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  1. Kla ha detto:

    Questa trasmissione è stata un esempio di come la televisione diventa e può essere anche servizio d'informazione. Adesso posso dire di conoscere un pò meglio la città di Latina ed alcuni personaggi che ne caratterizzano la vita delle associazioni, della politica, degli imprenditori (buoni e cattivi) e istituzionale.

    Ho avuto la conferma delle sofferenze di alcune persone, dei disagi dei giovani (disoccupati, occupanti in cerca di spazi come quelli di casa pound, politici) e dei privilegi di cui alcuni di loro godono sfacciatamente senza nessun rispetto per le regole del vivere civile ("140 sulla pontina, 1000 euro a sera, una botta e via…", etc..). Ho visto e conosciuto finalmente un pò meglio accompagnatori portaborse di imprenditori con atteggiamenti di "Fantozziana" memoria che non mi aspettavo.

    L' industria che abbandona il territorio pontino, lasciando vuoti occupazionali senza possibili alternative se non il terziario e il nero. L'insicuro precariato per i lavoratori che non aiuta nessuno a crearsi un futuro. Il sempre più inesistente piano di sviluppo per questa città che non offre più concrete prospettive di lavoro per i nostri figli. 

    Salutoni

  2. Salvatore ha detto:

    Ho visto la puntata… e dopo ho avuto grosse difficoltà a prendere sonno. Forse col montafggio quelli di "Percorsi" sono riusciti ad alterare la realtà? Forse hanno estrapolato dal contesto spezzoni di filmati e di dialoghi, alterandone il senso? Certo che la figura fatta da certi imprenditori (con tanto di grottesco e umiliante tirapiedi) non è certoo edificante. Ma  la cosa che mi ha tolto il sonno più di tutte è stata l'intervista alla gioventù "bene" di Latina. Signori, se esistono davvero persone così allora siamo messi davvero male. Se questa è la nuova generazione, o se anche solo il 10% della nuova generazione dovesse essere così, allora è davvero ora di emigrare al'estero. L'Italia non ha speranza.

    Salvatore 

    PS: per quanto riguarda l'industria che se ne va e  l'agricoltura in ginocchio, stiamo purtroppo raccogliendo i fruttti di mezzo secolo di sovvenzioni statali, clientelarismo, malgoverno e di illusioni vendute a buon mercato.

  3. davide ha detto:

    Certo che veniva da rimpiangere le immagini in bianco e nero della Littoria del Duce, città ordinata, pulita, con aree verdi, ampi viali, vivibile, con una scalinata delle Poste lucente e splendita, senza all'orizzonte nessun mostro come il Key o il grattacielo Pennacchi.

    Detto questo, sono state dette delle cose che mi hanno lasciato a bocca aperta. Zaccheo come al solito ha preso fischi per fiaschi dicendo che Latina era la 14 esima città in Italia per ricchezza… forse voleva dire 46 esimo posto, altro che 14 esimo..
    Troppo divertenti le frasi di Nasso e Grassucci.. Il primo diceva che non è ricco, il secondo che le case di Nasso sono democratiche… e non come quella brutta edilizia popolare degli stecconi della Q4..
    Ora è vero che gli stecconi sono orribili (secondo me andrebbero demolite per realizzarvi un quartiere di case popolari stile Nicolosi, con caseggiati di massimo 4 piani), ma le case Nasso non te le regala, per cui non ci fà bella figura a dire che "non è ricco"… mentre invece costruisce case per tutta Latina e i borghi!
    Nasso ha dichiarato di non aver mai comprato terreni agricoli poi divenuti edificabili. Di sicuro però i prezzi delle case sono alle stelle…

