• Senza categoria

Il Nuovo che avanza..Maurizio Costanzo

Potrebbero interessarti anche...

Nessuna risposta

  1. episodico ha detto:

    Tralasciando la P2 evitando di fare un discorso politico, anche se non sono cose inventate, il dato di fatto è questo:  da quando in Italia sono arrivati i reality Costanzo si è completamente #CENSURA#.

    Prima riusciva anche a fare programmi di un certo spessore, poi all'improvviso ha iniziato a piazzare protagonisti di "Amici", "Grande Fratello" e compagnia bella in ogni programma televisivo per creare quell'"effetto star" in modo che ai giovani a casa arrivasse il messaggio "Se partecipi ad un reality potrai diventare subito importante e ti chiameranno come ospite ovunque!"

    Il problema grande è che sta facendo questo anche con il teatro, basta vedere la programmazione del Brancaccio, quindi la mia preoccupazione è che a Latina faccia la stessa cosa e la qualità scenderà inesorabilemten sotto zero.

    Anche Barbareschi è di destra ma nonostante non era tanto presente a Latina è riuscito a portare qualcosa di buono.

    Questa volta inevce non vedo niente di positivo…poteva esserlo se Costanzo avesse preso in consegna il teatro negli anni novanta, quando ancora si salvava,e allora per Latina sarebbe stata una buona scelta anche a livello di immagine.

    P.s: dimenticavo che a molti latinensi piacciono i reality…e allora forse così saranno contenti!

  2. Baol ha detto:

    "Enrico Montesano, Cochi e Renato, Gigi D’Alessio, Paolo Conte, i ragazzi di Amici insieme a Platinette e Paolo Calissano, e poi i musical “Jesus Christ Superstar”, “Chorus Line” e “Il Conte di Montecristo”. Ecco il Teatro Brancaccio firmato Maurizio Costanzo. …  Dunque dopo gli avvenimenti di luglio e le pesanti polemiche seguite all’uscita di scena di Gigi Proietti, turbolenta e mai spiegata bene, il teatro di Via Merulana volta pagina. A tale proposito su La Repubblica l'attore Leo Gullotta, aveva dichiarato:

    "Man mano che passano i giorni, il balletto di poltrone consumato sul Brancaccio perde i contorni di una pittoresca querelle tra un attore e un giornalista, per assumere quelli di una manovra di potere, un episodio legato alle camarille e massonerie che rendono difficile la vita alle persone di qualità. Da una parte c’è Proietti, forte della sua arte, senza padrinati politici. Dall’altra c’è Costanzo che ha giocato sulla potenza”.

    Un impero, quello di Costanzo, che conta un fatturato davvero clamoroso e finalmente divulgato. Al Parioli da diversi anni, con una doppia gestione teatro e tv, può contare su una serie di società fruttuose, dalla Mmc-comunicazioni alla recente Giacarante che ha realizzato Parlami di me, lo spettacolo autobiografico di Christian De Sica. Ma soprattutto Costanzo possiede il 30% della Fascino srl, la casa di produzione che beneficia dei successi di Maria De Filippi (stranamente in possesso del solo 20%, perché il restante 50% è della Rti-Mediaset). Per capire la forza della Fascino, nell’ultimo anno si è registrato un utile di 906 mila euro.