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  1. Freddy ha detto:

    Gent. Alessandro,non ci conosciamo ma ti ringrazio per aver posto la questione attraverso un commento più o meno condivisibile.Ho atteso, prima di risponderti, per avere il tempo di vedere la trasmissione di RAI 3 che mi ero perso in diretta l'altro ieri.In effetti, mi ha toccato molto, in particolare la signora vittima dell'usura alla quale colgo l'occasione per esprimere tutta la mia solidarietà (anche se so che avrebbe bisogno di altro).Mi hanno toccato o meglio ferito vedere e sentire quei ragazzi "senza testa" dentro una "carrozzeria" (il loro corpo) vuota, senza anima e sentimenti, che hanno offeso tutto e tutti, comprese le ragazze da loro trattate come semplici oggetti. Mi auguro per loro che prima o poi riescano ad inserire nel proprio cervello qualche idea, connettere qualche neurone e dare luogo a qualche pensiero degno di tale nome….mi hanno fatto veramente pena. Sono altresì convinto che essi rappresentano una netta minoranza dei ragazzi di Latina e non credo siano percentualmente di più rispetto a quelli di altre città italiane…insomma gli imbecilli sono dappertutto.Veniamo però a Grassucci e al Suo commento:francamente ho come l'impressione che, sia da una parte che dall'altra, si tenda a far finta di non vedere alcune cose:Lidano che conosco (poco ad essere sincero) da un paio di anni in quanto concede gentilmente al nostro sito lo spazio su una pagina de Il Territorio tutte le domeniche, non cita nei suoi commenti il fenomeno dell'usura che in questa città, a detta del procuratore Mancini, rappresenta il fenomeno delinquenziale più rilevante. Si limita inoltre a dire che lui la Mafia a Latina non l'ha mai vista (e ci credo bene…..la mafia c'è…. ma non si vede !) e tutto sommato, quando parla di Latina, sembra vedere solo aspetti positivi. Capisco lo sfogo per essere stato probabilmente raggirato dal servizio di RAI 3, ma da un giornalista come lui che conosce a fondo ogni angolo di questa città, mi sarei aspettato un commento un pò più articolato…..o forse più intellettualmente onesto, ma forse lo farà in seguito. Certamente (e su questo converrà pure lui) nella sua carriera avrà vissuto momenti più gloriosi.Dall’altra parte, l’architettata trasmissione, enfatizzava molto il contrasto che emergeva dalle situazioni di povertà (le persone che vivevano in macchina e quelle che non riuscivano ad arrivare a fine mese) con gli sfarzi del costruttore e di tutti coloro che lo circondavano, e mettevano il telespettatore in uno stato d'animo di rabbia più totale, ma, come ho sempre sostenuto, non ritengo che questo sia il modo migliore per fare informazione. Non amo tale genere di trasmissioni televisive, basate molto sulla emozionalità del momento e poco sulla razionalità.Siamo tutti convinti che a Latina come in tutte le città di Italia ci sono persone assai diverse, moralmente integre o totalmente corrotte, ma usare il pianto di una donna disperata, la stupidità di un ragazzo senza cervello e al tempo stesso la canzone cantata in allegria da un ricco e potente costruttore di Latina, francamente mi pone davanti alla stessa situazione nella quale mi trovo dopo aver visto un film di amore che mi ha fatto emozionare, “riuscirei pure a camminare sopra le nuvole”…….solo che dopo aver visto il film, ci penso, razionalizzo e capisco che quello era un film…..e allo stesso modo, dopo una trasmissione così, mi fermo ci penso e capisco che la realtà, a volte, è assai più complessa e articolata e per nostra fortuna, forse non così drammatica come invece, ho l’impressione, la si è voluta far apparire.Sarà che io questa città, nonostante tutto, la amo ancora, sentire qualcuno bistrattarla in questo modo, mi ha dato un pò fastidio. Sarebbe stato più carino, ad esempio, che la giornalista si fosse documentata un pò meglio ( e l'avrebbe potuto fare visto che molti degli intervistati in studio sono iscritti al nostro portale) ed avesse citato, ad esempio, l'esistenza nei quartieri (Q4 e Q5) che ha visitato per lunga parte del servizio, di un sito internet molto particolare (unico in Italia per il suo genere) dove la gente si incontra, collabora, ragiona, condivide, litiga, propone, realizza manifestazioni, etc etc etc ed una associazione (Quartieri Connessi) che così come tante altre presenti in zona (vedi l'ass. dei Palazzoni del Q4, la Domus etc ) costituisco la prova provata che Latina e i Latinensi, sono ben lontani dal quadro emerso in quei pochi minuti.Il sottoscritto quindi, pur non sottovalutando i tanti aspetti emersi (o meglio… ricordati) dalla trasmissione televisiva, degni della massima attenzione e soprattutto di quella delle forze dell’ordine,  ritiene che non si debba però mai vivere passivamente questo genere di programmi, ma essere sempre molto critici e disincantati, considerando che un po’ di “show” dalle parti di via Teulada, (e ve lo dice uno che ha avuto modo di frequentarla) si dice:non guasta mai !Ferdinando Cedrone 