    Ma lo sapete che a Latina costruire costa 400 euro al mq, e poi i costruttori le rivendono a 1800-2000 euro? Un margine del 500%?? Secondo voi è giusto un guadagno così alto?
    Poi Grassucci stamattina durante "L'edicola commentata" su Teleetere si lamenta, che lui non c'era alla Mira Lanza, durante la conversazione.. Non l'hanno invitato? Non è voluto andare? e poi difende gli industriali della Cassa del Mezzagiorno.. che secondo lui non erano dei rapinatori? E cosa sono stati allora, visto che pantalone gli dava i soldi a fondo perduto, e quando hanno chiuso si sono portati i macchinari pagati coi soldi degli italiani in qualche paese dell'ESt? A casa mia questi quà si chiamano BANDITI!!
    E poi Grassucci, smettila di presentare sul tuo giornale il centro commerciale Cuomo e la Torre Pontina (grattacielo) di Bianconi. Ma siete un giornale o Tecnocasa?
    Cmq sia ha ragione l'associazione Caponnetto, c'è ndragheta e camorra che stanno reciclando un mucchio di soldi nell'edilizia in tutta la provincia di Latina.
    Speriamo li schiaffino tutti in galera fino alla fine dei loro giorni, insieme ai politici e funzionari collusi e corrotti..

    Picca e Grassucci non si picchino più di tanto, la foto descritta è perfettamente attinente alla realtà.. Il procuratore Mancini mi ha dato l'impressione di non comprendere fino in fondo il pericolo rappresentato dal riciclaggio di denaro sporco della criminalità organizzata (forse non ha un quadro preciso visto che la materia dell'associazione mafiosa è di competenza esclusiva della DDA e della DIA). 

    Anche il fenomeno dell'abusivismo edilizio non è stato affrontato, con il Comune di Latina che ha fatto pochissime demolizione negli ultimi anni, e poi mi si dice che sono le fabbriche che hanno prodotto uno scempio ambientale e paesaggistico..

    E poi la storia di Mazzocchio sottratta all'agricoltura! Smettiamola una volta per tutte, sono solo 400 ettari di terreno, che i proprietari possono coltivarsi quanto vogliono, pirma di vendere a qualche industriale interessato… ma per lo più sono campi incolti.

    Inoltre si tratta di 400 ettari su 61000 ettari bonificati, dunque c'è tutto lo spazio necessario per fare agricoltura, Mazzocchio è un falso problema.

    ARKAN 

  4. massimo74 ha detto:

    Non sono di certo uno strenuo difensore dei costruttori.

    In ogni caso  vorrei fare alcune precisazioni su alcuni dati forniti da Arkan che mi sembrano un po’ lontani dalla realtà.

    Non è molto veritiero che il costruttore ha dei guadagni pari al 500%.

     

    Al costo di costruzione odierno che si aggira intorno ai 500 – 550 €/mq  (non lontanissimo dai 400 di Arkan), mi pare debbano essere considerate anche altre spese, sempre a carico del costruttore.

    Ne cito alcune:

    1)      il costo per acquistare il terreno edificabile o in qualche caso che lo diventerà a breve J

    2)      il costo di mantenimento del terreno fino a quanto verrà rilasciata il permesso a costruire (pulizia terreno, tasse, ici,…). Infatti è bene sapere che non per tutti i costruttori il permesso è immediato. Per alcuni si aspetta anche anni, molti anni.

    3)      Gli oneri concessori.

    4)      Le spese comunali di urbanizzazione primaria e secondaria

    5)      le spese tecniche di progettazione (progettista, calcolatore, direttore lavori, sicurezza, collaudo).

    6)      Altre spesucce: allacci, occupazione di suolo pubblico, ecc..

    7)      le spese di gestione ordinarie per l’impresa (che vanno ripartire su tutti i lavori).

     

    Anche il rischio d’impresa potrebbe essere valutabile come costo aggiuntivo. Non ci sono solo imprenditori “fortunati”. Ci sono imprenditori che sono andati letteralmente a gambe all’aria.

     

    Ciao.

     

    Massimo de Simone

  5. Stevejo ha detto:

    Massimo, xò non dimentichiamoci che i costruttori lavorano sul venduto: prima di costruire il palazzo hanno già venduto sulla carta tutti gli appartamenti. il rischio d'impresa, quindi, non è del costruttore ma delle banche che coprono i mutui dei compratori.

