con la presente, si pone formale istanza.

Il sottoscritto rammenta che ai sensi dell’art. 16 della L. 86/90 (che ha modificato l’art. 328 del Codice Penale) la risposta alla suesposta istanza deve pervenire nel termine di 30 giorni dalla ricezione della richiesta medesima.

Distinti saluti.

Firma

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In questo modo si mette in mora il Sindaco inadempiente. Se tale sollecito non avrà alcun effetto potrà essere inviato un dettagliato esposto alla Procura della Repubblica competente quando, trascorsi 30 giorni, non si sia avuta risposta dal Sindaco. Riportiamo qui il testo:

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Al Sig. Procuratore della Repubblica

di ___________________________

Il sottoscritto (indicare le generalità complete dell’esponente) espone quanto segue:

A seguito di lettera di segnalazione del ________ rimasta inevasa, il giorno ________ ho inviato al Sindaco di ___________ lettera raccomandata con avviso di ricevimento con la quale chiedevo a questo di porre in atto gli adempimenti di cui all’art. 14 comma 3 DLGS 5/2/97 n. 22 in ordine a discarica abusiva esistente in località ________ in comune di ________.

Trascorsi (indicare il numero di giorni trascorsi dalla data in cui è stata inviato il sollecito) lo scrivente non ha ricevuto alcuna risposta dalla suddetta Autorità e non sembra peraltro essere stato preso alcun provvedimento in ordine a quanto da me richiesto. Richiedo pertanto alla S.V. Ill.ma di iniziare azione penale onde accertare se ricorrano a carico del Sindaco di ________ gli estremi del reato di cui all’art. 328 C.P. come modificato dall’art. 16 della legge n. 86 del 1990.

Con osservanza.

Firma

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P.S. : ricordarsi di allegare copia delle due lettere inviate al Sindaco.

Come si può notare esistono gli strumenti per un’efficace autodifesa dalle discariche abusive, non resta che usarli.

Cala il sipario sulla casa della musica

DEMOCRATICI DI SINISTRA
Gruppo Consiliare – Latina

Ieri in Consiglio Comunale si è consumato il prima atto ufficiale dell’Amministrazione inerente il progetto caro al maestro Paradiso e al Comitato da lui fondato, oltre che naturalmente al centrosinistra, denominato “Casa della Musica”.
In Consiglio il Sindaco Zaccheo ha detto a chiare note e finalmente senza infingimenti che non intende destinare i capannoni dell’ex consorzio a casa della musica, bensì, ritiene più opportuna una destinazione a spazio culturale genericamente inteso e direi onnicomprensivo. Insomma, una struttura composita che ospiti dall’auditorium alla biblioteca, passando per sale di registrazione e negozi. E’ iniziato dunque su queste dichiarazioni lo scontro con l’opposizione che da anni difende la causa della casa della musica. Giova ricordare in proposito che alle ultime amministrative il progetto era inserito nel programma di centrosinistra. Ritengo che la proposta di Zaccheo sia stata posta in modo furbesco e fin troppo demagogico, soprattutto quando sventola le firme degli studenti che chiedono una biblioteca adeguata. Innanzitutto, penso che sia un errore collocare la biblioteca nei capannoni, sarebbe il posto meno opportuno. Essa potrebbe essere collocata più opportunamente in uno dei tanti edifici storici che i
l comune afferma di voler comprare, come il garage Ruspi o gli ex monopoli di stato. Senza considerare che a mio avviso è praticabile la strada dell’ampliamento degli spazi all’interno dei quali la biblioteca è attualmente collocata. Infine, si potrebbe pensare a ricavare spazi proprio all’interno della cittadella universitaria.
Superato il falso problema della Biblioteca, credo che sia giusto decidere una volta per tutte cosa intendiamo fare dei capannoni dell’ex consorzio. La Casa della Musica non sarebbe solo uno spazio ludico ricreativo a beneficio dei latinensi, ma diventerebbe una vera e propria struttura economica, una specie di coverciano della musica. Dunque, se l’idea è quella di proiettare a livello nazionale la fruizione di quello spazio, possono essere compatibili altre destinazioni quali quella commerciale? Crediamo di no! Tuttavia, mi sembra che sia opportuno uscire da discussioni astratte e ideologiche che rischierebbero di vedere contrapposti, secondo l’impostazione di Zaccheo, da un lato i musicisti e dall’altro gli studenti. Una simile impostazione del dibattito sarebbe stupida e lesiva degli interessi di tutti. Mi sembra più opportuno che dalla fase degli annunci si passi a quella dei progetti. Solo così sarà valutabile la compatibilità di diverse attività nello stesso spazio. Ciò che assolutamente contrasteremo
è l’accozzaglia informe di cose che non stanno insieme. Lo sforzo sarà quello di costruire un luogo vero e utile al mondo della cultura e della musica in particolare.

Latina, 10/03/06
Consigliere comunale
Mauro Visari