     

  2. Kla ha detto:

    Freddy, spiegati meglio per favore. Approfondisci il discorso dello show, e chi ha fatto lo show, perchè non mi è chiaro come Grassucci, che non e' un giornalista di primo pelo,  dica davanti alle telecamere (non gli hanno rubato l'immagine e quello che diceva) testualmente che "la politica sociale che vogliamo "è quella del duetto alfa romeo per tutti" e che "elogiando le costruzioni di Nasso le chiama  "architettura democratica", ma che significa?

    Forse la trasmissione non chiarisce abbastanza il discorso della "cassa del mezzogiorno" finita la quale i bandidi imprenditori, appoggiati dalla politica prona e ignava, se ne sono andati lasciando un vuoto che ancora oggi non è stato colmato, e quando ci sono questi vuoti e disoccupazione per tanto tempo (dagli anni 90 in poi) il terreno diventa sempre più fertile per la delinquenza di tutti i tipi.

    Forse Nasso o la trasmissione non sono riusciti a spiegare che l'edilizia popolare a Latina non esiste o è quasi nulla. Certo il canto "te lo leggo negli occhi" fa show, ma chi canta?

    Forse i due ragazzi, sbruffoni in tutto anche con le loro ragazze, intervistati sono una minoranza ma sono quelli che contano e quelli che purtroppo molti cercano emulare e per emularli altri ragazzi cercano guadagni facili. Basta farsi un giro in centro al sabato sera, certi macchinoni che girano (da 70000 euro in su) non si capisce da dove escano questi SUV e Fuori Serie e come facciano a mantenerseli a 30 anni e poco più. Basta poi percorrere la Pontina dall'una di notte in  poi per vedere quanto sono corretti a da 140 all'ora in su avanti e indietro da Roma a Latina.

    La trasmissione non ha saputo far capire abbastanza il fenomeno dell'usura e il fenomeno della povertà che in questa città sta crescendo.

    Per concludere Rai 3, con questa trasmissione, non ha detto nulla di nuovo di ciò che si sapeva , per molti è stata come dici tu una trasmissione che fa emozionare fino all'inca..atura e basta. Una trasmissione per certi versi superflua.

    Unica cosa è che probabilmente fa riflettere su molti aspetti e su chi avendo a cuore questa città è chiamato ed ha il dovere di dare le risposte forti, oggettive e risolutive.

    Salutoni

     

     

     

     