    E poi va anche detto che i costruttori di tasca loro ci rimettono solo i soldi x il terreno (poca cosa se pensiamo ai guadagni) e per pagare l'ici su quel terreno….che poi tra l'altro non pagano neanche l'ICI sull'immobile che vi costruiranno sul quel terreno, neanche quando hanno già ottenuto tutti i permessi e hanno già iniziato i lavori.

    Senza poi andare a vedere come le costruiscono le case: le scale dei palazzi sono lasciate aperte (alla pioggia, al freddo e al vento) così non risultano come cubatura utile…a totale spregio del risparmio energetico (un palazzo del genere risulta non essere ben coibentato, xchè ha più superfici a contatto diretto con l'esterno.

    E senza contare le famose "camere da letto ribassate", che ti fanno pagare a cubatura intera ma che, essendo i soffitti di queste camere ribassati,non risultano come ambienti abitabili e quindi "legalmente" non "assorbono" tutta la cubatura che dovrebbero e danno la possibilità al costruttore per usare quella cubatura da altre parti.

    Insomma sono stratagemmi del tutto legali x utilizzare più cubatura di quella  concessa dal comune…

    E che dire ancora degli attici e super attici così ben visibili x tutti tranne che x chi dovrebbe controllare? Sono tutti legali? O qualcuno potrebbe essere abusivo?

    Salutoni,

    stefano

  6. Salvatore ha detto:

    Roccia,

    il modus vivendi di quei giovani "bene" intervistati è a mio parere offensivo non solo del genere femminile ma dello stesso genere umano. Ci ho visto un germe di arroganza, di prepotenza, di stupidità… Persone così, nelle condizioni giuste possono fare dei danni inenarrabili. Sapere che a Latina ci sono persone del genere non è certo rassicurante.

    Salvatore

  7. Kla ha detto:

    Salvatore, mi permetto di aggiungere (rubandoti alcune parole) che, come rilevato dalla trasmissione, anche nel modus vivendi di alcuni vecchi con tirapiedi a seguito (…Alfa Romeo 2000 per tutti …) ci si può trovare un germe di arroganza, di prepotenza e di stupidità … anche queste persone possono determinare irreparabili danni. Sapere che a Latina e non solo esistono questi individui è preoccupante.

    Salutoni 

     

     

  8. harlock ha detto:

    Ciao a tutti!

    replico a mssimo perchè non mi sembrano molto corrette, tanto meno condivisili, le sue affermazioni sui costi aggiuntivi di costruzione degli immobili. Non negando l'esitenza di tali spese che, ritengo debbano essere compensate (per creare impresa deve esserci una adeguata copertura dei costi con i ricavi, altrimenti si ha consumo e non produzione di ricchezza),  mi sembra che indicando tali costi si consente al costruttore di "mettere le mani avanti" e così giustificare l'imposizione dell'elevato prezzo di acquisto per un'immobile. Ritengo, infatti, che le spese sostenute dai costruttori, tra cui rientrano certamente quelle indicate da massimo, siano largamente coperte dal ricavo della vendita dell'immobile stesso e non devono essere portate a giustificazione di tale aumento dei prezzi.

    innanzitutto, perchè parlare di costi aggiuntivi quando si parla di rischio d'impresa? o meglio, perchè addebitarli al consumatore questi cd. costi? a tal proposito vorrei ricordargli:"sull'imprenditore ricade il rischio d'impresa ovvero il rischio del risultato economico dell'attività intrapresa, l'imprenditore ha il potere di organizzare come meglio crede i fattori produttivi che concorrono all'impresa operando le scelte relative alla conduzione dell'impresa stessa: cosa produrre (o scambiare), come, dove, quando e con quali mezzi". certo non possiamo impedire all'imprenditore di compensare  questi costi con un aumento del prezzo di acquisto sull'immobile ma non mi sembra condivisibile ne giustificare questo comportamento altrimenti si rischia di far apparire come dei benefattori, come avvenuto nella trasmissione "percorsi" l'egregio direttore del territorio ha fatto apparire il noto costuttore Nasso.  Sul rischio di impresa ti faccio un esempio: apertura di un bar, ti fanno pagare un caffè 1 € per compensare il rischio di aver aperto tale esercenza. Ti sembra condivisibile o ccettabile?

