Archivio Giornaliero: Marzo 12, 2006

Considerazioni.

[b][size=small][color=0066CC]Di seguito pubblichiamo le considerazioni della nostra utente Baol, sulla tavola rotonda di ieri.[/color][/size][/b]

La riunione dell’11 marzo ’06 .
Considerazioni.

Forse mi sarei aspettata una maggiore presenza di cittadini, anche perché l’argomento trattato è di interesse comune, a dimostrarlo il fatto che numerose persone si sono più volte espresse, nei più comuni luoghi di incontro, e hanno manifestato spesso un senso di disagio.
Pensavo che queste misure fossero direttamente proporzionali, il senso di disagio manifestato da una parte e l’impegno alla partecipazione dall’altra, invece non è stato esattamente così.
Ero convinta che il bisogno di capire, anche di essere tranquillizzati o di fare comunque maggiore chiarezza, fossero tali da indurre a trascorrere insieme due ore del nostro preziosissimo tempo. D’accordo, pioveva, ma insomma non è la pioggia che può fermarci quando andiamo al supermercato o al cinema o in fila per i saldi supereccezionali di qualche negozio ambito.
Credo che sia facile lamentarci, persino arrabbiarci, quando accadono fatti che non accettiamo, o ci fanno sentire vittime di un sopruso, ma poi alla fine non siamo capaci di tradurre in un impegno concreto la nostra insoddisfazione, in qualcosa di utile e costruttivo, e, peggio, deleghiamo ad altri (tanto andranno gli altri, ho sentito dire, oppure – il che è anche peggio – ho sentito sentenziare: tanto non serve a niente). Insomma vogliamo o non vogliamo essere presi in considerazione?
Forse non ci si rende conto che questo atteggiamento rischia di scoraggiare anche coloro che con molto impegno si adoperano per fare chiarezza, per ricucire il rapporto con le istituzioni, e creare i migliori presupposti al dialogo e alla trasparenza. Coloro che si mettono a disposizione con generosità, e non perché non abbiano altro da fare, semplicemente perché adottano una differente scala di valori.
Per fortuna che, nonostante tutto, la riunione è perfettamente riuscita. A dimostrazione di un’organizzazione ineccepibile; inoltre la presenza di medici, tecnici e politici era perfettamente equilibrata e fondamentale per affrontare la questione da tutti i punti di vista. Così la presenza di pochi, ma buoni, residenti del quartiere è stata sufficiente al fine di porre le domande di tutti, temi ricorrenti di questi ultimi mesi.
Certo non possiamo dire che esistano sperimentazioni tali da sollevarci ogni dubbio, perché il fenomeno della comunicazione e la diffusione dei telefoni cellulari è piuttosto recente, ma il criterio della prudenza e quindi la scelta di regolamentare con un piano preciso l’installazione dei ripetitori è l’unica via percorribile, nel rispetto dei residenti. Si è parlato di ricollocare l’antenna in Q4 e quella di via Verdi, vicino all’ospedale, nonché quella a Tor Tre Ponti che sorge su un terreno privato, e da quanto ascoltato ciò avverrà in tempi ragionevoli, spero entro quest’anno.
Possiamo dire che in futuro vi sarà una maggiore attenzione alle zone densamente popolate ed in via di sviluppo, quali il nostro quartiere, e soprattutto anche il rispetto di valori estetici che, nell’ottica di una urbanizzazione moderna, ma quanto meno armoniosa, dovrebbero essere tenuti sempre in considerazione.
Al di là di tutte queste considerazioni, vedere tanto impegno profuso, tanta disponibilità da parte di cittadini comuni, e anche da parte di rappresentanti politici di differenti correnti, ma finalmente uniti per l’interesse e il bene della comunità, mi ha dato molta speranza, una sensazione di appartenenza… far parte di una comunità, cosa che raramente negli ultimi tempi sono riuscita a sentire.
Peccato per chi non c’era. Spero sappia cogliere future opportunità…
Baol