  3. Freddy ha detto:

    Klà, ciò che affermi è verissimo e come si dice in gergo "non fa una grinza".La mia puntualizzazione sul concetto di Show era legata semplicemente al fatto che spesso e volentieri trasmissioni televisive come questa finiscono per raccontare solo una delle realtà possibili, accattivandosi la benevolenza solo di una parte di cittadini e facendo allontanare quelli che invece dovrebbero essere i veri destinatari del messaggio.Mi spiego meglio:se all'interno di una trasmissione vengono dette delle grandi verità (e questo credo sia accaduto in quel programma) ma contemporaneamente non emergono (volutamente ?) altre, magari di segno opposto, si finisce per rendere meno credibile il tutto.In questo, purtroppo, spesso RAI 3 ci ha abituati !….io sono tra quelli che non vogliono essere definiti "popolino", quelli cioè che bevono ogni cosa venga detta loro dai giornalisti. Non dimentico mai che il vizietto di "fare notizia" è spesso e volentieri alla base di articoli e/o interviste mirate e poco obiettive.Cerco quindi sempre di analizzare in maniera critica, per quanto mi è possibile, ogni aspetto, ivi compreso il giustizialismo che spesso aleggia tra alcuni ambienti della politica e non solo di quella.I giornalisti hanno un grande ruolo in questa società, ma proprio per tale motivo, non devono fare come quel signore che una volta mi disse:"non sono sicuro che quei fatti siano accaduti davvero, però siccome credo che le cose siano andate così, intanto li denuncio"….poi si vedrà !Come potrai vedere, Antonio Turri, nostro utente, ci ha da poco inviato (già pubblicata sul sito) una lettera aperta a Grassucci. Personalmente, quando a parlare è una persona come lui, un ispettore di polizia che da anni segue queste vicende, certamente competente ed informata sui fatti, il sottoscritto si genoflette e fa tanto di cappello, ma quando a muovere delle accuse sono altre persone che parlano per il solito “sentito dire” e di queste accuse ne fanno grandi verità, (senza che venga offerta la possibilità di replica e/o di smentita), la cosa un po’ mi puzza e soprattutto credo non faccia bene a nessuno. Insomma, chi avesse visto la trasmissione televisiva e magari non sa neanche dove si trova Latina, a mio parere oggi sa che questa città è un crocevia di mafia e camorra e dove vivono solo ragazzi ricchi e spregiudicati. A me non sembra così, io credo che questa è una città ancora oggi con grandi risorse, ma male amministrata, motivo per il quale si sta creando il substrato sempre più fertile per infiltrazioni camorristiche, da denunciare e combattere, attraverso l’interesse e la collaborazione di tutti (cittadini compresi) ma che vanno circoscritte e sradicate da chi ha la competenza per farlo e conosce a fondo la realtà dei fatti. Il resto e giornalismo e/o populismo dal quale dovremmo prendere le dovute distanze.Per tutto il resto, mi associo alle tue altre considerazioni.Freddy

  4. giucap ha detto:

    Ho finalmente visto la trasmissione, grazie a Kla.

    Condivido abbastanza l'analisi di Freddy, anche se mi pongo il seguente problema: generalizzare "al ribasso" creando il caso ha come effetto la percezione del problema (che sicuramente c'è) come una bufala, oppure invece fa scattare prese di polizione e magari provvedimenti (politici, giudiziari, ecc.) atti ad arginarne l'espansione?

    Ricorderete come venivano considerati i primi ambientalisti: menagrami nemici della civiltà e del progresso. Sicuramente certi aspetti sono sfociati nel folclore ed alcune denunce si sono rivelate esagerate quando non totalmente false, ma oggi c'è un'attenzione generale ai problemi ambientali che ci si sarebbe sognati anche solo dieci anni fa.

    Circa le affermazioni di Lidano durante la trasmissione, contestate da Claudio, provo a darne un'interpretazione per quel poco che ancora conosco il Diretùr. Sull'architettura democratica, che già una voce fuori campo specifica "per chi c'ha i soldi", penso volesse dire alla portata di tutti, ovvero forse in realtà al ceto medio (cioè quello numericamente maggioritario). E prima della crisi dei mutui e del rialzo dei tassi in qualche modo ciò è avvenuto. Per quanto riguarda invece il "Duetto" per tutti, questa è un'antica contestazione che non solo Lidano fa alla sinistra: perseguire un egualitarismo al ribasso, togliendo a chi ha (l'invidia sociale verso il ricco) invece che dando a chi non ha. Il bello è che lo stesso tema è stato trattato da Veltroni, quando ha affermato che prima bisogna crescere affinché la torta da spartire sia più ampia, al che sarà possibile migliorare le condizioni di chi è rimasto indietro senza penalizzare chi ha di più. Fermi restando i principi di equità fiscale e di lotta all'evasione però, che i macchinoni non sono "ignobili" in sé, ma lo diventano se comprati con il furto ai danni della comunità.

    Più che le affermazioni durante la trasmissione, mi hanno colpito però le parole di Lidano nell'articolo sopra riportato. Immagino che queste siano anche il frutto di un processo di azione-reazione, ma non mi sento di condividerle. In parte ha ben risposto Antonio Turri, chiamato direttamente in causa.