    inoltre, in molti casi, certo non tutti, e sopratutto qui a latina, si comprano terreni a prezzi agricoli(come tu ben sai, ad un valore di mercato ridotto quasi alla metà), vedi ad es. gli ultimi terreni acquistati a partire da via epitaffio fino ad arrivare a latina scalo,  per poi costruirci sopra a seguito di "miracolose varianti" comunali sul piano regolatore che rendono legale la nuova edificazione. Per ciò è un pò ipocrita ritenere  l'acquisto del terreno un costo aggiuntivo , io parlerei, piuttosto, di un ricavo aggiuntivo per non dire speculazione edilizia.

    vorrei infine concludere con un breve cenno alla trasmissione "percorsi". Finalmente qualcuno ha reso palese verità di quello che oggi è la nostra città e di cui politici, giornalisti e la gran parte della gente comune non parlano, negando a stessi la realtà.(Ancora ieri giornalisti noti ritenevano la trasmissione di raitre una grande messa in scena e credo non tarderanno ad arrivare smentite o dichiarazioni di sdegno da parte delle cd. istituzioni).

     

    E' l'ignoranza che genera violenza!

    Harlock

     

  9. Kla ha detto:

    Harlock, ecco puntuali le prime risposte riferite alla trasmissione PERCORSI di RAI 3,  uno dei protagonisti Lidano Grassucci sul giornale Il Territorio fra le altre cose, tentando di minimizzare ciò che la trasmissione ha messo in chiara evidenza, afferma che :

    …."Sarò ingenuo, vivo in questa comunità da quasi mezzo secolo, mi sono ingegnato di capirla, conosco centinaia di persone: io 'sta mafia non l'ho mai incontrata. Dice come non vedi l'associazione Caponetto denuncia, cosa."…..

    …."Mauro Visari, consigliere comunale dei Ds o del partito democratico, ha spiegato che qui siamo un "crocevia" delle mafie, pure lui poliziotto? Dice Visari, i giovani non lavorano. Ma quali giovani conosce, in quale luogo di lavoro li incontra? In consiglio comunale. Crocevia di cosa? Sta a metà strada tra Roma e Napoli, davvero e che c'è la mafia geografica. Conosco ragazzi che studiano, lavortano, cercano di costruirsi il futuro, sono la maggioranza dei giovani di Latina, bravi ragazzi. "….

    …."Fanno vedere due giovanotti che fanno, come tutti i ragazzi del mondo, gli sbruffoni con la macchina, millantano spese di mille euro al giorno, come in provincia ci si vanta a mo di "10 ragazze per me posson bastare". Sbruffoni, ma le migliaia di ragazzi che studiano, lavorano, portano i soldi a casa, si impegnano, leggono, vanno a teatro non fanno notizia."….

    …."In quanto a Fabio Cirilli, membro della associazione Wanda Vecchi (il nome della mamma), ricordo che la sua famiglia (fratello Fabrizio) sta in maggioranza da '93 in questa città, se c'è mafia diffusa c'è una gerarchia di responsabilità, se c'è crisi è colpa di chi ha governato."….

    Il tutto si commenta da solo.

    Di seguito l'intero articolo pubblicato oggi sul giornale "Il Territorio" di cui non riferisco il titolo, perche' più che un titolo è un'affermazione che mi ricorda personaggi che per far scalpore battezzano con "bassi attributi maschili" chi non la pensa come loro.

