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Nessuna risposta

  1. Freddy ha detto:

    Questo è l'articolo di Latina Oggi, uscito stamane, che si riferisce alla questione sollevata dal nostro utente Giorgio.

    Allegato: Barriere-architettoniche1.jpg

  2. Stevejo ha detto:

    Questo articolo non lo avevo letto. Complimenti a Salvatore per come è riuscito a rendere bene l'idea.

    Credo che dire che è una vergogna è dire poco. In una paese civile cose del genere non sarebbero mai state costruite in questo modo. Come minimo ci sarebbe stato il licenziamento degli operai e del tecnico del comune che ha permesso lo scempio.

    Ma noi a Latina non siamo in un paese civile.

    E se quì è palese l'incuranza della nostra amministrazione, è anche vero che neanche dall'opposizione in consiglio comunale, che io sappia, è mai uscito una proposta x spendere un pò di soldi x l'abbattimento delle barriere architettoniche.

    Ne vi è mai, da parte di nessun politico, un controllo sull'operato degli operai che eseguono i lavori.

    Basta guardare i nuovi marciapiedi rifatti in giro per Latina (molti durante la scorsa campagna elettorale): nessuna rampa x disabili è a filo con la strada.

    E per un disabile in carrozzina, anche uno scalino di un centimetro diventa un'ostacolo insuperabile!!!.

    VERGOGNA!!!!

    Stefano 

  3. Salvatore ha detto:

    Quando uscite di casa, provate ad immaginare di essere su una sedia a rotella. Immedesimatevi nella parte e vi renderete conto dell’inferno in cui costringiamo i nostri concittadini disabili. Istituzioni latitanti, metodologie costruttive criminali e maleducazione dilagante aggravano oltremodo le loro condizioni di vita. Basterebbe così poco! Pensate che una città senza ostacoli costerebbe di più di una assurda città come Latina dove trionfa l’ostacolo inutile? Non penso proprio! No, non è una questione di costo, è una questione di civiltà che, manco a dirlo, dalle nostre parti è la grande assente.

    Provate ad uscire dal supermercato SISA, nel Q4, e ad andare da EuroSpin! Provateci, provateci! Ma provateci immaginano di essere su una sedia a rotelle. Saranno 100 metri scarsi in linea d’aria, ma voi provate ad andarci e poi ditemi quale assurdo percorso di guerra avete dovuto fare.

     

    Nei posti civili l’attenzione per le categorie più deboli è quasi maniacale: i parcheggi per gli handicappati sono onnipresenti, larghi, comodi, con la rampa… e sempre liberi. Non esiste marciapiede che non sia disseminato di comode rampe (quelle vere, quelle che si raccordano col piano stradale, non le nostre che si fermano 10 centimetri sopra o che ti portano addosso ad un muro o contro un albero, oppure che sono solo da una parte e poi dall’altra parte resti in mezzo alla strada in balia dei criminali patentati!).

     

    Guardate cosa ho fotografato a Londra: dovendo fare dei lavori in un marciapiedi, hanno transennato l’area e hanno spostato i pedoni sulla strada, ovviamente protetti da transenne e avvertiti da chiarissime segnalazioni. E i portatori di handicap? No problem sir! Ecco due rampe mobili di plastica, comode, sicure, essenziali, rispettose delle esigenze altrui! Costo? Irrisorio!  

     

    Allegato: rampa1

    Allegato: rampa2
     

    Ecco cosa intendo dire quando parlo di civiltà! Non parlo di quello che è stato (o di quello che siamo stati) ma di quello che è (o di quello che siamo). E purtroppo, tocca riconoscerlo, anche se fa male, noi siamo oggi un popolo incivile, governato da una casta rapace, incompetente e incivile.

     

    Salvatore

     

  4. Stevejo ha detto:

    hai ragione da vendere Salvatore, peccato che quì in Italia non ci si pensi a fare cose del genere…eppure sarebbe così semplice.

    Un salutone,

    Stefano