    A me l'articolo ha suscitato la seguente riflessione, che penso possa essere utile anche a Lidano (semmai dovesse leggerla). Parecchi anni fa, in una Sicilia dove ormai la mafia è diventata luogo comune (per alcuni politici addirittura con cui convivere) ma che allora ne negava convintamente l'esistenza, un giovanotto "estremista" si è messo in testa di denunciare il clima di omertà, non ha voluto adeguarsi al così fan tutti, ha messo all'indice pubblicamente il suo stesso padre insieme al di lui padrino mafioso. Si è inventato una radio, ha trasmesso le sue tragicomiche cronache da mafiopoli, ha creato un piccolo movimento di giovani sognatori come lui. Ha denunciato e provato fatti specifici? Era in grado lui solo di farlo? Si sarebbe dunque dovuto "tacere"? Qualcuno ha pensato di sì, perché il ragazzo in questione ha avuto un brutto "incidente". La verità è venuta fuori oltre venti anni dopo. Quel ragazzo si chiamava e si chiama Peppino Impastato. Vogliamo aspettare un Peppino ed altri vent'anni anche noi, qui a Latina?

    Un triste saluto

    Giulio

     

  5. Freddy ha detto:

     giucap ha scritto:

    Ho finalmente visto la trasmissione, grazie a Kla.

    Condivido abbastanza l'analisi di Freddy, anche se mi pongo il seguente problema: generalizzare "al ribasso" creando il caso ha come effetto la percezione del problema (che sicuramente c'è) come una bufala, oppure invece fa scattare prese di polizione e magari provvedimenti (politici, giudiziari, ecc.) atti ad arginarne l'espansione?

    Ricorderete come venivano considerati i primi ambientalisti: menagrami nemici della civiltà e del progresso. Sicuramente certi aspetti sono sfociati nel folclore ed alcune denunce si sono rivelate esagerate quando non totalmente false, ma oggi c'è un'attenzione generale ai problemi ambientali che ci si sarebbe sognati anche solo dieci anni fa.

    Circa le affermazioni di Lidano durante la trasmissione, contestate da Claudio, provo a darne un'interpretazione per quel poco che ancora conosco il Diretùr. Sull'architettura democratica, che già una voce fuori campo specifica "per chi c'ha i soldi", penso volesse dire alla portata di tutti, ovvero forse in realtà al ceto medio (cioè quello numericamente maggioritario). E prima della crisi dei mutui e del rialzo dei tassi in qualche modo ciò è avvenuto. Per quanto riguarda invece il "Duetto" per tutti, questa è un'antica contestazione che non solo Lidano fa alla sinistra: perseguire un egualitarismo al ribasso, togliendo a chi ha (l'invidia sociale verso il ricco) invece che dando a chi non ha. Il bello è che lo stesso tema è stato trattato da Veltroni, quando ha affermato che prima bisogna crescere affinché la torta da spartire sia più ampia, al che sarà possibile migliorare le condizioni di chi è rimasto indietro senza penalizzare chi ha di più. Fermi restando i principi di equità fiscale e di lotta all'evasione però, che i macchinoni non sono "ignobili" in sé, ma lo diventano se comprati con il furto ai danni della comunità.

    Più che le affermazioni durante la trasmissione, mi hanno colpito però le parole di Lidano nell'articolo sopra riportato. Immagino che queste siano anche il frutto di un processo di azione-reazione, ma non mi sento di condividerle. In parte ha ben risposto Antonio Turri, chiamato direttamente in causa.

    A me l'articolo ha suscitato la seguente riflessione, che penso possa essere utile anche a Lidano (semmai dovesse leggerla). Parecchi anni fa, in una Sicilia dove ormai la mafia è diventata luogo comune (per alcuni politici addirittura con cui convivere) ma che allora ne negava convintamente l'esistenza, un giovanotto "estremista" si è messo in testa di denunciare il clima di omertà, non ha voluto adeguarsi al così fan tutti, ha messo all'indice pubblicamente il suo stesso padre insieme al di lui padrino mafioso. Si è inventato una radio, ha trasmesso le sue tragicomiche cronache da mafiopoli, ha creato un piccolo movimento di giovani sognatori come lui. Ha denunciato e provato fatti specifici? Era in grado lui solo di farlo? Si sarebbe dunque dovuto "tacere"? Qualcuno ha pensato di sì, perché il ragazzo in questione ha avuto un brutto "incidente". La verità è venuta fuori oltre venti anni dopo. Quel ragazzo si chiamava e si chiama Peppino Impastato. Vogliamo aspettare un Peppino ed altri vent'anni anche noi, qui a Latina?