    Allegato: Grassucci_Territorio_24_gennaio_2008.pdf

     

  10. giucap ha detto:

    Premetto che non ho visto la trasmissione (ahimé mi sono addormentato prima) ma mi sembra che si stiano trattando problemi economici generali, e su questi vorrei esprimere il mio pensiero.

    Il nostro Paese, come tutte le c.d. democrazie occidentali, si basa sul libero mercato, all'interno di un complesso di regole che dovrebbe garantire i soggetti deboli ed evitare posizioni dominanti, cartelli ecc.

    La casa è uno dei beni essenziali per i quali lo Stato entra in gioco con norme volte a garantirne il diritto per tutti. Non sempre ci riesce e alcora molto c'è da fare, ma non mi sembra che questo principio sia contestato da alcuna forza politica.

    Ciò che vediamo qui da noi è una carenza di politiche abitative, per quel che è demandato agli Enti Locali, lasciando quindi campo libero alle sole imprese private. Le quali hanno naturalmente come obiettivo la massimizzazione dei profitti, altrimenti sarebbero delle ONLUS. I trucchi e le furbate (cambio di destinazioni d'uso, varianti urbanistiche e quant'altro) fanno parte del diffuso fenomeno di elusione ed aggiramento delle norme ma, fin quando non sono provati reati a carico di chi rilascia o di chi ottiene tali "benefici", rientra tutto nel malcostume diffuso, del quale possiamo lamentarci quanto vogliamo ma che non riusciremo a modificare senza radicali cambiamenti di mentalità (e magari anche di persone) a tutti i livelli.

    Non essendoci alternative quali l'edilizia popolare, è ovvio che il costruttore venderà/locherà gli immobili al prezzo massimo che gli acquirenti/locatari saranno disposti a pagare, indipendentemente dai costi. L'imprenditore avrà convenienza ad investire in questo mercato fintanto che il suo profitto sarà superiore al tasso opportunità rappresentato da un impiego alternativo dei suoi capitali.

    Queste considerazioni esulano dal giudizio etico di giusto o sbagliato, metro inadatto a "misurare" i comportamenti dei soggetti economici. Quel che manca quindi è l'intervento della parte pubblica, cui statutariamente spetta di tenere in considerazione i diritti di tutti i cittadini.

    Circa il costo di una tazzina di caffè … basta cambiare bar ed andarsi a cercare quello che fa pagare 0,70€, se lo facessero in molti quello che chiede 1€ o abbassa il prezzo o chiude. In questo tipo di economia il consumatore ha comunque un suo potere, se solo lo usasse.

    Giulio

     

  11. Kla ha detto:

    Giulio, ti farò avere la registrazione della trasmissione, non si parla solo di edilizia.

    Mi interesserebbe molto un tuo giudizio dopo aver visto tutta la trasmissione e dopo aver letto l'articolo di Lidano Grassucci che ho inserito nel post precedente al tuo.

    Salutoni.

  12. giucap ha detto:

    Claudio, ti ringrazio.

    Circa l'articolo di Lidano, in gioventù siamo stati molto amici ed anche se oggi non ci frequentiamo più rimane comunque l'affetto, per cui preferirei non esprimermi sulle sue prese di posizione.

    Giulio

     

  13. harlock ha detto:

    caro giulio, qui non si tratta della libera scelta del consumatore ma dei costi aggiuntivi per il rischio d'impresa che non  possono essere  addebitati al consumatore visto che gli stessi ccostituiscono  uno degli elementi fondamentali per definire un''attività impresa, altrimenti ci troveremmo di fronte ad altra cosa.

    grazie ciao 

  14. Stevejo ha detto:
    Giucap ha scritto: .
     
    I trucchi e le furbate (cambio di destinazioni d'uso, varianti urbanistiche e quant'altro) fanno parte del diffuso fenomeno di elusione ed aggiramento delle norme ma, fin quando non sono provati reati a carico di chi rilascia o di chi ottiene tali "benefici", rientra tutto nel malcostume diffuso, del quale possiamo lamentarci quanto vogliamo ma che non riusciremo a modificare senza radicali cambiamenti di mentalità (e magari anche di persone) a tutti i livelli.

    Il problema, secondo me, è che a Latina neanche ci si pone il problema se questo diffuso fenomeno di elusione sia lecito o meno.

    O meglio, i cittadini se lo chiedono eccome, ma le istituzioni che dovrebbero vigilare e indagare, magistrati e vigili urbani in primis, pare proprio di no, altrimenti probabilmente il marcio sarebbe venuto fuori, specialmente riguardo le miracolose varianti straordinarie "ad Personam", che permettono di costruire soltanto ai soliti pochi "fortunati".

    Un saluto a tutti,

    STefano 

  15. massimo74 ha detto:

    Vorrei spiegare meglio un mio precedente post.

     

    Come già precisato, la mia intenzione non era affatto difendere i costruttori, semmai cercare di rendere alcuni dati un po’ più aderenti alla realtà.

    Dire che i costruttori hanno dei guadagni pari al 500% delle spese mi pare una eccessiva esagerazione. Se si vuole approntare un discorso serio, a mio avviso, è necessario bisogna ragionare su dati veritieri.

    Ci sono molti altri costi a carico del costruttore, che ho elencato, da considerare.

    Ciò non pregiudica affatto la considerazione che il profitto dei costruttori può essere ugualmente ritenuto troppo alto. Ciò potrebbe essere sostenuto anche non aumentando a dismisura un valore (ad esempio quello del profitto: 500% >> 200%).

    In effetti il rischio di impresa non dovrebbe essere da considerare come costo per l'imprenditore, ma semmai (anche se non è bello da dirsi) l'imprenditore ne terrà più o meno conto nella scelta del prezzo di vendita del bene da commerciare.

     

     

    Per quanto riguarda poi il prezzo del mercato immobiliare che e' evidentemente molto alto a Latina:

    Chiediamoci il motivo e il perché. Certo, spero che nessuno riesca a pensare i costruttori come dei filantropi, alla stregua di anime pie che, considerando troppo alto il loro guadagno, si autoimpongano prezzi di vendita più bassi perché soddisfatti di guadagnare anche meno.

    Ma questo , è ovvio, non vale solo per i costruttori, ma per tutti gli uomini in generale.

    Tranne alcune eccezioni nelle quali non sono evidentemente compresi i costruttori o gli imprenditori.

     

    Chiediamoci invece l’effetto che ha sul mercato immobiliare la scelta di un gran numero di latinensi disposti a spendere fino a 3.000 €/mq per accaparrarsi un appartamento di un noto costruttore, perché provvisto di rombi e palme.

    Chi è disposto a pensare che lo stesso costruttore debba abbassare il prezzo di vendita dei suoi appartamenti, se la domanda di acquisto degli stessi è tanto elevata?

     

    Ecco anche perché circa il costo della tazzina di caffè, personalmente sono maggiormente d’accordo con il pensiero di Giuicap.

    E quindi vengo all’ottima domanda posta da Harlok (sulla quale si potrebbe ben incentrare un serio e quanto mai lunghissimo dibattito economico), che per completezza quoto qui di seguito:

    “apertura di un bar, ti fanno pagare un caffè 1 € per compensare il rischio di aver aperto tale esercenza. Ti sembra condivisibile o accettabile?”

     

    La mia risposta è evidentemente si. Non mi interessa se per me, per te o per noi, è condivisibile o no. La reputo una scelta del commerciante. Quello che posso dire è Ti posso dite che mi sembra del tutto lecito che un commerciante decida di far pagare una tazzina di caffè un euro.

    La questione, a mio avviso, bisogna ricercarla altrove, cioè a dire:  personalmente quel caffè a 1 euro, non lo bevo nemmeno sotto tortura (per modo di dire, si intende).