    Un triste saluto

    Giulio

     

     

    Caro Guilio, condivido anch'io molte delle tue affermazioni, in primis l'esigenza di non nascondere la testa sotto terra come fanno gli struzzi.

    C'è però solo un dettaglio sul quale insisto:

    enfatizzare a rialzo può essere dannoso tanto quanto sottovalutare, può cioè produrre un effetto boomerang e chiudere le menti di chi invece deve capire.

    Tra le due posizioni, io preferirei quella della ricerca della realtà, intesa come l'analisi a 360 ° della situazione della nostra città.

    Un sereno saluto.

    Freddy

  6. Kla ha detto:

    Continuo a restare perplesso sull'atteggiamento di Lidano Grassucci (non me l'aspettavo…) e condividendo molto di quanto detto da Giulio e alle continue attenzioni di Freddy sull’argomento,  alla citazione di Giulio su Peppino Impastato  aggiungo che sulla questione e’ stato prodotto un bellissimo film “I Cento Passiregia: Marco Tullio Giordana,  Scenegiatura: Claudio Fava, Monica Zappelli, Marco Tullio Giordana, Cast:  Paolo Briguglia, Ninni Bruschetta, Luigi maria Burruano, Luigi Lo cascio, Lucia Sardo, Francesco Giuffrida, Fabio Camilli, Pippo Montalbano, Domenico Centamore, Roberto Zibetti. 

    Riconoscimenti :

    MENZIONE SPECIALE AL PREMIO SOLINAS 1998 PER LA SCENEGGIATURA A CLAUDIO FAVA E MONICA ZAPPELLI – PREMIO PER LA MIGLIORE SCENEGGIATURA ALLA 57^ MOSTRA DI VENEZIA (2000). – DAVID 2001 PER MIGLIORE SCENEGGIATURA (CLAUDIO FAVA, MONICA ZAPELLI, MARCO TULLIO GIORDANA), A LUIGI LO CASCIO (MIGLIORE ATTORE PROTAGONISTA), A TONY SPERANDEO (MIGLIORE ATTORE NON PROTAGONISTA), A ELISABETTA MONTALDO (MIGLIORI COSTUMI) E PREMIO DAVID SCUOLA. 

    Per chi ama leggere oltre che andare al cinema, consiglio il libroCento Passi” di Claudio Fava , Marco Tullio Giordana, Monica Zappelli,  edito da Giangiacomo Feltrinelli .

     

    Salutoni

  7. Teresa ha detto:

    E' la prima volta che intervengo nel forum, e lo faccio perchè credo che alcune precisazioni siano dovute per senso di rersponsabilità.

    La trasmissione Percorsi: ma alle due ragazzine che andavano a prendere il caffè al bar, lo avevano detto, secondo voi, che sarebbero state mandate in onda associandole alla frase: "Una botta e via"?

    alla miralanza c'erano tanti ragazzi e invece hanno montato solo le frasi di quelli di estrema destra. tanto per reiterare l'errata idea che latina è ferma a littoria.

    Inchiesta: quando si fa un'inchiesta, si va a vedere quello che succede.

    se uno ha una idea, che a mio avviso è un pregiudizio, e strumentalizza persone e situazioni, io la chiamo malafede, oppure non si sta facendo giornalismo d'inchiesta.

    in ultimo: la questione duetto significa che nel mondo dovremmo stare tutti bene, non sopravvivendo tendendo al ribasso.

    ciao

    ter

  8. Kla ha detto:

    Teresa, per quano riguarda il "duetto" hai ragione dovremo sempre tutti tendere al meglio ma essere coscienti che in queta città esistono situazioni tali per cui a delle persone (neanche poche) basterebbe arrivare a fine mese per dirsi fortunati. Sentire due sbruffoni che sono capaci di spendere 1000 euro in una sera mi sembra offensivo per le persone che ne guadagnano la metà al mese e sognano di avere 1000 euro come mensilità figuriamoci il duetto.

    Le due ragazzine che prendevano il caffè al Bar , personalmente non le avevo associate a "una botta e via" frase detta dai due sbruffoni di cui sopra e riferita probabimente a loro più consone frequentazioni.

    Alla ex Miralanza non hanno parlato solo ragazzi di estrema destra.

    La malafede che ho notato io è nel non aver dato a tutti l'opportunità di concludere chiaramente un disorso ed è qui che condivido con te che non è stata un inchiesta. Magari avessero fatto vedere tutto quello che succede. 

     

    ciao