    Se poi capita che più persone decidono di fare come me, le possibilità rimangono solo due:

    o il commerciante abbassa il prezzo del suo caffettino, oppure già si sta apprestando a chiudere le serrande della sua attività commerciale.

     

    Questa almeno è la mia opinione e mi rendo conto che in campo economico generale forse non esiste una verità assoluta. Al massimo ci sono concezioni più o meno valide a seconda di una visione di società futura cui si la società attuale vorrebbe tendere.

     

    Massimo de Simone

  16. harlock ha detto:

    caro Massimodal tuo primo post sembrava che volessi dire che gli alti prezzi erano dipesi anche dai cd. costi per rischio d'impresa cosa che personalmente ritengo inaccettabile.  Sentir dir che anche quelli vanno valutati al fine del guadagno di un'impresa è come dire io rischio ma a spese tue! e son bravi tutti! Questo era il senso…..i costi aggiuntivi per il rischio d'impresa  non  possono essere addebitati al consumatore visto che gli stessi ccostituiscono uno degli elementi fondamentali per definire un'attività:impresa, altrimenti ci troveremmo di fronte ad altra cosa….l'esempio del caffè è fatto per semplificare il  discorso non era rivolto alla scelta del consumatore sulla quale, sono pianamente d'accordo con te, chi è causa del suo mal pianga se stesso. Pertanto nulla quaestio nei confronti di chi guadagna grazie al libero mercato basato sul concetto di domanda e offerta.ciao

  17. Kla ha detto:

    Ho rivisto il filmato della trasmissione Percorsi di RAI 3 e dal momento che si parla di costi faccio riferimento a quanto detto a proposito delle costruzioni di M. Nasso da Lidano Grassucci :

    Grassucci- "E' architettura democratica, per tutti"

    Giornalista fuori campo "per tutti quelli che hanno i soldi"

    Grassucci "Certo costruire costa…"

    Visto che nel filmato non si da il tempo di spiegare bene, sarebbe interessante sapere cosa si intende con la definizione coniata in "Architettura democratica" da L. Grassucci a proposito delle costruzioni di M. Nasso.

    L. Grassucci, cosa significa "architettura democratica"?

    Per favore si spieghi meglio, non vorremmo che si capisse una cosa per un altra.

    Cordialmente

    Claudio Ennas 

     

  18. davide ha detto:

    Caro Claudio, anche tu hai l'abitudine di registrare le trasmissioni che riguardano Latina? Detto questo e rivedendo la puntata, credo comunque che la trasmissione sia stata un pò pre-confezionata. Si poteva discutere benissimo di mafia-camorra e pizzo invitando anche Grassucci, Nasso ed altri della maggioranza..

    Avremmo avuto un bello scontro Grassucci-Di Cesare sulla mafia, ma soprattutto avremmo capito meglio, anche perchè l'intervento del responsabile dell'associazione Caponnetto, oltre a dire di fare attenzione ai palazzinari, è monco, non dice nulla.

    Sembra quasi che sia stato troncato, spezzato e subito si passa al procuratore Mancini, che anche lui non ha tempo di dire una frase di senso compiuto, visto che viene ripetutamente interrotto dalla Scalfati..

    Questo comunque dovrebbe far capire a Grassucci che non è mai bello non far intervenire delle persone perchè non se ne condividono le opinioni.. Ad esempio lui lo fà con Cirilli (non ricordo un'intervista sul giornale o a Teleetere di Fabrizio Cirilli o dello stesso Di Cesare), e la Scalfati lo ha fatto con lui.

    E' un comportamento non corretto da qualunque parte venga fatto…

    Ieri sera Nasso era presente con Grassucci su Teleetere. Mi ha fatto quasi tenerezza, si vedeva che aveva gli occhi lucidi, quasi piangeva. Forse è stato effettivamente raggirato, e lui in buonafede aveva fatto riprendere una sua giornata tipo, facendo venire la Scalfati e Sassano a casa sua, a parlargli del suo lavoro di muratore da giovane, quando mangiava pane e gesso, oppure la vecchia casa dove abitava.
    Ha addirittura fatto vedere ai 2 giornalisti alcuni suoi cantieri.

    Insomma gli aveva mostrato che era un uomo che si era fatto da solo, e non sapeva nulla dell'altra parte di trasmissione che sarebbe stata ambientata alla Mira Lanza di Pontinia.

    Il problema a Latina non sono quelli che spendono 3000 euro/mq per le case di Nasso. Ognuno è libero di appiccarsi all'albero che vuole!

    Il fatto è che non c'è una domanda più variegata e segmentata, fatta da imprenditori medio-piccoli. I palazzi e le palazzine di una certa importanza sono tutti i mano a 4-5 grossi costruttori. Inoltre non c'è l'effetto calmierante delle case Ater, visto che non si costruiscono..

    Questi piccoli imprenditori invece devono limitarsi ad eseguire o ristrutturazioni, o qualche piccola casa in zona agricola. Sono quasi totalmente tagliati fuori dal mercato delle palazzine e dei palazzi in città…

    ARKAN

  19. renatosd ha detto:

    Tu caro mio Arkan ( e cambia sto cacchio di nome) non me la conti giusta …

    in mezzo a scleramenti e osservazioni a volte forcaiole e discutibili hai la lucidità di evidenziare in due righe il punto focale in mezzo a una serie di osservazioni per lo meno imprecise o comunque non significative di un problema reale.

    In questa città lo scandalo non è il costruttore che compra terreni che giustamente o meno sono stati dichiarati edificabili alcuni decenni fa (e possiamo discutere sulle logiche), questi signori fanno il loro lavoro costruiscono e cercano di supplire o se vogliamo dirla meglio di speculare legittimamente le carenze di altri, di fronte a esigenze concrete, se non addirittura ad emergenze sociali. Allora tu dici semplicemente: "non c'è l'effetto calmierante delle case Ater" e io ti dico di più … manca del tutto una politica abitativa che si faccia carico delle esigenze e delle emergenze di una città, manca quello che in qualsiasi altro paese civile del mondo si fa …. possiamo misurare il grado di evoluzione di un paese in vari modi ed allora si può dire anche che la spagna ci è inferiore per PIL, in realta su questi temi è avanti secoli luce.

    Ci sono in attuazione una miriade di soluzioni diverse per unire le legittime aspirazioni dell' impresa privata a quelle sociali di una città che non può essere lasciata in balia del mercato ignorando l'emergenza casa e l'emergenza mutui.

    Quale politica residenziale si fa a latina … nessuna … di soluzioni ve ne potrebbero essere tante mediando anche esperienze straniere qui l'unica cosa che viene fatta è individuare ogni decennio due o tre aree di 167 si realizzano un po' di alloggi per altro in zone improponibili e con tipologie che hanno dell'inverosimile (ville quadrifamiliari per l'edilizia economica e popolare????) e per il resto si è in balia dei privati … e i fitti??? non esiste più politica dei fitti e il patrimonio ereditato??? svenduto … malamente svenduto in centro città per quattro soldi.

    Ora rifanno il trucco alla città per comparti stagni … hanno disegnato le porzioni con il gesso come si fa con le mucche prima di macellarle … hanno fatto gruppi di lavoro accontentando tutti in modo che nessuno possa scandalizzarsi … e vai con progetti di fontane piazze piscine … tra i culi dei palazzi e ogni gruppo va a ruota libera senza idee della città, senza priorità, senza tema e per assurdo ognuno può fare nella sua zona il suo monumento alla dea della bellezza lasciando irrisolti tutti i temi e le criticità di una città di 120.000 abitanti.

    Al pignorato che non riesce più a pagare il mutuo e al signore che non può affittare case perchè il canone supera il suo stipendio cosa diciamo??? "fatti una passeggiata tra i cipressi di wilmotte e cantati da solo il de profundis".

    renato malinconico